SYRACUSE, NY – Due campanili resistono alti, sui tetti della città, lungo Park Street. Ma uno lo è solo all’apparenza.
Lo skyline è lo stesso di un secolo fa, fino a quando non si guarda più da vicino quella che era la Chiesa della Santissima Trinità: ora ci sono mezzelune di rame sottili dove, da 100 anni, c’erano croci.
Le sei croci esterne sono state rimosse e sostituite a fine giugno. Quattro di loro erano pesanti, 600 chili di cemento e alte quasi due metri: pensate per essere eterne.
Era l’ultimo passo, e il più visibile, nella trasformazione della chiesa in moschea. Partito dalla vendita nel 2014. Non ostante l’appello dei fedeli locali al Vaticano di bloccarla.
La trasformazione segue il cambiamento demografico del quartiere (capito vescovi? illusi di fare proseliti tra i nuovi arrivai), il North Side, una volta abitato da italiani e tedeschi, è sempre più zona di immigrati islamici da Africa e Asia.
Inutile la bella battaglia di Anna Giannantonio, residente e fedele italiana di Syracuse, per impedire al Vaticano (la Diocesi locale che dipende da Roma) di vendere la chiesa agli islamici perché la trasformassero in moschea.
Mentre le croci sono state rimosse dalle guglie della chiesa sul lato esterno, le 10.006 croci dipinte all’interno sono state invece cancellate con la vernice, i nuovi arrivati stanno cancellando il cristianesimo dal quartiere, con il beneplacito di Bergoglio: perché le religioni si muovono con i popoli.
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