HALLOWEEN, IL DOLCE SCHERZETTO DEL MALIGNO

Ogni anno arriva il momento meraviglioso per noi cristiani di festeggiare la Santità a cui Dio ci chiama.

Questa è una splendida notizia per noi, una notizia per cui esultare perchè essere Santi significa essere anzitutto beati, ovvero felici. Santità vuol dire vivere una gioia piena che non si può perdere mai, vivere con un fuoco eterno nel cuore, un roveto ardente di pace interiore che è la salvezza prodotta dalla grazia dell’Amore di Dio.

E’ una gran bella notizia, perchè se Dio ci ha davvero detto “SIATE SANTI” (Esodo 11, 45), significa che possiamo esserlo, che non è una cosa impossibile, lontana da noi e destinata solo a persone che nascono con un innato eroismo. Possiamo essere anche noi Santi e vivere quindi una vita straordinaria nell’Amore.

Ogni anno, alla vigilia di questa splendida festa di Luce. c’è però da fare i conti con il diffondersi di zucche, streghe, scheletri, maghi, zombie, fantasmi e quant’altro legato al mondo opposto a quello della Luce, ovvero le tenebre.

Ogni anno arriva la festa di Halloween, che si insinua sempre di più attraverso il suo aspetto ludico e apparentemente innocente, che coinvolge giovani, adulti e soprattutto bambini attraverso il giochino del “dolcetto o scherzetto ?”.

Come ogni strategia astuta del maligno, anche in questo caso l’infiltrato cerca di insinuarsi attraverso una forma dolce, innocente, divertente, che in fondo non fa del male a nessuno, piacevole, appagante, eccetera eccetera. Ma bisogna fare attenzione, poichè in luogo del dolcetto o scherzetto ci si potrebbe ritrovare con il non tanto dolce scherzetto di una porta aperta al maligno, che non aspetta altro che qualsiasi anche piccola fessura per entrare in casa nostra. Infatti, i simboli, i segni, i gesti che facciamo non sono MAI senza alcun significato e rischiano, anche senza la nostra volontà diretta, di esporci a qualcosa di per nulla buono.

Sta scritto infatti:

Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede.” (1 Pietro 5,8-9)

C’è da non sottovalutare questo messaggio d’allerta di San Pietro. Al contrario, ogni anno si diffondono invece feste, ritrovi e mascheramenti vari ispirati a tutto ciò che è appartenente al mondo delle tenebre, dell’oscurità, del terrore e si diffonde l’invito a festeggiare Halloween e a farlo festeggiare anche ai propri figli. Dopotutto, è una festa e chi non ha voglia di partecipare ad un festa ? Giusto quei noiosi bigotti medioevali antipatici dei cristiani ! 🙂

Certo, oramai la cultura che ci circonda va adottando sempre di più come parametro di riferimento il chiedersi “CHE MALE C’E’?” piuttosto che chiedersi “CHE BENE C’E’?” per decidere se una tale cosa sia buona o meno. San Paolo ragionava in maniera opposta mettendo in guardia i destinatari delle sue lettere con un più perentorio “Tutto è lecito, ma non tutto giova” (1 Cor 6,12). Ovvero, perchè fare qualcosa che non ha in sè alcun giovamento per il corpo, per l’anima e per lo Spirito ?

Bene, per evitare di sembrare di essere contrari a priori e senza motivo, cerchiamo di capire i motivi di questa opposizione, giacchè è importante sapere che cosa si sta festeggiando, quanto meno per essere consapevoli e coscienti di cosa si sta facendo e a cosa si sta andando incontro prima di scegliere.

Partiamo dal conoscere qualcosa di più su questa festa. Halloween è la forma contratta dell’espressione inglese “All Hallows’Eve day” che letteralmente significa vigilia d’Ognissanti.

La tradizione celtica. Le origini di Halloween risalgono agli antichi druidi celti che celebravano la vigilia del nuovo anno, il 31 ottobre, in onore di Samhain, principe della morte, che veniva ringraziato per i raccolti estivi. Si tratta del capodanno celtico ed è evidente l’origine pagana della festa. Il giorno di Samhain segnava, dunque la fine dell’anno dei raccolti, marcava la transizione dall’estate all’inverno ( la stagione della morte ) ed è diventato il festival dell’aldilà che torna al di qua. In questo giorno, il dio Celtico Samhain ( dio della morte ) ha chiamato a sè le anime defunte durante l’anno e le faceva reincarnare in animali destinati a vagare al terra e a tornare in visita alle loro case la notte del 31. Allo stesso tempo gli spiriti maligni erano lasciati liberi di vagare per le campagne ad infastidire i passanti e gli abitanti. il cibo veniva lasciato in offerta sui balconi nella speranza che questi spiriti malvagi accogliessero l’offerta e passassero oltre.

Capodanno Celtico. Il 31 Ottobre, i celti si aspettavano di essere tormentati dalle anime e dagli spiriti e demoni e non era un divertimento per loro. I druidi trascinavano la gente in cerimonie nelle quali cavalli, gatti, pecore nere, esseri umani e altre offerte erano raccolti, infilati in grandi gabbie di legno e bruciati vivi. La gente si vestiva con pelli e teste di animali e danzavano intorno al fuoco e questo veniva fatto per rabbonire Samhain e tenere lontano gli spiriti maligni. L’usanza delle maschere deriva anche dall’uso di indossare una specie di travestimento per nascondere la propria identità agli spiriti.

La leggenda irlandese. Jack, fabbro malvagio e tirchio, dopo l’ennesima bevuta, viene colpito da un attacco mortale di cirrosi epatica. Il diavolo, nel reclamare la sua anima, viene raggirato da Jack e si trova costretto a rinunciare alla sua anima, facendolo tornare in vita. Jack, ignaro degli effetti della malattia, muore un anno dopo. Rifiutato in Paradiso, Jack non trova posto neanche all’inferno a causa del patto col diavolo e allora intaglia una grossa rapa mettendovi all’interno della brace fiammante. Con questa lanterna, Jack, da fantasma, torna nel mondo dei vivi.

La rivisitazione americana. Gli irlandesi, emigrati in America verso il 1850, sostituirono le rape con le zucche che divennero le “Jack o’lantern”, utilizzate la notte d’Ognissanti, pensando di tener lontani gli spiriti inquieti dei morti che tentavano, come Jack, di tornare a casa.

“Trick or treat”. E’ l’usanza del “dolcetto o scherzetto”. Il significato dell’espressione inglese è “trucco o divertimento”, ma in realtà significa: ”maledizione o sacrificio”. La notte di Halloween si chiedono soldi o cibo: se accontentati si promette prosperità e fortuna; al contrario la scherzetto diventa una maledizione alla famiglia. Il giochetto del “dolcetto o scherzetto” deriva invece dall’usanza dei druidi di andare di casa in casa in quella notte a chiedere denaro, cibo e sacrifici umani. Se erano accontentati promettevano prosperità e fortuna alla famiglia e la casa, al contrario lo scherzetto era una maledizione lanciata sulla famiglia qualora le loro richieste non venissero soddisfatte. Essi portavano con se delle grosse rape scavate e intagliate con facce demoniache (oggi le zucche ) e credevano che all’interno ci fosse uno spirito che li guidasse nella notte. Il loro piccolo demone personale.

Tutto questo è il presupposto della festa di Halloween: una tradizione pagana del mondo celtico, gonfiata da una leggenda irlandese, rivisitata dalla commercializzazione americana e importata in Europa e in Italia. Ma le obiezioni cristiane a queste favole sono evidenti.
L’anima, dopo la morte, è nelle mani di Dio e col giudizio particolare va in Paradiso, Purgatorio o Inferno e non si fa delle passeggiate.
Quando l’uomo muore, il giudizio si compie solo davanti a Dio e non al diavolo.
Il diavolo non ha nessun potere di far tornare in vita un uomo dopo la morte, cosa che compete solo a Dio.
Se si fa un patto col diavolo l’inferno accoglie a braccia aperte.
E’ superstizioso pensare di allontanare questi presunti spiriti dei morti solo con una zucca!
La storiellina di Halloween sviluppa e accredita pratiche occulte e magiche.
I morti non sono qualcosa da cui difendersi, ma per i defunti si prega, si offrono messe, si fa elemosina.

E’ davvero sconcertante quello che, apparentemente nascosto, si cela dietro questa “festaccia” che getta blasfemia sulla festa di Ognissanti e dileggia il culto cristiano dei defunti. Ma non è tutto.

Divinazione e sacrifici. Halloween è anche una notte in cui la gente sguazza nella divinazione, le carte e le ouija board. E’ la notte in cui i morti ritornano e gli spiriti vagano per la terra .

Il satanismo. Il 31 ottobre è una data importante non solo per la cultura celtica, ma anche per il satanismo. E’ uno dei quattro sabba delle streghe. I primi 3 segnavano il tempo per le stagioni “benefiche”: il risveglio della terra dopo l’inverno, il tempo della semina, il tempo della messe. Il quarto sabba marcava l’arrivo dell’inverno e la sconfitta del sole, quindi freddo e morte. Halloween, quindi, è una ricorrenza legata al mondo della magia. Il mondo dell’occulto lo definisce così: ”E’ il giorno più importante dell’anno, è il capodanno di tutto il mondo esoterico, è la festa più importante dell’anno per i seguaci di satana”. Le cosiddette “streghe” restano incinte appositamente per sacrificare il neonato in quella notte. E se vedete sparire qualche gatto nero chiedetevi il perché. E’ la notte in cui si sguazza nella divinazione, nell’astrologia, nella chiromanzia, nella medianità, nella magia, nella stregoneria, nello spiritismo, nel satanismo.

La festa di Halloween, quindi, è un rendere osanna al diavolo, il quale se adorato, anche solo per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona. La festa di Halloween è una sorta di seduta spiritica presentata sotto forma di gioco: è questa l’astuzia del demonio! (Cit. Padre Amorth, esorcista cattolico)

Ora che sappiamo qualcosa di più circa le origini di questa festa pagana. Parliamo della festa vera.

La festa di tutti i Santi, il 1 novembre si diffuse nell’ Europa latina nei secoli VIII-IX. Si iniziò a celebrare la festa di tutti i santi anche a Roma, fin dal sec. IX.
Un’unica festa per tutti i Santi, ossia per la Chiesa gloriosa, intimamente unita alla Chiesa ancora pellegrinante e sofferente. Oggi è una festa di speranza: “l’assemblea festosa dei nostri fratelli” rappresenta la parte eletta e sicuramente riuscita del popolo di Dio; ci richiama al nostro fine e alla nostra vocazione vera: la santità, cui tutti siamo chiamati non attraverso opere straordinarie, ma con il compimento fedele della grazia del battesimo.

Come Cristiani, figli del Dio Altissimo, figli del Dio della Luce, figli del Dio della Pace e della Gioia, abbiamo il dovere di ascoltare la Parola di nostro Signore che ci dice:

Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente” (Ef 5,11)

Ed anzi:

Tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri” (Fil 4,8)

Da alcuni anni è partita l’ottima iniziativa Holyween che si propone di esporre l’immagine di un Santo a propria scelta ed invita a leggerne la vita e la testimonianza, affinchè possiamo imparare la felicità da chi ha saputo trovarla, perchè siamo tutti chiamati a partecipare alla festa della Santità.

Questa si, è una festa assolutamente DA NON PERDERE !.

« Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. […] Se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo » (Rm 8,14.17).

Altri link sul tema:

Riecco Halloween, festa ad alto rischio

Halloween, festa anticristiana

3 thoughts on “HALLOWEEN, IL DOLCE SCHERZETTO DEL MALIGNO

  1. Pingback: Questo è Halloween… « Seme di salute

  2. Grazie della Vostra preziosa testimonianza di LUCE e VERITA’. Purtroppo in questa macabra festa partecipano tanti poveri ignoranti che Dio perdonerà perchè probabilmente in buona fede, ma che potrebbero arrecare danni irreparabili a tanti figli innocenti! Grazie di cuore: MAMMA FRANCESCA – VERONA

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