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Vaticano, Reuters: "Sospetti di riciclaggio e insider trading". Al centro dell'indagine ci sarebbero Giampietro Nattino, Apsa e Banca Finnat

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Si chiama "portfolio 339" ed è quello che, per l'agenzia Reuters, è destinato a far scoppiare un nuovo scandalo in Vaticano. La Santa Sede, già sotto i riflettori per Vaticanleaks 2 (arresti, soldi per le case, corvi e Papa "amareggiato") ora potrebbe essere implicata in pesanti accuse di riciclaggio di denaro, insider trading e manipolazione del mercato.

L'agenzia di stampa scrive infatti di aver visionato un rapporto che riguarda "un dipartimento del Vaticano che in passato (tra il 2000 e il 2011) sarebbe stato utilizzato come "scatola" per il riciclaggio". Reati su cui indagano sia inquirenti del Vaticano, sia agenti italiani che svizzeri.

Al centro dell'inchiesta ci sarebbe ancora una volta il dipartimento dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, l'APSA, quella di cui Monsigor Scarano era contabile, e in particolare la divisione che gestisce il portafoglio finanziario e le azioni del Vaticano. Su questa ala della Amministrazione vaticana si concentrerebbero le 33 pagine del rapporto degli inquirenti in cui vengono evidenziati i business "estranei" al Vaticano attraverso la complicità del personale APSA, "in violazione dei propri regolamenti".

Al centro dell'inchiesta - riporta sempre la Reuters - ci sarebbe l'attività di Giampietro Nattino, presidente di Banca Finnat.

Già nel 2014 era stato monsigor Scarano, arrestato e da poco tornato in libertà, a raccontare agli inquirenti "i sistemi" della Finnat. Scarano aveva accusato Nattino (proprietario della banca a conduzione familiare) di avere effettuato con la complicità dei dirigenti Apsa l’operazione una operazione di riciclaggio e manipolazione del mercato. “Nattino avrà fatto passare il titolo (Finnat, ndr) sul mercato, lo avrà fatto poi riacquistare tramite Apsa. Esistono tanti altri conti cifrati dentro una bella cassaforte con i documenti. Quei documenti dovranno andare nelle mani del Papa” diceva allora Scarano.

Ora la Reuters racconta che quei sospetti su Nattino, per gli investigatori, sono diventati sempre più insistenti: vogliono vederci ancor più chiaro sui conti utilizzati per traffici personali sul mercato azionario italiano e su 2 milioni di euro trasferiti in Svizzera poco prima delle severe leggi anti riciclaggio introdotte dal Vaticano.

In particolare, ad attirare l'attenzione degli inquirenti, c'è il "portfolio 339" APSA. Quattro conti separati in uso a Nattino e che il rapporto indica come di "dubbia provenienza e la destinazione finale dei fondi nella chiusura del portafoglio 339 è dubbia".

Gli investigatori avrebbero chiesto ad un pm milanese che aveva già aperto una indagine sul caso di esaminare il possibile riciclaggio di denaro, insider trading e manipolazione del mercato relativi ai conti di Nattino ed eventuali corresponsabilità del personale Apsa.

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