Francesco I
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Olanda, 1 morto su 4 per eutanasia

di jeannedarc

Riportiamo un recentissimo articolo di Wesley Smith per Lifesitenews che rappresenta plasticamente la china, a suo tempo ampiamente prevista, intrapresa con la legalizzazione dell’eutanasia in Olanda. [Traduzione a cura di M. Micaletti]
25 gennaio 2019

Un report sull’eutanasia olandese pubblicata su The Guardian rivela che circa il 25% delle morti olandesi sono provocate / indotte dai medici .
Queste non sono tutte morti per eutanasia da iniezione letale. Come ho scritto qui in precedenza, molte più persone vengono uccise nei Paesi Bassi con la “sedazione terminale” – un’eutanasia al rallentatore in cui i pazienti sono messi in coma artificiale e poi gli viene negato ogni sostentamento fino a quando non si disidratano mortalmente – piuttosto che con azioni dirette letali. (La sedazione terminale non dovrebbe mai essere confusa con la corretta pratica della ” sedazione palliativa”, che attenua i sintomi di un paziente morente senza causarne intenzionalmente la morte).

Nel 2012 ho stimato che l’eutanasia combinata, il suicidio assistito e le uccisioni da sedazione terminale ammontavano a circa il 14% di tutte le
morti olandesi. Negli anni successivi, queste pratiche di morte indotta sono cresciute in modo significativo, un fenomeno che non è sfuggito all’attenzione del Guardian .
Da “Death on Demand: l’eutanasia è arrivata troppo oltre?” –
Man mano che le persone si sono abituate alla nuova legge, il numero di cittadini olandesi sottoposti a eutanasia ha iniziato a crescere rapidamente, passando da meno di 2.000 nel 2007 a quasi 6.600 nel 2017 . (Si stima che circa lo stesso numero abbia visto la richiesta di eutanasia rifiutata
perché non conforme ai requisiti legali). Anche nel 2017, circa 1.900 persone olandesi si sono uccise, mentre il numero di persone che morivano
sotto sedazione palliativa – in teoria, soccombevano alla malattia mentre era alleviato il disagio fisico, ma in pratica spesso morivano di disidratazione mentre erano incoscienti [si trattava cioè di sedazione terminale] – si attesta su un impressionante 32.000. Complessivamente, oltre un quarto di tutti i decessi nel 2017 nei Paesi Bassi sono stati indotti.

Dal momento che l’eutanasia è stata depenalizzata nei Paesi Bassi, i medici del paese hanno percorso una strada molto buia. Le morti indotte si sono
allargate dai malati terminali che lo chiedono, ai malati cronici che lo chiedono, alle persone con disabilità e agli anziani che lo chiedono, alle persone affette da demenza, ai pazienti psichiatrici con malattia
mentale ( 83 nel 2017 ), e gli infanticidi di bambini nati con malattie o disabilità gravi o terminali, che non hanno la capacità di chiederlo.

La legge olandese consente che l’espianto di organi sia congiunto all’eutanasia. Ci sono stati omicidi geriatrici congiunti di coppie che temevano la vedovanza. Nel 2015, le statistiche olandesi hanno rivelato che 431 pazienti che non hanno mai chiesto l’eutanasia sono stati uccisi dai medici – casi noti nel lessico come “terminazione senza richiesta o
consenso” – e quasi nulla è stato fatto al riguardo, anche se tali atti sono tecnicamente omicidi per la legge.

Ciò significa che gli olandesi sono persone orribili e macabre? Assolutamente no. Ma seguono una logica. Una volta che la popolazione ha ampiamente accettato la premessa che uccidere è una risposta accettabile alla sofferenza, il paese ha portato questa convinzione esattamente fin dove conduce.

Tali orrori accadranno anche qui se permettiamo di essere sedotti allo stesso modo dalla mentalità eutanasica.
Quelli che hanno occhi per vedere, vedano.

Fonte www.lifesitenews.com/opinion/through-euthana…

radiospada.org
Francesco I
@TommasoG
Ignoro quali siano i criteri adottati per la statistica. Avanzo un'ipotesi: si è forse tenuto conto di quelle che vengono definite "terapie di accompagnamento" : in altri termini ad un malato terminale vengono somministrate sovra-dosaggi di morfina che, oltre ad assolvere ad una funzione analgesica conducono prematuramente il paziente alla morte.Altro
@TommasoG

Ignoro quali siano i criteri adottati per la statistica. Avanzo un'ipotesi: si è forse tenuto conto di quelle che vengono definite "terapie di accompagnamento" : in altri termini ad un malato terminale vengono somministrate sovra-dosaggi di morfina che, oltre ad assolvere ad una funzione analgesica conducono prematuramente il paziente alla morte.
Giovanni da Rho
Da un lato non sono noti i criteri della ricerca; dall'altro lato c'è da temere che i numeri siano spropositatamente gonfiati secondo il consueto modus operandi dei liberali-radicali.
Marziale
E vai!