Padova: Basilica di Santa Giustina. by stefano sauli on Nov 26, 2011Altro
Padova: Basilica di Santa Giustina.
by stefano sauli on Nov 26, 2011
by stefano sauli on Nov 26, 2011
Justine de Padoue (née à une date inconnue au IIIe siècle et morte à Padoue le 7 octobre 304) est une martyre, considérée comme sainte par l’Église catholique romaine. Elle est fêtée le 7 octobre, jour anniversaire de sa mort.
Elle aurait été baptisée à Padoue par un disciple de saint Pierre. Si vive était sa foi qu’elle demeura attachée à Jésus-Christ et pour cela fut percée d’un …Altro
Justine de Padoue (née à une date inconnue au IIIe siècle et morte à Padoue le 7 octobre 304) est une martyre, considérée comme sainte par l’Église catholique romaine. Elle est fêtée le 7 octobre, jour anniversaire de sa mort.
Elle aurait été baptisée à Padoue par un disciple de saint Pierre. Si vive était sa foi qu’elle demeura attachée à Jésus-Christ et pour cela fut percée d’un coup d’épée.
Son hagiographie est décrite dans La Légende dorée de Jacques de Voragine[1].
fr.wikipedia.org/wiki/Justine_de_Padoue
Elle aurait été baptisée à Padoue par un disciple de saint Pierre. Si vive était sa foi qu’elle demeura attachée à Jésus-Christ et pour cela fut percée d’un coup d’épée.
Son hagiographie est décrite dans La Légende dorée de Jacques de Voragine[1].
fr.wikipedia.org/wiki/Justine_de_Padoue
Altri 5 commenti da Irapuato
Santa Giustina di Padova Martire
7 ottobre
Pubblicando la passio della nostra santa, i Bollandisti scrivevano: "Quanto illustrior est S. Justinae virginis et martyris Paduanae, maxime per Italiam, qua Venetis paret, cultus, tanto fere incertiora sunt, quae de eius vita vulgo circumferuntur". In realtà, mentre le piú antiche testimonianze del suo cuito risalgono al sec. V, le notizie biografiche …Altro
Santa Giustina di Padova Martire
7 ottobre
Pubblicando la passio della nostra santa, i Bollandisti scrivevano: "Quanto illustrior est S. Justinae virginis et martyris Paduanae, maxime per Italiam, qua Venetis paret, cultus, tanto fere incertiora sunt, quae de eius vita vulgo circumferuntur". In realtà, mentre le piú antiche testimonianze del suo cuito risalgono al sec. V, le notizie biografiche non Sono piú antiche del sec. XI.
Venanzio Fortunato la ricorda piú volte nelle sue opere: "Si Patavina tibi pateat via, pergis ad urbom; huc sacra Iustinae, rogo, lambe sepulcra beatae"; "Justina Patavi, Euphemiam huc Calchedon offert".Il suo culto è attestato a Rimini in un'iscrizione del sec. VI-VII, e, a Como, il vescovo Agrippino le dedicò un oratorio nel 617 come ricorda l'iscrizione dedicatoria: "Agripinus famulus Christi, Com[ensis] Civitatis episcopus hoc Oratorium s[an]ctae Justinae martyris anno X ordinationis suae a fondamentis fabricavit et sepulturas ibi ordenabit et in omni explebit, ad glo[riam] dicabit".
In contrasto con queste sicure notizie cultuali, le fonti letterarie, conservate in numerosi codd., a partire dal sec. XII, sparsi in molte biblioteche italiane ed estere, sono "sublestae fidei et subditicia", e raccolgono le tradizioni esistenti in quell'epoca sulla santa. Secondo questi scritti Giustina, appartenente ad una distinta famiglia padovana, durante la persecuzione di Diocleziano, arrestata per la fede, fu condotta al tribunale di Massimiano; non riuscendo né con blandizie, né con minacce a farla apostatare, il giudice la condannò alla pena capitale, eseguita il 7 ottobre del 304. Il corpo della martire fu sepolto fuori del pomerio, ad oriente della città, nei pressi del teatro romano.
La basilica costruita da Opilione sul sepolcro di Giustina si conservò fino al 1117, quando un terremoto la distrusse completamente. I monaci benedettini che: già officiavano la chiesa, forse fin dal sec. VIII, la ricostruirono meno splendida della prima; ma, sorta e rapidamente propagatasi la Congregazione Benedettina di S. Giustina, fondata appunto nella chiesa della santa da Ludovico Barbo nel 1418, i monaci costruirono in onore della martire un tempio piú degno che, iniziato nel 1521, fu completato nel 1587. Sotto l'altare maggiore della chiesa, nel 1627 fu collocato il corpo di Giustina in una doppia cassa di piombo e di cipresso coperta da un velo d'oro.
La diffusione della Congregazione Benedettina di S. Giustina, che elesse la martire come sua speciale patrona, insieme con s. Benedetto, contribuí grandemente a propagare il suo culto in Italia e in Europa. In modo particolare Venezia la elesse a speciale patrona di tutti i suoi domini, dopo la vittoria di Lepanto, riportata appunto nel giorno festivo della santa, nel 1571; da allora, a perenne riconoscenza si cominciarono a coniare le Giustine fino alla caduta della repubblica, con il motto: "Memor ero tui Justina Virgo".
Oggi, dopo un periodo di illanguidimento, caudato specialmente dalla soppressione del monastero, nel 1810, e dalla susseguente chiusura della chiesa per le leggi napoleoniche, il culto della santa riprende lentamente nuovo vigore, favorito anche dalla riapertura del monastero avvenuta nel 1919.
Autore: Agostino Amore
7 ottobre
Pubblicando la passio della nostra santa, i Bollandisti scrivevano: "Quanto illustrior est S. Justinae virginis et martyris Paduanae, maxime per Italiam, qua Venetis paret, cultus, tanto fere incertiora sunt, quae de eius vita vulgo circumferuntur". In realtà, mentre le piú antiche testimonianze del suo cuito risalgono al sec. V, le notizie biografiche non Sono piú antiche del sec. XI.
Venanzio Fortunato la ricorda piú volte nelle sue opere: "Si Patavina tibi pateat via, pergis ad urbom; huc sacra Iustinae, rogo, lambe sepulcra beatae"; "Justina Patavi, Euphemiam huc Calchedon offert".Il suo culto è attestato a Rimini in un'iscrizione del sec. VI-VII, e, a Como, il vescovo Agrippino le dedicò un oratorio nel 617 come ricorda l'iscrizione dedicatoria: "Agripinus famulus Christi, Com[ensis] Civitatis episcopus hoc Oratorium s[an]ctae Justinae martyris anno X ordinationis suae a fondamentis fabricavit et sepulturas ibi ordenabit et in omni explebit, ad glo[riam] dicabit".
In contrasto con queste sicure notizie cultuali, le fonti letterarie, conservate in numerosi codd., a partire dal sec. XII, sparsi in molte biblioteche italiane ed estere, sono "sublestae fidei et subditicia", e raccolgono le tradizioni esistenti in quell'epoca sulla santa. Secondo questi scritti Giustina, appartenente ad una distinta famiglia padovana, durante la persecuzione di Diocleziano, arrestata per la fede, fu condotta al tribunale di Massimiano; non riuscendo né con blandizie, né con minacce a farla apostatare, il giudice la condannò alla pena capitale, eseguita il 7 ottobre del 304. Il corpo della martire fu sepolto fuori del pomerio, ad oriente della città, nei pressi del teatro romano.
La basilica costruita da Opilione sul sepolcro di Giustina si conservò fino al 1117, quando un terremoto la distrusse completamente. I monaci benedettini che: già officiavano la chiesa, forse fin dal sec. VIII, la ricostruirono meno splendida della prima; ma, sorta e rapidamente propagatasi la Congregazione Benedettina di S. Giustina, fondata appunto nella chiesa della santa da Ludovico Barbo nel 1418, i monaci costruirono in onore della martire un tempio piú degno che, iniziato nel 1521, fu completato nel 1587. Sotto l'altare maggiore della chiesa, nel 1627 fu collocato il corpo di Giustina in una doppia cassa di piombo e di cipresso coperta da un velo d'oro.
La diffusione della Congregazione Benedettina di S. Giustina, che elesse la martire come sua speciale patrona, insieme con s. Benedetto, contribuí grandemente a propagare il suo culto in Italia e in Europa. In modo particolare Venezia la elesse a speciale patrona di tutti i suoi domini, dopo la vittoria di Lepanto, riportata appunto nel giorno festivo della santa, nel 1571; da allora, a perenne riconoscenza si cominciarono a coniare le Giustine fino alla caduta della repubblica, con il motto: "Memor ero tui Justina Virgo".
Oggi, dopo un periodo di illanguidimento, caudato specialmente dalla soppressione del monastero, nel 1810, e dalla susseguente chiusura della chiesa per le leggi napoleoniche, il culto della santa riprende lentamente nuovo vigore, favorito anche dalla riapertura del monastero avvenuta nel 1919.
Autore: Agostino Amore
Justina wurde der Überlieferung nach während der Christenverfolgung unter Kaiser Diokletian als christliche Jungfrau in Padua zum Tode verurteilt und von einem Soldaten unmittelbar danach, noch ehe der Henker kam, mit dem Schwert durchbohrt. Sie ist die Schutzpatronin der Stadt Padua in Italien.
Über Justinas Grab wurde schon im 5. Jahrhundert eine Kirche erbaut, bei der im 10. Jahrhundert …Altro
Justina wurde der Überlieferung nach während der Christenverfolgung unter Kaiser Diokletian als christliche Jungfrau in Padua zum Tode verurteilt und von einem Soldaten unmittelbar danach, noch ehe der Henker kam, mit dem Schwert durchbohrt. Sie ist die Schutzpatronin der Stadt Padua in Italien.
Über Justinas Grab wurde schon im 5. Jahrhundert eine Kirche erbaut, bei der im 10. Jahrhundert eine Benediktinerabtei entstand. Die Abtei Santa Giustina entwickelte sich im 15. Jahrhundert zu einer der bedeutendsten der Region. In ihr befinden sich die Gräber vieler Heiliger, darunter Prosdocimus, Maximus, Julian, Felicitas und Reliquien des Evangelisten Lukas und des Apostels Matthias.
de.wikipedia.org/wiki/Justina_von_Padua
Über Justinas Grab wurde schon im 5. Jahrhundert eine Kirche erbaut, bei der im 10. Jahrhundert eine Benediktinerabtei entstand. Die Abtei Santa Giustina entwickelte sich im 15. Jahrhundert zu einer der bedeutendsten der Region. In ihr befinden sich die Gräber vieler Heiliger, darunter Prosdocimus, Maximus, Julian, Felicitas und Reliquien des Evangelisten Lukas und des Apostels Matthias.
de.wikipedia.org/wiki/Justina_von_Padua
Saint Justina (Justine) of Padua (Italian: Santa Giustina di Padova) is a Christian saint who was said to have been martyred in the year 304 AD. Justina was said to have been a young woman who took private vows of chastity and was killed during the persecutions of the Roman emperor Diocletian. She is a patron saint of Padua. Her feast day is October 7.
Medieval histories describe her as a …Altro
Saint Justina (Justine) of Padua (Italian: Santa Giustina di Padova) is a Christian saint who was said to have been martyred in the year 304 AD. Justina was said to have been a young woman who took private vows of chastity and was killed during the persecutions of the Roman emperor Diocletian. She is a patron saint of Padua. Her feast day is October 7.
Medieval histories describe her as a disciple of Saint Peter the Apostle. Thus, Saint Prosdocimus, the first bishop of Padua, is said to have been Justina's spiritual father; his histories state that he was sent from Antioch by Peter. This however is physically impossible as Justina being a young woman in 304 AD could not have known Prosdocimus as he died in approximately 100 AD.
She is mentioned in Foxe's Book of Martyrs. It was under the 10th Persecution in 303 AD while Diocletian was Emperor of Rome. It says:
"Cyprian, known by the title of the magician, to distinguish him from Cyprian, bishop of Carthage, was a native of Antioch. He received a liberal education in his youth, and particularly applied himself to astrology; after which he traveled for improvement through Greece, Egypt, India, etc. In the course of time he became acquainted with Justina, a young lady of Antioch, whose birth, beauty, and accomplishments, rendered her the admiration of all who knew her. A pagan gentleman applied to Cyprian, to promote his suit with the beautiful Justina; this he undertook, but soon himself became converted, burnt his books of astrology and magic, received baptism, and felt animated with a powerful spirit of grace. The conversion of Cyprian had a great effect on the pagan gentleman who paid his addresses to Justina, and he in a short time embraced Christianity. During the persecutions of Diocletian, Cyprian and Justina were seized upon as Christians, the former was torn with pincers, and the latter chastised; and, after suffering other torments, both were beheaded."
The Paduan Basilica and Abbey of Santa Giustina houses art dedicated to the saint, including the Martyrdom of St. Justine by Paolo Veronese. The Abbey complex was founded in the 5th century on Justine's tomb, and in the 15th century became one of the most important monasteries in the area, until it was suppressed by Napoleon in 1810. In 1919 it was reopened. The tombs of several saints are housed in the interior, including those of Justina, Prosdocimus, St. Maximus, St. Urius, St. Felicitas, St. Julian, as well as relics of the Apostle St. Matthias and the Evangelist St. Luke.
Charles Borromeo dedicated the chapel of the Collegio Borromeo (built in 1561) in Pavia to her.
en.wikipedia.org/wiki/Justina_of_Padua
Medieval histories describe her as a disciple of Saint Peter the Apostle. Thus, Saint Prosdocimus, the first bishop of Padua, is said to have been Justina's spiritual father; his histories state that he was sent from Antioch by Peter. This however is physically impossible as Justina being a young woman in 304 AD could not have known Prosdocimus as he died in approximately 100 AD.
She is mentioned in Foxe's Book of Martyrs. It was under the 10th Persecution in 303 AD while Diocletian was Emperor of Rome. It says:
"Cyprian, known by the title of the magician, to distinguish him from Cyprian, bishop of Carthage, was a native of Antioch. He received a liberal education in his youth, and particularly applied himself to astrology; after which he traveled for improvement through Greece, Egypt, India, etc. In the course of time he became acquainted with Justina, a young lady of Antioch, whose birth, beauty, and accomplishments, rendered her the admiration of all who knew her. A pagan gentleman applied to Cyprian, to promote his suit with the beautiful Justina; this he undertook, but soon himself became converted, burnt his books of astrology and magic, received baptism, and felt animated with a powerful spirit of grace. The conversion of Cyprian had a great effect on the pagan gentleman who paid his addresses to Justina, and he in a short time embraced Christianity. During the persecutions of Diocletian, Cyprian and Justina were seized upon as Christians, the former was torn with pincers, and the latter chastised; and, after suffering other torments, both were beheaded."
The Paduan Basilica and Abbey of Santa Giustina houses art dedicated to the saint, including the Martyrdom of St. Justine by Paolo Veronese. The Abbey complex was founded in the 5th century on Justine's tomb, and in the 15th century became one of the most important monasteries in the area, until it was suppressed by Napoleon in 1810. In 1919 it was reopened. The tombs of several saints are housed in the interior, including those of Justina, Prosdocimus, St. Maximus, St. Urius, St. Felicitas, St. Julian, as well as relics of the Apostle St. Matthias and the Evangelist St. Luke.
Charles Borromeo dedicated the chapel of the Collegio Borromeo (built in 1561) in Pavia to her.
en.wikipedia.org/wiki/Justina_of_Padua
Santa Justina de Padua (en italiano: Santa Giustina) es una santa cristiana de la que se dice que fue martirizada en el año 304. Se dice que era una joven que tomó votos privados de castidad y fue asesinada durante las persecuciones de Diocleciano. Es la santa patrona de Padua.
La Historia medieval la describe como discípula de san Pedro. Así, san Prosdócimo, el primer obispo de Padua …Altro
Santa Justina de Padua (en italiano: Santa Giustina) es una santa cristiana de la que se dice que fue martirizada en el año 304. Se dice que era una joven que tomó votos privados de castidad y fue asesinada durante las persecuciones de Diocleciano. Es la santa patrona de Padua.
La Historia medieval la describe como discípula de san Pedro. Así, san Prosdócimo, el primer obispo de Padua, se dice que fue el padre espiritual de Justina; su historia afirma que él fue enviado desde Antioquía por Pedro.
La abadía de Santa Justina, en Padua, está dedicada a la santa. Allí se conserva una pintura de Paolo Veronese, Martirio de santa Justina.
El complejo fue fundado en el siglo V sobre la tumba de Justina, y en el siglo XV se convirtió en una de las más importantes monasterios de la zona, hasta que fue suprimido por Napoleón en 1810. En 1919 fue reabierto. Se conservan allí las tumbas de varios santos: santa Justina, San Prosdócimo, san Máximo, San Urio, Santa Felicitas, San Juliano, así como reliquias del apóstol San Matías y el evangelista San Lucas.
San Carlos Borromeo le dedicó la capilla del Collegio Borromeo (construido en el 1561) en Pavía.
es.wikipedia.org/wiki/Justina_de_Padua
La Historia medieval la describe como discípula de san Pedro. Así, san Prosdócimo, el primer obispo de Padua, se dice que fue el padre espiritual de Justina; su historia afirma que él fue enviado desde Antioquía por Pedro.
La abadía de Santa Justina, en Padua, está dedicada a la santa. Allí se conserva una pintura de Paolo Veronese, Martirio de santa Justina.
El complejo fue fundado en el siglo V sobre la tumba de Justina, y en el siglo XV se convirtió en una de las más importantes monasterios de la zona, hasta que fue suprimido por Napoleón en 1810. En 1919 fue reabierto. Se conservan allí las tumbas de varios santos: santa Justina, San Prosdócimo, san Máximo, San Urio, Santa Felicitas, San Juliano, así como reliquias del apóstol San Matías y el evangelista San Lucas.
San Carlos Borromeo le dedicó la capilla del Collegio Borromeo (construido en el 1561) en Pavía.
es.wikipedia.org/wiki/Justina_de_Padua