temponuovo.net
2K

Relazione di P. Amorth del 27 aprile 2013

Ci sarà qualcuno tra di voi che si chiama Francesco? In ogni caso un applauso a Papa Francesco.
Il Signore ci ha dato il Papa che ci voleva nel nostro tempo; egli continua l’azione così preziosa dei pontefici che l’hanno preceduto, ma al tempo stesso realizza i cambiamenti che sono necessari in questo momento. Ci sono esigenze nuove e allora bisogna saper trovare le vie giuste.
Oggi ricorre il ventinovesimo anniversario di questo gruppo. Ricordo quando ventinove anni fa, in una chiesetta vicina all’università Gregoriana, abbiamo fatto il primo incontro. Quando c’erano gli incontri, Lilli doveva sempre telefonare a tutti: “Domani c’è l’incontro, vieni!” Perché se non avvertiva non arrivava nessuno. Adesso guardate la provvidenza: quanti fratelli e sorelle si trovano insieme.

Messaggio del 25 Aprile: "Cari figli! Pregate, pregate, soltanto pregate affinché il vostro cuore si apra alla fede come il fiore si apre ai raggi caldi del sole. Questo è il tempo di grazia che Dio vi dà attraverso la mia presenza e voi siete lontani dal mio cuore. Perciò vi invito alla conversione personale ed alla preghiera in famiglia. La Sacra Scrittura sia sempre l'esortazione per voi. Vi benedico tutti con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".

Com’è bello, dolce, semplice, affettuoso questo messaggio in cui la Madonna comincia ricordandoci quello che è il principio di tutte le sue raccomandazioni: “Pregate, pregate, pregate! Oggi ci chiede di pregare “... affinché il vostro cuore si apra alla fede...” Oggi vuole farci assimilare questo concetto: più si prega, più la fede cresce, meno si prega e più la fede cala e si perde. Mentre venivo qui parlavamo di un sacerdote che si è perduto. Preghiamo anche per lui. Quando si incomincia il cammino della preghiera ci vuole anche dello sforzo, della buona volontà, della perseveranza. Io seguo dal 1981 Medjugorje, da quando è venuta la Madonna la prima volta. Ho incontrato tanti gruppi, tante persone. Quante conversioni ci sono state, quante grazie! Però ci sono state anche tante persone, che venute a Medjugorje, sembravano trasformate, e poi un po’ per volta hanno perso terreno e sono ritornate come prima. Ecco qual è il danno quando la preghiera diminuisce. Ma ho conosciuto anche persone che hanno perseverato: di una è stata scritta la vita, Tronci, una sarda morta a 23 anni: la sua preghiera aumentava sempre di più, e aumentava sempre di più il suo amore a Gesù, tanto che il libretto su di lei è intitolato “Innamoratissima di Gesù”. Aveva il fidanzato, era un bel figliolo. Lei cantava, guidava lei il gruppo di preghiera a Cagliari che si chiama “Gruppo Primavera”, un bel nome. Pregando sempre di più si è data a Gesù sempre di più, ha capito sempre di più che Gesù la voleva tutta per sé e si è interamente consacrata a Lui. E Gesù l’ha trovata così matura che se l’è presa con sé in Paradiso in maniera definitiva all’età di 23 anni. Suonava la chitarra, suonava vari strumenti, cantava, era brava in tutto. Ha pregato sempre di più: la sua fede è cresciuta così il suo amore a Gesù e adesso è in Paradiso.
“....Questo è il tempo di grazia che Dio vi dà attraverso la mia presenza....” Che significato ha per ciascuno di noi questa presenza quotidiana di Maria da trentadue anni? Mai era successa una cosa simile.

Il prossimo incontro di preghiera si terra il 29 giugno alle ore 16.00 presso la Chiesa San Camillo De’ Lellis in via Sallustiana n° 24
Che significato ha? Ecco la Madonna qui lo dice: “…è il tempo di grazia che Dio vi dà... Che cosa vuol dire? Nella Bibbia, nel libro di Giona si legge di un profeta, Giona, che Dio manda a predicare in una città, Ninive, dove tutti vivevano male.
“Riferisci a questa città: ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta. Tutti moriranno.” Giona non voleva andare a Ninive, è andato in tutt’altra direzione, perché Ninive era una città pagana e lui, ebreo, non voleva andare a predicare ai pagani. Si imbarcò su una nave che andava a Tarsis, ma il Signore scatenò un forte vento e ne venne una grande tempesta tale che la nave stava per sfasciarsi. Giona chiese di essere gettato in mare perché era lui la causa di questa tempesta. Fu ingoiato da un grosso pesce. Dal ventre del pesce ha detto al Signore “Si, ci vado a Ninive, ci vado.” C’è andato ed ha cominciato a predicare: “Fra quaranta giorni questa città sarà distrutta e sarete tutti morti.” Ecco, vedete questi quaranta giorni sono stati il tempo di grazia che Dio ha dato a quella città. Si sono convertiti tutti, per paura hanno creduto alle parole di Giona. Si sono convertiti tutti. E allora Dio non ha mandato il castigo: li ha salvati tutti.
Ecco, mi sembra che possiamo paragonare questo esempio biblico al “...tempo di grazia che Dio vi dà attraverso la mia presenza...” Tempo di grazia per poterci salvare da che cosa? La Madonna non ha predicato: “Fra quaranta giorni il mondo sarà distrutto.” Però fin dai primissimi anni, io me lo ricordo molto bene, ha parlato di dieci segreti. Ci ha messi in guardia: non si sono ancora verificati. “...Questo è il tempo di grazia che Dio vi dà attraverso la mia presenza...” Dio non vuol punire il mondo; Dio vuole salvarlo il mondo. Però guardiamoci intorno: quanta gente non crede in Dio! Da ventisette anni faccio l’esorcista a tempo pieno e mi è piaciuto che nei primi dieci discorsi Papa Francesco ha nominato il diavolo per dieci volte. Perché la gente non ci crede, non crede nel peccato, non crede nell’Inferno, non crede in Dio, non crede in Gesù Cristo, non crede nella Madonna. “...Questo è il tempo di grazia che Dio vi dà attraverso la mia presenza...” La presenza di Maria indica la volontà di salvezza che Dio ha per l’umanità. Però cosa dice subito dopo la Madonna? “ ...e voi siete lontani dal mio cuore...”
Qualche mese fa ho commentato il messaggio in cui la Madonna ha detto che sono molte le anime che vanno all’Inferno. Gesù è chiaro: “Chi non è con me è contro di me.” E chi è contro Gesù? Chi è il suo nemico? Il suo nemico ha un nome: si chiama Satana che vuole combattere Dio e portarci all’Inferno. O si è con Gesù o si è con Satana. E mi fanno compassione quelle tante persone, tante, tante, che non credono nell’esistenza del demono e io dico che coloro che non credono a Satana, Satana li ha tutti in saccoccia. O si è con Gesù o si è con Satana. Ci sono tanti che vorrebbero delle vie di mezzo: “Satana? No, non credo nel demonio, non c’è. Gesù? Nutro rispetto per lui però lui vada per i fatti suoi ed io penso ai miei.” Tante persone vorrebbero la via di mezzo: non essere né con Satana né con Cristo. Non è possibile: la via di mezzo non esiste. O si è con Gesù o si è con Satana: non c’è alcun altra possibilità. “…Questo è il tempo di grazia che Dio vi dà attraverso la mia presenza e voi siete lontani dal mio cuore...” La Madonna ci vuole tutti salvi. Guardate gli ambienti di lavoro, di scuola, le famiglie “… Come si è lontani da Dio! Come si è lontani da Gesù! Allora si è con Satana, non c’è altra possibilità. “...Perciò vi invito alla conversione personale...” Come si fa a stare con Gesù? Chi mi ama osserva le mie parole. Come ci si salva? Dice Gesù a quel giovane che gli domanda come si fa ad andare in Paradiso: “Osserva i comandamenti.” Come ci si salva? Amando, amando, amando senza eccezioni. Il Signore vuole portare l’amore nel mondo. Ecco la conversione personale; non essere più egoisti e guardare solo sé stessi, ai propri interessi, guardare invece il prossimo, aiutare, spendersi per gli altri! “...Perciò vi invito alla conversione personale ed alla preghiera in famiglia...” E’ importante. Conosco delle famiglie praticanti, buone, in cui tutti pregano, ma ognuno per conto proprio. La preghiera insieme non c’è. E ricordo quando da ragazzino, verso sera, attraversavo le strade di campagna, dalle finestre filtrava la luce accesa, e si sentiva il Rosario. In tutte le famiglie alla sera si diceva il Rosario. Erano unite! Altro che il televisore, internet e tante altre bambolate. “…Vi invito alla preghiera in famiglia…” Bisogna ricostruire la famiglia, e la famiglia la si ricostruisce incominciando dalla preghiera. Ieri è venuta da me una ragazza che mi dice: “Mi dia qualche consiglio, io sto per sposarmi.” “Va bene, tu preghi?” “Io prego, dico tutti i giorni il Rosario.” “E il tuo fidanzato prega?” “Bè, sa Padre, è turco.” “Ma che cosa vuoi fare, sposi un maomettano? Sposi uno di un’altra religione? Ma che famiglia cattolica vuoi fare? Non ce l’ho con loro: pieno rispetto. Però si diceva una volta Mogli e buoi dei paesi tuoi. Ma che famiglia cristiana fai? E poi vengono fuori le differenze: di abitudini, di cultura, le differenze di mentalità. Che famiglia cristiana fai? Una famiglia unita? Si dividono tutte queste famiglie o quasi tutte.” La Madonna ci indica la via, il punto di partenza. “…Vi invito alla conversione personale ed alla preghiera in famiglia. La Sacra Scrittura sia sempre l’esortazione per voi...” Meditare sempre una frase di Gesù, una frase del Vangelo o anche dell’Antico Testamento, una frase della Sacra Scrittura. Per esempio quello che ho detto prima: “Chi non è con me è contro di me” è una frase profonda, da meditare tutti i giorni. “...Vi benedico tutti con la mia benedizione materna...”
La tenerezza di Maria, dopo aver detto: “Voi siete lontani dal mio cuore” ci richiama: “Vi benedico tutti con la mia benedizione materna” E ci richiama anche con quella frase che chiude tutti i messaggi del 25 del mese “...Grazie per aver risposto alla mia chiamata...” Ma guardate che gentilezza. Siamo noi che rispondiamo alla chiamata di Maria, siamo qui perché la Madonna ci ha chiamato, ci ha chiamato Lei, ci ha suggerito Lei di venir qui anziché andare altrove, dovremmo noi ogni volta ringraziarla ed invece è Lei che ci ringrazia. Ci dà suggerimenti santi e alla fine ci dice ancora grazie, grazie.

Domanda: Devo fare un intervento agli occhi: me lo consiglia?
Padre Amorth: Figliola cara, questo consiglio fattelo dare dal medico, non sono in grado di consigliarti, però ti consiglio di pregare, perché il Signore guarisce. Ma voi lo leggete il Vangelo? Tutti i mali guariva, tutti: il Signore ci vuole sani.

Domanda: Il mio fidanzato Marco dall’ultima volta che l’ho visto è cambiato: non mi cerca più.
Padre Amorth: Questo non è un fidanzamento: tu non corrergli dietro! Non corrergli dietro!

Domanda: Vorrei cambiare lavoro.
Padre Amorth: Figlioli cari, se voi sapeste quanta gente viene a cercare aiuto per trovare un lavoro. Voi sapete molto meglio di me come, al giorno d’oggi, trovare un posto di lavoro è una cosa dura. Conosco due avvocati qui a Roma che fanno i netturbini e ringraziano Dio di essere riusciti ad arrivare al posto di netturbini.

Domanda: Caro Don Amorth perché il silenzio di Dio davanti al dolore del mondo?
Padre Amorth: Dio ci parla sempre, e soprattutto attraverso coloro che soffrono, ci segue continuamente perché vuole valorizzare la sofferenza, e la vuole togliere tante volte. No, mai Dio si mostra così vicino a noi come quando soffriamo.

Domanda: Don Amorth in cosa consiste la remissione dei peccati? E’ un puro e semplice cancellarli oppure Dio continua a ricordarsi dei nostri peccati?
Padre Amorth: Mi piace questa domanda. In che cosa consiste la remissione dei peccati? Dio li distrugge. E come esorcista vi posso dire che qualche volta il demonio dice i peccati, se può, dell’esorcista, sennò anche di qualcuno presente, mai può dire i peccati confessati: non esistono più. Ed io raccomando: “Ti sei già confessato? Non confessarlo più.” Ci sono alcuni che hanno la mania e hanno il dubbio se si sono confessati bene o meno e tornano a confessare i loro peccati. No, basta. Però è bene avere riconoscenza verso Gesù di averli perdonati, distrutti, cancellati. Abbi la riconoscenza e abbi sempre questo fine: il proposito di non cascarci più, di migliorarti; Dio continua a ricordarsi dei nostri peccati? No! Quando andremo di fronte al giudizio di Dio ci dirà: “Hai fatto questo, questo e quello? Macché. I peccati perdonati sono distrutti. Può restare, e questo può essere utile, il pentimento. Ho visto molte volte, purtroppo, delle donne che confessano i peccati di aborto e mi hanno detto che non riescono a toglierselo dalla testa. “Ti sei confessata? Il Signore ti ha perdonata.” Però a mantenere il pentimento va bene. “Non confessarlo più, ma mantieni il pentimento in maniera da non cascarci più, in maniera da togliere anche ogni conseguenza del peccato.” Voi sapete che ci sono peccati che lasciano delle conseguenze. Tu rubi, mi vado a confessare da un parroco: “Va, io ti assolvo.” Non basta figliolo devi andare a risarcire, devi riparare. Ci sono peccati come l’aborto che non si possono riparare, e allora uno fa bene a non confessarli più perché sa che Dio ha perdonato, ma continua a sentire il rimorso in maniera da non cascarci più.

Domanda: Caro Don Amorth, un mio sacerdote ha affermato che l’Inferno esiste, ma che non esistono i dannati per l’eternità. Volevo saperne di più.
Padre Amorth: “Via da me maledetti al fuoco eterno”, di chi sono queste parole? Chi le ha dette? Le leggiamo dette da Gesù nel capitolo 25 di Matteo dove si parla del giudizio finale. Una volta Mirjiana, una delle veggenti di Medjugorje, ha chiesto alla Madonna: “Non potrebbe un dannato pentirsi? E Dio non potrebbe prenderlo dall’Inferno e metterlo in Paradiso?” E la Madonna sorridendo: “Oh sì, Dio potrebbe, ma sono loro che non vogliono.” Quando un dannato s’è indurito nel peccato con tutte le grazie e le occasioni che Dio gli ha dato per convertirsi, non torna più indietro, diventa l’Inferno il suo elemento di vita. Come un pesce ha bisogno di stare in acqua, lui ha bisogno di stare nell’Inferno, ha bisogno di bestemmiare, ha bisogno di odiare, altro che convertirsi. Quindi è un’eresia affermare che l’Inferno esiste, ma che non esistono i dannati per l’eternità. A questo prete bisogna tirare il collo e dirgli: “Figliolo leggi il Vangelo, studia la parole di Dio, studia le parole di Gesù. E non inventarti parole che ingannano la gente.” Ma quante volte mi è successo nella mia lunga vita di sacerdote (ho già 88 anni) incontrare persone che hanno detto: “Ciò che mi ha aiutato a perseverare nella conversione è stato il pensiero che l’Inferno è eterno, che dopo non c’è più niente da fare.” Dio ci dice le verità affinché seguendo le verità ci salviamo.
Sia lodato Gesù Cristo!

Da registrazione non corretta dall’Autore

Messaggio di Medjugorje, del 2 Maggio 2013 a Mirjana. "Cari figli, vi invito nuovamente ad amare e non a giudicare. Mio Figlio, per volontà del Padre Celeste, è stato in mezzo a voi per mostrarvi la via della salvezza, per salvarvi e non per giudicarvi. Se volete seguire mio Figlio, non giudicherete ma amerete, come il Padre Celeste ama voi. Anche quando state più male, quando cadete sotto il peso della croce, non disperatevi, non giudicate, ma ricordate che siete amati e lodate il Padre Celeste per il suo amore. Figli miei, non deviate dalla strada per cui vi guido. Non correte verso la perdizione. La preghiera ed il digiuno vi rafforzino, affinché possiate vivere come il Padre Celeste vorrebbe; affinché siate i miei apostoli della fede e dell'amore; affinché la vostra vita benedica coloro che incontrate; affinché siate una cosa sola col Padre Celeste e con mio Figlio. Figli miei, questa è l'unica verità, la verità che porta alla vostra conversione e poi alla conversione di tutti coloro che incontrate e che non hanno conosciuto mio Figlio, di tutti coloro che non sanno cosa significa amare. Figli miei, mio Figlio vi ha donato i pastori: custoditeli, pregate per loro. Vi ringrazio! "

“Papa Francesco, ci dice che l’attesa del ritorno del Signore è il tempo dell’azione: noi siamo nel tempo dell’azione, il tempo in cui mettere a frutto i doni di Dio non per noi stessi, ma per Lui, per la Chiesa, per gli altri, il tempo in cui cercare sempre di far crescere il bene nel mondo. E in particolare, in questo tempo di crisi, oggi, è importante non chiudersi in se stessi, sotterrando il proprio talento, le proprie ricchezze spirituali, intellettuali, materiali, tutto quello che il Signore ci ha dato, ma aprirsi, essere solidali, essere attenti all’altro”.
Pubblico dominio