Scoperto in Israele uno “specchio magico” di epoca bizantina
La giovane autrice ella scoperta. Photo: Emil Aladjem, Israel Antiquities Authority Il ritrovamento è avvenuto durante un corso organizzato dal Ministero dell’Istruzione israeliano in collaborazione …More
Il ritrovamento è avvenuto durante un corso organizzato dal Ministero dell’Istruzione israeliano in collaborazione con l’IAA – Autorità israeliana per le antichità. 500 gli studenti coinvolti
Pochi giorni fa, la diciassettenne Aviv Weizman di Kiryat Motskin, vicino Haifa, ha preso parte a uno scavo archeologico dell’Autorità israeliana per le Antichità presso l’antico sito di Usha, nell’ambito di un corso di sopravvivenza destinato ai giovani. Grande la sua sorpresa quando ha trovato un raro reperto risalente all’epoca bizantina, uno “specchio magico” di 1.500 anni fa.
Durante il corso organizzato dal Ministero dell’Istruzione, i giovani partecipano agli scavi archeologici condotti dall’IAA, l’Autorità israeliana per le Antichità in siti situati in tutto il Paese destinati ad essere aperti al pubblico in futuro. Uno di questi è il sito di Usha vicino a Kiryat Ata, scavo diretto dall’archeologa Hanaa …More
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Sepolture nel cimitero medievale della Basilica di San Marco a Venezia
Da Chiara Lombardi - 10 Giugno 2022 Una fase degli scavi, crediti Corriere del Veneto Nell’estremità nord-orientale di Piazza San Marco a Venezia, in Piazzetta dei Leoncini, così chiamata per la …More
Chiara Lombardi
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10 Giugno 2022
Una fase degli scavi, crediti Corriere del Veneto
Nell’estremità nord-orientale di Piazza San Marco a Venezia, in Piazzetta dei Leoncini, così chiamata per la presenza di due statue di leoni in marmo rosso, è stata rinvenuta una sepoltura del XIII/XIV sec. d.C.
L’intervento di archeologia preventiva si inserisce in un ampio progetto di protezione della Basilica dalle maree intermedie del Mose tramite la fase di realizzazione di un recinto in vetro provvisorio. Il ritrovamento va ad ampliare la scoperta delle due inumazioni dei giorni scorsi e di quella del 2018.
Le sepolture si trovano in contesti indisturbati, differentemente da quanto avvenuto nei mesi precedenti: Sara Bini, funzionaria archeologa della Soprintendenza di Venezia, chiarisce che già nell’Ottocento era stato intercettato il cimitero medievale durante lavori infrastrutturali, le cui sepolture vennero successivamente spostate in fosse comuni. Le analisi chimico-fisiche sui resti ossei …More
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Un manoscritto medievale descrive una stella intermittente che si “riaccenderà” nel 2024
Uno scienziato ha individuato una stella di cui si parla in un manoscritto del 1217 (per giorni aveva aumentato la sua luminosità): l'anno prossimo dovrebbe "riaccendersi". Nel 2024 (la data precisa …More
Nel 2024 (la data precisa non è ancora stata indicata) gli astronomi si aspettano che un oggetto del cielo chiamato T CrB, nella Corona Boreale, aumenti di luminosità per alcuni giorni per poi tornare al suo stato originale. Si trova nella nostra galassia ad una distanza compresa tra 2.600 e 3.130 anni luce da noi. T CrB è un sistema stellare costituito da due stelle, composto da una nana bianca di grande massa e da una gigante rossa.
IL DISCO CHE CRESCE. Attorno alla nana bianca vi è un disco composto soprattutto da gas idrogeno che cresce giorno dopo giorno grazie alla "capacità" della nana bianca di strappare – per la sua elevata forza di gravità – materiale alla gigante rossa. Il disco d'accrescimento cade lentamente, spiraleggiando, verso la superficie della stella e periodicamente, circa ogni 80 anni, al …More
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alda luisa corsini
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"...vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo..."More
ROMA. Scoperta una catacomba a San Lorenzo.
roma-scoperta-una-catacomba-a-san-lorenzo Dodici gallerie ipogee scavate nel tufo, un vero e proprio cimitero sotterraneo, realizzato in età imperiale, in uso fino al IV secolo d.C.: è questa una …More
Dodici gallerie ipogee scavate nel tufo, un vero e proprio cimitero sotterraneo, realizzato in età imperiale, in uso fino al IV secolo d.C.: è questa una delle più recenti scoperte archeologiche nel cuore della capitale, nel quartiere di San Lorenzo.
Il complesso comprende quasi duecento sepolture, di cui molte rivenute ancora intatte (circa l’80 %).
Queste gallerie catacombali sono emerse sotto un tratto di via Tiburtina, a circa mezzo metro dal piano di calpestio attuale.
Le catacombe si articolavano su un’unica galleria principale alta più di sei metri e allineata con la Tiburtina, dalla quale si diramavano le altre gallerie minori, posizionate a quote differenti rispetto alla maggiore.
Le sepolture, costituite da loculi scavati lungo le pareti dei cunicoli e chiusi da tegole e malta, erano in prevalenza maschili; si è constatato inoltre che molti dei defunti sepolti erano infanti. Nei loculi sono stati rinvenuti anche numerosi manufatti, …More
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Teschi e lucerne nella grotta di Te’omim: scoperte le tracce di riti di negromanzia nell’antica Gerusalemme
ARCHEOSCOPERTE / Teschi e lucerne nella grotta di Te’omim: scoperte le tracce di riti di negromanzia nell’antica Gerusalemme Nella grotta di Te’omim, vicino a Gerusalemme, un team di ricercatori ha …More
Nella grotta di Te’omim, vicino a Gerusalemme, un team di ricercatori ha scoperto lampade a olio, teschi umani, monete e oggetti risalenti al II-IV secolo d.C. I reperti sembrano essere collegati a rituali di negromanzia praticati da popolazioni pagane che si insediarono nella zona dopo la repressione della rivolta di Bar Kokhba. Tali riti erano condannati in quanto “malvagi” sia dalle autorità romane che dalle quelle ebraiche.
Elena Percivaldi
Il teschio con le quattro lampade trovato nella grotta di Te’omim (photo: B. Zissu under the Te’omim Cave Archaeological Project)
Un team di ricercatori della Bar-Ilan University, dell’IAA – Autorità Israeliana per le Antichità e dell’Israel Cave Research Center ha trovato concreti indizi di rituali di negromanzia praticati 1,700 anni fa, in epoca romana, nella grotta Te’omim, sulle colline 30 Km circa a ovest di Gerusalemme …More
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Rendlesham: la sala reale dei sovrani dell’Anglia orientale
Rendlesham: la sala reale dei sovrani dell'Anglia orientale Periodico Daily Lo scavo ha coinvolto la comunità e i giovani che hanno così vissuto un'esperienza formativa By Odette Tapella - 5 Ottobre 2022 …More
Lo scavo ha coinvolto la comunità e i giovani che hanno così vissuto un'esperienza formativa
By
Odette Tapella
-
5 Ottobre 2022
Gli archeologi del Suffolk hanno portato alla luce i resti della Sala Reale dei Re dell'East Anglian (Immagine: Suffolk County Council)
Un progetto di Archeologia comunitaria a Rendlesham nel Suffolk, ha portato alla luce i resti della Sala Reale dei primi Re dell’East Anglia. L’edificio in legno che fu costruito circa 1.400 anni fa, era lungo 75 piedi e largo 32 piedi, e si trovava all’interno di un complesso che copriva un’area di circa sei ettari. Per 150 anni il sito fu il centro di Governo di una grande provincia del regno, nella valle del fiume Deben. Il Venerabile Beda ricorda che fu il luogo in cui il re Aethelwold partecipò al battesimo del re Swithelm dei Sassoni orientali tra il 655 e il 663 d.C. . Lo scavo a Rendlesham permette di comprendere la società dell’Inghilterra …More
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Nel campo scoprono una stazione di posta romana poi trasformata in chiesa, quindi rasa al suolo. Com’erano organizzati i “motel” romani e le stazioni …
Nel campo scoprono una stazione di posta romana poi trasformata in chiesa, quindi rasa al suolo. Com'erano organizzati i "motel" romani e le stazioni di servizio? - Stile Arte I resti di una stazione …More
I resti di una stazione di posta risalente ai romani – con una fattoria che forniva la materia prima – e una successiva chiesa cristiana scomparsa, che fu costruita sui ruderi romani stessi, sono stati portati alla luce in Germania nella campagna di scavo 2023 e sottratti all’azione degli aratri che li consumavano progressivamente, grazie alle indicazioni di un archeologo volontario che aveva notato, in un campo agricolo, un’alta e anomala concentrazione di frammenti di calcare, a Est di Erwitte, una cittadina di 16mila abitanti abitanti della Renania Settentrionale-Vestfalia, in Germania.
Gli archeologi dell’Associazione regionale della Vestfalia-Lippe (LWL) hanno poi scavato e scoperto i resti di un’antica chiesa del X secolo. L’edificio in pietra lungo 30 metri ha una pianta precedentemente sconosciuta in …More
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Giovanna Delbueno
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DEFENSOR FIDEI
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Davvero interessante. Mica stupidi gli antichi Romani… Beh, adesso scherzando un po, quando a breve – se Dio vuole – avrò di nuovo un’auto (usata…)…More
Beh, adesso scherzando un po, quando a breve – se Dio vuole – avrò di nuovo un’auto (usata…) e se passerò di lì in Germania mi fermerò per una sosta (e per il rifornimento di benzina).
Non avrò credenziali ufficiali dell’Impero, ma credo che mi ospiteranno comunque… :-) :-)
Il sacello delle Sante Teuteria e Tosca: alla scoperta della più antica chiesa veronese. Testo e Video
LIBRI / Il sacello delle Sante Teuteria e Tosca: alla scoperta della più antica chiesa veronese Il sacello delle Sante Teuteria e Tosca è uno dei tesori più antichi e meno noti dell’architettura …More
Il sacello delle Sante Teuteria e Tosca è uno dei tesori più antichi e meno noti dell’architettura religiosa medievale veronese. A rendere giustizia al monumento, incastonato lungo la via Postumia (oggi Corso Cavour) a ridosso della pieve dei Santi Apostoli, è ora il volume del giovane ricercatore veronese Angelo Passuello, edito da Cierre edizioni.
Il sacello delle Sante Teuteria e Tosca è uno dei tesori più antichi e meno noti dell’architettura religiosa medievale veronese. A rendere giustizia al monumento, incastonato lungo la via Postumia (oggi Corso Cavour) a ridosso della pieve dei Santi Apostoli, e a raccontarne l’affascinante storia è ora il volume del giovane ricercatore veronese Angelo Passuello: “Il sacello delle Sante Teuteria e Tosca. Le prime testimonianze dell’alto medioevo cristiano a Verona”, edito da Cierre edizioni (192 pp., illustrazioni a colori, prezzo di copertina 16 €). …More
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Importanti novità sono emerse sul Volto Santo di Lucca dalle prime operazioni di restauro
Importanti novità sono emerse sul Volto Santo di Lucca dalle prime operazioni di restauro Nell’ambito delle indagini diagnostiche e delle prime operazioni di restauro del Volto Santo di Lucca, …More
Nell’ambito delle indagini diagnostiche e delle prime operazioni di restauro del Volto Santo di Lucca, promosse dall’Ente Cattedrale grazie a un accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara e l’Opificio delle Pietre Dure e al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, sono emerse importanti novità.
La scultura si trova infatti dallo scorso dicembre nell’area di cantiere appositamente predisposta all’interno della Cattedrale di San Martino di Lucca ed è stata sottoposta a un’attenta campagna di indagini scientifiche con l’obiettivo di approfondirne gli aspetti tecnici e materiali e alle prime operazioni necessarie a mettere in sicurezza la pellicola pittorica, grazie a un gruppo di lavoro multidisciplinare che comprende storici dell’arte, esperti scientifici e restauratori specializzati.
La campagna diagnostica ha …More
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alda luisa corsini
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Scoperto un nuovo dipinto di Raffaello, una Maddalena
L'annuncio è stato dato alla Conferenza Internazionale su 'La bellezza ideale' a Pergola, in provincia di Pesaro-Urbino Il dipinto di Raffaello Scoperta una probabile opera di Raffaello. Si tratta di …More
Il dipinto di Raffaello
Scoperta una probabile opera di Raffaello. Si tratta di un dipinto inedito che raffigura Maria Maddalena con le sembianze di Chiara Fancelli, la moglie del Perugino. Lo spiegano all'Adnkronos i curatori della Conferenza Internazionale 'La bellezza ideale. La visione di perfezione di Raffaello Sanzio', che si è svolta ieri pomeriggio al Teatro Angel dal Foco di Pergola (Pesaro-Urbino) e dove è stata data la notizia. La scoperta arriva dopo uno studio scientifico fatto con la sede di Ascoli Piceno dell'Università di Camerino, che ha fornito i dati, interpretati dallo studioso Jean-Charles Pomerol, professore emerito della Sorbona di Parigi, e da altri esperti internazionali.
I risultati dell'indagine, frutto di una ricerca italo-francese, saranno pubblicati nel prossimo numero della rivista scientifica 'Open Science - Arte and Science' con …More
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alda luisa corsini
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alda luisa corsini
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Da Suor Angela Musolesi
Quando si parla di invasione silenziosa, alcune persone mi chiedono cosa sia. Bene, vedi, qui è chiaro: abbiamo ricevuto questa interessante informazione dal Regno Unito e la condivido così com'è, …More
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Abelardo Tancredi
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alda luisa corsini
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Mi dicono che sia una notizia falsa. Vi risulta?More
una notizia falsa. Vi risulta?
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ROMA. Demetriade e le reliquie di santo Stefano martire.
ROMA. Demetriade e le reliquie di santo Stefano martire. - Archeologia online - Archeomedia Fra i moderni tracciati della via Appia e della via Tuscolana, si conserva, perfettamente preservato, un …More
Fra i moderni tracciati della via Appia e della via Tuscolana, si conserva, perfettamente preservato, un tratto della più antica via romana, ancora più antico della Via Appia: una parte del terzo miglio della Via Latina. Il basolato è il cuore del Parco Archeologico delle Tombe della Via Latina (parte del Parco Archeologico dell’Appia Antica), istituito nel 1879, e ai suoi lati sorgono sepolcri risalenti al I-II secolo d.C.
Si tratta del Sepolcro Barberini, della Tomba dei Valeri e della Tomba dei Pancrazi, che offrono ai visitatori un incredibile complesso di mosaici, stucchi, affreschi e ambienti ipogei. Infine, ai margini del Parco, si trovano i resti della Basilica di Santo Stefano protomartire, rarissimo esempio di impianto paleocristiano, risalente alla metà del V secolo.
Come ci racconta il funzionario archeologo Alessandro Santino Cugno, responsabile del Parco Archeologico delle Tombe …More
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Mario Sedevacantista Colucci shares this
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Giuseppe, il santo delle partite Iva
L'analisi. Giuseppe, il santo delle partite Iva Ci soffermiamo su una sola parola: quella che nei vangeli definisce la professione di Giuseppe e dello stesso Gesù, prima del suo ministero biblico. …More
Ci soffermiamo su una sola parola: quella che nei vangeli definisce la professione di Giuseppe e dello stesso Gesù, prima del suo ministero biblico. Attorno a questa parola greca, téktôn, si è accesa una polemica tra chi vorrebbe continuare a classificare Gesù e la sua famiglia nella categoria della povertà e chi, invece, vorrebbe promuoverla al rango di media borghesia, soprattutto in vista dei vari tentativi di raccordare capitalismo «misericordioso» e cristianesimo.Ora, è da notare che il primo a definire Gesù un téktôn (e spiegheremo ovviamente che cosa significhi) è Marco che, in occasione di una visita a Nazaret, osserva che i concittadini ironicamente si chiedono: «Non è egli il téktôn, il figlio di Maria?» (6,3). Matteo, che probabilmente si trova a disagio con questo sarcasmo e con questo titolo, riprende il racconto di Marco, ma con una curiosa variante: «Non è egli [Gesù] il figlio del téktôn?» (13,55). Com’è evidente, qui …More
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Bibbia. Sulle tracce di Marcione fino all'origine dei vangeli
marcione-e-la-genesi-dei-vangeli Curata da Gianotto e Nicolotti, l’edizione critica dello scritto del II secolo, rigettato dai Padri della Chiesa, rinnova l’interesse per l'ambito culturale nel quale …More
Curata da Gianotto e Nicolotti, l’edizione critica dello scritto del II secolo, rigettato dai Padri della Chiesa, rinnova l’interesse per l'ambito culturale nel quale furono redatti i testi canonici
L’apostolo Giovanni e Marcione di Sinope in una miniatura dell’XI secolo (Wikicommons)
Luigino Bruni mercoledì 7 agosto 2019
«Noi leggiamo il Nuovo Testamento ancora troppo poco a partire dall’Antico ». Così scriveva il 30 aprile 1944 Dietrich Bonhoeffer all’amico Eberhardh Bethge, in uno dei testi più profetici del secolo XX. Nella ricerca spirituale di Bonhoeffer la Bibbia fu un elemento decisivo. La lettura sistematica e quotidiana della Bibbia generò nei due anni di carcere una autentica rivoluzione teologica ed etica. Di tutta la Bibbia, con un peso speciale attribuito ai profeti e agli autori sapienziali, compreso Giobbe «che amo in modo particolare».
Bonhoeffer era stato allievo di Adolf von Harnach, autore di uno dei saggi più importanti su Marcione …More
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alda luisa corsini
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"Quando pregate dite: Padre, venga il tuo spirito santo su di noi, e ci purifichi; venga il tuo regno; dacci ogni giorno il tuo pane necessario e rimetti …More
SANT'ELENA, L'ARCHEOLOGA CHE RITROVÒ LA CROCE DI CRISTO
Madre dell'imperatore Costantino, scoprì la tomba e la Croce di Gesù. Patrona degli archeologi, è considerata la protettrice dei fabbricanti di chiodi e di aghi; è invocata da chi cerca gli oggetti …More
ata a Drepanum (Bitinia) nel III secolo, da una famiglia plebea, Elena venne ripudiata dal marito, il tribuno militare Costanzo Cloro, per ordine dell’imperatore Diocleziano. Quando il figlio Costantino, sconfiggendo il rivale Massenzio, divenne padrone assoluto dell’Impero, Elena, il cui onore venne riabilitato, ebbe il titolo più alto cui una donna potesse aspirare, quello di “Augusta”.
Fu l’inizio di una nuova epoca per il Cristianesimo: l’imperatore Costantino, dopo la vittoria, attribuita alla protezione di Cristo, concesse ai cristiani la libertà di culto. Un ruolo fondamentale ebbe la madre Elena: forse contribuì alla conversione del figlio, in punto di morte. Elena testimoniò un grande fervore religioso, compiendo …More
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alda luisa corsini
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Oggi Festa dell'Esaltazione della Santa Croce: La festività ricorre il 14 settembre, in ricordo del ritrovamento della vera croce di Gesù da parte di …More
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Roma. Il miracoloso crocifisso di San Marcello al Corso.
La chiesa di San Marcello al Corso sorge in piazza San Marcello e al suo interno vi è un crocifisso di legno scuro del XV secolo, di scuola senese ed è stato ritenuto dagli studiosi come il più …More
La chiesa di San Marcello al Corso sorge in piazza San Marcello e al suo interno vi è un crocifisso di legno scuro del XV secolo, di scuola senese ed è stato ritenuto dagli studiosi come il più realistico di Roma. E’ nata infatti la leggenda che il suo anonimo creatore avrebbe colpito a morte un carbonaio nel sonno per ritrarlo.
Questa lugubre tradizione contrasta con le numerose storie di miracoli che i romani hanno attribuito allo stesso crocifisso. La prima di esse risale al 1519 quando nella notte del 23 maggio un incendio distrusse la chiesa. La mattina successiva quando i fedeli andarono sul luogo tra la cenere trovarono il crocifisso che era rimasto miracolosamente illeso. Sembra che tale episodio sia all’origine della “ Compagnia del Santissimo Crocifisso” tuttora esistente.
Un altro episodio miracoloso risale al 1522 quando una grave pestilenza colpì Roma. I romani, ricordandosi del miracolo del 1519, decisero di portare in processione il crocifisso dalla chiesa di San Marcello …More
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Il Crocifisso anatomico in cera di Ostuni
Museo diocesano di Ostuni Dio nella carne «Vero Dio e vero uomo»: ecco svelato chi è Gesù Cristo. Con la sua venuta nel mondo, il Figlio di Dio ha assunto in pienezza la natura umana, rimanendo …More
Museo diocesano di Ostuni
Dio nella carne
«Vero Dio e vero uomo»: ecco svelato chi è Gesù Cristo. Con la sua venuta nel mondo, il Figlio di Dio ha assunto in pienezza la natura umana, rimanendo veramente Dio. La Chiesa, nei primi secoli dell’era cristiana, ha definito e affermato questa verità, difendendola contro coloro che vi si opponevano (i cosiddetti «eretici»).
Nel 451, il Concilio Ecumenico di Calcedonia ha riconosciuto «il Signore nostro Gesù Cristo, perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità, vero Dio e vero uomo, [composto] di anima razionale e di corpo, consostanziale al Padre per la divinità, e consostanziale a noi per l’umanità, “a somiglianza di noi, escluso il peccato”» [Eb 4, 15].
Questa sala è dedicata a una singola opera: un piccolo crocifisso in cera, databile tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento, che mostra all’osservatore fino a che punto Gesù Cristo sia vero uomo; uno sportellino sull’addome consente, infatti, di contemplarne le interiora …More
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Il Crocefisso che ti guarda
di Giuseppe Frangi Nuovi studi sul Volto Santo di Sansepolcro. Il cui originale sarebbe a Lucca. Una monumentale scultura lignea, il volto dagli occhi grandi che abbracciano tutto il reale. La sorpresa …More
di Giuseppe Frangi
Nuovi studi sul Volto Santo di Sansepolcro. Il cui originale sarebbe a Lucca. Una monumentale scultura lignea, il volto dagli occhi grandi che abbracciano tutto il reale. La sorpresa di essere guardati.
Più largo che alto: e questo è già un dato emblematico. Infatti è alto 2,70 metri, mentre l’apertura delle braccia arriva ai 2,90. Scolpito in noce, conserva del tronco originale la semplice, monumentale compostezza. La tunica, pure lei scolpita nello stesso pezzo di legno, lo abbraccia come una corteccia. Chi intagliò il Crocefisso tunicato di Borgo Sansepolcro aveva certamente una mano leggera, capace di scavare con la delicatezza di un soffio. Già, ma a chi apparteneva questa mano dal tocco giusto e commosso? Inutile tentare di assegnarle un nome, perché questa è una di quelle opere che, si vede limpidamente, sono scaturite dall’energia di un “altro”. Nei decenni passati, per questo capolavoro dell’arte medioevale, si era avanzato un nome impossibile, che testimonia …More
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giandreoli
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Pozzuoli, la taberna della crocifissione di Alcimilla
Pozzuoli, la taberna della crocifissione - napoli.com Sport NAPOLI – Un’antica taverna romana del I sec.d.C. con decine di preziosi graffiti tra cui anche una crocifissione. È la caupona di via …More
Pozzuoli, la taberna della crocifissione - napoli.com Sport
NAPOLI – Un’antica taverna romana del I sec.d.C. con decine di preziosi graffiti tra cui anche una crocifissione.
È la caupona di via Terracciano a Pozzuoli, un gioiello dell’antichità unica al mondo per il numero di testimonianze grafiche ritrovate, ma tagliata fuori dai percorsi di visita.
GIOIELLO ARCHEOLOGICO - Potrebbe attirare turisti da tutto il mondo, la taverna romana dell’antica Puteoli; intere pareti affrescate dove i clienti dell’epoca hanno lasciato i loro pensieri, le testimonianze del loro passaggio, incidendo graffiti, vignette satiriche, ricostruzioni di navi e anche la rappresentazione di una crocefissione, studiata fin dagli anni ’70 per l’eccezionale rappresentazione estremamente realistica; insomma un patrimonio archeologico unico nel suo genere che tuttavia rimane ancora ignorato.
Oggi, infatti, la capuona di via Terracciano, ovvero un’antica osteria - ristorante dotata anche di stanze per l’alloggio a …More
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alda luisa corsini shares from alda luisa corsini
Sopra la croce di Gesù non era scritto solo INRI. Ecco il vero significato dell’iscrizione ebraica
di Daniele Di Luciano In Esodo 20,2 Dio rivela il suo nome a Mosè: “Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto” La parola tradotta con “il Signore” è il famoso Tetragramma …More
di Daniele Di Luciano
In Esodo 20,2 Dio rivela il suo nome a Mosè:
“Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto”
La parola tradotta con “il Signore” è il famoso Tetragramma che gli ebrei non possono neanche pronunciare:
“YHWH“, vocalizzato in diversi modi tra i quali “Yahweh“. Le quattro lettere ebraiche che lo compongono sono queste: “יהוה“, yod-he-waw-he. Ricordiamo che l’ebraico si legge da destra verso sinistra.
Nel Vangelo di Giovanni, capitolo 19 versetti 16-22, leggiamo:
“Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo. Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei». Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco. I capi dei sacerdoti …More
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