Indizio n.3 Bibbia CEI 2008: “Una errata traduzione in Apocalisse 12,11: il martirio non è più di moda?” di INVESTIGATORE BIBLICO

Carissimi lettori,

voglio sottoporre alla vostra attenzione un nuovo errore di traduzione in Apocalisse 12,11.

Come sapete l’intento di questo blog è quello di sottolineare quanto la vecchia traduzione CEI del 1974 sia più attinente ai testi originali rispetto a quella nuova del 2008.

Quest’ultima è quella che leggiamo in ogni Messa e che viene distribuita ormai in tutti i testi biblici integrali in vendita.

Ci tengo a sottolineare che le Bibbie con la traduzione del 1974 ormai si trovano solo in rete.

Procuratevene una al più presto, perché a breve non se ne troveranno più in giro.

Scusate la divagazione.

Torniamo alla traduzione di Apocalisse 12,11 leggendo tutto il versetto nelle varie traduzioni:

Cei 1974: “ma essi lo hanno vinto per mezzo del Sangue dell’Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio; perché hanno disprezzato la vita fino a morire”.

Cei 2008: “Ma essi lo hanno vinto grazie al Sangue dell’Agnello e alla parola della loro testimonianza, e non hanno amato la loro vita fino a morire”.

Come potete vedere la differenza è enorme.

La prima parte del versetto che la traduzione del 1974 riporta con la parola “martirio”, nella traduzione 2008 viene sostituito con il termine “testimonianza”; ed anche la seconda parte della 2008 è decisamente incomprensibile.

Cosa vuol dire “e non hanno amato la loro vita fino a morire”?

Vuol dire forse che non hanno amato abbastanza la loro vita da morire martiri? La nuova traduzione sembra contraddire addirittura la prima!

Leggiamo il testo in greco: “καὶ διὰ τὸν λόγον τῆς μαρτυρίας αὐτῶν,” – “kai dià ton lògon tes marturìas autòn”.

Il termine “marturias” nella vecchia traduzione viene giustamente riportato con “martirio”, anche se potrebbe significare “testimonianza”.

Qui però il messaggio del testo è chiaro, e l’accezione del termine è propriamente testimonianza fino a dare la vita”, ovvero testimoniare Gesù cristo e la Sua Salvezza anche a costo della morte.

La traduzione con l’espressione “alla parola della loro testimonianza”, rimuove il senso del martirio.

Ipotesi di movente:

Il contesto storico che viviamo è molto delicato. Lungi da me addentrarmi in polemiche (lascio fare ad altri e mi attengo al mio compito di Investigatore Biblico).

Voglio tuttavia denunciare la tendenza di molte correnti di uomini in seno a Santa Madre Chiesatese apromuoverea tutti i costi un messaggio di fratellanza umana non fondata di certo sul Vangelo di sempre, la qual tendenza toglie totalmente la necessità di morire per Gesù Cristo! Che motivo c’è di parlare ancora di martirio se ormai siamo tutti beati nel mare delle differenze e della fratellanza umana?

Nella Vulgata latina si traduce: “et proper verbum testimonii sui”. Ovviamente il termine “testimonii” in questo contesto latino si può tradurre solo ed esclusivamente con “martirio”.

Tutto ciò per il semplice motivo che la seconda parte del versetto conclude così: “καὶ οὐκ ἠγάπησαν τὴν ψυχὴν αὐτῶν ἄχρι θανάτου”- “perchè hanno disprezzato la loro vita fino a morire.

Vale a dire hanno dato la vita per Gesù Cristo. Sono i martiri!

Coloro che anche oggi in diverse parti del mondo muoiono o vengono torturati per il Vangelo (penso ai paesi arabi o a quelli comunisti, Cina, Corea del Nord ecc..).

Nella nuova traduzione 2008 al contrario si riporta: “non hanno amato la loro vita fino a morire”.

Qui il martirio non ha più un senso.

(Provate a leggere ponendo un forte accento su “..E NON HANNO amato…eccetera”.)

Parafrasando, quindi, e ulteriormente, il testo pare dire per assurdo: “e non sono riusciti ad amare fino al punto di morire”.

Coloro che dovrebbero morire per Gesù non lo fanno perché non amano abbastanza la loro vita.

Una cosa contorta, confusa, e che di sicuro non fa passare il messaggio dell’importanza di dare la vita per Cristo e per il Vangelo.

Lascio a voi ogni riflessione ulteriore.

Se vorrete proseguire questo viaggio con me, vi renderete conto che questa nuova traduzione del 2008 di contraddizioni simili ne ha a milioni.

L’investigatore biblico

investigatorebiblico@protonmail.com