Notizie dal Sinodo anche in ebraico. Intervista a Hana Bendcowsky. "Penso che sia molto significativo che la chiesa cattolica decida di avere un sito web che riporta notizie sul sinodo dei vescovi del …Altro
Notizie dal Sinodo anche in ebraico. Intervista a Hana Bendcowsky.
"Penso che sia molto significativo che la chiesa cattolica decida di avere un sito web che riporta notizie sul sinodo dei vescovi del Medio Oriente in ebraico. Significa che vogliono che gli israeliani sappiano cosa succede durante il sinodo. Mi sento privilegiata ad essere il mezzo, tra la chiesa cattolica (le loro discussioni) e la comunità israeliana" C'e'anche Hana Bendcowsky in questi giorni a Roma per il Sinodo, tocca a lei tradurre per Radio Vaticana tutte le informazioni dell'importante assise, dall'inglese all'ebraico. Hana e' Direttore del Programma del Centro per le relazioni tra ebrei e cristiani di Gerusalemme. Ed e' a Gerusalemme che noi l'abbiamo incontrata pochi giorni prima di partire per il Sinodo. "Ci sono molte sfide - ci ha detto. Le relazioni tra cristiani ed ebrei sono molto complicate. Prima di tutto per il conflitto israelo-palestinese. I cristiani sono parte della comunità palestinese e il conflitto, il conflitto in corso, non aiuta a migliorare le relazioni. Ma ci sono anche altri problemi: basati sulla storia e su problemi teologici, io penso che oggi per la mia generazione sia arrivato il tempo per affrontare queste sfide e per superare queste difficoltà. Seconod Hana, "ci sono molti stereotipi, molti pregiudizi. Le persone non sanno abbastanza degli altri. Non importa se l'altro è cristiano, musulmano o ebreo. Le persone credono di sapere ma in pratica poi non capiscono veramente l'altro..." "Come ebrea - prosegue - credo che il Sinodo possa aiutare a capire la realtà qui in Terra Santa, che non è una realtà facile per i cristiani, dove la maggioranza delle persone che vivono qui sono ebree". "La maggior parte degli ebrei non sono a conoscenza dei cambiamenti nella chiesa cattolica. Magari qualcuno sa di Nostra Aetate, ma non vedono le implicazioni dei cambiamenti nella chiesa cattolica. Io voglio sensibilizzare maggiormente le persone sui cambiamenti, io voglio informare gli israeliani che la chiesa sta facendo grandi passi verso il giudaismo e lo vedono come una sorella maggiore... Sfortunatamente non se ne rendono ancora conto e c'è una lunga strada per arrivare all'accettazione e capire il grande passo che la Chiesa sta facendo".
"Penso che sia molto significativo che la chiesa cattolica decida di avere un sito web che riporta notizie sul sinodo dei vescovi del Medio Oriente in ebraico. Significa che vogliono che gli israeliani sappiano cosa succede durante il sinodo. Mi sento privilegiata ad essere il mezzo, tra la chiesa cattolica (le loro discussioni) e la comunità israeliana" C'e'anche Hana Bendcowsky in questi giorni a Roma per il Sinodo, tocca a lei tradurre per Radio Vaticana tutte le informazioni dell'importante assise, dall'inglese all'ebraico. Hana e' Direttore del Programma del Centro per le relazioni tra ebrei e cristiani di Gerusalemme. Ed e' a Gerusalemme che noi l'abbiamo incontrata pochi giorni prima di partire per il Sinodo. "Ci sono molte sfide - ci ha detto. Le relazioni tra cristiani ed ebrei sono molto complicate. Prima di tutto per il conflitto israelo-palestinese. I cristiani sono parte della comunità palestinese e il conflitto, il conflitto in corso, non aiuta a migliorare le relazioni. Ma ci sono anche altri problemi: basati sulla storia e su problemi teologici, io penso che oggi per la mia generazione sia arrivato il tempo per affrontare queste sfide e per superare queste difficoltà. Seconod Hana, "ci sono molti stereotipi, molti pregiudizi. Le persone non sanno abbastanza degli altri. Non importa se l'altro è cristiano, musulmano o ebreo. Le persone credono di sapere ma in pratica poi non capiscono veramente l'altro..." "Come ebrea - prosegue - credo che il Sinodo possa aiutare a capire la realtà qui in Terra Santa, che non è una realtà facile per i cristiani, dove la maggioranza delle persone che vivono qui sono ebree". "La maggior parte degli ebrei non sono a conoscenza dei cambiamenti nella chiesa cattolica. Magari qualcuno sa di Nostra Aetate, ma non vedono le implicazioni dei cambiamenti nella chiesa cattolica. Io voglio sensibilizzare maggiormente le persone sui cambiamenti, io voglio informare gli israeliani che la chiesa sta facendo grandi passi verso il giudaismo e lo vedono come una sorella maggiore... Sfortunatamente non se ne rendono ancora conto e c'è una lunga strada per arrivare all'accettazione e capire il grande passo che la Chiesa sta facendo".
