Paul
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GENITORE 1 e GENITORE 2 ? CONSEGUENZE DELLA TEORIA DEL GENDER. GENITORE 1 e GENITORE 2 : SONO UNA DELLE APPLICAZIONI CONCRETE, NELLE SCUOLE, DELLA TEORIA DEL GENDER. QUESTA TEORIA, CHE NEGA CHE VI …More
GENITORE 1 e GENITORE 2 ? CONSEGUENZE DELLA TEORIA DEL GENDER.
GENITORE 1 e GENITORE 2 : SONO UNA DELLE APPLICAZIONI CONCRETE, NELLE SCUOLE, DELLA TEORIA DEL GENDER. QUESTA TEORIA, CHE NEGA CHE VI SIANO DIFFERENZE TRA I SESSI E VUOLE DIFFONDERE LE IDEE LGBT(LESBICHE GAY BISESSUALI E TRANSESSUALI) FINANZIATA DAL NOSTRO GOVERNO CON 10 MILIONI DI EURO, VERRA' INSEGNATA NELLE SCUOLE ATTRAVERSO APPOSITI LIBRETTI. video Fausto Demartis -movimento per la vita civitavecchia.
Paul
Al Convegno sul gender, tenuto ieri a Cremona, il prof. Matteo D’Amico lancia un allarme che non può non essere raccolto da chiunque abbia a cuore la difesa della gioventù, che proprio nella scuola, dove dovrebbe essere educata e istruita, subisce un’inaccettabile educazione totalitaria alle follie del “gender”
di Michele Majno
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Nei locali del Seminario vescovile di Cremona si è tenuto ieri,…More
Al Convegno sul gender, tenuto ieri a Cremona, il prof. Matteo D’Amico lancia un allarme che non può non essere raccolto da chiunque abbia a cuore la difesa della gioventù, che proprio nella scuola, dove dovrebbe essere educata e istruita, subisce un’inaccettabile educazione totalitaria alle follie del “gender”
di Michele Majno
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Nei locali del Seminario vescovile di Cremona si è tenuto ieri, davanti a un folto pubblico, l’atteso convegno dal titolo “Teoria del gender: abolizione dell’umano?”. Oltre trecento persone hanno affollato la sala del Seminario, seguendo con attenzione gli interventi che si sono succeduti nell’arco della mattinata e intervenendo alla fine con domande ai relatori.
In attesa di pubblicare gli Atti del convegno, vi riportiamo qui alcuni passaggi dell’intervento del prof. Matteo D’Amico. Un intervento lungo e dettagliato, svolto con estrema chiarezza e lungamente applaudito. Un applauso, vogliamo sottolineare, ampiamente meritato.
Il prof. D’Amico ha spiegato che siamo di fronte a una “strategia planetaria della menzogna”. La diffusione e l’imposizione nelle scuole della teoria del gender non sono un problema che riguarda solo l’Italia, né del resto la cosa deve stupire, poiché le nuove “dottrine” partono dall’ONU, che attraverso le sue agenzie specializzate elabora quello che potremmo chiamare un “nuovo modello di uomo”, da imporre in tutto il mondo. Il verbo “imporre” non è usato a caso perché, restando nell’ambito scolastico, la famiglia risulta sempre più emarginata, se non del tutto esclusa, da scelte didattiche che incidono drammaticamente sulla crescita e la maturazione della gioventù. Siamo di fronte a un progetto totalitario in cui il diritto/dovere di educazione viene sottratto alla famiglia, per passare a uno “Stato” sempre più indefinibile, perché sempre più a sua volta scavalcato dalle onnipotenti organizzazioni internazionali, o di queste vassallo.
Accadono cose che sembrano nate da una fantasia malata, ma che purtroppo sono la drammatica realtà quotidiana. Solo per fare alcuni esempi tra i più recenti si ricorda che, mentre in Italia in diverse scuole i maschi sono stati invitati a indossare una camicia rosa in occasione della “giornata mondiale contro l’omofobia”, in Francia in ventisette scuole il Provveditore agli studi ha invitato gli studenti di sesso maschile a recarsi a scuola indossando la gonna. In Croazia diversi Presidi, che si sono opposti a queste devastanti follie, hanno già perso il posto di lavoro… e del resto ogni giorno le cronache ci riportano fatti che dimostrano l’aggressiva e incessante attività omosessualista.
In questa strategia planetaria della menzogna, in sede ONU è già stata avanzata la proposta di parificare la lotta all’aborto alla tortura. Chiunque in futuro si batterà per la difesa della vita subirà quindi pesanti conseguenze penali, come già accade in diverse parti del mondo per chi si oppone all’omosessualismo, e come accadrà a breve anche da noi, se la famigerata “legge Scalfarotto” sarà approvata anche in Senato.
Senza dubbio il grande sviluppo dei movimenti pro-life nel mondo sta mettendo in allarme i potentati che a livello mondiale hanno ormai gettato la maschera e operano esplicitamente per la diffusione della cultura della morte. Chi realmente si può opporre alle dottrine mortifere, e alle altrettanto devastanti dottrine omosessualiste, a loro volta in totale contraddizione con la difesa della vita? La Chiesa Cattolica, depositaria della Verità, custode della vera Fede.
Ed ecco che di recente abbiamo assistito a un fatto che ha dell’incredibile e al quale non è stato dato il giusto rilievo: l’ONU ha “messo in termini” la Chiesa Cattolica, affinché modifichi la Dottrina in materia di aborto e di omosessualità, essendo l’attuale non più accettabile.
Siamo alla follia? Sì, ma la follia ha in mano il potere e ormai pretende di riscrivere l’etica, non curandosi del fatto che essa non può essere costruita a tavolino in deliranti laboratori di idee, ma proviene da Dio ed è perciò immutabile. È base di quel diritto naturale che i nuovi “padroni del mondo” pretendono di rifare.
Ricordando l’intensa attività di Papa Leone XIII per l’educazione della gioventù, il prof. D’Amico ha indicato come solo ricostruendo le scuole cattoliche sia possibile opporsi al dilagare del nuovo totalitarismo e salvare la nostra gioventù . La ricostruzione delle scuole cattoliche, anche a livello di scuole parentali, è stata indicata come l’assoluta urgenza, che viene prima di ogni altra cosa.
Infine, rispondendo alla domanda di un partecipante al convegno, il prof. D’Amico ha ribadito il ruolo insostituibile della Chiesa Cattolica, custode della Verità, nell’educazione della gioventù. E di questa precisazione, fatta con molta chiarezza, gli siano infinitamente grati.
Questi, ripeto, non sono che appunti. Sono però sicuro che siano sufficienti a far comprendere la drammatica emergenza di fronte alla quale ci troviamo e che dobbiamo affrontare se vogliamo salvare la nostra gioventù dalla corruzione e dalla distruzione. È auspicabile che i cattolici perdano ogni complesso di inferiorità e anziché cercare “dialoghi” e “confronti” si rendano conto che l’educazione “laica”, contraddizione in termini, è giunta all’inevitabile capolinea. Riaffermare il primato della Chiesa nell’educazione non è solo un diritto, ma anche un preciso dovere.