Vescovo eletto vittima di caccia alle streghe si arrende
Papa Francesco ha accettato le dimissioni del vescovo ausiliario nominato di Santiago del Cile, Carlos Eugenio Irarrázaval, 53.
Irarrázaval è stato nominato solo il 22 maggio. È stato vittima di una caccia alle streghe organizzata dall'oligarchia mediatica per le seguenti dichiarazioni, sufficientemente veritiere:
“La cultura ebraica è una cultura dominata fino ad oggi dall'uomo. Se vedi un Ebreo camminare per strada, la donna gli cammina dieci passi dietro. Ma Gesù Cristo ha rotto con questo schema. Cristo conversa con donne, conversa cib le adultere, con la samaritana. Gesù Cristo ha lasciato che delle donne si occupassero di lui."
Nella sua prima intervista, il 23 maggio, Irarrázaval ha detto delle molestie sessuali che è ora di guardare avanti, "perché riscaldare sempre la stessa minestra è inutile"
Il 28 maggio, Irarrázaval ha espresso le sue "scuse" alla "comunità ebraica" per le sue dichiarazioni veritiere.ì
Le scuse “sono state accettate con spirito di fraternità dalle autorità religiose Ebree", ha detto una dichiarazione dell'arcidiocesi di Santiago.
#newsIjyirwadfs
Irarrázaval è stato nominato solo il 22 maggio. È stato vittima di una caccia alle streghe organizzata dall'oligarchia mediatica per le seguenti dichiarazioni, sufficientemente veritiere:
“La cultura ebraica è una cultura dominata fino ad oggi dall'uomo. Se vedi un Ebreo camminare per strada, la donna gli cammina dieci passi dietro. Ma Gesù Cristo ha rotto con questo schema. Cristo conversa con donne, conversa cib le adultere, con la samaritana. Gesù Cristo ha lasciato che delle donne si occupassero di lui."
Nella sua prima intervista, il 23 maggio, Irarrázaval ha detto delle molestie sessuali che è ora di guardare avanti, "perché riscaldare sempre la stessa minestra è inutile"
Il 28 maggio, Irarrázaval ha espresso le sue "scuse" alla "comunità ebraica" per le sue dichiarazioni veritiere.ì
Le scuse “sono state accettate con spirito di fraternità dalle autorità religiose Ebree", ha detto una dichiarazione dell'arcidiocesi di Santiago.
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