paolinux
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Coronavirus: improvvisamente i fedeli sarebbero "legalisti"

Ciao fratello Drop20,
hai frainteso tutto il senso del discorso. Non volevo assolutamente dire di lasciare perdere e fare finta di niente, tutt'altro!... anzi ho detto chiaramente che dobbiamo e sottolineo dobbiamo testimoniare non tanto con i messaggi il nostro dissenso, qui o in qualsiasi altro posto, ma semplicemente accogliendo il fratello che troviamo in errore con gentilezza e amorevolezza e …Altro
Ciao fratello Drop20,
hai frainteso tutto il senso del discorso. Non volevo assolutamente dire di lasciare perdere e fare finta di niente, tutt'altro!... anzi ho detto chiaramente che dobbiamo e sottolineo dobbiamo testimoniare non tanto con i messaggi il nostro dissenso, qui o in qualsiasi altro posto, ma semplicemente accogliendo il fratello che troviamo in errore con gentilezza e amorevolezza e con calma fargli capire non tanto a parole (nel limite del possibile chiaramente) ma con i nostri gesti quotidiani. Come ho detto, se tutta la parrocchia capisce l'errore di cui tu scrivi, e magari una persona ci parla o comunque da un avviso del parroco o meglio ancora usando il vangelo del giorno per far capire anche altri concetti più pragmatici sarebbe meglio che il solito bacchettone. Qua a volte sembra che non vediamo l'ora di fare altro. Se proprio devo dirla tutta non ti volevo neanche postare il mio intervento perché so che a volte certi concetti sono difficili da spiegare di persona a voce, figuriamoci scrivendo e senza vedersi. Vedi fratello Drop io sono forse più d'accordo con te più di quanto tu pensi e a tuo favore potrei citare diversi passi che conferma il tuo dissenso, ma concludo dicendo che la maniera più veloce per far capire certi concetti d'amore e di fedeltà a volte non sono quelli più facili e veloci da prendere... Gesù questo lo sa perfettamente!..
Un abbraccio a te e pace a tutti.
paolinux

Rosario meditato con Santa Veronica

Innanzitutto scusami del ritardo fratello. Poi per risponderti, ti dico questo. Il Signore quando ha inondato il mondo delle sue Grazie, non ha messo dei paletti, probabilmente perché lui sa l'efficacia per ogni cosa che lascia o semina, e comunque non limitare mai nulla che congiunga al Signore poiché come dice anche il detto... "Le vie del Signore sono infinite!".
Pace e bene a te Fratello.
paolinux

Coronavirus: improvvisamente i fedeli sarebbero "legalisti"

Fratelli e sorelle,
cerchiamo di non fare di tutta un erba un fascio.
Premetto che sono d'accordo con voi in parte quando parlate di legalisti e di sacrilegi continui, ma se mi permettete io credo che quotidianamente e ogni minuto Dio è testimone di tutto questo. Voi dimenticate che Egli è onnipresente e quindi vede tutto e sa tutto. Se anche tutte le persone in chiesa si comportassero bene, sappiamo …Altro
Fratelli e sorelle,
cerchiamo di non fare di tutta un erba un fascio.
Premetto che sono d'accordo con voi in parte quando parlate di legalisti e di sacrilegi continui, ma se mi permettete io credo che quotidianamente e ogni minuto Dio è testimone di tutto questo. Voi dimenticate che Egli è onnipresente e quindi vede tutto e sa tutto. Se anche tutte le persone in chiesa si comportassero bene, sappiamo tutti che al di fuori ci sono degli ulteriori se non peggiori scempi da far accapponare la pelle. Con questo non voglio dire che si deve tirare i remi in barca in barba alle cose che si vedono in giro e sopratutto, come avete detto anche voi, all'interno delle nostre chiese, ma vorrei rispondere come ha detto a suo tempo la Madonna di Medjugorje... "Testimoniate con la vostra vita" se la moltitudine di persone viene insegnato come comportarsi vedrete che anche gli altri faranno di conseguenza... io vi dico che molte cose i nostri fratelli non le sanno, e molti, parlo quelli di una certa età, si muovono si con fede ma sopratutto per tradizione e voi sapete meglio di me quanto non sempre le tradizioni non vanno a braccetto con la volontà di Dio. Quindi vi esorto a non criticare i nostri fratelli e sorelle ma di accompagnarli gentilmente con un gesto gentile o con amore verso la rettitudine. Non dobbiamo essere sempre critici contro di loro. Il primo a dover essere critico dovrebbe essere proprio Dio. Ma se lui stesso ha richiesto e preteso il libero arbitrio, chi sono io per volere il contrario? Anche qui non voglio dire che da adesso in poi anarchia totale, ma semplicemente che Dio da noi pretende amore verso il nostro prossimo, ma se noi siamo solamente presenti per le critiche vuol dire che non abbiamo capito nulla (parlo anche per me stesso). Per quanto concerne i discussi metodi adottati all'interno delle chiese contro il contagio da coronavirus voi dovete capire che la chiesa poiché avendo questo ruolo di tramite con Dio e il suo popolo, è sempre tra l'incudine e il martello. Non è facile, non per poca fede ma per la durezza dei cuori della gente, fare il tramite e dare le spiegazioni a tutto il mondo se il mondo non è pronto o comunque non riesce a comprendere l'insegnamento che la chiesa deve interpretare al mondo per farlo capire. Quando i comandi sono facili o addirittura imperativi del tipo i 10 comandamenti... Non uccidere, Non rubare, Non dire falsa testimonianza etc, etc... questi sono facili da dimostrare e spiegare, ma quando si deve spiegare una parabola, oppure quando si spiega la Trinità o il concepimento tramite lo Spirito Santo, oppure l'amore che vince il male, a volte ci perdiamo in questi concetti e ognuno dice la sua causando molta confusione. In pratica se voi ripensate agli apostoli dopo la morte di Gesù e documentati negli atti, voi capite che i discepoli diretti di Gesù iniziarono già allora a trovare difficoltà nell'insegnare la retta via al popolo perché le leggi del mondo come sappiamo non sono uguali alle leggi di Dio. Leggendo bene queste pagine, capirete anche del perché la chiesa si assoggetta o si abbassa (a seconda dei punti di vista e fino ad un certo punti chiaramente) alla comprensione e al coordinamento della vita pastorale ed eclesiale. Tutti sappiamo che se mangiamo il corpo di Cristo e se immergiamo le nostre mani nell'acqua santa, non ci potrà fare alcun male e se anche fosse tutti sanno che non è stata l'acqua o il corpo di Cristo a procurarci del male ma se mai altre cose, ma se a beccarsi qualcosa ci va la persona più tiepida è chiaro che magari di un piccolo mal di pancia chi ne pagherà le conseguenze non sarà il fedele incauto che magari si è procurato il mal di pancia mangiando troppo ma tutta la parrocchia e come tutte le macchie d'olio di conseguenza anche al chiesa stessa in veste di garante a tutela dei suoi parrocchiani che non ha fatto nulla per evitare il tutto.
Concludo dicendo che con il senno del poi, io credo che il papa abbia preso le misure più adatte e consone alle difficoltà di quei momenti.
paolinux

Arcivescovo USA mente per "vietare" di ricevere la Comunione in ginocchio

Salve a tutti,
io sinceramente non capisco questa cosa. Nel senso che Il fatto che un vesco se pur vescovo DEVE sempre seguire i criteri della chiesa e del suo ministero quindi del Papa. Se il papa non ha mai emanato tale ordine, nessuno e sottolineo nessuno può prendere l'iniziativa e farsi le regole a personam anche se all'interno della sua parrocchia. E' chiaro che se ci sono, come credo in …Altro
Salve a tutti,
io sinceramente non capisco questa cosa. Nel senso che Il fatto che un vesco se pur vescovo DEVE sempre seguire i criteri della chiesa e del suo ministero quindi del Papa. Se il papa non ha mai emanato tale ordine, nessuno e sottolineo nessuno può prendere l'iniziativa e farsi le regole a personam anche se all'interno della sua parrocchia. E' chiaro che se ci sono, come credo in questo caso, dei validi motivi per cui valga la pena di movimentarsi e anche abbastanza velocemente, si può prima di tutto interrogare il cardinale di quella zona, ma se non può, si potrebbe comunque far arrivare determinate notizie direttamente alla santa casa e quindi al Vaticano (la persona preposta chiaramente), allegando alla denuncia che si sta facendo ovviamente delle prove tangibili per cui poi il Vaticano possa con tali prove, iniziare un'inchiesta interna e prendere eventuali provvedimenti. In questo caso, funziona come per la legge normale, e non ci si deve scandalizzare o perdere tempo nel fomentare la notizia, ma io in questi casi suggerisco, sempre a chi è in possesso di tali informazioni, di avvisare il prima possibile chi di dovere prima ancora di sputare sentenze o peggio ancora, di diffondere delle notizie errate. Non voglio dire che questa lo sia, dico semplicemente che non serve fare di un errore palese un dramma collettivo, basta incaricare le persone giuste per poter risolvere il problema senza tanti scalpori. Tutto qua.
Lo scopo principale di questo portale e di tutti i cristiani del mondo non è fomentare il terrore e l'errore ma cercare, in accordo con gli insegnamenti cristiani, di poterli risolvere e/o di divulgare sopratutto dei valori positivi e se proprio sono di natura negativi, quanto meno educativi onde poter da questi ricavare delle notizie chiare e sicure per poter risolvere i propri problemi quotidiani, come ad esempio preghiere, meditazioni, etc... insomma tutto ciò che ci unisce a Dio e ai nostri fratelli e sorelle, poiché è questo ciò che ci deve premere di più.
paolinux

Il trattato del purgatorio - di santa caterina da genova

Di nulla..., ma comunque, se mi permetti, vorrei girare i tuoi ringraziamenti a chi l'ha scritto e pubblicato. 👏
paolinux

www.najumary.or.kr

Ragazzi, è chiaro che stiamo vivendo in un clima dove la fede è oramai un "optional" e Nostro Signore Gesù Cristo è diventato il NESSUNO della situazione. Il mondo, o meglio, una parte di esso, si è dimenticato di Lui e del suo sacrificio compiendo, noi, ogni giorno, quanto di più malefico possiamo concepire, sia su di noi stessi e sopratutto nei riguardi del nostro prossimo. Ma ciò nonostante …Altro
Ragazzi, è chiaro che stiamo vivendo in un clima dove la fede è oramai un "optional" e Nostro Signore Gesù Cristo è diventato il NESSUNO della situazione. Il mondo, o meglio, una parte di esso, si è dimenticato di Lui e del suo sacrificio compiendo, noi, ogni giorno, quanto di più malefico possiamo concepire, sia su di noi stessi e sopratutto nei riguardi del nostro prossimo. Ma ciò nonostante non dobbiamo MAI dimenticarci che SEMPRE E SOLO DIO sarà l'unico vincitore di questa storia e sul male, quindi, che alcuni sacerdoti ci credano, o che qualche fedele ci creda o meno, ai fini del risultato finale cambia ben poco. Questo discorso per essere precisi e per ricordarci delle promesse fatte e sulla rassicurazione che abbiamo noi cristiani. Detto questo, se invece vogliamo discutere sull'auto-riflessione per cui non ci impegniamo di più per poter essere fari per tutti i nostri fratelli, è un altro discorso, e purtroppo, in questo, molto spesso non si è mai con la coscienza a posto. Posso però dirvi che il nostro lavoro, come fedeli intelligenti, dotati di Spirito di verità e con occhi e cuore leggermente più rivolti a Dio, che il nostro principale lavoro è quello di testimoniare la nostra fede. Solamente in questo modo potremmo essere fari nella notte per coloro che vivono senza Dio e/o correggere i tiepidi di fede. Per tutto il resto mettiamo nelle nostre preghiere ogni tipo di preoccupazione e aspettiamoci la Sua risposta che sicuramente non tarderà.
Pace e bene a tutti voi.
paolinux

I danni del porno

Cari fratelli, ognuno combatte giornalmente con il proprio demone e quindi con i propri vizi. Il mio passato da teenegers, in questo senso, non è stato uno dei migliori. E non voglio discolparmi, ma per essere il più giusto possibile, l'essere maschio, io credo, in questo non aiuti, ma anzi, forse gli ormoni, forse la fase di sviluppo, forse quello che sia... i maschi credo abbiano maggiore difficoltà …Altro
Cari fratelli, ognuno combatte giornalmente con il proprio demone e quindi con i propri vizi. Il mio passato da teenegers, in questo senso, non è stato uno dei migliori. E non voglio discolparmi, ma per essere il più giusto possibile, l'essere maschio, io credo, in questo non aiuti, ma anzi, forse gli ormoni, forse la fase di sviluppo, forse quello che sia... i maschi credo abbiano maggiore difficoltà naturali nel tenersi a freno. Però posso ormai dire una cosa, che in questo, ossia nell'inizio del disordine, c'è sempre la miccia che innesca il meccanismo, perché non si può conoscere questo disturbo se nessuno te ne parla, giusto? Non si può essere a conoscenza della pornografia se non la si inizia a vedere o peggio ancora a sperimentare. Ormai coloro che sperimentano il sesso naturalmente credo siano le persone del terzo mondo, coloro che vivono ancora secondo delle tradizioni, in tribù organizzate e non soggette alla vizio cittadino. Io penso che queste persone non sanno neanche che sia la masturbazione e ne tanto meno la pornografia, poiché se nessuno gliela mai fatta vedere, non vedo per cui la possa conoscere. Si certamente, gli istinti li abbiamo tutti, ma quelli sono diversi. Se pur istinti, non sono dettati o corrotti da vizi di alcun genere e quindi li possiamo definire, se pur ci potrebbero sembrare strano, sani, poiché non hanno la pretesa di appagarsi forzatamente per il gusto del proprio piacere personale, ma di attendere la futura coniuge. E nella coppia non ci vedo nulla di strano ma anzi. Il nostro, e sopratutto, il mio mondo di adolescente, è stato corrotto, quindi, dalla visione del mio primo filmato pornografico. E' in questo che noi ci trasformiamo e trasformiamo la nostra mente. Poi la società non ci aiuta affatto. Non possiamo chiedere aiuto a nessuno per via del fatto che il mondo ormai se n'è fatto una ragione. Anzi è proprio esso che ci istiga. Concludo dicendo che è facile entrare per la porta larga e comoda, ma quanto è difficile poi, rientrare in quella stretta della verità e della giustizia e in quanti poi ci rientriamo!!!
Grazie per il tuo contributo Rachele.
Pace e bene a te
Paolo
paolinux

Io, sacerdote, scandalizzato. Straordinaria e commovente omelia di un sacerdote che ai fedeli non le …

Sacrosante parole! ...la voce di questo sacerdote, ha fatto affiorare in me alcune mie mancanze o pretese di quanto a volte parlo, discuto e mi arrabbio con amici, parenti, etc, sulla vera fede, questa fede descritta qui dal nostro fratello così eloquentemente. E la mia rabbia per non essere riuscito quasi sempre a far vedere la fede con i miei occhi, è stata credo, la mia sconfitta maggiore, non …Altro
Sacrosante parole! ...la voce di questo sacerdote, ha fatto affiorare in me alcune mie mancanze o pretese di quanto a volte parlo, discuto e mi arrabbio con amici, parenti, etc, sulla vera fede, questa fede descritta qui dal nostro fratello così eloquentemente. E la mia rabbia per non essere riuscito quasi sempre a far vedere la fede con i miei occhi, è stata credo, la mia sconfitta maggiore, non il non esserci riuscito, ma proprio la rabbia che avevo verso di loro. Il pretendere quindi, che qualcuno ti capisca... se penso a quanti insulti invece il nostro Dio si prende ogni giorno senza dire nulla!!! Se penso che mai si è arrabbiato con me (per lo meno non lo mai visto in tal senso) ma anzi, ha sempre accettato umilmente le mie flebili scuse e promesse!... Chi sono IO per pretendere? Chi sono IO per sedersi sulla sedia dell'arbitro? Chi sono IO per illudersi di sapere? NIENTE! assolutamente niente, e mi accorgo che più andavo avanti e più mi sentivo sconfitto. Bene, siamo d'accordo sul professare sempre la propria fede ovunque, ma che limite dobbiamo dare a questo? Poiché mi ricordo bene, ora, che la Madonna ci esorta a testimoniare molto di più con la nostra vita più tosto che con le parole!.. allora, mi dico, ho sbagliato tutto. Ho iniziato proprio con il piede sbagliato. Poi mi sono domandato anche un'altra cosa. Ossia, ma quanto posso essere d'aiuto con la mia vita, a tal punto da fare in modo che qualcuno possa comprendere alcune mie scelte, che tra parentesi, quelle più importanti, rimangono il più delle volte celate fino a quando non ci si confida o si chiacchiera con qualcuno, si, insomma, quando esce fuori l'argomento... e quanto è difficile iniziare e mantenere questo argomento! Quindi, continuando a pensare ho capito che si testimonia maggiormente la dove si cade più frequentemente, la dove il campo è più difficile e arduo. Nel mio caso, ho pensato subito al lavoro. Poiché lavoro in un ambiente ostile che a poco, a poco, sta cercando di cambiarmi, di "assomigliare" più agli altri, più tosto che testimoniare. Allora, continuo a pensare a quante occasioni ho perduto e ancora tutt'ora sto perdendo a causa della mia poca pazienza e fede. Perché una delle cose in cui sono più fragile è la gratuità nel far del male. Non riesco ad avere pazienza quando qualcuno ti fa del male senza un apparente motivo, posso capire (umanamente parlando) nel fare occhio per occhio, e quindi, non riesco a porgere l'altra guancia! Non riesco a conformarmi ancora a Dio, e ad essere come lui mi vorrebbe che io sia. Certo, abbiamo la nostra preghiera, che è l'arma con cui ci dobbiamo difendere. Ma non sempre ho la forza di pregare, non sempre ne ho la voglia, non sempre prego senza distrarmi... Ecco, ecco la mia vera debolezza, ecco il mio anello mancante. Quindi, a oggi, non posso ancora essere un buon cristiano, e non mi ritengo tale. Per parafrasare le parole si San Giovanni, io non sono in grado di allacciare, per ora, nessun laccio di nessun mio fratello, non di Gesù, poiché già per quello, se non si sentiva tale San Giovanni, figuriamoci io! ...se in passato ci fossi mai riuscito, non è sicuramente per mio merito, ma solamente per Grazia di Nostro Signore Gesù Cristo! Quindi, concludo dicendo che per essere un buon cristiano ce ne vuole, e credo non si finisca mai di arrivare, chi si sente tale, credetemi fratelli, poiché in questo sono esperto, siete ancora verso il fondo! Ma non dovete disperare, poiché, so anche che solamente con la perseveranza si riesce ad ottenere i migliori risultati e chi persevera nella fede, cari fratelli, avrà, e scusate se posso sembrare pretenzioso, la vita eterna.
Grazie a Dio, al nostro fratello sacerdote e a Rachele per questa bellissima omelia.
Dio vi benedica e vi protegga tutti voi.
Pace e bene
Paolo
✍️
paolinux

Ray burzy niszczy palec prawej ręki Chrystusa w Brazylii

Preferisco pensare che quel fulmine era destinato a far danni maggiori, e Gesù l'abbia deviato proprio per non causare danni, feriti o morti!
Gloria a Te Cristo Gesù e Grazie!Altro
Preferisco pensare che quel fulmine era destinato a far danni maggiori, e Gesù l'abbia deviato proprio per non causare danni, feriti o morti!

Gloria a Te Cristo Gesù e Grazie!
paolinux

Waka Waka z františkánů. Góra świętej Anny 31-12-2010

La gioia dei frati è sempre un qualcosa che ti riempie il cuore di felicità e di amore.
Veramente bravi a tutti.
Un saluto e un abbraccio a tutti voi fratelli!
paolinux

Il Microchip ( Controllo Globale )

Ciao Fratello Alea,
benvenuto e grazie anche per il tuo contributo.
Sarò felicissimo di leggere i documenti che fornirai.
La cultura, in queste cose non è mai sbagliata e sopratutto fanno tacere le malelingue!.. Io non sono un grande studioso o un gran lettore, ma a volte, quando c'è in ballo la mia fede, sono affamato di verità. E a volte il non aver risposta a degli enigmi, mi incuriosisce e …Altro
Ciao Fratello Alea,
benvenuto e grazie anche per il tuo contributo.
Sarò felicissimo di leggere i documenti che fornirai.
La cultura, in queste cose non è mai sbagliata e sopratutto fanno tacere le malelingue!.. Io non sono un grande studioso o un gran lettore, ma a volte, quando c'è in ballo la mia fede, sono affamato di verità. E a volte il non aver risposta a degli enigmi, mi incuriosisce e cerco (non sempre) di approfondire.
Questa storia dell'inquisizione, in un certo qual modo, è nel mio bagaglio culturale, poiché credo che chi come me, non aveva mai approfondito la storia, sa che comunque ci sono delle incongruenze di fatti e ideologiche, poi, se le tue fonti confermeranno, potrò finalmente archiviare come altro atto di distorsione della verità e come atto di diffamazione verso la nostra religione. Detto questo, e attendendo le tue risposte, per ora concordo con l'immaginario collettivo su queste torture da parte della chiesa, e questo è un fatto che mi ha dato sempre fastidio, sia prima della mia conversione spirituale ma sopratutto dopo.
Visto che per me è un contro senso, credo lo sia anche per qualunque altro fedele, la soppressione o l'imposizione di pensiero verso gli altri nostri fratelli è quindi da bandire!
A questo riguardo, ho voluto cercare di approfondire anche un altro aspetto che si trova nel Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, e cito:

a) La legittima difesa
500 Una guerra di aggressione è intrinsecamente immorale. Nel tragico caso in cui essa si scateni, i responsabili di uno Stato aggredito hanno il diritto e il dovere di organizzare la difesa anche usando la forza delle armi.1049 L'uso della forza, per essere lecito, deve rispondere ad alcune rigorose condizioni: « — che il danno causato dall'aggressore alla nazione o alla comunità delle nazioni sia durevole, grave e certo; — che tutti gli altri mezzi per porvi fine si siano rivelati impraticabili o inefficaci; — che ci siano fondate condizioni di successo; — che il ricorso alle armi non provochi mali e disordini più gravi del male da eliminare. Nella valutazione di questa condizione ha un grandissimo peso la potenza dei moderni mezzi di distruzione. Questi sono gli elementi tradizionali elencati nella dottrina detta della “guerra giusta”. La valutazione di tali condizioni di legittimità morale spetta al giudizio prudente di coloro che hanno la responsabilità del bene comune ».1050
Se tale responsabilità giustifica il possesso di mezzi sufficienti per esercitare il diritto alla difesa, resta per gli Stati l'obbligo di fare tutto il possibile per « garantire le condizioni della pace non soltanto sul proprio territorio, ma in tutto il mondo ».1051 Non bisogna dimenticare che « altro è ricorrere alle armi perché i popoli siano legittimamente difesi, altro voler soggiogare altre nazioni. Né la potenza bellica rende legittimo ogni suo impiego militare o politico. Né diventa tutto lecito tra i belligeranti quando la guerra è ormai disgraziatamente scoppiata ».1052

Quindi appare chiaro che, anche pur avendo sottolineato le estreme condizioni di cui cita il punto appena letto sulle motivazioni con cui si acconsentirebbe l'uso della forza, se leggiamo il Vangelo, a me non ne viene in mente neanche uno, anzi, più e più volte c'è scritto dell'amore verso il prossimo e il sacrificio verso gli altri (della propria vita o come impegno a spendere le proprie forze), addirittura, ci dice di pregare per chi ci fa del male. L'unico atto di forza da parte di Cristo, se così lo vogliamo intendere, quando fu in vita, fu contro i cambia monete fuori dal tempio di Gerusalemme, quando li scacciò a malo modo infuriandosi giustamente con loro per come avevano ridotto la casa di Dio. Come ultimo esempio di non violenza, vorrei anche sottolineare come Gesù formò la spada di Pietro, quando, infuriato verso i soldati che venivano a prendere Gesù, staccò un orecchio di un soldato. Sono entrambi delle cose su cui avevo riflettuto e su cui sto ancora meditando, ma tutto mi riconduce sempre al bando dell'uso della forza (qualsiasi forma essa sia).

Dio vi benedica tutti!
paolinux

"Maria, piccola Maria" Canto de pequeña María. 21 noviembre: Festividad de la Presentación de la …

Bellissimo video. Complimenti!
Pace e bene a tutti voi fratelli.
Mi da conforto, sapere (anche se dovrebbe essere scontato) di non essere solo a camminare in questa valle di lacrime!
Dio vi benedica tutti.Altro
Bellissimo video. Complimenti!

Pace e bene a tutti voi fratelli.
Mi da conforto, sapere (anche se dovrebbe essere scontato) di non essere solo a camminare in questa valle di lacrime!

Dio vi benedica tutti.
paolinux

Mondo esoterico

Ciao Sorella rachele,
hai davvero ragione!... 👌
Stavo pensando che forse più che come un articolo dovresti metterlo come documento. A te l'onore del titolo e descrizione; poiché ritengo che vada condiviso in maniera più marcata. A volte, chi si adopera in queste esperienze, prima di fare qualcosa, cerca qua e la, e se non trova niente, l'unica speranza che rimane è cadere nella debolezza. Quindi …Altro
Ciao Sorella rachele,
hai davvero ragione!... 👌
Stavo pensando che forse più che come un articolo dovresti metterlo come documento. A te l'onore del titolo e descrizione; poiché ritengo che vada condiviso in maniera più marcata. A volte, chi si adopera in queste esperienze, prima di fare qualcosa, cerca qua e la, e se non trova niente, l'unica speranza che rimane è cadere nella debolezza. Quindi, secondo me, trovare il messaggio giusto non è molto facile, ma come sappiamo, è più facile trovare quello sbagliato.

Dio ti benedica!
paolinux

Il Microchip ( Controllo Globale )

Ciao Fratello Simone, rieccomi qua.
Come sempre in ritardissimo ma ci sarò sempre.
Riprendendo il discorso, è vero che il giornalista riporta quelle citazioni che hai mensionato, ma tu tralasci tutta l'ultima parte, che a mio avviso non è poco. Te la cito di nuovo qui sotto per capire meglio.
"L'Inquisizione? Voluta dalla Chiesa": ha titolato così un suo articolo il giornale dei vescovi Avvenire …Altro
Ciao Fratello Simone, rieccomi qua.
Come sempre in ritardissimo ma ci sarò sempre.
Riprendendo il discorso, è vero che il giornalista riporta quelle citazioni che hai mensionato, ma tu tralasci tutta l'ultima parte, che a mio avviso non è poco. Te la cito di nuovo qui sotto per capire meglio.

"L'Inquisizione? Voluta dalla Chiesa": ha titolato così un suo articolo il giornale dei vescovi Avvenire, dopo la prima giornata di lavori. Un segnale rivolto alla tendenza revisionista, che vuole ridimensionare le responsabilità dell'Inquisizione. Il "mea culpa" che Giovanni Paolo II pronuncerà solennemente a Roma nel Duemila avrà, infatti, tanto più impatto quanto più spassionato sarà l'esame storico del fenomeno. I documenti sono impressionanti. Pensare che la tortura del panno bagnato (inserito nella bocca o nelle narici del sospettato e alimentato da un intermittente flusso d'acqua per provocare sensazioni di soffocamento) facesse parte del bagaglio di un buon aguzzino al servizio dell'inquisitore, non può essere liquidato dall'affermazione che "quelli erano i tempi".

Rileggere ancora oggi il "Manuale dell'Inquisitore" di frate Nicolau Eymerich (anno 1376) fa venire i brividi per la sua prosa fredda e burocratica, di sapore quasi staliniano. Dal capitolo dedicato alla tortura (pagina 198 del libro pubblicato dall'editore Piemme): "Mentre si tortura l'accusato, lo si interroga dapprima sui punti meno gravi, poi su quelli più gravi, perché egli confesserà più facilmente le colpe leggere che non le gravi. Il notaio nel frattempo registra le torture, le domande e le risposte. Se dopo essere stato moderatamente torturato non confessa, gli verranno mostrati gli strumenti di un altro tipo di tortura, dicendogli che dovrà subirli tutti se non confesserà. Se non si ottiene nulla, si continuerà con la tortura l'indomani e il giorno appresso se occorre...". Per la gioia dei revisionisti il manuale di frate Eymerich dichiara a questo punto che "se l'accusato, sottoposto a tutte le torture previste, non confessa, non viene ulteriormente molestato e se ne va libero". Nei secoli seguenti questa norma, citata come esempio di garantismo, fu peraltro spesso disapplicata.

Grande è in Vaticano, ma anche negli ambienti esterni alla Chiesa, l'attesa per il discorso che Giovanni Paolo II rivolgerà sabato ai partecipanti al simposio sull'Inquisizione. Ancora oggi c'è molto da fare per cambiare le mentalità di quegli ecclesiastici, che hanno sempre concepito la Chiesa come istituzione perfetta e trionfante. Si legga il brano dell'Enciclopedia Cattolica del 1951, dedicato all'Inquisizione di Spagna: "Gli ebrei, numerosissimi in Spagna, vi avevano raggiunto una posizione preponderante grazie alla loro abilità commerciale. La loro arroganza, il loro lusso e le loro ricchezze, oltre alla pratica dell'usura, eccitarono contro di essi l'espasperazione pubblica, che prorompeva di quando in quando in feroci rappresaglie e massacri...".
paolinux

El abrazo del Papa Francisco. En la audiencia de los miércoles, el Papa ha acudido a consolar a un …

Grazie Papa Francesco!
Dio lo benedica sempre e lo protegga.
Amen.Altro
Grazie Papa Francesco!

Dio lo benedica sempre e lo protegga.

Amen.
paolinux

Il Microchip ( Controllo Globale )

Pace e bene a te Fratello Simone,
mi scuso per la lungaggine della risposta, ma ahimé tra il lavoro che grazie a Dio ho ripreso a fare e altre piccole cose, mi lasciano davvero poco spazio per scrivere. Ti confesso che l'argomento mi interessa molto, e per di più, ti vedo molto preparato e quindi, in un certo senso, mi inciti al dialogo. Non farci caso se ritardo nella risposta.
Allora, si hai …Altro
Pace e bene a te Fratello Simone,
mi scuso per la lungaggine della risposta, ma ahimé tra il lavoro che grazie a Dio ho ripreso a fare e altre piccole cose, mi lasciano davvero poco spazio per scrivere. Ti confesso che l'argomento mi interessa molto, e per di più, ti vedo molto preparato e quindi, in un certo senso, mi inciti al dialogo. Non farci caso se ritardo nella risposta.
Allora, si hai perfettamente ragione, quell'estratto l'ho preso su Wikypedia, e dalla tua risposta molto esaudiente, ho compreso di aver commesso un grave errore, poiché sono andato a cercare la dove l'errore esiste tutt'ora (tra la massa). Questa volta però, ho cercato una documentazione più vicina a noi. Il testo che ti allego, in realtà, è un articolo di giornale di un quotidiano di cui non faccio il nome, dove riporta la notizia (se ti ricordi) delle scuse da parte della Chiesa di Papa Wojtyla, datato 31/10/1998. Prima di passare all'articolo però ti vorrei premettere una cosa. Vorrei spezzare una lancia a tuo favore dicendoti in partenza che le scuse del Papa, non erano riferite, secondo me, solamente e prettamente alle inquisizioni, e credo che le scuse, di cui tratta l'articolo e che conosciamo tutti, siano state più come dire una "scusa" per riavvicinarsi ai fratelli di altre culture e religioni più tosto che un'inquisizione vera e propria verso la chiesa stessa. Detto questo però, nell'articolo, se pur scritto da un giornalista di non si sa quale cultura, contiene delle piccole informazioni che potrebbe farci capire meglio anche la natura delle inquisizioni e del perché il Papa Wojtyla, abbia chiesto scusa anche per questo. Ciao Simone e buona lettura.

Un convegno in Vaticano voluto da Wojtyla

"Santa" l'Inquisizione?
La Chiesa chiede scusa


di MARCO POLITI

ROMA - Quando papa Wojtyla, qualche anno fa, riunì in Vaticano un'assemblea straordinaria di cardinali per trasmettere loro la sua intenzione di affrontare il giubileo dell'anno Duemila con un serio esame di coscienza sulle colpe della Chiesa, l'accoglienza tra i porporati fu fredda. Molti cardinali, specie dei paesi dell'Est europeo appena usciti dal vassallaggio sovietico, temevano di dare armi ai "nemici della fede", ammettendo errori ed orrori compiuti da personalità o organizzazioni ecclesiastiche. Ma Wojtyla è di natura tenace. Quando si impadronisce di un'idea, non la molla. Soprattutto perché - da filosofo - conosce il peso immenso che le posizioni di principio hanno nelle vicende storiche di una grande istituzione (come è la Chiesa).

Sapeva e sa Wojtyla che è inutile pensare di potersi avvicinare alle altre Chiese cristiane né tanto meno di presentarsi al mondo per rievangelizzarlo, se continua a gravare sulla coscienza del cattolicesimo l'esperienza di un apparato totalitario e repressivo come è stata l'Inquisizione. Sicché, dopo averci lavorato per parecchi mesi, il pontefice ha pubblicato nel 1994 l'enciclica Tertio Millennio Adveniente, dedicata alla preparazione del giubileo e di quello che l'opinione pubblica ha chiamato efficacemente il "mea culpa" della Chiesa. E' in questo documento che si ritrovano le parole più forti, citate ripetutamente in questi giorni durante il simposio internazionale sull'Inquisizione organizzato dal Vaticano (una prima assoluta nella lunga storia della Chiesa).

Il Papa esorta i fedeli a "purificarsi nel pentimento di errori, infedeltà, incoerenze e ritardi". Parla di "peccati" commessi dai "figli della Chiesa". Denuncia lo scandalo provocato da coloro, che si sono allontanati dai valori cristiani. Ammette apertamente che certe azioni hanno "sfigurato il volto della Chiesa". In parecchi ambienti ecclesiastici la linea del Papa ha provocato uno shock. Ed è cominciata un'azione sotterranea di svuotamento.

L'Inquisizione? Ma non era poi così terribile... C'è che dice che le crudeltà maggiori furono commesse sotto l'influsso del potere civile dei re di Spagna e Portogallo. C'è che dice che alla fin fine i morti e i torturati furono solo una minoranza. C'è che si affanna a spiegare che la tecnica degli interrogatori e le garanzie concesse ai sospettati erano di gran lunga migliori di quelle vigenti negli stati dell'epoca.

C'è del vero in ognuna di queste affermazioni, ma ognuna di esse - estrapolata dal clima in cui tutto avvenne - rischia di oscurare il nocciolo della questione. Che è molto semplice. La macchina dell'Inquisizione fu uno strumento di terrore (psicologico prima ancora che fisico) per controllare le coscienze e reprimere la dissidenza religiosa. Fu uno strumento di violenza fisica e psicologica, usato da parte dell'istituzione ecclesiastica in radicale contrasto con il messaggio di mitezza, di amore e di persuasione proclamato da Gesù Cristo. (E se nei Vangeli si incontrano anche invettive violente, lanciate da Cristo, "Guai a voi...", queste minacce hanno sempre avuto un valore profetico spirituale ed erano affidate all'azione punitiva di Dio e in nessun caso alla repressione di un'organizzazione terrena).

"L'Inquisizione? Voluta dalla Chiesa": ha titolato così un suo articolo il giornale dei vescovi Avvenire, dopo la prima giornata di lavori (clicca qui accanto per il resoconto di Repubblica). Un segnale rivolto alla tendenza revisionista, che vuole ridimensionare le responsabilità dell'Inquisizione. Il "mea culpa" che Giovanni Paolo II pronuncerà solennemente a Roma nel Duemila avrà, infatti, tanto più impatto quanto più spassionato sarà l'esame storico del fenomeno. I documenti sono impressionanti. Pensare che la tortura del panno bagnato (inserito nella bocca o nelle narici del sospettato e alimentato da un intermittente flusso d'acqua per provocare sensazioni di soffocamento) facesse parte del bagaglio di un buon aguzzino al servizio dell'inquisitore, non può essere liquidato dall'affermazione che "quelli erano i tempi".

Rileggere ancora oggi il "Manuale dell'Inquisitore" di frate Nicolau Eymerich (anno 1376) fa venire i brividi per la sua prosa fredda e burocratica, di sapore quasi staliniano. Dal capitolo dedicato alla tortura (pagina 198 del libro pubblicato dall'editore Piemme): "Mentre si tortura l'accusato, lo si interroga dapprima sui punti meno gravi, poi su quelli più gravi, perché egli confesserà più facilmente le colpe leggere che non le gravi. Il notaio nel frattempo registra le torture, le domande e le risposte. Se dopo essere stato moderatamente torturato non confessa, gli verranno mostrati gli strumenti di un altro tipo di tortura, dicendogli che dovrà subirli tutti se non confesserà. Se non si ottiene nulla, si continuerà con la tortura l'indomani e il giorno appresso se occorre...". Per la gioia dei revisionisti il manuale di frate Eymerich dichiara a questo punto che "se l'accusato, sottoposto a tutte le torture previste, non confessa, non viene ulteriormente molestato e se ne va libero". Nei secoli seguenti questa norma, citata come esempio di garantismo, fu peraltro spesso disapplicata.

Grande è in Vaticano, ma anche negli ambienti esterni alla Chiesa, l'attesa per il discorso che Giovanni Paolo II rivolgerà sabato ai partecipanti al simposio sull'Inquisizione. Ancora oggi c'è molto da fare per cambiare le mentalità di quegli ecclesiastici, che hanno sempre concepito la Chiesa come istituzione perfetta e trionfante. Si legga il brano dell'Enciclopedia Cattolica del 1951, dedicato all'Inquisizione di Spagna: "Gli ebrei, numerosissimi in Spagna, vi avevano raggiunto una posizione preponderante grazie alla loro abilità commerciale. La loro arroganza, il loro lusso e le loro ricchezze, oltre alla pratica dell'usura, eccitarono contro di essi l'espasperazione pubblica, che prorompeva di quando in quando in feroci rappresaglie e massacri...".

(31 ottobre 1998)
paolinux

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Ciao Simone, Pace e bene!
Allora, io mi sono ancora documentato e a tal proposito ti riporto un testo preso da... non so se si può menzionare altri siti qua, eventualmente per il momento lo ometto poi mifarai sapere.
Cito" Il processo accusatorio, previsto dal diritto romano, consisteva nel pubblico confronto orale fra accusatore e accusato, al quale assisteva il giudice: l'onere della prova ricadeva …Altro
Ciao Simone, Pace e bene!
Allora, io mi sono ancora documentato e a tal proposito ti riporto un testo preso da... non so se si può menzionare altri siti qua, eventualmente per il momento lo ometto poi mifarai sapere.

Cito" Il processo accusatorio, previsto dal diritto romano, consisteva nel pubblico confronto orale fra accusatore e accusato, al quale assisteva il giudice: l'onere della prova ricadeva sull'accusatore, che se non dimostrava le proprie accuse, era condannato dal giudice alla pena che avrebbe dovuto subire l'accusato in caso di riconosciuta colpevolezza. Il tribunale dell'Inquisizione adottò invece la procedura del processo inquisitorio – dal latino inquisitio, indagine – nel quale il giudice è anche accusatore: sulla base di una denuncia anche generica, egli è tenuto a raccogliere le prove della colpevolezza dell'imputato, conducendo indagini segrete e dirigendo il processo al quale, secondo quanto stabilito nel 1205 dalla decretale Si adversus vos di Innocenzo III, il pubblico non può assistere né è ammessa la presenza di un avvocato difensore; le testimonianze e le dichiarazioni dell'imputato sono verbalizzate. Per giungere alla condanna è sufficiente la testimonianza concorde di almeno due testimoni o la confessione dell'imputato, il quale viene detenuto in carcere durante lo svolgimento del processo, che non ha una durata predefinita e le cui udienze – i costituti - si svolgono a discrezione dello stesso giudice.
Se la prova della colpevolezza non viene raggiunta e allo scopo di sciogliere le eventuali contraddizioni presenti nelle sue deposizioni, l'imputato è sottoposto a tortura - mezzo di coercizione legittimato dalla giurisprudenza fino al XVIII secolo - generalmente consistente nella corda: legate le braccia dietro la schiena, l'imputato, nudo, viene sollevato da terra dalla corda che scorre su una carrucola fissata al soffitto. Egli è tenuto in quella condizione per non più di mezz'ora, perché una durata superiore può comportare gravi conseguenze, dalle lesioni agli arti superiori fino al collasso cardiocircolatorio. La tortura può essere reiterata più volte nel corso del processo.
Se ritiene che l'accusa di eresia sia stata provata, il tribunale chiede all'imputato di abiurare, cioè di rinnegare le proprie convinzioni. Abiurando, se non è recidivo, l'imputato evita la condanna a morte e viene condannato a pene diverse, dalle preghiere ai digiuni, dalla multa alla confisca dei beni, dall'obbligo di indossare, per sempre o per un determinato periodo, l'abitello – una veste gialla con due croci rosse sul petto e sulla schiena che lo identifica pubblicamente come eretico penitente – fino al carcere. Se è recidivo, relapso, l'imputato è condannato necessariamente a morte: pentendosi, viene prima strangolato o impiccato e il cadavere viene poi bruciato e le ceneri disperse; se è impenitente, viene bruciato vivo. La pena viene eseguita dall'autorità civile, il cosiddetto braccio secolare – al quale il tribunale dell'Inquisizione rilascia il reo – in quanto gli ecclesiastici non possono «spargere il sangue», come indicato dalla costituzione De iudicio sanguinis et duelli clericis interdictio del Concilio Lateranense IV del 1215; anche all'autorità civile il tribunale raccomanda di eseguire la sentenza evitando di spargere il sangue del condannato."
Cosa ne pensi?
paolinux

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Mi fa sorridere ma nello stesso tempo non ho capito l'intervento di OSTURENT60.
paolinux

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Ciao Fratello Simone, rispondo in ordine alle tue domande.
1- L'attegiamento di cui parlo è lo stesso delle inquisizioni condannando a rogo si chi praticava arti maligne (da vedere come soluzione) ma da che so io purtroppo non solo chi peccava ci finì. E poi, secondo me, questo è stato un periodo dove la rigidità la faceva da padrona. A mio vedere non era di conquistare le genti tramite l'amore …Altro
Ciao Fratello Simone, rispondo in ordine alle tue domande.
1- L'attegiamento di cui parlo è lo stesso delle inquisizioni condannando a rogo si chi praticava arti maligne (da vedere come soluzione) ma da che so io purtroppo non solo chi peccava ci finì. E poi, secondo me, questo è stato un periodo dove la rigidità la faceva da padrona. A mio vedere non era di conquistare le genti tramite l'amore di Cristo, ma quello di far terrorizzare le persone a finché i singoli stessi abbiano timore di Dio e in quanto potente avere timore di Lui. Da non confondere con il dono dello Spirito Santo.
2- Come dicevo dal messaggio, prima del II concilio Vaticano, c'era una distinzione tra chi poteva leggere la parola di Dio e chi no, e un'altra distinzione nella disposizione della folla sempre in un certo qual modo discriminatorio (vedi tua risposta 3). E tutto questo, secondo me va in contrapposizione con l'amore aperto e spassionato di Cristo verso tutti noi. Non credo che potesse esistere una tale distinzione di ceti e di culture e ne tanto meno il limitato accesso all'accostamento ai testi sacri. Il fatto di avere un testo in latino, si a oggi, dove la cultura è molto progredita è un bene perché in uncerto qual modo è un ritornare alle origini e culturalmente parlando è anche bello; ma quello di cui ti parlavo era riferito al fatto che nel medioevo, c'era molta più ignoranza e tra l'analfabetismo generale, chi poteva studiare non erano molti e questo imponimento dei testi solo in latino faceva presupporre che solamente chi studiava poteva leggere e capire quei testi. Altro fattore importante, questo imponimento, va contro la legge della divulgazione della parola di Dio a tutto il mondo. Come faccio a parlare di Dio in latino, per esempio, con le popolazioni indigene?
3- E' ovvio che se cerchiamo di parlare negativamente della chiesa strumentalizzando le sue colpe per il passato facendo tutta un'erba un fascio, allora è chiaro che hai ragione, ma io parlavo del fatto reale, non è strumentalizzazione quello che ti ho scritto e il semplice fatto che l'hanno cambiata con il II concilio Vaticano la dice lunga.
4- Come sopra. Dici bene e la strumentalizzazione è sempre un danno per chi la subisce e (in questo caso) un'ignoranza per chi la inizia. Ma devi sapere che a volte ti capiterà sicuramente di parlare con la gente, amici o parenti e di sicuro ti imbatti con gente che utilizza la stessa ignoranza andando dietro a tutte le strumentalizzazioni che si sono ptrotratte nel tempo. Prendi per esempio la morte. Parlando della vita eterna con delle persone che vanno tutt'ora a messa, c'è chi dice ancora... "Ma ci sarà vita dopo la morte?" oppure continuando sempre con l'ingoranza e la contraddizione "Sarà vero che Gesù è presente nell'Eucarestia?". Questi fattori, secondo me, non si sono diffusi solamente per pura pigrizia dell'uomo, ma è a seguito del lavoro instancabile di Satana onde discriminare la chiesa nei confronti dei suoi fedeli e far crollare le sue fondamenta dal di dentro con ogni mezzo che ha prodotto i suoi migliori frutti. In questo sta anche l'intelletto dello Spirito Santo, conoscere i fatti e le rivelazioni che Dio ci ha tramandato per mezzo della Bibbia in modo tale da non prendere luccele per lanterne e non andare dietro alle masse e lasciare decidere della propria salvezza gli altri.
5- Hai ragione sulla natura delle crociate e sulle inquisizioni, questo non lo metto in dubbio. Quello di cui parlo è la deviazione che ne è sicuramente scaturita, sulla gente e quale sentimento ne ha lasciato. Ogni buona azione rimane buona azione fin tanto che nessuno la devi o la cambi. Altro esempio. Sul catechismo della chiesa cattolica, riguardo all'uso della forza, vi è scritto che è consentito l'uso della forza solamente quando non vi sono altre alternative (dopo averle diciamo provate tutte) e solamente in caso di difesa della colletività. Quindi è ovvio che le crociate, in questo consenso ha un senso poiché le crociate (se non vado errato) erano state fatte per difendere i cristiani dalla furia musulmana che stava prendendo possesso dei territori orientali in quel periodo. Sempre se non vado errato, mi risulta che in una delle tante spedizioni dei crociati, vi fu San Francesco, dove in contrapposizione a tutto questo massacro questo odio, onde far cessare le ostilità si sia offerto (forse anche sacrificando la sua vita) per andare a parlare al sultano (non ricordo il nome) che in quel momento governava Gerusalemme. Ecco, questo secondo me è l'unico gesto "violento", verso se stessi, che dovrebbe essere consentito.
Sul fatto di strumentalizzare, come dicevamo prima, solamente i lati negativi passati della chiesa per criticare quella di oggi E' UN GRAVE ATTENTATO CHE SI FA VERSO TUTTA LA COLLETTIVITA' CRISTIANA e QUI IN QUESTO SOLO CASO veramente dovrebbe essere usata la violenza energizzando la propria fede e finalmente rispondendo per le rime a queste vipere (come le chiama Gesù) che sono tutti i cristiani non praticanti, tiepidi, e che si permettono di giudicare e di emanare giudizi verso chiunque senza rispetto. Noi CRISTIANI, riconosceremo i nostri fratelli dai frutti che portano, e dalle opere che compiono.
«Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così, ogni albero buono fa frutti buoni, ma l'albero cattivo fa frutti cattivi. Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti buoni. Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco. Li riconoscerete dunque dai loro frutti.» (Mt. 7,15-20)

«Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.» (Matteo 7,21)

Pace e bene a tutti voi!
paolinux

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Ciao Fratello Simone,
mi dispiace sentirti dire che ti faccio ridere... io contribuisco al mio meglio con il mio sapere alla missione di evangelizzazione come te, e quando parlo di Dio sicuramente non scherzo e tanto meno mi va di farlo, a meno che io non voglia fare delle battute.
Parlavo del medioevo, poiché in passato, è risaputo che la chiesa aveva questo atteggiamento troppo severo rispetto …Altro
Ciao Fratello Simone,
mi dispiace sentirti dire che ti faccio ridere... io contribuisco al mio meglio con il mio sapere alla missione di evangelizzazione come te, e quando parlo di Dio sicuramente non scherzo e tanto meno mi va di farlo, a meno che io non voglia fare delle battute.
Parlavo del medioevo, poiché in passato, è risaputo che la chiesa aveva questo atteggiamento troppo severo rispetto a chi peccava e ai peccatori in generale, in contrapposizione alla legge divina sul perdono e la misericordia, per non parlare poi sulla linea della condotta interna, dove vi erano delle leggi del tutto contradittorie alla volontà di Dio, tutto questo, prima del secondo concilio vaticano. Per esempio: I testi erano solo in latino; Non tutti avevano accesso alla lettura dei testi (non solo per l'analfabetismo diffuso); Non so se ti è mai capitato di vedere in alcune antichissime chiese degli anelli murati alle pareti interne (non esterne, quelli servivano per gli animali) che a quanto pare, se non ho capito male, servivano per dividere la gente che stava a messa, insomma una sorta di discriminazione sociale. Senza parlare che il laicato, in quel periodo non erano neanche considerato, mentre per il secondo concilio il laicato è una parte fondamentale della Chiesa intesa come comunità (questi sono solo alcuni aspetti che sono cambiati, tutti non li ricordo). E questi erronei valori si sono tramandati e distorti nei giorni nostri, e anche se si è fatto un retro front, ormai l'opinione della gente è rimasta a quell'aspetto "burbero" della chiesa. Tanto è vero, che le crociate o inquisizioni, sono uno dei primi luoghi comuni per cui una persona non crede più in Dio. Detto questo, se noi oggi ci troviamo a parlare con chi non crede o crede poco, sarà difficile fargli capire un concetto grande come l'importanza del sacerdote, i sacramenti, L'INDUGLENZA PLENARIA, etc... Una volta uno mi si è messo a ridere quando abbiamo parlato dell'indulgenza plenaria, poiché non gli era stato bene che in un attimo si cancellasse tutti i peccati e le pene temporali. Gli è sembrata una bufala!!!... "Che il Signore lo perdoni!!!"
Spero di aver spiegato il mio punto di vista.
Ti prego vivamente di essere corretto nella risposta, e sii indulgente poiché entrambi navighiamo per la stessa meta e io riconosco di non essere perfetto e tutto quello che dico è discutibile.
Un abbraccio fraterno Simone!