LA SCELTA DEL PAPA

Vaticano, il cardinale Tagle nuovo prefetto di Propaganda Fide

Va a dirigere Propaganda Fide, un dicastero sconfinato, sia come competenze che come patrimonio, non sempre gestito con oculatezza

di Andrea Carli

Cambio al vertice di Propaganda Fide: il cardinale Luis Antonio G. Tagle, Arcivescovo di Manila, è il nuovo Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli

2' di lettura

Il Cardinale Luis Antonio G. Tagle, Arcivescovo di Manila, è il nuovo Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli, Propaganda Fide. Sostituisce il cardinale Fernando Filoni. Quella del Papa è, come molte altre, una decisione a sorpresa. In cui effetti andranno soppesati.

Astro nascente dentro il Sacro Collegio
Tagle, 62 anni e a capo della Caritas internationalis, da tempo è un astro nascente dentro il Sacro Collegio. Giovane, dinamico, mediatico, bergogliano (anche se era stato nominato cardinale da Ratzinger nel suo ultimo concistoro) , è certamente un nome che ricorre nei futuri equilibri della Chiesa.

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Alla guida di una delle diocesi più ampie
Ha applicato rapidamente nella sua diocesi, una delle più sterminate del pianeta, le nuove regole sui divorziati risposati, per esempio. Non solo: è nativo filippino ma è di madre cinese, fatto non neutro.

L’ingente patrimonio di Propaganda Fide
Va a dirigere Propaganda Fide, un dicastero sconfinato, sia come competenze che come patrimonio, non sempre gestito con oculatezza. Da Propaganda passano le nomine dei vescovi in terra di missione, oltre un migliaio, tanto che la sua carica è chiamata “Papa rosso”, dal colore della berretta.

Sarà lui ad accogliere il Papa, quello vero, in piazza di Spagna (in realtà piazza Mignanelli) per la cerimonia dell’Immacolata dell’8 dicembre. La sede del dicastero è proprio lì.

Sostituisce il cardinale Filoni
Va a sostituire nella carica il cardinale Filoni, 73 anni di Manduria, diplomatico consumato, già Sostituto della Segreteria di Stato (numero tre della curia) esperto in vicino ed estremo oriente. Ma non proprio in linea con Francesco, sia per l’apertura verso la Cina sia sulle questioni della famiglia. Insomma una tradizionale conservatore, come la gran parte dei diplomatici. Sotto Benedetto XVI aveva un ruolo preminente, quello di Sostituto, e per quello Tarcisio Bertone si adoperò per una “promozione” a cardinale. Il Papa lo ha nominato patrono dell’ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro, una carica poco più che onorifica.

Per approfondire:
Papa: sulle finanze vaticane, «per la prima volta abbiamo scoperchiato la pentola»
Vaticano, un gesuita-economista alla guida dell'Economia. La «fase-2» delle nomine di Bergoglio

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