Messa nera a Harvard (dal "Corriere del Ticino" del 9 maggio 2014)
L'Arcidiocesi di Boston si scaglia contro una rappresentazione "a scopo educativo" del rituale
NEW YORK - Una messa nera sul campus di Harvard: un gruppo studentesco della Harvard Extension School che vuole mettere in scena lunedì prossimo "a scopo educativo" una rappresentazione del rituale satanico, si è attirato gli strali dell'Arcidiocesi di Boston. L'iniziativa, dicono gli studenti affiliati alla scuola di Harvard che organizza corsi serali per chi studia ma anche lavora, non vuole essere un "insulto alla religione".
Una assicurazione che non ha convinto i prelati bostoniani che "con somma tristezza" hanno espresso sulla pagina Facebook dell' Arcivescovado "la loro forte opposizione a una iniziativa di venerazione satanica nel campus della Harvard University". È un'iniziativa che "separa le persone da Dio e dalla comunità umana, che è contraria ai principi della carità e del Bene e che mette i suoi partecipanti pericolosamente vicini a forme distruttive di Male".
La messa nera dovrebbe tenersi nel Queen's Head Pub, un locale situato nel Memorial Hall del campus. Dovrebbe partecipare il Satanic Club, l'organizzazione che sta trattando con il governo dell'Oklahoma il permesso di piazzare una statua del diavolo davanti al Parlamento statale. Una messa nera è spesso una parodia oscena della Messa cattolica in cui a volte l'altare della celebrazione è sostituito dalla schiena di una donna nuda. Per completare il sacrilegio, il celebrante usa generalmente un'ostia consacrata, ma club studentesco ha assicurato che al posto dell'ostia sarà usato un semplice pezzo di pane.
"L'obiettivo non è quello di denigrare una religione - questo sarebbe ripugnante per i nostri scopi educativi - ma di studiare attraverso una esperienza vissuta la storia di diverse pratiche culturale", si legge in un comunicato del gruppo. E all'arcidiocesi che ha chiesto alla Harvard Extension School di revocare l'appoggio all'iniziativa, l'unità di Harvard ha replicato ricordando il "diritto degli studenti alla libertà di espressione": tra gli altri eventi in programma da parte del gruppo c'è una cerimonia del tè scintoista, una mostra sul gruppo protestante degli Shaker e una presentazione buddista sulla meditazione.