A volte ritornano – Lettera agli amici pentastellati

Con il governo istituzionale che si profila, cari amici 5 stelle, potrete far entrare in Italia tutti gli africani che volete, senza le faticose diatribe cui vi costringeva il Ministro dell’Interno. Si può anche  presumere che il vostro Ministro della Marina Trenta in tale governo manterrà il suo ruolo. Del resto se l’è meritato: più Salvini cercava di fare argine all’invasione,  più lei – è il caso di dirlo – remava contro. Anche Toninelli non ha scherzato nel ruolo del guastamestieri, ma facendo parte dell’ala freak del Movimento – come testimoniano quei capelli così folti e così anarchici –  si può ritenere che lo trovino poco “istituzionale”.  Del resto c’è sempre chi non viene premiato secondo i suoi meriti.
Fremono nell’ombra aspettando la luce le Boldrini, le Fedeli e le Cirinnà. Ultimamente le conquiste civili segnavano il passo.  Chi ha più sentito parlare di stepchild adoption, di uteri in affitto? Per un buon  fine-vita dovevi andartene fino in Svizzera. Non fosse per qualche benemerito magistrato d’assalto,  su tali argomenti era calato un silenzio … di tomba.
Papa Francesco sarà contento: nel nuovo governo un posto alla sua stimata Bonino non potrà mancare. Magari al ministero della famiglia, al posto di quel bacchettone di Fontana, troppo cattolico per piacergli.
È rispuntato  Prodi,  il quale come ha aperto bocca ha difeso il sistema-Bibbiano, che deve conoscere bene perché nato e soprattutto pasciuto a pochi km da casa sua. Già si intravedono i prossimi step: 1) sono tutte calunnie, 2) le famiglie omosex sono vere famiglie, 3) Claudio Foti faceva lo psicoterapeuta con la laurea in lettere, ma quella giusta gliela diamo ora a Bologna, per chiara fama.
Gli amanti del bon ton gongolano. Dove si era mai visto un ministro con le trippe al vento  circondato da cubiste su spiaggia dell’Adriatico? Meglio quelli che nei Sessanta andavano sul litorale in camicia e pantaloni lunghi, ma non col solleone, all’alba o verso l’imbrunire. Si sedevano composti sulla sedia da giardino e scrutavano pensosi l’orizzonte, tenendo tra le mani un buon libro edito da Einaudi.

Il rieccolo più celebre è però senz’altro Renzi, che le occasioni le sa prendere al volo. Lui agli insulti personali subiti da parte Vostra passa sopra senza problemi, se è per fare il bene dell’Italia: almeno così ha dichiarato. Dell’Italia o suo personale? Fatto sta che ha capito una cosa: se un bel pezzo di PD lo segue per andare fra le braccia di Grillo,  diventa lui l’ago della bilancia, anzi della bilancia democratica. Certo, cari amici 5 stelle, avrete qualche difficoltà a spiegare agli elettori come si possa governare insieme a un partito di cui per anni avete detto tutto il male possibile. Ma alla fine chi vi dirige è un comico: la coerenza è salva.

 

Alfonso Indelicato

Consigliere comunale indipendente eletto a Saronno

 

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2 commenti su “A volte ritornano – Lettera agli amici pentastellati”

  1. Ho riso molto per questa descrizione precisissima!!!!
    Ma forse ho sbagliato: era meglio PIANGERE??????

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