La Russia di Putin ha delle nuove (spaventose) armi nucleari

Nel suo discorso annuale sullo stato della Nazione, Vladimir Putin ha presentato tutti i nuovi gioielli dell’arsenale atomico russo, formalmente in fase di sviluppo in risposta alla strategia di difesa degli Stati Uniti

(Foto: La Press)

"Non ci hanno ascoltato prima, ma lo faranno ora". È il senso delle parole usate da Vladimir Putin durante il suo annuale discorso sullo stato della Nazione, a sottolineare il disappunto della Russia di fronte al ritiro degli Stati Uniti dal Anti-Ballistic Missile Treaty e al continuo sviluppo delle difese missilistiche balistiche** americane**.  Davanti a governatori, dirigenti e persino rappresentanti religiosi, il presidente russo ha presentato, con tanto di video e simulazioni al computer, tutte le nuove armi di difesa dell’arsenale sovietico, tra cui due modelli alimentati da reattori nucleari miniaturizzati e un nuovo Icbm ipersonico non balistico in grado di sfuggire ai sistemi di intercettazione statunitensi.

Reattori nucleari miniaturizzatiPutin ha mostrato immagini e simulazioni del nuovo torpedo sottomarino e del nuovo missile da crociera alimentati da piccoli reattori nucleari, caratteristica che li renderebbe armi dalla portata “praticamente illimitata”. Lanciati da un sottomarino potrebbero coprire distanze intercontinentali, oppure via aria sorvolare le montagne come sferzare il terreno, evitando i sistemi di difesa e di intercettazione e puntare sul bersaglio.

Al di là della propaganda, però, alla base delle nuove armi russe ci sarebbe un notevole sviluppo tecnologico. Tra gli anni ’50 e ’60 sia i russi che gli americani avevano provato a realizzare reattori volanti ma i progetti erano stati abbandonati. Sebbene infatti fosse tecnicamente possibile alimentare un turbopropulsore con un reattore nucleare, i rischi e i costi sembravano proibitivi: c’erano da considerare le dimensioni e il peso del reattore, oltre al peso di un’eventuale schermatura protettiva per l’equipaggio degli aerei nucleari per esempio. I nuovi reattori russi, però, avrebbero ora dimensioni 100 volte inferiori e potrebbero essere comodamente alloggiati su un missile. Anzi, lo sono già. Parola di Putin.

Avangard (e Sarmat)Pupillo del nuovo arsenale russo è Avangard, un veicolo ipersonico che secondo Putin sarebbe in grado di effettuare manovre ad altissima velocità in volo per eludere i sistemi di sorveglianza americani e sganciare le sue testate a velocità 20 volte superiori a quella del suono. *“Come un meteorite - *riferisce Putin - Come una palla di fuoco”. A conferire tutta questa potenza a Avangard sarà il missile balistico Sarmat, ancora in fase di test. Il nuovo missile, si prevede, sarà in grado di coprire distanze dalla Russia ai poli, potendo dunque raggiungere senza problemi gli Stati Uniti.

Putin: #Sarmat system has virtually no range limit and will be able to attack across both the South and North Poles https://t.co/2OzZEAnh46 pic.twitter.com/C8AAhoJQr8

— RT (@RT_com) 1 marzo 2018

SottomariniDa anni inoltre la Russia sta potenziando la propria marina militare. Secondo l’ammiraglio Vladimir Korolev ci sarebbero attualmente 5 sottomarini per missili balistici nucleari Borey-A in costruzione e altri 3 sono già stati ultimati. A questi si aggiungono 6 sottomarini Yasen in grado di trasportare 40 missili da crociera per gli attacchi di Terra.

Rapporti internazionaliSembra proprio che la Russia stia lanciando un monito agli Stati Uniti e alla Nato a seguito della realizzazione dello scudo anti-missilistico dislocato in Europa, formalmente per difendersi da eventuali attacchi di Paesi canaglia come l’Iraq e non dalla Russia o dalla Cina – dicono dagli Usa.

Il ritiro degli Stati Uniti dal trattato missilistico anti-balistico ha innescato la reazione della Russia, che, a sua volta violando un altro accordo con gli Stati Uniti firmato nel 1987, ha risposto dal suo punto di vista in una pura logica di equilibrio difensivo. Eppure, a guardarle bene, le nuove armi nucleari russe di difensivo sembrano avere poco. Meglio forse sarebbe definirle deterrenti.

Intanto la portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders ha riferito la sorpresa di Donald Trump all'annuncio russo e che il presidente è determinato a proteggere il Paese: le capacità difensive degli Stati Uniti non resteranno “seconde a nessuno”.