Le glorie di s.Anna.

Le apparizioni di sant’Anna e della Vergine Maria alla beata Anna Rosa Gattorno fondatrice delle Figlie di Sant’Anna, circa 1860.
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Una notte, mentre Rosa era in preghiera nella cappella della casa madre di Piacenza, vide una grande luce. Le apparve la Vergine Santissima, con s. Anna, in atto di mostrarle un velo. In ginocchio, rivolto a Maria, era s. Francesco d’Assisi.

L’Immacolata, a voce chiara e sillabando, le disse:
«Io desi­dero che il titolo sia quello di Figlie di S. Anna, madre mia. E così dicendo l’additava con un gesto di filiale tenerezza!»
E così dicendo l’additava con un gesto di filiale tenerezza…
Che visione deve eser stata, vedere la Madre di Dio, la Tutta Santa, l’Immacolata Concezione mostrarsi inferiore, ancora figlia, come quando imparava da s.Anna a leggere la Parola di Dio.
Come quando s.Anna e Gioacchino rimboccavano le coperte del lettuccio della Vergine bambina.
E rimane, eterna, la gratitudine dei figli verso i genitori.

Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza.” Genesi 1,26
Dio, cioè la Santissima Trinità, fece l’uomo a sua immagine, cioè trino, maschio, femmina, più i figli: amante, amato, più amore.

E se Maria Santissima rimane per sempre figlia, s.Anna rimane per sempre madre:
“…Di contr’a Pietro vedi sedere Anna,
tanto contenta di mirar sua figlia,
che non move occhio per cantare osanna…”. Dante, Paradiso XXXII

E questo vale per tutte le sante famiglie: dalla Prima coppia all’ultima che Dio darà alla alla razza umana.

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