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Visit/Visita a Cristo Rey, México. by irapuato 25.11.12 Eng./Sp.Más
Visit/Visita a Cristo Rey, México.

by irapuato 25.11.12 Eng./Sp.
cristian d amico
Carlo 72, grazie di questa indicazione che non conoscevo, preziosa.
carlo 72
Il film che racconta la verità su quello che successe in Messico in quegli anni e che l' occidente, pur essendo un film hollywoodiano Cristiada, diretto da Dean Wright con attori del calibro di Andy Garcia, Peter O’Toole e Eva Longoria , ha rifiutato di trasmettere. Nessuna TV occidentale lo ha fatto ...... censura diabolica.
Eccovi il link dove vederlo:
www.viddler.com/v/760849f1Más
Il film che racconta la verità su quello che successe in Messico in quegli anni e che l' occidente, pur essendo un film hollywoodiano Cristiada, diretto da Dean Wright con attori del calibro di Andy Garcia, Peter O’Toole e Eva Longoria , ha rifiutato di trasmettere. Nessuna TV occidentale lo ha fatto ...... censura diabolica.
Eccovi il link dove vederlo:

www.viddler.com/v/760849f1
cristian d amico
la persecuzione di stampo massonico guidato dagli Stati Uniti è stata veramente impressionante, terribile. 😡
Ma la fede del popolo non è stata vinta e oggi risorge! il sangue dei martiri è seme di cristiani (Tertulliano)!
👍
it.wikipedia.org/wiki/Guerra_Cristera
Irapuato
🤗 AlfonsMaría & Gianradi 😇 ✍️ @alfonsmaria: 😀 😀 ☕ Where do you get these photos?? 🙄 Man on watermelons??? 😀 😀
gianradi
😇 🤗 👍
alfons maria stickler
😇
Irapuato
Sullo sfondo campeggia la figura di Cristo Re monumento nazionale, un simbolo di grande importanza per Bajio luogo che sarà visitato dal Papa. A fianco l'immagine della Vergine di Guadalupe, che rappresenta tutto il Messico, tratteggiata a linee morbide simbolo della finezza della preghiera, e della purezza di spirito che serve all’umanità per arrivare a Dio. L’ immagine del Papa è il suo nome:…Más
Sullo sfondo campeggia la figura di Cristo Re monumento nazionale, un simbolo di grande importanza per Bajio luogo che sarà visitato dal Papa. A fianco l'immagine della Vergine di Guadalupe, che rappresenta tutto il Messico, tratteggiata a linee morbide simbolo della finezza della preghiera, e della purezza di spirito che serve all’umanità per arrivare a Dio. L’ immagine del Papa è il suo nome: Benedetto XVI.
Immagine simile per il poster ufficiale che racchiude armoniosamente sei degli elementi più importanti del primo. La foto del Papa al centro per dimostrare la gioia, la fede e speranza nel Signore per la visita, ai lati ancora il Cristo Re, che si trova in cima al Cerro del Cubilete dove si trova il Santuario Nazionale. “Cristo è il centro della nostra fede, che è la Via, la Verità e la Vita. Ai piedi del Cristo si svolgerà il tanto atteso incontro del successore di San Pietro con il Popolo di Dio.” Poi l’immagine di Santa Maria de Guadalupe, Patrona del Messico. La frase "Insieme nella speranza, discepoli di Gesù " è il motto del viaggio. In comunione con il Papa i cattolici del Messico vogliono rinnovare l’appello di Aparecida ad essere discepoli missionari di Gesù nel continente.
Il logo del viaggio in Messico:Il Cristo Re e la Morenita
www.korazym.org/…/2089-il-logo-de…
Irapuato
La guerra Cristera, chiamata anche rivolta dei cristeros o Cristiada, fu una sollevazione popolare che avvenne in Messico tra il 1926 e il 1929: una parte della popolazione cattolica insorse in armi contro il governo massonico ed anticlericale del presidente Plutarco Elías Calles, che aveva imposto una legge fortemente restrittiva per la libertà religiosa, chiamata Legge Calles.
Il nome …Más
La guerra Cristera, chiamata anche rivolta dei cristeros o Cristiada, fu una sollevazione popolare che avvenne in Messico tra il 1926 e il 1929: una parte della popolazione cattolica insorse in armi contro il governo massonico ed anticlericale del presidente Plutarco Elías Calles, che aveva imposto una legge fortemente restrittiva per la libertà religiosa, chiamata Legge Calles.
Il nome cristeros, contrazione di Cristos Reyes, fu dato spregiativamente dai governativi ai ribelli, a motivo del loro grido di battaglia: ¡Viva Cristo Rey! ("viva Cristo Re!").
Come conseguenza della sua politica anticlericale il numero di preti in Messico passò da circa 4.500 prima del 1926, a soli 334 nel 1934.
Indice

1 Storia
2 Letteratura
3 Cinematografia
4 Note
5 Voci correlate
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
8 Bibliografia
Storia
Questa voce è parte della serie
Storia del Messico

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Categoria:Storia del Messico
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Questo box: vedidisc.mod.

Capi cristeros con la bandiera messicana su cui al centro campeggia l'effigie della Madonna di Guadalupe
Dalla metà del XIX secolo il Messico, che dall'epoca della colonizzazione spagnola (XVI secolo) era un paese dalla fortissima tradizione cattolica, cadde sotto l'influenza politica degli Stati Uniti, paese a maggioranza protestante, e fu governato (salvo l'effimera parentesi di Massimiliano d'Asburgo) da un'élite politica i cui membri erano in gran parte massoni. La politica del governo messicano andò quindi sempre più nella direzione di uno sradicamento della tradizione e del sentimento religioso della popolazione.
Nel XX secolo divennero sempre più frequenti le violenze, tollerate dalle autorità, nei confronti dei cattolici: nel 1915 vennero assassinati ben 160 sacerdoti. Nel 1921 un attentatore tentò di distruggere il più importante simbolo del cristianesimo messicano: il mantello con l'immagine della Madonna di Guadalupe, conservato nell'omonimo santuario. La bomba, nascosta in un mazzo di fiori deposto vicino all'altare, produsse gravi danni alla basilica, ma il mantello rimase intatto.
Nel 1926 il presidente Plutarco Elías Calles, fortemente anticattolico (affermò che «la Chiesa è la sola causa di tutte le sventure del Messico»), dopo aver tentato di dar vita a una Chiesa nazionale separata da Roma, ordinò che si desse piena attuazione alle norme sulla disciplina dei culti contenute nella Costituzione promulgata nel 1917 ma mai applicate: tra esse vi erano la chiusura delle scuole cattoliche e dei seminari, l'esproprio delle chiese, lo scioglimento di tutti gli ordini religiosi, l'espulsione dei sacerdoti stranieri e l'imposizione di un "numero chiuso" per quelli messicani, che avevano l'obbligo di obbedire alle autorità civili, il divieto di utilizzare espressioni come:«Se Dio vuole», «a Dio piacendo», il divieto per i presbiteri di portare l'abito talare. In alcuni stati si tentò perfino di costringerli a prendere moglie.
Calles, inoltre, impose agli impiegati cattolici di scegliere tra la rinuncia alla propria fede o la perdita del posto di lavoro[1]. In seguito all'applicazione di queste leggi, si registrarono in tutto il Paese attacchi ai fedeli che uscivano da Messa e disordini durante le processioni religiose, spesso incitati dalle autorità civili.
I cattolici messicani, di concerto con il Vaticano, risposero inizialmente con iniziative di protesta non violente, tra le quali il boicottaggio di tutti i prodotti di fabbricazione statale (ad esempio il consumo di tabacchi crollò del 74%) e dei mezzi pubblici, la presentazione di una petizione che raccolse 2 milioni di firme (su 15 milioni di abitanti) e l'istituzione di una Lega nazionale di difesa della libertà religiosa. Il governo non diede alcuna risposta e la Chiesa decise infine di compiere un estremo gesto simbolico: la sospensione totale del culto pubblico. A partire dal 1º agosto 1926, in tutto il Messico non si sarebbe più celebrata la Messa né i sacramenti, se non clandestinamente.
Subito dopo, scoppiarono focolai di rivolta armata in tutto il paese. L'esercito, accompagnato da milizie irregolari, tentò di reprimerli, ma si trovò di fronte a formazioni che praticavano la guerriglia e si nascondevano, protette dalla popolazione. Il 18 novembre papa Pio XI denunciò la persecuzione dei cattolici messicani con l'enciclica Iniquis Afflictisque. Il Pontefice sarebbe ritornato sull'argomento pochi anni dopo con le encicliche Acerba Animi (29 settembre 1932) e Firmissimam Constantiam (28 marzo 1937).
L'11 gennaio 1927 fu proclamato il Manifesto alla nazione detto de los Altos e nacque l’Esercito Nazionale dei Liberatori. Il programma politico prevedeva la restaurazione di tutte le libertà soppresse.
Nello stesso anno si formò un vero e proprio esercito ribelle, composto da giovani, contadini e operai, studenti e impiegati, forte di 12.000 uomini, che aumentarono fino a 25.000 nel 1928 e raggiunsero il numero di 50.000 uomini nel 1929, al comando del generale Enrique Gorostieta Velarde; questi morirà in combattimento il 2 giugno 1929, poche settimane prima della fine del conflitto. Le bandiere degli insorti recavano il motto ¡Viva Cristo Rey! e l'effigie della Madonna di Guadalupe; quotidianamente si recitava il Rosario e, se possibile, si celebrava la Messa; prima di addormentarsi si cantava l'inno Tropas de Maria (Truppe di Maria). All'esercito si affiancavano le brigate Santa Giovanna d'Arco, formazioni paramilitari femminili che giunsero a contare 25.000 membri, tra cui anche giovani di soli 14 anni. I ribelli, chiamati cristeros, prestavano questo giuramento:
« Lo giuro solennemente per Cristo e per la Santissima Vergine di Guadalupe Regina del Messico, per la salvezza della mia anima: 1) mantenere assoluto segreto su tutto quello che può compromettere la santa causa che abbraccio; 2) difendere con le armi in mano la completa libertà religiosa del Messico. Se osserverò questo giuramento, che Dio mi premi, se mancherò, che Dio mi punisca. »
(Giuramento dei Cristeros)
Tra il 1927 e il 1929, tutti i tentativi di schiacciare la ribellione fallirono; gli insorti anzi presero il controllo di vaste zone nel sud del paese. Sempre nel 1927 il generale Gonzales, comandante delle truppe della regione di Michoacán, emise questo decreto in data 23 dicembre: «Chiunque farà battezzare i propri figli, o farà matrimonio religioso, o si confesserà, sarà trattato da ribelle e fucilato»[2]. Gli aiuti che giungevano agli insorti provenivano da reti di soccorso create dalle famiglie, da organizzazioni e confraternite.

Cristeros impiccati nello stato di Jalisco
La Chiesa messicana e la Santa Sede, tuttavia, non diedero mai il loro aperto sostegno alla ribellione (il che non impedì al governo di giustiziare anche numerosi sacerdoti che non ne facevano parte), anche a causa di episodi di violenza compiuti da parte cristera e i vescovi messicani agirono per giungere ad una soluzione pacifica, lasciando intendere di essere disposti a tutto pur di mettere fine al conflitto. Il 21 giugno 1929 furono così firmati gli Arreglos (accordi), che prevedevano l'immediato cessate il fuoco, il disarmo degli insorti e l'immunità (che non fu rispettata) per gli insorti. I termini dell'accordo, mediati (o piuttosto imposti) dall'ambasciatore degli Stati Uniti, erano però estremamente sfavorevoli alla Chiesa: in pratica tutte le leggi anticattoliche rimanevano in vigore.
Questo portò ad una ripresa delle persecuzioni contro gli insorti: numerosi laici e membri del clero vennero esiliati e molti Cristeros, appena deposte le armi, furono arrestati e fucilati. Non pochi paesi che avevano dato loro ospitalità vennero saccheggiati e i sacerdoti ritornati nelle loro parrocchie divennero bersagli dell’ostilità governativa. A questi episodi seguì una nuova rivolta (la Segunda), dal 1934 al 1938 anche se di tono decisamente minore rispetto alla prima.
Secondo alcune stime[3], nella guerra persero la vita tra le 70 e le 85 000 persone.
Letteratura
Il romanzo Il potere e la gloria, di Graham Greene, non racconta direttamente la rivolta, ma si pone nel periodo immediatamente successivo: esso racconta le vicende di un presbitero che esercita il suo ministero in clandestinità, in fuga dai soldati che lo cercano per fucilarlo.
Cinematografia
Cristiada (film) (2011).
it.wikipedia.org/wiki/Guerra_Cristera
Marcelino Champagnat
🤗 🤗 Buenos días, buenas noches, chavita, Mspandevida,Josefinas,Irapuato y demás 🤨
Vivat Christus Rex!Más
🤗 🤗 Buenos días, buenas noches, chavita, Mspandevida,Josefinas,Irapuato y demás 🤨

Vivat Christus Rex!
Irapuato
😘 😘 GRACIAS, amigas, y, sí, 😡 !Que viva nuestro Rey del Universo!!! 😡
MsPandevida
👏 ★ ★ ★ ★ ★ BRAVO Irap. !! FELIZ VIDEO !!! 👏 👏
😡 VIVA CRISTO REY !!! 😡 👌 😡 😡 😡 👏 👏 👏 😘 QUE CIELO TAN LINDO Y LIMPIO DE MEXICO !!!
😘 😘Más
👏 ★ ★ ★ ★ ★ BRAVO Irap. !! FELIZ VIDEO !!! 👏 👏

😡 VIVA CRISTO REY !!! 😡 👌 😡 😡 😡 👏 👏 👏 😘 QUE CIELO TAN LINDO Y LIMPIO DE MEXICO !!!
😘 😘
48josefina
👏 Quién pudiera poder visitar tantos lugares!!! 😇
Irapuato
ÚLTIMO DOMINGO DEL AÑO LITÚRGICO:
Cristo es el Rey del universo y de cada uno de nosotros.
Es una de las fiestas más importantes del calendario litúrgico, porque celebramos que Cristo es el Rey del universo. Su Reino es el Reino de la verdad y la vida, de la santidad y la gracia, de la justicia, del amor y la paz.
Un poco de historia
La
Fiesta de Cristo Rey
fiesta de Cristo Rey fue instaurada por …Más
ÚLTIMO DOMINGO DEL AÑO LITÚRGICO:

Cristo es el Rey del universo y de cada uno de nosotros.

Es una de las fiestas más importantes del calendario litúrgico, porque celebramos que Cristo es el Rey del universo. Su Reino es el Reino de la verdad y la vida, de la santidad y la gracia, de la justicia, del amor y la paz.

Un poco de historia

La

Fiesta de Cristo Rey
fiesta de Cristo Rey fue instaurada por el Papa Pío XI el 11 de Marzo de 1925.
El Papa quiso motivar a los católicos a reconocer en público que el mandatario de la Iglesia es Cristo Rey.

Posteriormente se movió la fecha de la celebración dándole un nuevo sentido. Al cerrar el año litúrgico con esta fiesta se quiso resaltar la importancia de Cristo como centro de toda la historia universal. Es el alfa y el omega, el principio y el fin. Cristo reina en las personas con su mensaje de amor, justicia y servicio. El Reino de Cristo es eterno y universal, es decir, para siempre y para todos los hombres.

Con la fiesta de Cristo Rey se concluye el año litúrgico. Esta fiesta tiene un sentido escatólogico pues celebramos a Cristo como Rey de todo el universo. Sabemos que el Reino de Cristo ya ha comenzado, pues se hizo presente en la tierra a partir de su venida al mundo hace casi dos mil años, pero Cristo no reinará definitivamente sobre todos los hombres hasta que vuelva al mundo con toda su gloria al final de los tiempos, en la Parusía.

Si quieres conocer lo que Jesús nos anticipó de ese gran día, puedes leer el Evangelio de Mateo 25,31-46.

En la fiesta de Cristo Rey celebramos que Cristo puede empezar a reinar en nuestros corazones en el momento en que nosotros se lo permitamos, y así el Reino de Dios puede hacerse presente en nuestra vida. De esta forma vamos instaurando desde ahora el Reino de Cristo en nosotros mismos y en nuestros hogares, empresas y ambiente.

Jesús nos habla de las características de su Reino a través de varias parábolas en el capítulo 13 de Mateo:

“es semejante a un grano de mostaza que uno toma y arroja en su huerto y crece y se convierte en un árbol, y las aves del cielo anidan en sus ramas”;

“es semejante al fermento que una mujer toma y echa en tres medidas de harina hasta que fermenta toda”; “es semejante a un tesoro escondido en un campo, que quien lo encuentra lo oculta, y lleno de alegría, va, vende cuanto tiene y compra aquel campo”;

“es semejante a un mercader que busca perlas preciosas, y hallando una de gran precio, va, vende todo cuanto tiene y la compra”.

En ellas, Jesús nos hace ver claramente que vale la pena buscarlo y encontrarlo, que vivir el Reino de Dios vale más que todos los tesoros de la tierra y que su crecimiento será discreto, sin que nadie sepa cómo ni cuándo, pero eficaz.

La Iglesia tiene el encargo de predicar y extender el reinado de Jesucristo entre los hombres. Su predicación y extensión debe ser el centro de nuestro afán vida como miembros de la Iglesia. Se trata de lograr que Jesucristo reine en el corazón de los hombres, en el seno de los hogares, en las sociedades y en los pueblos. Con esto conseguiremos alcanzar un mundo nuevo en el que reine el amor, la paz y la justicia y la salvación eterna de todos los hombres.

Para lograr que Jesús reine en nuestra vida, en primer lugar debemos conocer a Cristo. La lectura y reflexión del Evangelio, la oración personal y los sacramentos son medios para conocerlo y de los que se reciben gracias que van abriendo nuestros corazones a su amor. Se trata de conocer a Cristo de una manera experiencial y no sólo teológica.

Acerquémonos a la Eucaristía, Dios mismo, para recibir de su abundancia. Oremos con profundidad escuchando a Cristo que nos habla.

Al conocer a Cristo empezaremos a amarlo de manera espontánea, por que Él es toda bondad. Y cuando uno está enamorado se le nota.

El tercer paso es imitar a Jesucristo. El amor nos llevará casi sin darnos cuenta a pensar como Cristo, querer como Cristo y a sentir como Cristo, viviendo una vida de verdadera caridad y autenticidad cristiana. Cuando imitamos a Cristo conociéndolo y amándolo, entonces podemos experimentar que el Reino de Cristo ha comenzado para nosotros.

Por último, vendrá el compromiso apostólico que consiste en llevar nuestro amor a la acción de extender el Reino de Cristo a todas las almas mediante obras concretas de apostolado. No nos podremos detener. Nuestro amor comenzará a desbordarse.

Dedicar nuestra vida a la extensión del Reino de Cristo en la tierra es lo mejor que podemos hacer, pues Cristo nos premiará con una alegría y una paz profundas e imperturbables en todas las circunstancias de la vida.

A lo largo de la historia hay innumerables testimonios de cristianos que han dado la vida por Cristo como el Rey de sus vidas. Un ejemplo son los mártires de la guerra cristera en México en los años 20’s, quienes por defender su fe, fueron perseguidos y todos ellos murieron gritando “¡Viva Cristo Rey!”.

La fiesta de Cristo Rey, al finalizar el año litúrgico es una oportunidad de imitar a estos mártires promulgando públicamente que Cristo es el Rey de nuestras vidas, el Rey de reyes, el Principio y el Fin de todo el Universo.

QUE VIVA MI CRISTO

Que viva mi Cristo, que viva mi Rey
que impere doquiera triunfante su ley,
que impere doquiera triunfante su ley.
¡Viva Cristo Rey! ¡Viva Cristo Rey!

Mexicanos un Padre tenemos
que nos dio de la patria la unión
a ese Padre gozosos cantemos,
empuñando con fe su pendón.

Él formó con voz hacedora
cuanto existe debajo del sol;
de la inercia y la nada incolora
formó luz en candente arrebol.

Nuestra Patria, la Patria querida,
que arrulló nuestra cuna al nacer
a Él le debe cuanto es en la vida
sobretodo el que sepa creer.

Del Anáhuac inculto y sangriento,
en arranque sublime de amor,
formó un pueblo, al calor de su aliento
que lo aclama con fe y con valor.

Su realeza proclame doquiera
este pueblo que en el Tepeyac,
tiene enhiesta su blanca bandera,
a sus padres la rica heredad.

Es vano que cruel enemigo
Nuestro Cristo pretenda humillar.
De este Rey llevarán el castigo
Los que intenten su nombre ultrajar.

es.catholic.net/…/articulo.php
Irapuato
😡 !Viva Cristo Rey! 😡 🤗 Buenosdíasnoches, MsPandeVida, Chavita, Josefinas, hermano Marcelino... ✍️
Mi mi visita al monumento votivo a Cristo Rey del Universo, este verano del 2012.. 👍 😇 A todos....
3 más comentarios de Irapuato
Irapuato
Cristo Rey (statue, Mexico)
At 2,579 metres (8,461 ft) above sea level on top of Cubilete Hill, sits this beautiful and historically significant sanctuary.
It is one of the most historically important religious shrines in Mexico, marking the geographical center of Mexico. Originally the site was occupied by a smaller statue of 'Christ the King' which was destroyed by bombers ordered by the anti-…Más
Cristo Rey (statue, Mexico)

At 2,579 metres (8,461 ft) above sea level on top of Cubilete Hill, sits this beautiful and historically significant sanctuary.
It is one of the most historically important religious shrines in Mexico, marking the geographical center of Mexico. Originally the site was occupied by a smaller statue of 'Christ the King' which was destroyed by bombers ordered by the anti-religious (specially anti-Catholic) regime of President Plutarco Elías Calles in order to kill Christian rebels and destroy all Christian symbolism. This was just one brutal atheist diktat of the communist sympathizing Calles.
These events took place during the nation's critical "Cristero War" - often called[by whom?] the last stage of the Mexican revolution, when state atheism was enforced with openly violent and oppressive tactics.
The current building and the base for the giant 23 meters tall statue was built by artists Nicholas Mariscal in 1944, in honour of the struggle of the Cristeros. He also built a second chapel dedicated to all those murdered by the Atheist regime of Calles at the beautiful cathedral of León.
The entire building at Cerro del Cubilete as well as the statue of Christ follow the period-style known as 'art deco.'
Inside, on a circular platform of three, steps sits the altar; upon this beautifully crafted structure a symbol of the royal crown hangs above, suspended in a large polished metal dome. Natural light filters in from carved slots in the fine marble walls into this domes area creating a wonderful glow.
The outside of the large ribbed dome serves as the base of the newer statue, also named 'Christ the King', who looks up with open arms seemingly pouring his blessings over the whole country, while two angels kneel at his sides, one holding the crown of thorns, the other and a royal crown.
From the entrance plaza the visitor can admire a fantastic wide view of historic Guanajuato valley, take in the almost too fresh air.
Many people[who?] of all faiths have described the shrine as a 'mystical place' and find atmosphere comforting. Healing properties are said to be associated with the region, and specifically this shrine, but the main historical attraction of the site is that it is a memorial of the brave struggle of the 'Cristeros' during a bloody and oppressive period of Calles' Atheist rule.
...in the words of former President Vicente Fox, as a "rebuke to the repressors of religious freedom" who sought to quash the Church during the persecution of Christians in Mexico in the first half of the twentieth century.[1]
en.wikipedia.org/wiki/Cristo_Rey_(statue,_Mexico)
Irapuato
✍️ Video of my visit to Christ the King statue, "el Cubilete", in Silao, Guanajuato, México, summer 2012... 👍
Irapuato
El Cubiliete es uno de los sitios más frecuentados, no sólo por los peregrinos guanajuatenses sino por peregrinaciones de carácter nacional. ¡Descúbrelo!
La Edad Media legó a España y ésta nos trasmitió la consigna que sintetiza el deber de todo ciudadano: "Por mi Dios, por mi rey y por mi dama". Cuando se devaluó la imagen del Rey por la contraposición que establecía el axioma "La voz del …Más
El Cubiliete es uno de los sitios más frecuentados, no sólo por los peregrinos guanajuatenses sino por peregrinaciones de carácter nacional. ¡Descúbrelo!
La Edad Media legó a España y ésta nos trasmitió la consigna que sintetiza el deber de todo ciudadano: "Por mi Dios, por mi rey y por mi dama". Cuando se devaluó la imagen del Rey por la contraposición que establecía el axioma "La voz del pueblo es la voz de Dios", quedó en nosotros la convicción avasalladora de la lucha por Dios y por el hogar.

Las intromisiones extranjeras copiadas por los políticos liberales, de las ideologías sajonas y francesas, hicieron corto circuito con la acendrada filosofía católica y nacionalista del pueblo mexicano, produciendo las revoluciones de la Guerra de Reforma y la Cristiada. Durante esta última, los cristianos trataron de externar que Cristo no era desplazado de México y en forma ostensible levantaron un monumento a Cristo Rey en el centro geográfico del país, el cerro del Cubilete, corazón histórico de México.

El 11 de febrero de 1923 el delegado apostólico, Monseñor Filippi, bendijo la primera piedra ante 50,000 peregrinos, lo que le mereció la expulsión del país por el entonces presidente Álvaro Obregón. El lugar se convirtió en la tierra santa a conquistar y cuando el país se pacificó, se levantó el inmenso monumento a Cristo Rey, cuya consigna selló los labios de los mártires al ser fusilados: ¡Viva Cristo Rey! Esta epopeya le ha dado a México la mayoría de su santoral (aunque todavía no se llega, por tiempo, a la canonización), desde el P. Miguel Agustín Pro, S.J. hasta Monseñor Rafael Guizar y Valencia (beatificados en este pontificado).

El Cubiliete es ahora uno de los sitios más frecuentados no sólo por los peregrinos guanajuatenses que se distinguen en estas prácticas, sino por peregrinaciones de carácter nacional, todas ellas multitudinarias. Para este objeto, al pie de la gigantesca estatua de Cristo Rey, como base de la misma, se encuentra la moderna basílica en forma de globo terráqueo. El Santuario tiene capacidad para alojar a un nutrido número de peregrinos que asisten todo el año, pero en particular para la fiesta de Cristo Rey, el 21 de noviembre.
La simbología representada en la estatua y los dos ángeles reposan sobre un hemisferio de concreto que simboliza al universo, con sus meridianos y paralelos terrestres, esta semiesfera reposa sobre ocho columnas de concreto que representan a las ocho provincias eclesiásticas de México. Los ángeles arrodillados a los pies del monarca, le ofrecen las dos coronas: la del martirio y de la gloria.

La escultura mide 20 m de altura y pesa 80 toneladas y está localizada en la cima del Cerro del Cubilete, a 2,600 metros sobre el nivel del mar, al cual se llega por medio de un camino empedrado que rodea al cerro hasta llegar a una glorieta superior, que funciona como mirador y estacionamiento. Este recorrido es muy pendiente y con curvas muy cerradas. El Santuario, a los pies del Cristo, contiene varias piezas de arte, destacando una custodia de gran tamaño.

Vale la pena mencionar el museo Cristero, único en México, que reúne objetos, fotografías, entrevistas grabadas, música y biblioteca. Este museo que posee el acervo histórico de los principales actores de esta gesta, se encuentra en Encarnación de Díaz a cargo de su fundador, Alfredo Hernández Quesada.
www.mexicodesconocido.com.mx/cristo-rey-del-…