Sono molti quelli che vanno all'Inferno? Meditazione di Padre Stefano Manelli

Una meditazione sull'Inferno
Padre Stefano M. Manelli, Fondatore dei Francescani dell'Immacolata


Quando a san Girolamo venne chiesto perché si fosse ritirato in una grotta di Betlem a vivere da eremita penitente, egli rispose: «Mi sono condannato a questa prigione perché temo l’Inferno».
Un gigante di dottrina e di santità come san Girolamo, teme l’Inferno. Noi invece, senza dottrina e senza santità, né ci preoccupiamo né vogliamo affatto pensare all’Inferno. E così dimostriamo quel che siamo: poveri incoscienti.
San Paolo, rapito al terzo cielo, e carico di meriti, teme di potersi dannare (1 Cor 9,27). Noi invece, con una superficialità che fa spavento, crediamo di evitare l’Inferno senza né meriti né timori. Anzi, arriviamo a raccomandare di non parlare mai dell’Inferno perché «impressiona», non curandoci neppure del fatto che Gesù nel Vangelo ha parlato dell’Inferno non solo qualche volta, ma ben diciotto volte!
Come al solito, vigliacchi quali siamo, a noi piacciono soltanto discorsi allegri e dolciastri, da cristianesimo facile e facilone, a base di fatui osanna e alleluia. La Chiesa invece, come insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica, nel suo insegnamento afferma l’esistenza dell’Inferno e la sua eternità. Le anime di coloro che muoiono in stato di peccato mortale, dopo la morte discendono immediatamente negli inferi, dove subiscono le pene dell’Inferno, il «fuoco eterno» (n. 1035).

«Via da me, maledetti!»

Questa è la terrificante condanna di coloro che muoiono in peccato mortale. «Costoro andranno all’eterno supplizio» (Mt 25,46).
«Andranno... ». All’Inferno ci va soltanto chi vuole andarci. Dio ci crea tutti per il Paradiso e ci dà i mezzi per raggiungerlo. Ma ci lascia liberi di accettare o no. L’uomo che rifiuta, quindi, sa di perdere il Paradiso e di scegliere l’Inferno. Egli vuole così, liberamente. Né si può fare torto a Dio perché rispetta la libertà dell’uomo!
Ma quale follia rinunciare a Dio, perdere il Paradiso, precipitarsi in quell’abisso di orrori che è la dimora dei demoni!
La visione beatifica di Dio, l’unione a Gesù e alla Madonna, la compagnia degli Angeli e dei Santi...: la perdita di questi beni infiniti costituisce la pena del danno dei dannati, ossia la pena più orrenda e spaventosa che si possa concepire. Del resto, se è vero che con il peccato mortale si crocifigge di nuovo Gesù nel proprio cuore (Eb 6,6), di quale supplizio «non sarà degno colui che avrà calpestato il Figlio di Dio» (Eb 10,20)?

«...nel fuoco eterno»

All’Inferno c’è anche la pena del senso, ossia il «fuoco eterno» (Mt 18,7) che fa stare i dannati «in preda ai tormenti... di una fornace ardente» (Lc 16,23-4).
La Geenna è l’immagine più espressiva che Gesù ha usato per raffigurare l’Inferno. La Geenna è un profondo vallone su uno dei fianchi di Gerusalemme. In essa si gettavano tutte le immondizie della città, che venivano bruciate da un fuoco perenne.
L’Inferno è l’immondezzaio del cielo e della terra: in esso si raccolgono tutti gli angeli ribelli e tutti gli uomini immondi, perversi e corrotti, morti in peccato mortale. Tutti bruceranno con «fuoco inestinguibile» (Mc 9,44), odiosi a Dio per l’eternità.
Davvero è «cosa tremenda cadere nelle mani di Dio» (Eb 10,31).
Ma non si potrà forse dire che sia sproporzionata la pena eterna per le colpe dell’uomo? No perché «come la ricompensa sta al merito - scrisse san Tommaso d’Aquino - così la pena sta alla colpa». Alle azioni buone corrisponde il Paradiso eterno. Alle azioni cattive (peccati mortali) corrisponde l’Inferno eterno.
Il ricco epulone che durante la vita aveva pensato soltanto ai «sontuosi banchetti» nei quali gozzovigliare, e il povero Lazzaro, invece, che aveva sopportato in pace le proprie sventure, lasciando che persino i cani venissero «a leccargli le piaghe», ci fanno comprendere molto bene la diversa sorte eterna che spetta agli uomini cattivi e buoni (Lc 16,19-31).

«Molti si dannano»

A Fatima l’Immacolata fece vedere l’Inferno ai tre Pastorelli. E Lucia ha descritto quella visione come meglio poteva con queste parole: «Vedemmo, come in un mare di fuoco, immersi i demoni e le anime, quasi fossero carboni trasparenti e neri, abbronzati, in forma umana, fluttuanti nell’incendio sollevato dalle fiamme che si sprigionavano da essi stessi come nuvole di fumo e cadenti da ogni lato, come lo sfavillare dei grandi incendi. Senza peso né equilibrio, fra urla e gemiti di dolore e di disperazione, che terrorizzavano e facevano svenire dalla paura... ».
«Avete visto - disse la Madonna - l’Inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori? Per salvarli il Signore vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato».
Riflettiamo seriamente su questo richiamo della Madonna, attacchiamoci fortemente al suo Cuore Immacolato, e teniamo ben radicato in noi l’impegno di vivere sempre in grazia di Dio, pronti a tutto soffrire, pur di non commettere un peccato mortale: «Non temete coloro che uccidono il corpo, ma che non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può far perdere l’anima e il corpo nella Geenna» (Mt 10,28). Se gli uomini pensassero seriamente a queste parole di Gesù, chi mai si dannerebbe?

«Come muore un dannato»

San Clemente Hofbauer, apostolo di Vienna andò a visitare un moribondo miscredente, e fu accolto con insulti.
- Vattene al diavolo, frate!... Perché non te ne vai?
- Perché voglio vedere come muore... un dannato!, risponde il Santo.
A queste parole il moribondo resta colpito. Ammutolisce. Intanto san Clemente invoca la Madonna con ardore. Dopo poco, si ode il moribondo singhiozzare. Infine esclama: - Padre mio, perdonatemi. Accostatevi. Si confessa tra le lagrime, e muore invocando Maria, Rifugio dei peccatori.
«La misericordia immensa di Maria - ha scritto san Giovanni Crisostomo - salva un gran numero di infelici che, secondo le leggi della divina giustizia, andrebbero dannati». Affidiamoci a Lei, dunque, con ogni fiducia.
Tempi di Maria condivide questo
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I Novissimi – Le realtà ultime della vita dell'uomo.
Tutto sui Novissimi ovvero quelle verità di fede sulle realtà ultime che hanno costutuito da sempre materia di seria meditazione per il popolo di Dio e di cui la neochiesa, ormai da tempo, non parla più con grande danno delle anime che non pensano più alla vita futura e alle conseguenze eterne delle proprie azioni.Altro
I Novissimi – Le realtà ultime della vita dell'uomo.

Tutto sui Novissimi ovvero quelle verità di fede sulle realtà ultime che hanno costutuito da sempre materia di seria meditazione per il popolo di Dio e di cui la neochiesa, ormai da tempo, non parla più con grande danno delle anime che non pensano più alla vita futura e alle conseguenze eterne delle proprie azioni.
Diodoro
@Acchiappaladri Con l'occasione del suo commento, riprendo un concetto di per sé evidente dalla storia della Chiesa, e al quale faceva cenno Benedetto XVI in una delle sue dichiarazioni dal "ritiro":
- I Padri, e sostanzialmente anche la Chiesa di pochi decenni fa, ritenevano pacificamente che si salvassero (dall'Inferno) solo i pochi -rispetto all'insieme degli uomini viventi in un dato momento-…Altro
@Acchiappaladri Con l'occasione del suo commento, riprendo un concetto di per sé evidente dalla storia della Chiesa, e al quale faceva cenno Benedetto XVI in una delle sue dichiarazioni dal "ritiro":
- I Padri, e sostanzialmente anche la Chiesa di pochi decenni fa, ritenevano pacificamente che si salvassero (dall'Inferno) solo i pochi -rispetto all'insieme degli uomini viventi in un dato momento- che fossero sacramentalmente uniti a Cristo, o con un lungo percorso di fedeltà (non un "cammino di fede", che da 40 anni significa "Non credo in Cristo, ma vedremo...") o per conversione in punto di morte. Ai nostri tempi ("ottimismo conciliare") si ritiene che Dio possa accogliere anche persone "irregolari" o lontane, ma non malvagie.

Da parte mia voglio dire una sola cosa: l'UNICO tema importante è quello del Peccato Originale. Esso era evidente come tema focale già nella Humani Generis del 1950: AUT è vero che siamo tutti figli di UNA coppia di Progenitori, creati senza peccato e caduti in un Peccato catastrofico, AUT non lo è. O Adamo ha peccato, oppure Adamo non è esistito o non ha peccato.
Se non ha peccato, allora il male dell'uomo e intorno all'uomo non viene da Satana e dai suoi schiavi/collaboratori (i demoni e noi), ma è "un normale aspetto della realtà". Dualismo metafisico, ciclicità Bianco/Nero all'infinito, panteismo, Massoneria, Tarzan ("basta crescere nella giungla e diventi un eroe, anziché un verme"), trionfo novecentesco degli ottocenteschi Marx e Darwin, trionfo di Londra/Washington e Mosca (a quei tempi alleata degli Alleati, oggi non più).
La cappa ateistica del Nord (50° parallelo, anche se Washington è molto più meridionale), vincitore della guerra allora recente, in azione per stritolare e spegnere la Cattolicità "meridionale", come peraltro cercava di fare da secoli (Mosca solo dal 1917- e smise nel 1989), al grido di "Il Bene ha BISOGNO del Male!"
Acchiappaladri
@Diodoro riguardo a "Pare (...) che la grande maggioranza delle persone vada in Purgatorio, pochissimi direttamente in Cielo e "molti" all'Inferno." le segnalo un dettaglio che mi ha colpito (perché, contrariamente al dominante ottimismo, conferma quanto mi viene da pensare guardandomi attorno e guardando me stesso) qualche mese fa leggendo un libro (uno dei "secondari") della Valtorta.
Quella …Altro
@Diodoro riguardo a "Pare (...) che la grande maggioranza delle persone vada in Purgatorio, pochissimi direttamente in Cielo e "molti" all'Inferno." le segnalo un dettaglio che mi ha colpito (perché, contrariamente al dominante ottimismo, conferma quanto mi viene da pensare guardandomi attorno e guardando me stesso) qualche mese fa leggendo un libro (uno dei "secondari") della Valtorta.
Quella brillante scrittrice era, per sua stessa ripetuta ammissione, un disastro in matematica ma se ben comprese "i numeri" che le venivano "detti" per via mistica da N.S. Gesù la MAGGIORANZA degli uomini sceglie di andare all'Inferno.
Non mi è chiaro se il Signore avrebbe riferito ciò al complesso degli uomini esistiti e che esisteranno fino alla Fine del Mondo o a quelli viventi nei particolari tempi e/o luoghi nei quali la Valtorta scriveva.

Non ho a portata di mano la citazione esatta di Valtorta ma sono certo della sostanza della affermazione.

P.S. La Valtorta riferisce anche (presunte) rivelazioni divine che invece sono OTTIMISTICHE, o almeno erano fastidiosamente e financo scandalosamente ottimistiche per alcuni dei tromboni delle gerarchie ecclesiastiche pre-conciliari ... talmente bravi a perseguitare quegli invasati di Padre Pio, la Valtorta, Santa Faustina, don Dolindo, ecc. ecc. e a governare il gregge cristiano che ... lo hanno lasciato cadere nelle grinfie degli eretici modernisti!
La Misericordia (quella Divina, autentica, immensa) è grande protagonista degli scritti della Valtorta.
Sempliciotto
@Acchiappaladri
Sì, li ho attentamente ascoltati, molto interessanti, anzi, estremamente interessanti, né terrò sicuramente conto dal punto di vista dei contenuti, ma non posso assolutamente richiamarli come fonti, perché non li accetterebbero;
la facoltà teologica è totalmente in mano ai Modernisti, che, com'è noto, sono molto aperti al dialogo e alla dottrina, poi pronunciare davanti a loro …Altro
@Acchiappaladri

Sì, li ho attentamente ascoltati, molto interessanti, anzi, estremamente interessanti, né terrò sicuramente conto dal punto di vista dei contenuti, ma non posso assolutamente richiamarli come fonti, perché non li accetterebbero;
la facoltà teologica è totalmente in mano ai Modernisti, che, com'è noto, sono molto aperti al dialogo e alla dottrina, poi pronunciare davanti a loro la sequenza "Francescani dell'Immacolata" è come dire "Sono il Figlio del Benedetto" davanti a Caifa e al Sinedrio...
Comunque grazie mille acchiappaladri, ottimo consiglio sei sempre gentilissimo, generoso e puntuale!
Acchiappaladri
@Sempliciotto Nell'improbabile caso in cui non lo conoscessi già, allora mi permetto di raccomandarti gli atti del convegno di studi sulla verità dell'Inferno svoltosi dall'11 al 13 Dicembre 2008 a Firenze, organizzato dai benemeriti FFI : "INFERNO E DINTORNI. E' POSSIBILE UNA ETERNA DANNAZIONE?"
Gli atti ufficiali stampati non so se e come si possano ancora trovare ma i video delle relazioni si …Altro
@Sempliciotto Nell'improbabile caso in cui non lo conoscessi già, allora mi permetto di raccomandarti gli atti del convegno di studi sulla verità dell'Inferno svoltosi dall'11 al 13 Dicembre 2008 a Firenze, organizzato dai benemeriti FFI : "INFERNO E DINTORNI. E' POSSIBILE UNA ETERNA DANNAZIONE?"
Gli atti ufficiali stampati non so se e come si possano ancora trovare ma i video delle relazioni si trovano su Youtube, qui:
www.youtube.com/watch
e seguenti.
Sempliciotto
@Tempi di Maria
Grazie mille, considerando che lei è un frate il complimento mi fa ancora più piacere!
Vorrei chiederle un duplice aiuto:
Sto preparando una tesi di laurea sui Novissimi e sto cercando un esageta veramente cattolico post conciliare per poter attingere in maniera Ortodossa alla Sacra Scrittura!
Contemporaneamente vorrei dimostrare in maniera logica, e quindi inconfutabile, la presenza …Altro
@Tempi di Maria

Grazie mille, considerando che lei è un frate il complimento mi fa ancora più piacere!

Vorrei chiederle un duplice aiuto:
Sto preparando una tesi di laurea sui Novissimi e sto cercando un esageta veramente cattolico post conciliare per poter attingere in maniera Ortodossa alla Sacra Scrittura!
Contemporaneamente vorrei dimostrare in maniera logica, e quindi inconfutabile, la presenza, ahimè, non solo dei demoni, ma anche dei dannati all'Inferno, c'è qualche testo o qualche autore al quale posso attingere per far uscire l'analisi teologica dalla melliflua empasse delle possibilità, e portarla alle certezze?
Grazie di cuore!
Tempi di Maria
@Sempliciotto Ottime considerazioni
Diodoro
@Sempliciotto "I telogi", carissimo, sarebbero (e sono, coloro che sono tali onestamente) le persone che approfondiscono il Mistero di Dio grazie a ciò che Egli ha voluto rivelarci: cioè essenzialmente sulla base della Scrittura e della Tradizione.
Questa è la definizione del termine "teologo".
Ma quando si nega: 1- che Dio sia Persona (Tre Persone); 2- che Dio voglia e POSSA rivelarSi; 3- che …Altro
@Sempliciotto "I telogi", carissimo, sarebbero (e sono, coloro che sono tali onestamente) le persone che approfondiscono il Mistero di Dio grazie a ciò che Egli ha voluto rivelarci: cioè essenzialmente sulla base della Scrittura e della Tradizione.
Questa è la definizione del termine "teologo".
Ma quando si nega: 1- che Dio sia Persona (Tre Persone); 2- che Dio voglia e POSSA rivelarSi; 3- che noi abbiamo bisogno ASSOLUTO dell'autocomunicazione di Dio per non andare per sempre nella dimora di Satana, che ha diritto di trattarci come schiavi in seguito al Peccato Originale ,
allora nasce il "teologo da salotto", cioè da ambiente borghese, cioè l'intellettuale liberale da ambiente liberale: "Di cosa parliamo oggi? di CATEGORIE RELIGIOSE": schemi UMANI di un pensiero umano. Kant. Dio-ammesso che ci sia- Lo ignoriamo e Lo ignoreremo sempre.
E buonanotte ai suonatori: la ragione dorme, il Razionalismo impazza.
Sempliciotto
@Diodoro
La fede dei semplici, come siamo noi, accoglie come vere le apparizioni, ma i teologi dicono essere rivelazioni private, sostanzialmente inutili, con immagini simboliche a carattere catechetico, il cui fine è educare, non sono, secondo loro, veramente rappresentative delle realtà eterne...Altro
@Diodoro

La fede dei semplici, come siamo noi, accoglie come vere le apparizioni, ma i teologi dicono essere rivelazioni private, sostanzialmente inutili, con immagini simboliche a carattere catechetico, il cui fine è educare, non sono, secondo loro, veramente rappresentative delle realtà eterne...
Sempliciotto
@luca78
La dannazione eterna è vista dalla teologia moderna come pura possibilità teorica, una sorta di esercizio accademico, un po' come i numeri irrazionali in matematica, si il Vangelo ne parla, ma bisogna vedere quali sono le parole realmente dette da Gesù, quali quelle della comunità e le fonti a cui hanno attinto, etc.
Il metodo storico critico, tanto in voga, falsa completamente la Rivelazione …Altro
@luca78

La dannazione eterna è vista dalla teologia moderna come pura possibilità teorica, una sorta di esercizio accademico, un po' come i numeri irrazionali in matematica, si il Vangelo ne parla, ma bisogna vedere quali sono le parole realmente dette da Gesù, quali quelle della comunità e le fonti a cui hanno attinto, etc.
Il metodo storico critico, tanto in voga, falsa completamente la Rivelazione, ed estromette in maniera totale lo Spirito Santo dalla Sacra Scrittura.
Quindi nulla è certo di ciò che è scritto, tutto va interpretato.
Tutto questo altro non è che puro relativismo dottrinale in cui, come disse il Cardinale Biffi, "Gesù Cristo è solo una scusa per parlare d'altro".
Tempi di Maria
@Diodoro Sembrerebbe così
Diodoro
Pare (da Medjugorje, e da molte altre fonti) che la grande maggioranza delle persone vada in Purgatorio, pochissimi direttamente in Cielo e "molti" all'Inferno.
Stella cometa
Santa maria prega per noi poveri peccatori adesso e nell'ora della nostra morte
Cosi sia