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Vescovi Kazaki: la Chiesa ha bisogno di grandi famiglia - non della contraccezione

I vescovi del Kazakhstan hanno pubblicato una lettera pastorale per il 50° anniversario della enciclica di Paolo VI Humanae Vitae che si oppone alla contraccezione artificiale.

La lettera consiste principalmente di citazioni prese dalla HV, da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI.

Si proclama che "ogni atto coniugale deve necessariamente includere il progetto intrinseco di procreare la vita umana" (HV, 11) e che qualunque azione intesa a rendere l'atto matrimoniale sterile è da escludersi (HV, 14).

I vescovi sottolineano che l'intera storia umana ha dato sufficiente prova che un vero progresso della società dipende dalle grandi famiglie: "Questo fatto vale soprattutto per la vita della Chiesa."

Foto: Mons. José Luís Mumbiela Sierra, Almaty, Kazakhstan, #newsOhuqqcjbhg
Diodoro
Mons. Atanasio Schneider, nato nel 1961 in Kirgizistan (accanto al Kazakistan) da famiglia tedesca, ha raccontato che quando la famiglia potè lasciare l'URSS e trasferirsi in Germania tutti i suoi membri, e in particolare la madre, furono sconvolti dalla freddezza e leggerezza con cui la Santa Eucarestia veniva trattata e "distribuita".
Siamo rimasti lì: a Oriente della Germania (iniziando già, …Altro
Mons. Atanasio Schneider, nato nel 1961 in Kirgizistan (accanto al Kazakistan) da famiglia tedesca, ha raccontato che quando la famiglia potè lasciare l'URSS e trasferirsi in Germania tutti i suoi membri, e in particolare la madre, furono sconvolti dalla freddezza e leggerezza con cui la Santa Eucarestia veniva trattata e "distribuita".
Siamo rimasti lì: a Oriente della Germania (iniziando già, in parte, dalla Baviera), Cattolicesimo "normale"; dalla Germania verso Ovest, Chiesa formalmente esistente, ma in realtà sostituita dalla Pseudo-chiesa massonica. Massonica certamente nell'affiliazione di diversi "capi", ma ancor più nel prendere per ovvie e pacifiche delle "conquiste" come le convivenze e la contraccezione.