Grillo fuori controllo: in piena crisi fa spettacolino sconclusionato tirando in ballo Dio e Vangelo.

Non fa ridere e non brilla per acume l’ultimo pezzullo sconclusionato (e mediocre) che Beppe Grillo infligge ai suoi lettori nel primo pomeriggio delle seconde consultazioni.

Straparla, cambia discorso. Insomma vedere il suo movimento gettarsi tra le braccia del PD sembra che lo abbia un po’ mandato in tilt.
Nulla di particolarmente nuovo, per carità. Il solito smottamento di parole a vanvera. Si alza il volume mentre la musica stona. Ed è peggio.
Uno pseudodiscorso divino infarcito di vecchie (vecchie di secoli), chicchiere sulla coincidentia oppositorum, servita in salsa popolaresca-social: “opinioni diverse ed opposte cammineranno tenendosi per mano cantando una pastorale”. Filosofia da bar, ma da bar in chiusura.

Bene: Caro Grillo, accordati col PD, lascia che i tuoi si appoltronino ben bene, scherza pure coi fanti, ma lascia stare i santi. E chiudiamola qui, che abbiamo dato fin troppa importanza a questa aria fritta, seppur maleodorante.

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