Abramo
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Per qualche ostia ai divorziati, la chiesa tedesca verso lo scisma

La conferenza episcopale tedesca gioca d’anticipo e fa sapere al mondo che l’orientamento da seguire in materia di famiglia e matrimonio è quello ampiamente illustrato dal cardinale Walter Kasper …More
La conferenza episcopale tedesca gioca d’anticipo e fa sapere al mondo che l’orientamento da seguire in materia di famiglia e matrimonio è quello ampiamente illustrato dal cardinale Walter Kasper nella sua relazione al collegio cardinalizio e in numerose interviste successive al concistoro dello scorso febbraio.
E’ il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga nonché capo dell’episcopato di Germania, a dettare la linea nel corso d’una conferenza stampa a cavallo delle festività natalizie. “La grande maggioranza dei vescovi tedeschi vuole che i divorziati risposati siano ammessi a ricevere i sacramenti a certe e specifiche condizioni”, dice, ribadendo quanto già aveva chiarito la scorsa estate, quando annunciò che al Sinodo straordinario avrebbe portato personalmente – a sostegno delle proposte di Kasper – un documento recante in calce le firme di tutti i vescovi compatrioti sottoscrittori. Marx ne fa una questione di credibilità per la chiesa, basti considerare – sostiene …More
studiosus
Nihil nove sub sole...
È così almeno dagli anni 60, almeno in maniera più accentuata... Uno dei motivi? A Roma qualcuno pensa che la Chiesa non possa rinunciare ai -tantissimi-soldi che provengono ogni anno dalle tasse del culto della Germania... Indirettamente l'ha detto pure S.E. Zollitsch quando disse: la Chiesa vuole sì i nostri soldi, ma quando si tratta di riforme dobbiamo stare zittiMore
Nihil nove sub sole...

È così almeno dagli anni 60, almeno in maniera più accentuata... Uno dei motivi? A Roma qualcuno pensa che la Chiesa non possa rinunciare ai -tantissimi-soldi che provengono ogni anno dalle tasse del culto della Germania... Indirettamente l'ha detto pure S.E. Zollitsch quando disse: la Chiesa vuole sì i nostri soldi, ma quando si tratta di riforme dobbiamo stare zitti