sabato 23 marzo 2024

ANTIMATERIA

 


L’antimateria è una realtà fisica che esiste solo a livello atomico, può essere osservata dai fisici del CERN (per intenderci quella enorme struttura di ricerca, inutile, nel campo delle particelle elementari che ci costa l’equivalente dell’intero bilancio di un paese medio africano... emhh beh certo... quanto può costare scavare un tunnel da Ginevra al Gran Sasso...). È un mondo alla rovescia dove l’elettrone ha carica positiva e il protone carica negativa, mentre accadono fenomeni molto strani rispetto alla norma. Qualche fisico sostiene che esisterebbero sistemi planetari, stelle, pianeti, fatti di antimateria. Certamente nessuno di noi lo potrà mai sperimentare. Se nel nostro mondo naturale l’antitetico della materia è lo spirito, nel mondo dell’antimateria potremmo chiamarlo “antispirito”. Ecco, di questo invece ne stiamo facendo una piena esperienza nel nostro tempo. È un mondo sottosopra in cui il bene è male e il male è bene, il falso assurge a vero assoluto, addirittura a norma giuridica, invece il vero viene brutalmente represso, il brutto si percepisce come bello ed il bello viene proclamato disgustoso, la femmina si esibisce come maschio mentre il maschio emula la femmina, i farabutti sono assolti ma gli onesti perseguitati, le novità vengono accolte senza riscontro mentre la tradizione è ignorata, i costumi più degeneri vengono esaltati, il demerito viene sistematicamente premiato mentre il merito è osteggiato al punto che persino i perditempo, venditori di gassose, diventano ministri, la perversione viene adottata a modello invece l’ordine naturale è calpestato, il diavolo ed i suoi accoliti sono magnificati quando i puri vengono derisi, i Comandamenti di Dio sono totalmente capovolti mentre a riferimento morale viene insegnata la depravazione.
Pure la Chiesa, nella sua compagine umana, è ormai composta di antispirito. Così un autore di libri pornografici, che proprio per questi meriti è stato promosso alla seconda carica della Chiesa, dichiara che sta preparando un documento sulla dignità umana, che, sostiene, non potrà provocare polemiche poiché perfettamente in linea con la dottrina perenne.
A noi bambini ci facevano ingoiare il cucchiaio di olio di fegato di merluzzo, facendoci vedere la caramella; c’è da chiedersi, quale olio vomitevole tenteranno poi di farci ingoiare ?

 

 

 

 

domenica 10 marzo 2024

PASTORI SMARRITI

Stamattina, ma non me lo vado a cercare, il vescovo di Fermo Rocco Pennacchio, nell’omelia, ha detto che non serve per essere buoni cristiani rispettare gli insegnamenti e i precetti della religione, basta amare…. Non so che cosa abbia detto dopo, perché sono uscito.

 

 

 

sabato 9 marzo 2024

UN DIPLOMA PER ALICE


Questi giorni, in alcune scuole di Fermo, si organizza la "cogestione", non altro che l'autogestione in chiave "condiscendente", apoteosi della democrazia, un altro dei frutti della rivoluzione. Diversi anni fa... i ragazzi che la organizzavano mi chiesero di scrivere un articolo per il loro giornalino.


UN DIPLOMA PER ALICE
Quasi una consuetudine, anche in questo anno scolastico, gli alunni hanno organizzato la cosiddetta autogestione. La parola è importante, fa pensare ad una gestione autonoma e alternativa, quasi una sfida per dimostrare come dovrebbe essere una scuola moderna, come si possa fare meglio; l’occasione per capire che cosa non funziona, cogliere i limiti e proporre cambiamenti seri; comprendere da dove viene questa noia ossessiva che induce alla rassegnazione, che non fa esprimere alcuna aspirazione verso il miglioramento e fa porre la felicità nella negazione dell’impegno scolastico.
Sono passato davanti alle aule dove si svolgevano vari corsi: psicologia, arte improvvisata, musica rock, ballo latino, ho anche dato un’occhiata in alcune di queste aule, la confusione era tanta, la conoscenza poca.
Nell’aula magna si proiettava “Arancia Meccanica”, un film che non vedevo da più di 25 anni, inquietante nella sua attualità; una ventina di ragazzi assistevano senza troppa consapevolezza alle scene iniziali del film sottolineando con risa e battute le sequenze iniziali più violente: se il gioco è finzione e la violenza è il reale non meraviglia la percezione del primo a scapito della seconda; evidentemente la scuola non riesce a far trascendere le sembianze dietro alle quali sempre più si nasconde la verità; Kubrick non avrebbe apprezzato e, visto il seguito, chissà che cosa ne avrebbe pensato Pasolini.
E non colpisce che, nelle attività svolte, i ragazzi prendessero a modelli i form televisivi ispirati alla pedanteria, al buonismo ipocrita solidale, al voierismo da lupercale pompeiano; nel loro immaginario di scuola moderna c’è la ripetizione quasi ossessiva di stilemi mediatici omogeneizzanti. Ma così il cerchio si chiude: la televisione imbonitrice e demagogica, dispensatrice di subcultura populista, in mancanza di una scuola FORTE capace di trasmettere autonomia di pensiero, viene presa a modello dai ragazzi, che impareranno ad essere bravi cittadini televisivi e nazionalpopolari e daranno il voto ai gestori, pubblici e privati, di quelle televisioni.
E’ persino banale sostenerlo, si è trattato di una FINTA AUTOGESTIONE, un modo, neanche troppo dissimulato, di anticipare di 2 settimane le vacanze di Natale. Basta recarsi nell’aula 3B, una delle più frequentate, per leggere sui muri, ma non ce ne sarebbe bisogno, quale fosse il loro primario interesse; a proposito, la ricorrenza dei “bono” supera di gran lunga quella dei “bona”, con buona pace dei profeti per le “pari opportunità”.
Ma la FINZIONE non può meravigliare. Essa è un metodo di lavoro, diventato strutturale e perciò quasi involontario. Facciamo finta che questa scuola corrisponda alle vere esigenze di formazione umana e professionale, che indulgere voglia dire educare, che la scuola dell’autonomia, dei POF e delle funzioni obiettivo sia migliore di quella dei tempi di Papini, che gli alunni siano tutti uguali, che gli insegnanti siano tutti uguali, che esista una correlazione diretta tra efficacia ed efficienza dell’insegnamento e il numero delle circolari, che il Programma Ministeriale e il Libro di Testo siano succedanei dello Spirito Santo, che una quercia possa produrre arance, ma poi che ne faremo di tutte queste finte arance visto che c’è bisogno anche delle ghiande (“uno stato è giusto quando ciascuno vi realizza le sue naturali predisposizioni.” Platone, La Repubblica).
In questa atmosfera trasandata come i pantaloni di Giovanotti e paranoica come una canzone di Daniele Silvestri, Alice è stata l’unica a conservare la sua impassibilità. Ma allora, finzione per finzione, in questa saga dell’egualitarismo politically correct, se proprio vogliamo dare un esempio di efficienza scolastica, a premio della sua dedizione totale, della sua costanza ed educazione, a premio delle nozioni che saranno passate anche per l’atrio della scuola col sole e col vento con la pioggia e con la neve, anche considerando che la sua difficoltà ad esprimerle non è poi tanto al di sotto della media, lo vogliamo dare un Diploma ad honorem ad Alice?
 
P.S.   Alice è la diligente e affettuosa cagnetta del prof. di Lettere C.V.

Claudio Gazzoli









mercoledì 6 marzo 2024

DIRITTO ALL'OMICIDIO

 

La Francia modifica la propria Costituzione inserendo l’aborto quale diritto fondamentale. Non è altro che l’ultimo atto della Rivoluzione e la dimostrazione di come la rivoluzione stessa sia il sovvertimento dalla Regalità di Nostro Signore alla regalità di Lucifero. Il “culto dell’essere supremo” emanato dalla Convenzione Nazionale su proposta di Robespierre.
Il fatto che l’80% dell’opinione pubblica sia favorevole, conferma il successo delle politiche di indottrinamento totalitario messe in atto dalla “democrazia” ed imposte dagli incappucciati che comandano da quel famigerato 14 luglio 1789.
Per quanto mi riguarda, un provvedimento che mi fa vergognare di appartenere alla specie umana. 

Claudio Gazzoli 

 

 

 

 

 

 

martedì 5 marzo 2024

LA PREGHIERA DEI FEDELI ?


Alla messa di domenica 3 marzo ho ascoltato queste due preghiere dei fedeli (vado a memoria):
-   Per i governanti affinché sempre più si impegnino a perseguire la giustizia sociale.
-   Per i nostri fratelli ebrei affinché rimangano fedeli all’antica Alleanza.
Ma quali preghiere un fedele cattolico deve aspettarsi da Santa Madre Chiesa ?
-   Per i governanti perché riconoscano la Regalità di Nostro Signore e si adoperino per promulgare leggi conformi ai suoi Comandamenti, mettendo al primo posto il diritto alla vita fin dal concepimento e la difesa della famiglia naturale.
-   Per gli ebrei affinché si convertano riconoscendo Gesù Cristo quale Figlio di Dio e si battezzino per diventare nostri fratelli in Cristo nella Nuova Alleanza.
 
La preghiera dei fedeli o la preghiera della CEI ?
 
 
 
 

mercoledì 28 febbraio 2024

GIUDA, QUELLO CHE DEVI FARE FALLO SUBITO !


 


Ho ascoltato qualcosa dei risultati in Sardegna, perché non se ne può fare a meno… ovunque ti trovi, dal barbiere, al supermercato, dal dentista, dal pescivendolo, sei costretto ad ascoltare i notiziari; anche se, delle forme di “persecuzione” della cosiddetta democrazia, è una delle meno moleste.
Non so se conviene rimanere in questa palude, dove il puzzo dell’ambiguità, che palesa la finzione più indecente, diventa ogni giorno più insopportabile, alimentato da chi si professa “conservatore” ed invece agisce come il suo, solo apparente, antagonista, con la sola differenza del camuffamento, per fare interessatamente il gioco di chi manovra i pupi di un teatrino, volgare parodia dell’arte dei pupari siciliani.
Oppure sarebbe meglio auspicarsi l’inferno, quello terreno ovviamente, che per quanto ce la metterebbero tutta, non riuscirebbe minimamente a simulare quello vero. Perché almeno non lascerebbero alcuno spazio al dubbio, farebbero quello che noi ci aspettiamo. E’ meglio che questa “passione”, che dobbiamo sicuramente vivere nella forma più diretta, arrivi subito. È meglio che: «Giuda, quello che devi fare fallo subito !».
 
 
 
 
 

 

martedì 13 febbraio 2024

LIBERATEVI DELLA TELEVISIONE

 



Da quanto ho potuto leggere sui siti che frequento, l’ultima manifestazione canora di sanremo (uso la minuscola non per oltraggio all’omonimo santo), ha confermato, ma non ce n’era bisogno, la linea ormai “dichiaratamente” satanica degli Uruk-hai che hanno preso stabilmente possesso di tutti i centri di potere, nazionale e mondiale. L’occasione di una platea sconfinata non può essere tralasciata per diffondere messaggi, palesemente ma anche occultamente (non il contrario…) di venerazione a Lucifero. Come, peraltro, è già accaduto, in tempi recenti, in occasione della inaugurazione delle Olimpiadi di Londra e del Traforo del San Gottardo il 1° giugno 2016.
A proposito di quest’ultima, con la quale sanremo condivide l'impostazione scenografica, visto che c'è qualcuno che mi dice "esagerato", Repubblica (il che è tutto dire….!) scriveva:
A destare stupore è stata però la cerimonia d'inaugurazione affidata al regista Volker Hesse, per la quale la Svizzera ha speso 9 milioni di franchi, ben 8 milioni di euro. Per qualcuno si sarebbe trattato di una cerimonia satanica vera e propria, di un rito voluto dal Nuovo Ordine Mondiale e dalla Massoneria per dedicare l'opera a Lucifero”.
Questa manifestazione, peraltro pure volgare e agli antipodi della vera musica, è organizzata e finanziata, oltre che dagli sponsor, con i fondi della RAI e quindi con il contributo di chi ne paga il canone annuale. Pertanto chi possiede un apparecchio televisivo, anche se dice di non vederla, COLLABORA IN MODO INDIRETTO MA VOLONTARIO a questa infamia. Si potrebbe dire che pure pagando le tasse si collabora a tutte le sozzure dello Stato; sì ma, visto che queste tasse purtroppo non possiamo esimerci dal pagarle, vi si COLLABORA IN MODO INDIRETTO E INVOLONTARIO.
Si può vivere senza e meglio ! Abbiamo rinunciato ad averlo e possiamo testimoniare che, dopo tre anni, non ne sentiamo affatto la mancanza. Consiglio di liberarsi di questo apparecchio, ora “digitale” ed anche dell’antenna… Negli ultimi venti anni ero solito dire che vi guardavo solo alcuni programmi virtuosi, sì ma questo è soltanto un pretesto, oltreché una lusinga ingegnosa per adescare, che non può giustificare il fatto di possederlo.






venerdì 2 febbraio 2024

OLTRE LA BARBARIE

Gli incappucciati con il grembiulino, sgraziatamente ridicoli se non fossero demoni, hanno stabilito quali sono i reati qualificati come “Crimini contro l’Umanità”. Tra essi ci sono, ovviamente, il genocidio contro gli Ebrei (non quello contro gli Armeni o i contadini sotto Stalin o i palestinesi), la rovina dei Beni Culturali (così una loro organizzazione se ne appropria per sempre…), la non accoglienza dei cosiddetti “migranti”. Guarda caso… tra questi crimini non è contemplata la pratica efferata, sistematica, planetaria dell’aborto e quello che per me (che sono nessuno…) è il CRIMINE più grande e pure più schifoso dalla comparsa dell’uomo sulla Terra, la PROPAGANDA GENDER nelle scuole, con tutti gli annessi e connessi, quali diffusione di materiale pornografico,  incitamento alla pratica della masturbazione e altre turpitudini di questo “genere”. Il bello, si fa per dire, è che questa perversione avviene pure in alcune scuole cosiddette “cattoliche”.
Tutto questo è reso possibile dalla totale assuefazione e relativo assoggettamento di quasi tutta la popolazione, di ogni età e cultura, di ogni estrazione e provenienza, al pensiero unico di matrice diabolico/pestilenziale. Tu gli dai una parvenza di benessere, gli dai la compagnia dello schermo multicolore, le luci cangianti del centro commerciale e loro, che hanno dimenticato Dio, ti danno tutto, pure la loro anima. Propagandano che 2+2 fa 7 e tutti lì a ossequiare come Fracchia davanti al suo capo: “come è buono llleiii…”. Tutto questo è reso possibile dalla connivenza di chi dovrebbe esercitare una attenta sorveglianza verso queste pratiche che rovinano, fisicamente e mentalmente, la vita intera di bambini e adolescenti inconsapevoli. Non mi risulta che qualche agente delle cosiddette "forze" del cosiddetto “ordine” o qualche procuratore abbia agito contro chi consente e contro chi propone, semplicemente con lo strumento dell’articolo 609 del Codice Penale. Ma si sa, come abbiamo potuto constatare, soprattutto in questi ultimi quattro anni, la legge vale solo "contro" i pochi non sottomessi.

 

 

 

 

 

lunedì 22 gennaio 2024

NON È UN PAESE NORMALE

Il Liceo Classico “Annibal Caro” di Fermo ha trasferito la propria sede, dall’inizio di questo anno scolastico, nei locali di un ex ristorante in zona Santa Caterina, per i lavori di manutenzione straordinaria del tetto dell’edificio, con tutti i disagi e i costi che questo ovviamente comporta.
Che cosa si sarebbe fatto in un paese normale ? Si sarebbe preparato il progetto, sia negli aspetti prettamente tecnici sia in quelli logistici e di installazione del cantiere, si sarebbero predisposti i piani di sicurezza, si sarebbe proceduto all’espletamento della gara di appalto, compresi tutti gli innumerevoli oneri burocratici, si sarebbe definito il cronoprogramma, in modo che già al primo luglio 2023 poteva essere avviato il cantiere dei lavori. Ora siamo a fine gennaio 2024 e dei lavori in via Leopardi nessuna traccia.

Ma questo non è un paese normale. Non lo è mai stato, ma ora siamo veramente "una mera espressione geografica".
Quando ero studente, tanti anni fa, Fermo era la città degli studi, ora è la città dei balocchi.

Claudio Gazzoli

 

 

 


venerdì 12 gennaio 2024

UN RIEPILOGO DEI MESSAGGI SCAMBIATI CON LE MONACHE DI CASCIA in merito alla pubblicazione della rivista Dalle Api alle Rose numero nov-dic 2023, interamente dedicata alla "accoglienza" delle persone "omo".



- il 10 gennaio mattina ho inviato a mio nome una mail di disapprovazione direttamente al monastero e al rettore della basilica di Santa Rita a Cascia, già pubblicata in questo blog.
- il pomeriggio dello stesso giorno ricevevo una mail di risposta da parte della redazione della rivista, che iniziava con "Caro Claudio" ma si limitava a considerazioni molto generiche, intrise di mieloso sentimentalismo e delle espressioni oggi in voga: "inclusione", "Dio ci ama così come siamo", "attenzione per l'altro", "gli esclusi", "gli ultimi", "todos, todos, todos", "l'ascolto", "il dialogo"... Avevo intuito che si trattava di una mail prestampata, ma non ci volevo credere.
- Il giorno 11 inviavo di nuovo una mail, questa volta solo al monastero, di replica alla loro diciamo "presa in giro". A questa mail nessuna risposta.
- Mia moglie, di propria iniziativa, inviava una sua mail di protesta, di tono se vogliamo più pesante del mio, con vari riferimenti alla Sacra Scrittura, inoppugnabili.
- Oggi mia moglie riceve una mail di risposta, identica alla mia, che iniziava con Cara Miria.

Ricevo, purtroppo, tante mail commerciali di propaganda che iniziano con Caro Claudio, sembra proprio una di quelle... solo che stavolta so che vogliono vendermi una colossale menzogna.
Senza alcun pudore hanno preparato quella porcheria e contestualmente la risposta, sgangherata e altrettanto perniciosa, alle lementele che, evidentemente, si aspettavano numerose. Proprio come chi ha preparato il virus e contestualmente l'antidoto, più letale del virus medesimo. Un'unica immensa regia.
Credo che ormai, monasteri, conventi, consacrati, sacerdoti sono chiamati a tenere in piedi un castello colossale di carte truccate che compone una incommensurabile, quasi infinita menzogna. Ma se possono riuscire a fare fesso qualcuno, non possono raggirare Nostro Signore.
Stanno giocando con il fuoco dell'Inferno, ma non lo sanno perché ormai i più di loro non ci credono, semplicemente perché non credono.
E tutto questo sta avvenendo in uno dei santuari più visitati, di una Santa tra le più venerate al mondo.
 
 
La rivista è scaricabile dal blog di Sabino Paciolla: 
 
 
 
 
La mia prima lettera al monastero e al Rettore della Basilica di Santa Rita
 
Buon giorno
Mi è capitato di leggere alcuni brani della vostra rivista Dalle Api alle Rose, numero 6, nov-dic 2023. Al di là di varie amenità, come quella che indica nella “inospitalità”, e non nel peccato di sodomia, la distruzione di Sodoma e Gomorra, mi colpisce in particolare l’editoriale del Direttore e l’articolo del Rettore della Basilica padre Luciano De Micheli, entrambi consacrati e quindi maggiormente responsabili.
Ora io mi chiedo e vi chiedo, ma chi siete voi per contraddire lo stesso Catechismo della Chiesa Cattolica ? Visto che lo stesso al punto 2357 recita:  “…. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che « gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati ». Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.” E al punto 1867  elenca il “peccato dei Sodomiti”, quello che nel Catechismo di San Pio X veniva chiamato il “peccato impuro contro natura”, tra i “peccati che gridano verso il cielo”.
Sono rimasto nauseato dalle parole del Rettore della Basilica dove è custodito il corpo di Santa Rita, venerata in tutto il mondo. Leggere: “… scoprire le risorse spirituali delle relazioni, anche omosessuali…”, senza alcun accenno al peccato e senza ricordare il requisito fondamentale richiesto alla persona “omosessuale”, affermato al punto  2359 del CCC “le persone omosessuali sono chiamate alla castità”, è un’offesa a Dio che non mi aiuta affatto nel mio cammino di affrancamento dal peccato e anzi mi scandalizza.
Per lo scandalo che avete dato, per il ruolo che ricoprite, in un Santuario così prestigioso per la cristianità intera, se non vi dimettete dai vostri relativi incarichi e non pubblicherete una smentita a tutte le bestialità contenute in quella rivista, allora vi consiglio di seguire il suggerimento di Gesù, legandovi al collo una macina di mulino, di quelle che si trovano ancora da quelle parti, come la macina del mulino di Margherita Lotti e Paolo Mancini, e gettandovi negli abissi del mare.
Claudio Gazzoli

Se qualcuno vuole inviare una mail di PROTESTA fornisco gli indirizzi:
monastero@santaritadacascia.org
infobasilica@santaritadacascia.org



LA RISPOSTA DELLA REDAZIONE DELLA RIVISTA
Avevo deciso di non pubblicarla perché ritenevo, anzi speravo, che si trattasse di una risposta "personale". Così non è stato, quindi eccola:

Caro Claudio, 

le rispondo dalla redazione di Dalle Api alle Rose, a nome delle monache del Monastero Santa Rita da Cascia, portandole innanzitutto il loro grazie per averci scritto. Ogni riflessione è per noi preziosa e tutte le opinioni hanno il nostro rispetto, perché Santa Rita, coi suoi insegnamenti, è patrimonio dell’umanità intera.

Ci dispiace se la rivista di novembre-dicembre non è stata di vostro gradimento. Il nostro obiettivo era affrontare il tema del Natale Nel tentativo di riflettere sul valore cristiano della nascita di Gesù, che ci rende “tutti figli di Dio”, come riporta il titolo. Il desiderio che avevamo era invitare a non escludere nessuno, perché il Signore non esclude nessuno dal suo abbraccio di Padre. 

Gesù è venuto e sempre viene proprio per raggiungere tutti, unire tutti, perché non esiste un elite di persone per Dio, anzi per lui siamo tutti figli, tutti amati, diversi eppure uniti nel suo amore. Uno sguardo, quello dell’amore e della fratellanza, che è stato messo in pratica anche dalla nostra Santa Rita, che nella sua vita è stata vicina principalmente ai più fragili, agli esclusi, praticando sempre l’ascolto e il dialogo, in virtù dell'amore e della pace comuni. Perciò, abbiamo sentito la necessità di toccare il tema dell'accoglienza, come spesso abbiamo fatto sempre sulle pagine della nostra rivista, verso le minoranze, verso gli ultimi, verso gli emarginati, verso i peccatori, perché è parte del nostro presente, della quotidianità di tanti che bussano al cuore di noi monache per ricevere conforto e accoglienza, appunto. 

Non vogliamo andare contro nessuno, tanto meno contro i principi della nostra fede, bensì essere a favore di una Chiesa dove ci sia ascolto e accoglienza per tutti, come il Santo Padre ci invita a fare, perché la Chiesa è una famiglia inclusiva e non esclusiva. Non c'è un'intenzione strumentale. Come monache, siamo un ponte per tutti, nessuno escluso perché questa è la volontà di Dio: indichiamo la strada, poi sarà Lui a condurre ogni persona nel suo cammino.  Non c’è neppure giudizio nelle nostre parole, poiché riteniamo che non stia a noi giudicare ma solo a Dio, e che sia invece nostro compito esercitare la misericordia. 

Nessuno di noi può dire di non essere peccatore nessuno può considerarsi migliore degli altri, ma mai Dio ci escluderà per questo. Anzi, Gesù è venuto e viene proprio per i peccatori, e noi come lui non accettiamo il peccato ma non allontaniamo i peccatori.

Speriamo di aver così meglio chiarito le ragioni della nostra scelta, sicuramente forte e importante… importante anche per tutte le famiglie che vivono una situazione simile a quella che abbiamo voluto raccontare. 

La saluto, approfittando per dirle che le monache assicurano la loro preghiera, per lei e per i suoi cari. 

Un saluto da Cascia.

 

 

LA MIA REPLICA alla loro risposta

Ringrazio per la vostra risposta della quale apprezzo il tono ma non il contenuto. Voi non avete replicato alle mie osservazioni che peraltro fanno riferimento a punti inalienabili della Dottrina perenne. Negli argomenti che riguardano la nostra fede e quindi la nostra salvezza non si possono impiegare perifrasi generiche, soprattutto da parte di chi ha professato in modo solenne di “aiutare la missione salvifica della Chiesa”.
Quale esortazione la Chiesa deve dare ad una persona con quelle inclinazioni ? La stessa che è tenuta a dare a ciascuno di noi, come peraltro ha sempre fatto, fino alla rivoluzione in corso: la costante vigilanza contro la concupiscenza della carne, come ci insegna appassionatamente Sant’Agostino. Certo che costa un sacrificio anche grave e tormentato ma non è paragonabile alle flagellazioni, anche contro le tentazioni della carne, a cui si sottoponeva Santa Rita, dalla quale non potete certamente avere il più pallido consenso. Lusingare invece sulla presunta accoglienza, da parte di Nostro Signore, di una relazione oggettivamente peccaminosa, anche se camuffata di licenzioso sentimentalismo, è indurre al peccato, con tutte le conseguenze che solo la deriva neoprotestante in atto può illudersi di disconoscere.
Il nostro comportamento deve discendere dalla Parola di Dio, così come ci è stata rivelata e dalla dottrina perenne della Chiesa; non è vero il contrario, ovvero che pur di giustificare le nostre inclinazioni e quindi la nostra condotta, arriviamo a modificare, anzi a falsificare la Parola di Dio. La vostra interpretazione del passo della Lettera ai Romani e dei motivi alla base della distruzione di Sodoma e Gomorra, oltre ad apparire ridicola ma strumentale all’annullamento del peccato, senza alcun fondamento filologico, come può constatare uno studente del primo anno del ginnasio, che si prenderebbe “due” dal professore di greco qualora presentasse quella traduzione, è contraria a millenni di esegesi biblica da parte dei padri della Chiesa e dunque mi sento di dirvi, da umile peccatore, che state mettendo seriamente in pericolo la salvezza delle vostre anime, visto che si tratta di un peccato contro lo Spirito Santo.
Ricordiamo sempre la risposta di Pietro al sommo sacerdote: «bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini» (At 5, 29). Ma più delle mie vane parole, vale quanto detto dalla Madonna alla piccola Giacinta di Fatima: «i peccati che portano più anime all’Inferno sono i peccati di carne».
Pregherò Santa Rita per la mia e la vostra conversione.
Claudio Gazzoli

 

 

LA LETTERA DI MIRIA

Buonasera, 

scrivo per commentare brevemente la Vs rivista di cui all'oggetto. C'è un solo commento adeguato: scandaloso. E Nostro Signore non é molto tenero nel dare consigli a chi dà scandalo. Ma dire che la vostra rivista dà scandalo é troppo poco. Mettere mano alla Sacra scrittura per modificarne i contenuti al fine di giustificare un peccato e farlo diventare una condizione normale da accogliere è davvero un affronto a Nostro Signore morto in croce per i nostri peccati, per riscattarci con il Suo preziosissimo Sangue. Calpestare il Sangue sparso di Nostro Signore in questo modo é davvero orribile e ancor più orribile se viene da chi, almeno apparentemente, ha consacrato la vita a Lui. Nostro Signore non ha mai giustificato il peccato, mai sminuito, all'adultera salvata dalla lapidazione ha detto "va' e non peccare più". Giustificare il peccato significa rendersi conniventi, non offrire una via di uscita ma lasciare che chi si trova nel peccato ci sprofondi sempre di più. e questa la chiamate accoglienza e misericordia? Mi domando se ad un serial killer dareste la stessa pacca sulla spalla. Ti accogliamo così come sei! Continua pure così! E non si dica che é diverso. É solo un comandamento diverso, ma fa parte dello stesso decalogo che elenca peccati mortali. Mortali vuol dire che causano la morte. Invece di ammonire affinché si eviti questa morte, come sempre ha fatto la Chiesa, si arriva addirittura a stravolgere la Scrittura per cancellare il peccato stesso. Nostro Signore é venuto soprattutto per i peccatori, ma non per dare loro una pacca sulla spalla, ma per invitarli alla conversione. Infatti ha detto che non sono i sani ad aver bisogno del medico. Evidentemente ai peccatori voleva offrire una cura, un aiuto per uscire dalla situazione di peccato. Nostro Signore ci ha donato i comandamenti per fornirci una guida, un guard rail per non sprofondare nel burrone e voi vi prodigate invece per togliere questa protezione caricandovi di una responsabilità rispetto a quel peccato perché mi risulta che chi non richiama il fratello che è nell'errore pare sia chiamato poi a rispondere del peccato del fratello. Contente voi di agevolare lo sprofondamento nel burrone di chi si trova in questa miserevole situazione e di volerci andare insieme appassionatamente! Ma non chiamatela carità. La Scrittura ci insegna che chi ama veramente corregge. 
Il ruolo di dire che il peccato non é peccato, é stato da sempre di Lucifero che ha invitato i nostri progenitori al peccato originale. Se avete deciso di dargli una mano, non mancherà di ricompensarvi come può. Contente voi se ambite a queste ricompense. 
Tanti auguri.
Da parte mia mi riprometto preghiere e atti di riparazione.
Miria Ciucci

 


 

LA RISPOSTA della Redazione alla LETTERA DI MIRIA

Cara Miria, 

le rispondo dalla redazione di Dalle Api alle Rose, a nome delle monache del Monastero Santa Rita da Cascia, portandole innanzitutto il loro grazie per averci scritto. Ogni riflessione è per noi preziosa e tutte le opinioni hanno il nostro rispetto, perché Santa Rita, coi suoi insegnamenti, è patrimonio dell’umanità intera.

Ci dispiace se la rivista di novembre-dicembre non è stata di vostro gradimento. Il nostro obiettivo era affrontare il tema del Natale Nel tentativo di riflettere sul valore cristiano della nascita di Gesù, che ci rende “tutti figli di Dio”, come riporta il titolo. Il desiderio che avevamo era invitare a non escludere nessuno, perché il Signore non esclude nessuno dal suo abbraccio di Padre. 

Gesù è venuto e sempre viene proprio per raggiungere tutti, unire tutti, perché non esiste un elite di persone per Dio, anzi per lui siamo tutti figli, tutti amati, diversi eppure uniti nel suo amore. Uno sguardo,quello dell’amore e della fratellanza, che è stato messo in pratica anche dalla nostra Santa Rita, che nella sua vita è stata vicina principalmente ai più fragili, agli esclusi, praticando sempre l’ascolto e il dialogo, in virtù dell'amore e della pace comuni. Perciò, abbiamo sentito la necessità di toccare il tema dell'accoglienza, come spesso abbiamo fatto sempre sulle pagine della nostra rivista, verso le minoranze, verso gli ultimi, verso gli emarginati,verso i peccatori, perché è parte del nostro presente, della quotidianità di tanti che bussano al cuore di noi monache per ricevere conforto e accoglienza,appunto. 

Non vogliamo andare contro nessuno, tanto meno contro i principi della nostra fede, bensì essere a favore di una Chiesa dove ci sia ascolto e accoglienza per tutti, come il Santo Padre ci invita a fare, perché la Chiesa è una famiglia inclusiva e non esclusiva. Non c'è un'intenzione strumentale. Come monache, siamo un ponte per tutti, nessuno escluso perché questa è la volontà di Dio: indichiamo la strada, poi sarà Lui a condurre ogni persona nel suo cammino.  Non c’è neppure giudizio nelle nostre parole, poiché riteniamo che non stia a noi giudicare ma solo a Dio, e che sia invece nostro compito esercitare la misericordia. 

Nessuno di noi può dire di non essere peccatore nessuno può considerarsi migliore degli altri, ma mai Dio ci escluderà per questo. Anzi, Gesù è venuto e viene proprio per i peccatori, e noi come lui non accettiamo il peccato ma non allontaniamo i peccatori.

Speriamo di aver così meglio chiarito le ragioni della nostra scelta, sicuramente forte e importante… importante anche per tutte le famiglie che vivono una situazione simile a quella che abbiamo voluto raccontare. 

La saluto, approfittando per dirle che le monache assicurano la loro preghiera, per lei e per i suoi cari. 

Un saluto da Cascia.

 

 

LA REPLICA DI MIRIA

Buonasera,

rilevo che avete preparato una lettera stardard di risposta ( visto che qualcun altro di mia conoscenza ne ha ricevuta una identica) e quindi immagino che la mia non sia né la prima nell'ultima lettera che ricevete sulle abominevoli affermazioni contenute nella Vs rivista. Lei risponde a nome delle monache e immagino che le monache non siano raggiunte dai contenuti delle nostre comunicazioni. Certo non vi fa onore neanche questo perché potrebbe essere edificante riflettere sulle questioni sollevate da chi ha rabbrividito nel leggere la vostra rivista.
La risposta standard chiaramente non risponde a quanto da me rappresentato e d'altronde non potrebbe visto che immagino vi limitiate a leggere l'oggetto e rispondere con la lettera preimpostata. A Nostro Signore però inevitabilmente dovrete rendere conto e non credo si accontenti  di questa lettera preimpostata. Povera Santa Rita, a cosa deve assistere! Ma d'altronde Lutero era un monaco agostiniano e raccomandava di peccare forte. Quindi evidentemente é stato scelto lui come esempio piuttosto che il fondatore dell'ordine. Sarebbe bene però seguirlo fino in fondo e andarsene dalla Chiesa cattolica per abbracciare la Chiesa protestante se la dottrina della Chiesa cattolica vi va troppo stretta. Almeno non avreste sulla coscienza le anime che traete in errore rassicurandole nel rimanere saldamente attaccate al loro peccato.
Per quanto mi riguarda, avreste fatto più bella figura a non rispondere affatto.
Saluti
Miria Ciucci