Fatima.
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Gesù mostra a Pietro il ruolo di Maria nella Chiesa

Valtorta – Evangelo 207.9

(Gesù ha fatto capire a Pietro chi è Maria)
«Sei contento, Simone di Giona, che non parli e quasi non respiri?».
«Tanto... tanto che mi pare di essere fuori del mondo, in un luogo ancor più santo che se fossi oltre il Velario del Tempio... Tanto che... che ora che ti ho vista in questo luogo e con la luce di allora, io tremo di averti trattata, con rispetto, sì, ma come una grande donna, sempre donna. Ora... ora io non oserò più dirti come prima: "Maria".
PRIMA ERI PER ME LA MAMMA DEL MIO MAESTRO.
ORA, ORA TI HO VISTA SULLA CIMA DI QUELLE ONDE CELESTI, REGINA TI HO VISTA, E IO, MISERABILE, FACCIO COSÌ, DA QUELLO SCHIAVO CHE SONO» e si butta a terra baciando i piedi di Maria.
Gesù parla, ora: «Simone, alzati. Vieni qui, ben vicino a Me».
Pietro va alla sinistra di Gesù, perché Maria è a destra.
«Che siamo ora noi?» chiede Gesù.
«Noi? Ma siamo Gesù, Maria e Simone».
«Va bene. Ma quanti siamo?».
«Tre, Maestro».
«Una trinità, allora.
Un giorno in Cielo, nella divina Trinità venne un pensiero: "Ora è tempo che il Verbo vada sulla terra", e in un palpito d'amore il Verbo venne sulla terra.
Si separò perciò dal Padre e dallo Spirito santo.
Venne ad operare sulla terra.
In Cielo i Due rimasti contemplarono le opere del Verbo, rimanendo più uniti che mai per fondere Pensiero e Amore in aiuto della Parola operante sulla terra.
Verrà un giorno che dal Cielo verrà un ordine: "È tempo che Tu torni perché tutto è compiuto", e allora il Verbo tornerà ai Cieli, così... (e Gesù si ritira un passo indietro lasciando Maria e Pietro dove erano) e dall'alto dei Cieli contemplerà le opere dei due rimasti sulla terra, i quali, per movimento santo, si uniranno più che mai, per fondere potere e amore e farne mezzo per compiere il desiderio del Verbo: la redenzione del mondo attraverso il perpetuo insegnamento della sua Chiesa.

E IL PADRE, IL FIGLIO E LO SPIRITO SANTO FARANNO DEI LORO RAGGI UNA CATENA PER STRINGERE, STRINGERE SEMPRE PIÙ I DUE RIMASTI SULLA TERRA: MIA MADRE, L'AMORE; TU, IL POTERE.

DOVRAI BENE, PERCIÒ, TRATTARE MARIA DA REGINA, SÌ, MA NON DA SCHIAVO. Non ti pare?».
«Mi pare tutto quello che Tu vuoi. SONO ANNICHILITO! IO IL POTERE? Oh! se devo essere il potere, allora sì che mi devo appoggiare a Lei! Oh! Madre del mio Signore, non mi abbandonare, mai, mai, mai...»
«Non avere paura.
TI TERRÒ SEMPRE PER MANO COSÌ, COME FACEVO COL MIO BAMBINO FINCHÉ NON FU CAPACE DI ANDARE DA SOLO».
«E dopo?».
«E DOPO TI SORREGGERÒ CON LA PREGHIERA. SU, SIMONE. NON DUBITARE MAI DEL POTERE DI DIO.

Non ne dubitai io, e non Giuseppe. Neppure tu devi dubitare. Dio dà gli aiuti ora per ora, se rimaniamo umili e fedeli...

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Oggi, per la prima volta, si celebra la memoria della " Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, istituita da papa Francesco💕

Madre della Chiesa, e Madre nostra Maria, raccogliamo nelle nostre mani quanto un popolo è capace di offrirti; l'innocenza dei bambini, la generosità e l'entusiasmo dei giovani, la sofferenza dei malati, gli affetti più veri coltivati nelle famiglie, la fatica dei lavoratori, le angustie dei disoccupati, la solitudine degli anziani, l'angoscia di chi ricerca il senso vero dell'esistenza, il pentimento sincero di chi si è smarrito nel peccato, i propositi e le speranze di chi scopre l'amore del Padre, la fedeltà e la dedizione di chi spende le proprie energie nell'apostolato e nelle opere di misericordia. E Tu, o Vergine Santa, fa' di noi altrettanti coraggiosi testimoni di Cristo. Vogliamo che la nostra carità sia autentica, così da ricondurre alla fede gli increduli, conquistare i dubbiosi, raggiungere tutti. Concedi, o Maria, alla comunità civile di progredire nella solidarietà, di operare con vivo senso della giustizia, di crescere sempre nella fraternità. Aiuta tutti noi ad elevare gli orizzonti della speranza fino alle realtà eterne del Cielo. Vergine Santissima, noi ci affidiamo a Te e Ti invochiamo, perché ottenga alla Chiesa di testimoniare in ogni sua scelta il Vangelo, per far risplendere davanti al mondo il volto del tuo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo.

(Giovanni Paolo II)