Benedetto XVI sull' ex-presidente d'Italia, Giorgio Napolitano

«Ho conosciuto personalmente il Presidente Napolitano in occasione della sua visita ufficiale in Vaticano il 20 novembre 2006. Mi rese visita appena sei mesi dopo la sua elezione alla più alta Magistratura …Altro
«Ho conosciuto personalmente il Presidente Napolitano in occasione della sua visita ufficiale in Vaticano il 20 novembre 2006. Mi rese visita appena sei mesi dopo la sua elezione alla più alta Magistratura dello Stato, ma anche in questo caso, uno dei miei ricordi più belli legati alla sua persona è senz’altro la visita che gli resi al Quirinale il 4 ottobre 2008 nel giorno della festa del patrono d’Italia San Francesco d’Assisi. Ma naturalmente da lungo tempo la sua figura mi era nota.
Soprattutto mi aveva impressionato la sua azione come Presidente della Camera dei Deputati caratterizzata da severa obbiettività e autentica imparzialità. Era evidente che la sua idea del Partito comunista aveva una forma diversa rispetto a come noi conoscevamo quel fenomeno sulla base della storia tedesca. Senza dubbio egli ben presto ha percorso strade per la chiarificazione delle sue idee politiche che lo hanno condotto a un incontro profondo con la tradizione giuridica cristiana – la cultura, la …Altro
Don Reto Nay
@Francesco Federico: Grazie per questa informazione. Purtroppo, questo non è l'unico Napolitano che Benedetto XVI ha elogiato nella sua vita... Dobbiamo distinguere il vero Benedetto di quello presentato nei giornali.
Francesco Federico
Secondo me non ha certamente rappresentato una fortuna, per l'Italia, aver avuto un presidente come Giorgio Napolitano.
Di nobile famiglia napoletana, la mamma dell'ex presidente era dama di compagnia della Regina Elena di Savoia. Il giovane Giorgio aderì entusiasticamente al Partito Fascista e partecipò con onore ai Littoriali della Cultura e dell'Arte. ( vedi: www.larisaccamensiletrapanese.it/wp/Altro
Secondo me non ha certamente rappresentato una fortuna, per l'Italia, aver avuto un presidente come Giorgio Napolitano.
Di nobile famiglia napoletana, la mamma dell'ex presidente era dama di compagnia della Regina Elena di Savoia. Il giovane Giorgio aderì entusiasticamente al Partito Fascista e partecipò con onore ai Littoriali della Cultura e dell'Arte. ( vedi: www.larisaccamensiletrapanese.it/wp/).

Ebbe poi un ripensamento, senza dubbio convinto, ma ,quantomeno poco convincente, con la sconfitta dell'Italia nella seconda guerra mondiale.
Nella sua biografia ufficiale risulta che fin dal 1942 avrebbe fatto parte di gruppo universitario antifascista mentre, in realtà era iscritto al G.u.f. (Gruppo Universitario Fascista)

Nel 1946, da Monarchico divenne repubblicano.
Nel 1948 fece propaganda per il "Fronte Popolare" partito comunista ateo
Nel 1953 fu eletto deputato nel partito comunista e scrisse un articolo esaltando la figura dell'appena scomparso Stalin.
Nel 1956 applaudì la repressione sovietica nei confronti della rivolta ungherese.
Nel 1978 votò a favore della legge che introduceva l'aborto volontario in Italia
Nel 1979 fece un intervento alla camera dei deputati contro l'adesione dell'Italia al Sistema Monetario Europeo (SME) prodromo dell'euro, prevedendo esattamente i disastri che una moneta unica avrebbe provocato all'Italia,
Nel 1999 appoggiò con forza il governo Prodi che fece aderire l'Italia alla moneta unica.

Insomma si tratta di un uomo dalle mille contraddizioni, che ha perseguito nella sua vita esclusivamente i suoi interessi personali.

Non mi stupisce che un personaggio come Bergoglio lo consideri un "grande d'Italia", mi stupiscono invece gli apprezzamenti positivi da parte di una persona dotta come Benedetto XVI .