Il giro della settimana (26 settembre)

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Vescovo anglicano si dimette per diventare cattolico

FSSPX – Attualità. Notizie e analisi sulla vita della Chiesa

Jonathan Goodall, vescovo anglicano della Chiesa d’Inghilterra (CofE) – ha annunciato il 3 settembre 2021 che si sarebbe dimesso pochi giorni dopo per diventare cattolico; è stato vescovo di Ebbsfleet, sede vescovile suffraganea della diocesi di Canterbury.

Jonathan Goodall è stato un Visitatore Episcopale Provinciale della Chiesa Anglicana. I visitatori provinciali sono soprannominati “vescovi volanti” per il loro ruolo pastorale nei confronti dei gruppi parrocchiali tradizionalisti.Si è dimesso dopo quello che ha descritto come “uno dei periodi più difficili della mia vita”. L’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, ha detto di aver accettato le sue dimissioni “con rammarico”. Continua a leggere

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Un centro di resistenza cattolica: la Minoritenkirche di Vienna

di Roberto de Mattei – Corrispondenza Romana

La FSSPX (Fraternità San Pio X) ha annunziato di essere divenuta proprietaria della Minoritenkirche, nell‘Innere Stadt di Vienna. La Fraternità potrà prendere possesso di questa chiesa, chiamata ufficialmente Italienische Nationalkirche Maria Schnee (Chiesa Nazionale Italiana di Maria delle Nevi) il 3 giugno 2022, anniversario della sua donazione alla congregazione italiana da parte dell’Imperatore Giuseppe II, il 3 giugno 1784. Il significato di questa notizia non sfugge allo storico cattolico. La Minoritenkirche non è solo una delle più belle e antiche chiese di Vienna, ma tra il 1780 e il 1815 ha rappresentato il cuore della resistenza cattolica contro le idee rivoluzionarie. In quell’epoca, giansenismo, gallicanesimo, illuminismo, forze diverse ed eterogenee, ma accomunate dall’odio verso la Chiesa di Roma, intrecciavano i loro sforzi all’ombra delle logge massoniche, per distruggere l’ordine religioso e sociale cristiano. Continua a leggere

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Tutti contro la vita e la famiglia in USA, Italia e UE

di Mauro Faverzani – Corrispondenza Romana

Partiamo da un dato di fatto. Un tragico dato di fatto. Gli aborti negli Stati Uniti, nel corso del 2019, sono aumentati del 2,3% rispetto all’anno precedente. Lo rivela un rapporto, messo a punto dal Charlotte Lozier Pro-Life Institute. Mostra le statistiche di 39 Stati americani: benché manchino i dati relativi agli ultimi 11, i numeri indicano purtroppo una tendenza costante al rialzo non solo rispetto al 2018, bensì anche rispetto al 2017. Il tasso abortivo è aumentato in 21 dei 39 Stati analizzati, soprattutto in Illinois, Georgia, Texas e Florida, e sceso in 17, in primis Missouri, Tennessee e West Virginia. Continua a leggere

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Prof. Sinagra, “pagheranno tutto, ma proprio tutto”

de donno

di Augusto Sinagra – Imola Oggi

Le notizie di oggi, tanto per funestare pure la domenica, sono che il Prof. Giulio Tarro che è un virologo vero, ha dichiarato che il Prof. Giuseppe De Donno “dava fastidio, la terapia del plasma è validissima”; e che Giuseppe De Donno da marzo a maggio 2020 ha curato una infinità di ammalati portandoli a guarigione.
Chi legge pone l’accento logico sul fatto che la terapia del plasma porta a guarigione.
L’accento logico, viceversa, deve cadere sul “dava fastidio” e con questo porsi due domande: a chi dava fastidio? E se si è impedita una terapia conducente a guarigione per avere un maggior numero di Morti, perché questo è stato fatto? Continua a leggere

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“Non denuncio chi è senza Green Pass”, vicedirettore del Conservatorio di Torino si dimette

tegola sul green pass

Imola Oggi

Il docente lo ha comunicato in una lettera al direttore spiegando che la scelta deriva dalla sua posizione critica contro il Green Pass e dalla volontà di “non sentirmi in qualche modo, come rappresentante dell’Istituzione, corresponsabile moralmente”. Lo scrive  https://torino.repubblica.it

Il docente, che continuerà a insegnare ai suoi studenti, ha definito il certificato verde “un abominio dal punto di vista legale, costituzionale, normativo, carente e confusionario sotto il profilo giuridico”. Una posizione che aveva già anticipato firmando l’appello insieme al altro centinaia di docenti contro l’obbligo, tra cui anche Alessandro Barbero. Continua a leggere

 

 

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