Tre vescovi kazachi si confrontano con papa Francesco
L'approvazione di papa Francesco delle norme pastorali dei vescovi di Buenos Aires ha causato una crescente e considerevole confusione tra fedeli e clero, scrivono tre vescovi kazachi.
Sono l'arcivescovo di Astana Tomash Peta, l'arcivescovo di Karaganda Jan Pawel Lenga e il vescovo ausiliario di Astana Athanasius Schneider.
La loro dichiarazione è datata 31 dicembre 2017.
Questa vede le norme pastorali come un mezzo per diffondere la "piaga del divorzio" anche nella vita della Chiesa. Legittimare un secondo legame "rappresenta una sostanziale alterazione della bimillenaria disciplina sacramentale e della dottrina della Chiesa."
I vescovi citano dai Padri della Chiesa fino ai papi recenti, che unanimemente concordano che un secondo legame non è mai legittimo.
Concludono: "Non è lecito giustificare, approvare o legittimare né direttamente né indirettamente il divorzio, e una relazione sessuale stabile non coniugale, attraverso la disciplina sacramentale dell'ammissione dei cosiddetti 'divorziati risposati' alla Santa Comunione; in questo caso, una disciplina aliena all'intera Tradizione della fede Cattolica e Apostolica".
Foto: Tomash Peta, Jan Pawel Lenga, Athanasius Schneider, © wikicommons, CC BY-SA, #newsAamidgljnm
Sono l'arcivescovo di Astana Tomash Peta, l'arcivescovo di Karaganda Jan Pawel Lenga e il vescovo ausiliario di Astana Athanasius Schneider.
La loro dichiarazione è datata 31 dicembre 2017.
Questa vede le norme pastorali come un mezzo per diffondere la "piaga del divorzio" anche nella vita della Chiesa. Legittimare un secondo legame "rappresenta una sostanziale alterazione della bimillenaria disciplina sacramentale e della dottrina della Chiesa."
I vescovi citano dai Padri della Chiesa fino ai papi recenti, che unanimemente concordano che un secondo legame non è mai legittimo.
Concludono: "Non è lecito giustificare, approvare o legittimare né direttamente né indirettamente il divorzio, e una relazione sessuale stabile non coniugale, attraverso la disciplina sacramentale dell'ammissione dei cosiddetti 'divorziati risposati' alla Santa Comunione; in questo caso, una disciplina aliena all'intera Tradizione della fede Cattolica e Apostolica".
Foto: Tomash Peta, Jan Pawel Lenga, Athanasius Schneider, © wikicommons, CC BY-SA, #newsAamidgljnm