demaita
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Tre Giorni di buio e i Castighi

Alcune basi bibliche.:
-La 9° delle 10 piaghe d'Egitto:
Es. 10,21-22: 21Allora il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano verso il cielo: vengano sulla terra d'Egitto tenebre, tali da potersi palpare!».22Mosè stese la mano verso il cielo: vennero dense tenebre su tutta la terra d'Egitto, per tre giorni. 23Non si vedevano più l'un l'altro e per tre giorni nessuno si poté muovere dal suo posto. Ma per tutti gli Israeliti c'era luce là dove abitavano.
Sap 17,19-20: Il mondo intero splendeva di luce smagliante - e attendeva alle sue opere senza impedimento. - Soltanto su di loro si stendeva una notte profonda, - immagine della tenebra che li avrebbe avvolti; -ma essi erano a se stessi più gravosi delle tenebre.;
Sap. 18,4: 3 Invece desti loro una colonna di fuoco, -come guida di un viaggio sconosciuto- e sole inoffensivo per un glorioso migrare in terra straniera. -4 Meritavano di essere privati della luce e imprigionati nelle tenebre, quelli che avevano tenuto chiusi in carcere i tuoi figli.
Sal 105,28: 28 Mandò le tenebre e si fece buio,ma essi resistettero alle sue parole. Cambiò le loro acque in sangue e fece morire i pesci.
Dopo le Piaghe d’Egitto, Nei profeti subentra poi il concetto di: “Giorno del Signore” (Sottinteso: Giorno della Giustizia del Signore). E’ un giorno di castigo. Antecedente e chiaramente separato dal Giorno del Giudizio finale.
Zac 13,8-9
: 8 In tutto il paese - oracolo del Signore - due terzi saranno sterminati e periranno; -un terzo sarà conservato. 9-Farò passare questo terzo per il fuoco - e lo purificherò come si purifica l'argento; - lo proverò come si prova l'oro. -Invocherà il mio nome e io l'ascolterò; -dirò: «Questo è il mio popolo». -Esso dirà: «Il Signore è il mio Dio».
Zac 14, 6-7: In quel giorno non vi sarà né luce né freddo né gelo: il Signore lo conosce; non ci sarà né giorno né notte, e verso sera risplenderà la luce.
Is 13,9-13: Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile, -con sdegno, ira e furore,-per fare della terra un deserto,-per sterminarne i peccatori. -10Poiché le stelle del cielo e le loro costellazioni -non daranno più la loro luce; -il sole si oscurerà al suo sorgere, -e la luna non diffonderà la sua luce. -11Io punirò nel mondo la malvagità, -e negli empi la loro iniquità. -Farò cessare la superbia dei protervi, -e umilierò l'orgoglio dei tiranni. 12Renderò l'uomo più raro dell'oro fino, -e i mortali più rari dell'oro di Ofir. -13Allora farò tremare i cieli, -e la terra si scuoterà dalle fondamenta. -per lo sdegno del Signore degli eserciti, nel giorno della sua ira ardente.
Sof 1,17-18: È vicino il grande giorno del Signore,-è vicino e avanza a grandi passi. - Una voce: «Amaro è il giorno del Signore!». -Anche un prode lo grida. -15Giorno d'ira quel giorno, -giorno di angoscia e di afflizione, -giorno di rovina e di sterminio, -giorno di tenebra e di oscurità, -e giorno di nube e di caligine, -16giorno di suono di corno e di grido di guerra, -sulle città fortificate, -e sulle torri elevate. -17Metterò gli uomini in angoscia. -e cammineranno come ciechi, -perché hanno peccato contro il Signore; -il loro sangue sarà sparso come polvere, -e la loro carne come escrementi. -18Neppure il loro argento, neppure il loro oro- potranno salvarli.
Ger 4,23-27: «Stolto è il mio popolo: -non mi conosce, -sono figli insipienti, senza intelligenza; -sono esperti nel fare il male, -ma non sanno compiere il bene». -23Guardai la terra, ed ecco vuoto e deserto, -i cieli, e non v'era luce. -24Guardai i monti, ed ecco tremavano, -e tutti i colli ondeggiavano. -25Guardai, ed ecco non c'era nessuno. 26Guardai, ed ecco il giardino era un deserto, -e tutte le sue città erano state distrutte, -dal Signore e dalla sua ira ardente. -27Poiché così dice il Signore: -«Tutta la terra sarà devastata -ma non la distruggerò completamente. -28Pertanto la terra sarà in lutto, -e il cielo si oscurerà: -l'ho detto e non mi pento,-l'ho pensato e non ritratterò».
Ez 30,1-3: Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2«Figlio dell'uomo, profetizza e di': Così dice il Signore Dio: -Gemete: «Ah, che giorno!». -Perché il giorno è vicino, -vicino è il giorno del Signore, -giorno di nubi, sarà il giorno delle nazioni.
Gl 1,13-15: 13Cingete il cilicio e piangete, o sacerdoti,- urlate, ministri dell'altare,-venite, vegliate vestiti di sacco, -ministri del mio Dio, -perché priva d'offerta e libagione, -è la casa del vostro Dio. -15«Ahimè, quel giorno! -È infatti vicino il Giorno del Signore, -e viene come una devastazione dall'Onnipotente.
Am 5,18-20: Guai a coloro che attendono il giorno del Signore! -Che cosa sarà per voi il giorno del Signore? -Tenebre e non luce! -19Come quando uno fugge davanti al leone, -e s'imbatte in un orso; -20Non sarà forse tenebra, non luce, -il giorno del Signore? -Oscurità, senza splendore alcuno?
Mal 3,19-21: Ecco infatti: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà - dice il Signore degli eserciti - fino a non lasciar loro né radice né germoglio. 20Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli dalla stalla.21Calpesterete i malvagi ridotti in cenere sotto le piante dei vostri piedi nel giorno che io preparo, dice il Signore degli eserciti.
Ed Alcune citazioni del Nuovo Testamento sul “Giorno del Signore”:
Mat 24,21-22: “Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale non vi è mai stata dall’inizio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. 22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuno si salverebbe; ma, grazie agli eletti, quei giorni saranno abbreviati”.
Mat 24,38-41: “Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, 39 e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. 40Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. 41 Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata”.
Mc 13,19-20: “perché quelli saranno giorni di tribolazione, quale non vi è mai stata dall’inizio della creazione, fatta da Dio, fino ad ora, e mai più vi sarà. 20 E se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessuno si salverebbe. Ma, grazie agli eletti che egli si è scelto, ha abbreviato quei giorni”.
Lc: 12,42-46: “Se i servi dicessero: Il mio padrone tarda a venire” e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, 46 il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Lc 13,1-5: “In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. 2 Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? 3 No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. 4 O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5 No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Lc 17,26-35: “Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: 27 mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. 28 Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; 29 ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. 30 Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà. 31 In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. 32 Ricordatevi della moglie di Lot. 33 Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. 34 Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; 35 due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
1 Cor 10,1-5: “Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare, 2 tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella nube e nel mare, 3 tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, 4tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo. 5 Ma la maggior parte di loro non fu gradita a Dio e perciò furono sterminati nel deserto”.
1 Cor 11,27-30: “Perciò chiunque mangia il pane o beve al calice del Signore in modo indegno, sarà colpevole verso il Corpo e il Sangue del Signore. 28 Ciascuno, dunque, esamini se stesso e poi mangi del pane e beva dal calice; 29 perché chi mangia e beve senza riconoscere il Corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. 30 È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti.
2 Tess 1,7-9: “quando si manifesterà il Signore Gesù dal cielo, insieme agli angeli della sua potenza, con 8 fuoco ardente, per punire quelli che non riconoscono Dio e quelli che non obbediscono al vangelo del Signore nostro Gesù. 9 Essi saranno castigati con una rovina eterna, lontano dal volto del Signore e dalla sua gloriosa potenza”.
2 Tess 2,3-4: “Prima infatti verrà l’apostasia e si rivelerà l’uomo dell’iniquità, il figlio della perdizione, 4 l’avversario, colui che s’innalza sopra ogni essere chiamato e adorato come Dio, fino a insediarsi nel tempio di Dio, pretendendo di essere Dio.”
2 Tess 2,8-12: “l’empio sarà rivelato e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà con lo splendore della sua venuta. 9 La venuta dell’empio avverrà nella potenza di Satana, con ogni specie di miracoli e segni e prodigi menzogneri 10 e con tutte le seduzioni dell’iniquità, a danno di quelli che vanno in rovina perché non accolsero l’amore della verità per essere salvati. 11 Dio perciò manda loro una forza di seduzione, perché essi credano alla menzogna 12 e siano condannati tutti quelli che, invece di credere alla verità, si sono compiaciuti nell’iniquità”.
Ebr 10, 29-31: “Di quanto peggiore castigo pensate che sarà giudicato meritevole chi avrà calpestato il Figlio di Dio e ritenuto profano quel sangue dell’alleanza, dal quale è stato santificato, e avrà disprezzato lo Spirito della grazia? 30 Conosciamo infatti colui che ha detto: A me la vendetta! Io darò la retribuzione! E ancora: Il Signore giudicherà il suo popolo. 31 È terribile cadere nelle mani del Dio vivente!”
Giac 5,1-5: “E ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! 2 Le vostre ricchezze sono marce, 3 i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni! 4 Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente. 5 Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage”.
2 Pt 2,4-10: “Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò in abissi tenebrosi, tenendoli prigionieri per il giudizio. 5 Ugualmente non risparmiò il mondo antico, ma con altre sette persone salvò Noè, messaggero di giustizia, inondando con il diluvio un mondo di malvagi. 6 Così pure condannò alla distruzione le città di Sòdoma e Gomorra, riducendole in cenere, lasciando un segno ammonitore a quelli che sarebbero vissuti senza Dio. 7 Liberò invece Lot, uomo giusto, che era angustiato per la condotta immorale di uomini senza legge. 8 Quel giusto infatti, per quello che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, giorno dopo giorno si tormentava a motivo delle opere malvagie. 9 Il Signore dunque sa liberare dalla prova chi gli è devoto, mentre riserva, per il castigo nel giorno del giudizio, gli iniqui, 10 soprattutto coloro che vanno dietro alla carne con empie passioni e disprezzano il Signore”.
Apoc 6,4: “Allora uscì un altro cavallo, rosso fuoco. A colui che lo cavalcava fu dato potere di togliere la pace dalla terra e di far sì che si sgozzassero a vicenda, e gli fu consegnata una grande spada”.
Apoc 6,8-16: “E vidi: ecco, un cavallo verde. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli inferi lo seguivano. Fu dato loro potere sopra un quarto della terra, per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra. 9 Quando l’Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l’altare le anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza che gli avevano reso. 10 E gridarono a gran voce: «Fino a quando, Sovrano, tu che sei santo e veritiero, non farai giustizia e non vendicherai il nostro sangue contro gli abitanti della terra?». 11 Allora venne data a ciascuno di loro una veste candida e fu detto loro di pazientare ancora un poco, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli, che dovevano essere uccisi come loro. 12 E vidi, quando l’Agnello aprì il sesto sigillo, e vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come un sacco di crine, la luna diventò tutta simile a sangue, 13 le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come un albero di fichi, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i frutti non ancora maturi. 14 Il cielo si ritirò come un rotolo che si avvolge, e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. 15 Allora i re della terra e i grandi, i comandanti, i ricchi e i potenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti; 16 e dicevano ai monti e alle rupi: «Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello, perché è venuto il grande giorno della loro ira, e chi può resistervi?».
Apoc 7,2-3: “E vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: 3«Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio».
Apoc 8,5-13: “Poi l’angelo prese l’incensiere, lo riempì del fuoco preso dall’altare e lo gettò sulla terra: ne seguirono tuoni, voci, fulmini e scosse di terremoto. 6 I sette angeli, che avevano le sette trombe, si accinsero a suonarle. 7 Il primo suonò la tromba: grandine e fuoco, mescolati a sangue, scrosciarono sulla terra. Un terzo della terra andò bruciato, un terzo degli alberi andò bruciato e ogni erba verde andò bruciata. 8 Il secondo angelo suonò la tromba: qualcosa come una grande montagna, tutta infuocata, fu scagliato nel mare. Un terzo del mare divenne sangue, 9 un terzo delle creature che vivono nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto. 10 Il terzo angelo suonò la tromba: cadde dal cielo una grande stella, ardente come una fiaccola, e colpì un terzo dei fiumi e le sorgenti delle acque. 11 La stella si chiama Assenzio; un terzo delle acque si mutò in assenzio e molti uomini morirono a causa di quelle acque, che erano divenute amare. 12 Il quarto angelo suonò la tromba: un terzo del sole, un terzo della luna e un terzo degli astri fu colpito e così si oscurò un terzo degli astri; il giorno perse un terzo della sua luce e la notte ugualmente. 13 E vidi e udii un’aquila, che volava nell’alto del cielo e che gridava a gran voce: «Guai, guai, guai agli abitanti della terra, al suono degli ultimi squilli di tromba che i tre angeli stanno per suonare!».
Apoc 9,1-6: “1 Il quinto angelo suonò la tromba: vidi un astro caduto dal cielo sulla terra. Gli fu data la chiave del pozzo dell’Abisso; 2 egli aprì il pozzo dell’Abisso e dal pozzo salì un fumo come il fumo di una grande fornace, e oscurò il sole e l’atmosfera. 3 Dal fumo uscirono cavallette, che si sparsero sulla terra, e fu dato loro un potere pari a quello degli scorpioni della terra. 4 E fu detto loro di non danneggiare l’erba della terra, né gli arbusti né gli alberi, ma soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte. 5 E fu concesso loro non di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi, e il loro tormento è come il tormento provocato dallo scorpione quando punge un uomo. 6 In quei giorni gli uomini cercheranno la morte, ma non la troveranno; brameranno morire, ma la morte fuggirà da loro”.
Apoc 9,15: “Furono liberati i quattro angeli, pronti per l’ora, il giorno, il mese e l’anno, al fine di sterminare un terzo dell’umanità.”;
Apoc 14,9-10: “«Chiunque adora la bestia e la sua statua, e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano, 10 anch’egli berrà il vino dell’ira di Dio, che è versato puro nella coppa della sua ira, e sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli santi e dell’Agnello».
Apoc 14,19-20: “L’angelo lanciò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e rovesciò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio. 20 Il tino fu pigiato fuori della città e dal tino uscì sangue fino al morso dei cavalli, per una distanza di milleseicento stadi”.
Apoc 16,1-21: “E udii dal tempio una voce potente che diceva ai sette angeli: «Andate e versate sulla terra le sette coppe dell’ira di Dio». 2 Partì il primo angelo e versò la sua coppa sopra la terra; e si formò una piaga cattiva e maligna sugli uomini che recavano il marchio della bestia e si prostravano davanti alla sua statua. 3 Il secondo angelo versò la sua coppa nel mare; e si formò del sangue come quello di un morto e morì ogni essere vivente che si trovava nel mare. 4 Il terzo angelo versò la sua coppa nei fiumi e nelle sorgenti delle acque, e diventarono sangue. 5 Allora udii l’angelo delle acque che diceva: «Sei giusto, tu che sei e che eri, tu, il Santo, perché così hai giudicato. 6 Essi hanno versato il sangue di santi e di profeti; tu hai dato loro sangue da bere: ne sono degni!». 7 E dall’altare udii una voce che diceva: «Sì, Signore Dio onnipotente, veri e giusti sono i tuoi giudizi!». 8 Il quarto angelo versò la sua coppa sul sole e gli fu concesso di bruciare gli uomini con il fuoco. 9 E gli uomini bruciarono per il terribile calore e bestemmiarono il nome di Dio che ha in suo potere tali flagelli, invece di pentirsi per rendergli gloria. 10 Il quinto angelo versò la sua coppa sul trono della bestia; e il suo regno fu avvolto dalle tenebre. Gli uomini si mordevano la lingua per il dolore 11 e bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei loro dolori e delle loro piaghe, invece di pentirsi delle loro azioni. 12 Il sesto angelo versò la sua coppa sopra il grande fiume Eufrate e le sue acque furono prosciugate per preparare il passaggio ai re dell’oriente. 13 Poi dalla bocca del drago e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta vidi uscire tre spiriti impuri, simili a rane: 14 sono infatti spiriti di demòni che operano prodigi e vanno a radunare i re di tutta la terra per la guerra del grande giorno di Dio, l’Onnipotente. 15 Ecco, io vengo come un ladro. Beato chi è vigilante e custodisce le sue vesti per non andare nudo e lasciar vedere le sue vergogne. 16 E i tre spiriti radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Armaghedòn. 17 Il settimo angelo versò la sua coppa nell’aria; e dal tempio, dalla parte del trono, uscì una voce potente che diceva: «È cosa fatta!». 18 Ne seguirono folgori, voci e tuoni e un grande terremoto, di cui non vi era mai stato l’uguale da quando gli uomini vivono sulla terra. 19 La grande città si squarciò in tre parti e crollarono le città delle nazioni. Dio si ricordò di Babilonia la grande, per darle da bere la coppa di vino della sua ira ardente. 20 Ogni isola scomparve e i monti si dileguarono. 21 Enormi chicchi di grandine, pesanti come talenti, caddero dal cielo sopra gli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a causa del flagello della grandine, poiché davvero era un grande flagello”.
Apoc 18,7-8: (Babilonia prostituta) “diceva in cuor suo: “Seggo come regina, vedova non sono e lutto non vedrò”. 8Per questo, in un solo giorno, verranno i suoi flagelli: morte, lutto e fame. Sarà bruciata dal fuoco, perché potente Signore è Dio che l’ha condannata».
Apoc 19,19-21: “Vidi allora la bestia e i re della terra con i loro eserciti, radunati per muovere guerra contro colui che era seduto sul cavallo e contro il suo esercito. 20 Ma la bestia fu catturata e con essa il falso profeta, che alla sua presenza aveva operato i prodigi con i quali aveva sedotto quanti avevano ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua. Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco, ardente di zolfo. 21 Gli altri furono uccisi dalla spada che usciva dalla bocca del cavaliere; e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni”.
Apoc 20,1-3: “E vidi un angelo che scendeva dal cielo con in mano la chiave dell’Abisso e una grande catena. 2 Afferrò il drago, il serpente antico, che è diavolo e il Satana, e lo incatenò per mille anni; 3 lo gettò nell’Abisso, lo rinchiuse e pose il sigillo sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni”. …
KoalaLumpur condivide questo
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