LA DEVOZIONE ALLE LACRIME COSTITUISCE UNA VIA LUMINOSA DI RIPARAZIONE!

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A chi è interessato al principale mistero dell’apparizione a Manduria s’impone una prima osservazione: l’espressione iconografica della figura della Madonna contiene un messaggio che non va solamente interpretato in chiave simbolica. In esso infatti, ci vengono sottoposti i segreti che raccontano due momenti speciali della vita di Maria con cui Dio riscatta il genere umano: uno con la sua Immacolata Concezione e l’altro con l’incarnazione del divino Verbo nel suo seno.

La Vergine vestita di bianco, l’Immacolata è la figura dell’umanità concepita dalla Madre di Dio, Aurora che sorge prima del Sole, nel segno dell’Incarnazione conduce all’EUCARESTIA, sole di giustizia alla cui fiamma del suo Cuore ivi nascosto scompare ogni impurità e malattia.

IO SONO LA VERGINE DELL’EUCARESTIA” in questo Nome c’è la pienezza della fecondità spirituale perché non siamo più nel campo della fecondità naturale di Eva ma in quella dello Spirito: “Sono la Vergine” e con il dogma della Verginità, Dio
sottolinea come tutto il mistero cristiano sia soprannaturale.
La forza significativa del Nome si esplicita nel dono “dell’Eucarestia” che da Lei assume corpo perché quello stesso corpo nasce per divenire Eucaristia.
Maria Ss, per il dono del Pane Eucaristico diventa la Madre dei viventi sui quali indirizza la sua materna misericordia, esercitando su di essi le sue grazie e divenendo riferimento del loro cammino fino alla fine del mondo . Efrem, Padre del Deserto, esclama dopo una visione della MADONNA CON l’EUCARESTIA: ”Solo a me hai mostrato la tua bellezza in due immagini” .

Da questo Nome, si afferma senza paura, che la Ss. Trinità sembri dare inizio alla nuova evangelizzazione mediante una più forte Conoscenza proclamando vittoria sopra l’eresia, madre degenere di sua figlia l’apostasia.
La Vergine Maria a Manduria dice di se stessa: ”IO SONO LA SORGENTE DI OLIO SANTO DELLA PERENNE UNZIONE” perché la dominante del nostro cammino è il suo Cuore Immacolato, stampo ed eco di Dio che da Lei fa scaturire la SORGENTE generatrice dell’elemento Olio strettamente legato alla rinascita, crescita spirituale, consacrazione e protezione.

Il Linguaggio della manifestazione risponde con una simbolica capita dal popolo orientate naturalmente alla perennità dell’Eternità.

”SORGENTE DELLA PERENNE UNZIONE” tutto unito, il secondo Nome, fa leva sulla concretezza della sua presenza tra di noi come Vergine dell’Eucarestia.
Dice il Grignon de Monfort che assumendo codeste od altre attestazioni, Maria, diviene Sorgente di un ambiente materno e protettivo per la nostra evoluzione spirituale, spazio consacrato che illumina verso la consacrazione a Dio, Giardino chiuso per neutralizzare l’azione nefasta del dragone liberandoci dai mali fino a guarirci. Di qui il suo sollecito invito ad ungerci facendo ricorso alle parole dettate che divengono preghiera.

“Allora il drago se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza” (Ap 2,17)

In questa attualità angosciosa il messaggio di Maria a Manduria non fa che urgere, il contenuto pur attuandosi nel presente, rimanda al futuro di speranza da costruire nell’immediatezza.

Maria Ss si mostra ragionevolmente preoccupata sulle sorti del mondo e parlandoci delle sue lacrime di sangue e poi di olio, vuole aiutarci nella risoluzione degli avvenimenti storici più spinosi. La dolorosa Vergine ci offre un rimedio, anzi l’ultimo dei rimedi, di tipo trascendente atto ad affrontare (o addirittura scongiurare) catastrofi apocalittiche di inimmaginabile vastità.

La devozione alle sue lacrime infatti costituisce una via luminosa di riparazione e di formazione per la Chiesa che si rinnova. Maria annette alla devozione verso le sue lacrime una potenza duplice: perchè opera conversione con il messaggio cordi-mariano e per il carattere riparatorio e consacratorio rispetto alla prova storica che attende il mondo.

“Faceva si che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte, cioè il marchio della bestia” (Ap 13,16)

Maria precedere l’anticristo ungendo i suoi figli con un intervento diretto capace di imprimere la Perenne Unzione dando principio al trionfo promesso.

“Al vincitore darò da mangiare dell’Albero della Vita, che sta nel paradiso di Dio” (Ap 2,7)

“Io sono la Madre dell’Ulivo Benedetto Gesù” perché, procedendo sulle strade della pace, si sappia che la Signora dell’apparizione è la Madre (paradiso) di Cristo (di Dio) figura dell’ulivo (Cristo e la sua famiglia cristiana) innestato sul tronco di Jesse (Isreale). I requisiti che ci allineano all’albero figura di Cristo sono: essere rigogliosi e fecondi, restare robusti e saldi nella fede contro le tempeste di ogni sorta.
”I doni della Madre dell’Ulivo Benedetto Gesù si attueranno man mano che la sua devozione sarà estesa”.
Compresa la vera dimensione del Messaggio di Manduria, ovvero, ungere l’umanità conquistandola all’Ulivo Benedetto Gesù Cristo per la Donna vestita di Sole, comprendiamo pure che l’incontro con Gesù vivente nell’Eucarestia passa attraverso il dinamismo della nostra corrispondenza.
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In questa attualità angosciosa il messaggio di Maria a Manduria non fa che urgere, il contenuto pur attuandosi nel presente, rimanda al futuro di speranza da costruire nell’immediatezza.