Skip to main content
AuguriComunioneFrasi BellePersonaggiSpiritualità

Frasi sulla Comunione e l’Eucaristia di Papa Francesco

Comunione Papa Francesco - Aforisticamente

Annunci

Le frasi sulla sulla Comunione e l’Eucaristia di Papa Francesco sono emozionanti e profonde. Costituiscono un grande messaggio di augurio per ogni persona che fa la Comunione.

Presento una raccolta di frasi sulla Comunione e l’Eucaristia di Papa Francesco. Tra i temi correlati si veda Le frasi più belle di Papa Francesco, Frasi sulla Cresima di Papa Francesco, Frasi sul Battesimo di Papa Francesco e Biglietti e frasi di auguri per la Prima Comunione – Le 100 frasi più belle.

**

Frasi sulla Comunione e l’Eucaristia di Papa Francesco

La Comunione è il cuore dell’iniziazione cristiana ed è la sorgente della vita stessa della Chiesa.

Nell’Eucaristia incontri Gesù realmente, condividi la sua vita, senti il suo amore.

Con l’Eucaristia Gesù ci insegna a diventare più accoglienti e disponibili verso tutti i prossimi.

L’Eucaristia ci fa vedere negli altri il volto di Gesù.

L’Eucaristia, Gesù Pane di vita, è il cuore pulsante della Chiesa e rigenera in noi il dinamismo dell’amore.

Eucaristia è come una porta, una porta aperta tra il tempio e la strada, tra la fede e la storia, tra la città di Dio e la città dell’uomo.

L’Eucaristia è Gesù stesso che si dona interamente a noi.

Gesù si è spezzato, si spezza per noi. E’ l’Eucaristia. E ci chiede di darci, di spezzarci per gli altri.

Grazie al dono dell’Eucaristia anche la nostra vita diventa “pane spezzato” per i nostri fratelli.

L’Eucaristia è essenziale per noi: è Cristo che vuole entrare nella nostra vita e riempirla con la sua grazia.

Essere uomini e donne di Chiesa significa essere uomini e donne di comunione.

La felicità e l’eternità della vita dipendono dalla nostra capacità di rendere fecondo l’amore evangelico che riceviamo nell’Eucaristia.

E’ tanto importante comunicarsi; è tanto importante andare alla Messa e ricevere la comunione, perché è ricevere il corpo di Cristo, è ricevere questo Cristo che ci trasforma da dentro e ricevere questo Cristo vivo che ci prepara per il cielo.

Il pane è realmente il Corpo di Gesù donato per noi, il vino è realmente il suo Sangue versato per noi. L’Eucaristia è Gesù stesso che si dona interamente a noi. Nutrirci di Lui e dimorare in Lui mediante la Comunione eucaristica, se lo facciamo con fede, trasforma la nostra vita, la trasforma in un dono.

Gesù è il pane vivo disceso dal cielo, il pane che dà la vita eterna.

Il cuore si riempie di fiducia e di speranza pensando alle parole di Gesù riportate nel Vangelo: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno» (Gv 6,54)

L’Eucaristia è la “prenotazione” del paradiso: è Gesù che ci guida nel nostro cammino verso la vita eterna.

Nell’Eucaristia e negli altri sacramenti sperimentate l’intima vicinanza di Gesù, la dolcezza ed efficacia della sua presenza.

Gesù è vivo, è qui con noi, perciò oggi lo possiamo incontrare nell’Eucaristia. Non lo vediamo con questi occhi, ma lo vediamo con gli occhi della fede.

Nutrendoci del Corpo e del Sangue di Cristo, siamo assimilati a Lui, riceviamo in noi il suo amore, non per trattenerlo gelosamente, bensì per condividerlo con gli altri.

L’Eucaristia ci ricorda che il Signore è con noi e ci ricorda anche che non siamo individui, ma un corpo. L’Eucarestia non è un sacramento per me, è il sacramento di molti che formano un solo corpo.

L’Eucaristia è il sacramento dell’unità. Questo Pane di unità ci guarisca dall’ambizione di prevalere sugli altri, dall’ingordigia di accaparrare per sé, dal fomentare dissensi e spargere critiche; susciti la gioia di amarci senza rivalità, invidie e chiacchiere maldicenti.

E’ l’Eucaristia, che Gesù ci lascia con uno scopo preciso: che noi possiamo diventare una cosa sola con Lui. Infatti dice: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui». Quel “rimanere”: Gesù in noi e noi in Gesù. La comunione è assimilazione: mangiando Lui, diventiamo come Lui. Ma questo richiede il nostro “sì”, la nostra adesione di fede.

Cari amici, non ringrazieremo mai abbastanza il Signore per il dono che ci ha fatto con l’Eucaristia! E’ un dono tanto grande e per questo è tanto importante andare a Messa la domenica. Andare a Messa non solo per pregare, ma per ricevere la Comunione, questo pane che è il corpo di Gesù Cristo che ci salva, ci perdona, ci unisce al Padre.

Questo pane di vita, sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo, viene a noi donato gratuitamente nella mensa dell’Eucaristia. E’ ciò che ci sfama e ci disseta spiritualmente oggi e per l’eternità. Ogni volta che partecipiamo alla Santa Messa, in un certo senso, anticipiamo il cielo sulla terra.

L’Eucaristia si colloca nel cuore dell’«iniziazione cristiana», insieme al Battesimo e alla Confermazione, e costituisce la sorgente della vita stessa della Chiesa. Da questo Sacramento dell’amore, infatti, scaturisce ogni autentico cammino di fede, di comunione e di testimonianza.

Facciamo fatica a modellare la nostra esistenza su quella di Gesù, ad agire secondo i suoi criteri e non secondo i criteri del mondo. Nutrendoci di questo cibo eucaristico possiamo entrare in piena sintonia con Cristo, con i suoi sentimenti, con i suoi comportamenti.

L’Eucaristia, sorgente di amore per la vita della Chiesa, è scuola di carità e di solidarietà. Chi si nutre del Pane di Cristo non può restare indifferente dinanzi a quanti non hanno pane quotidiano”

L’Eucaristia garantisce che al centro ci sia Cristo, e che sia il suo Spirito, lo Spirito Santo a muovere i nostri passi e le nostre iniziative di incontro e di comunione.

Nel Pane di vita il Signore ci visita, facendosi cibo umile che con amore guarisce la nostra memoria, malata di frenesia.

I Sacramenti sono la presenza di Gesù Cristo in noi. Per questo è importante confessarsi e fare la Comunione.

La Comunione è una presenza che come fuoco brucia in noi gli atteggiamenti egoistici, ci purifica dalla tendenza a dare solo quando abbiamo ricevuto, e accende il desiderio di farci anche noi, in unione con Gesù, pane spezzato e sangue versato per i fratelli.

L’Eucaristia non è un premio per i buoni, è una medicina per i deboli.

Non si fa la Comunione perché ci si ritiene o si vuole apparire migliori degli altri, ma proprio perché ci si riconosce sempre bisognosi di essere accolti e rigenerati dalla misericordia di Dio, fatta carne in Gesù Cristo.

L’Eucaristia costituisce il vertice dell’azione di salvezza di Dio: il Signore Gesù, facendosi pane spezzato per noi, riversa infatti su di noi tutta la sua misericordia e il suo amore, così da rinnovare il nostro cuore, la nostra esistenza e il nostro modo di relazionarci con Lui e con i fratelli.

È per questo che comunemente, quando ci si accosta a questo Sacramento, si dice di «ricevere la Comunione», di «fare la Comunione»: questo significa che nella potenza dello Spirito Santo, la partecipazione alla mensa eucaristica ci conforma in modo unico e profondo a Cristo, facendoci pregustare già ora la piena comunione col Padre

Adesso, viene Gesù sull’altare. E lo vedremo tutti! E’ Gesù! In questo momento dobbiamo chiedere a Gesù che ci insegni a camminare nella verità e nell’amore.

Il gesto di Gesù compiuto nell’Ultima Cena è l’estremo ringraziamento al Padre per il suo amore, per la sua misericordia. “Ringraziamento” in greco si dice “eucaristia”. E per questo il Sacramento si chiama Eucaristia: è il supremo ringraziamento al Padre, che ci ha amato tanto da darci il suo Figlio per amore.

Gesù conclude il suo discorso con queste parole: «Chi mangia questo pane vivrà in eterno» (Gv 6,58). Sì, vivere in comunione reale con Gesù su questa terra ci fa già passare dalla morte alla vita. Il Cielo incomincia proprio in questa comunione con Gesù.

E ricordate che questo è il sacramento della Prima Comunione ma non dell’ultima comunione, oggi ricordatevi che Gesù vi aspetta sempre.