L’ABATE FARIA TUONA: SEMBRA LA MAFIA, NON LA SANTA CHIESA DI GESÙ IL CRISTO… : STILUM CURIAE
14 settembre 2018 --
Marco Tosatti
L’Abate Faria è rientrato dal suo eremitaggio montano, e ha ripreso contatto con la realtà. Una realtà drammatica, come bene sanno i lettori di Stilum Curiae, e che sembra ogni giorno arricchirsi di nuovi scandali. Forse avrà visto anche la foto, che pubblichiamo, dell’incontro fra il Pontefice e il vertice dei vescovi USA. Tutta quell’allegria, mentre si stava per discutere di vite rovinate e di una Chiesa devastata, ci è sembrata un po’ fuori posto. Meglio forse diffondere una foto più compunta. Certo la situazione è drammatica. E per questo il grido dell’Abate Faria risuona come il lamento di un profeta biblico.
La situazione della Chiesa è certo tra le più drammatiche in questo momento. Purtroppo dobbiamo constatare che il livello del clero è veramente quello che è. Da prete devo riconoscere che raramente il livello del clero è sceso così in basso. Ma quello che fa veramente pensare è il livello di protezione che questo clero ha goduto nei decenni. Non si guardi solo all’immondo scandalo sugli abusi sessuali, ma anche a tanti altri casi, come quello del coro della Cappella Sistina sulla cui situazione interna (e non solo amministrativa) tanti hanno commentato negli anni e pure denunciato alle autorità competenti. Ma solo ora, dopo anni e anni, si cerca di fare qualcosa.
Il mio organista mi raccontava del suo stupore sul come una situazione di tensione del genere, conosciuta bene da lui per via delle sue frequentazioni artistiche e conosciuta anche tra le alte sfere del clero (inclusi molti vescovi e cardinali), potesse andare avanti per così tanto tempo. Lasciamo alla giustizia vaticana di fare il suo corso, ma quante situazioni come questa vedono membri del clero godere di protezioni indebite, come se facessero parte della mafia, invece che della Santa Chiesa di Dio?
Abate Faria
marcotosatti.com
Marco Tosatti
L’Abate Faria è rientrato dal suo eremitaggio montano, e ha ripreso contatto con la realtà. Una realtà drammatica, come bene sanno i lettori di Stilum Curiae, e che sembra ogni giorno arricchirsi di nuovi scandali. Forse avrà visto anche la foto, che pubblichiamo, dell’incontro fra il Pontefice e il vertice dei vescovi USA. Tutta quell’allegria, mentre si stava per discutere di vite rovinate e di una Chiesa devastata, ci è sembrata un po’ fuori posto. Meglio forse diffondere una foto più compunta. Certo la situazione è drammatica. E per questo il grido dell’Abate Faria risuona come il lamento di un profeta biblico.
La situazione della Chiesa è certo tra le più drammatiche in questo momento. Purtroppo dobbiamo constatare che il livello del clero è veramente quello che è. Da prete devo riconoscere che raramente il livello del clero è sceso così in basso. Ma quello che fa veramente pensare è il livello di protezione che questo clero ha goduto nei decenni. Non si guardi solo all’immondo scandalo sugli abusi sessuali, ma anche a tanti altri casi, come quello del coro della Cappella Sistina sulla cui situazione interna (e non solo amministrativa) tanti hanno commentato negli anni e pure denunciato alle autorità competenti. Ma solo ora, dopo anni e anni, si cerca di fare qualcosa.
Il mio organista mi raccontava del suo stupore sul come una situazione di tensione del genere, conosciuta bene da lui per via delle sue frequentazioni artistiche e conosciuta anche tra le alte sfere del clero (inclusi molti vescovi e cardinali), potesse andare avanti per così tanto tempo. Lasciamo alla giustizia vaticana di fare il suo corso, ma quante situazioni come questa vedono membri del clero godere di protezioni indebite, come se facessero parte della mafia, invece che della Santa Chiesa di Dio?
Abate Faria
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