Cardinale Sarah consiglia di non leggere il breviario su apparecchi elettronici
I sacerdoti non dovrebbero usare telefoni cellulari o tablet per leggere il breviario, secondo il cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino. Rivolgendosi alla conferenza …Altro
I sacerdoti non dovrebbero usare telefoni cellulari o tablet per leggere il breviario, secondo il cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino.
Rivolgendosi alla conferenza Summorum Pontificum a Roma giovedì, Sarah ha detto che gli apparecchi elettronici devono essere spenti o lasciati a casa quando ci apprestiamo ad adorare Dio.
Secondo il cardinale, l'uso di tali mezzi dissacra la preghiera: "Queste apparecchiature non sono strumenti consacrati e riservati a Dio, ma li usiamo per Dio e anche per cose profane".
Foto: Robert Sarah, © Antoine Mekary, Aleteia, CC BY-NC-ND, #newsMabmaseoth
Rivolgendosi alla conferenza Summorum Pontificum a Roma giovedì, Sarah ha detto che gli apparecchi elettronici devono essere spenti o lasciati a casa quando ci apprestiamo ad adorare Dio.
Secondo il cardinale, l'uso di tali mezzi dissacra la preghiera: "Queste apparecchiature non sono strumenti consacrati e riservati a Dio, ma li usiamo per Dio e anche per cose profane".
Foto: Robert Sarah, © Antoine Mekary, Aleteia, CC BY-NC-ND, #newsMabmaseoth
- Segnalare
Social network
Cambiare post
Rimuovere post
Concordo con l'idea; per comodità ho tutto ciò che mi occorre nel telefono tra app e libri, devo dire però che durante la messa provo sempre un po' di imbarazzo nel maneggiare il telefono anche solo per le letture del giorno, è comunque un oggetto che non è esvlusivente dedicato alla Parola. Ovvio che la buona intenzione non può essere condannata ma se vogliamo ammettere che la presenza di …Altro
Concordo con l'idea; per comodità ho tutto ciò che mi occorre nel telefono tra app e libri, devo dire però che durante la messa provo sempre un po' di imbarazzo nel maneggiare il telefono anche solo per le letture del giorno, è comunque un oggetto che non è esvlusivente dedicato alla Parola. Ovvio che la buona intenzione non può essere condannata ma se vogliamo ammettere che la presenza di cellulari oramai è un abuso potremmo essere d'accordo che sarebbe meglio utilizzare un bel breviario o una Bibbia in cartaceo.
Ha ragione Sarah, ma a seconda delle situazioni meglio portare un piccolo tablet. Es: ve lo immaginate cosa significa andare in pellegrinaggio a piedi per 6km per 16 gg consecutivi e portarsi dietro breviario, oltre che acqua e stretto necessario?Questa è una delle occasioni che uso il cell per le lodi. Metti schermo notturno, elimini suoneria e audio e ti stacchi dal mondo per incontrare il Signore.
padrepasquale
- Segnalare
Modificare commento
Rimuovere commento
Mi sembra esagerata l'espressione "l'uso di tali mezzi dissacra la preghiera". Con tali mezzi tante persone che prima non pregavano, adesso pregano. L'opinione del Cardinale Sarah mi sembra che sia piuttosto un invito ai sacerdoti di non abbandonare il breviario, strumento (anche simbolico) di preghiera liturgica ufficiale della Chiesa.
Sancte Joseph
- Segnalare
Modificare commento
Rimuovere commento
A me viene in mente una bella immagine il giorno del funerale di Giovanni Paolo II, le pagine del Vangelo che si giravano, un libro vivo. Se c'era un tablet.....
Massimo M.I.
- Segnalare
Modificare commento
Rimuovere commento
@Diodoro porto il tablet dietro l'altare, di fronte al tabernacolo e apro le pagine della preghiere
@Massimo M.I. Consultare, approfondire è una cosa: viva il computer! Pregare, da soli o in comunità, è un'altra
Massimo M.I.
- Segnalare
Modificare commento
Rimuovere commento
Nel mio tablet ci sono tre Bibbie, mistica città di Dio, Luisa Piccarreta, tanti documenti, preghiere giornaliere ecc, non sono d'accordo
@Sancte Joseph Fantastico! In un mare di Illuminati, Profeti, Aperti, Rinnovati... una Settaria!
Sancte Joseph
- Segnalare
Modificare commento
Rimuovere commento
Ha ragione Sarah, vedere accanto a sé persone che al posto del breviario usano quegli strumenti toglie molto alla preghiera. Tale considerazione personale ed esperienziale vale anche per i laici consacrati di appartenenza settaria Lei è testimone oculare