Nella seduta odierna la Camera ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto 24 marzo 2022, n. 24, recante disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza. Una piacevole illusione per una compagine come Alternativa che attraverso il suo capogruppo ha espresso tutto il suo sdegno in aula, non rinunciando a lanciare provocazioni verso quella che viene giudicata una falsa libertà, che ha il sapore di una libertà vigilata tra indicazioni confusionarie sulle mascherine e decisioni al limite del vago.
Sentite l’intervento dell’On. Pino Cabras.

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“Questo decreto è un fossile, un vero fossile, un incredibile anacronismo, un qualcosa di unico al mondo. È come i fossili, come quelle conchiglie che troviamo, a 4.000 metri di altezza, nelle rocce sulle Alpi e ci chiediamo come possano essere finite lì – sono storie che vengono da lontano, da milioni di anni fa -; anche questo decreto viene da un passato, che dovrebbe essere davvero passato, ma che viene perpetuato in un’altra forma, e mantiene ancora tutte le conformazioni di quello che è stato. Eppure, nel resto dell’Europa e nel resto del mondo non abbiamo una situazione paragonabile a quella dell’Italia.

Adesso vorrei dirvi una cosa populista, demagogica, ma è per capirci: voi avete buoni stipendi, potete, grazie a questi, viaggiare e vedere altri Paesi. Non dico di andare in Messico o lontano, in certi Paesi asiatici, ma potete andare in Spagna, in Portogallo, in Francia, in Danimarca, in Svezia, in Paesi abbastanza vicini a noi: in nessuno di questi Paesi troverete norme assurde come quelle che stiamo discutendo in questo decreto. Perché? Sono forse pazzi o suicidi? Vogliono mettere a repentaglio la propria popolazione? No, hanno scelto una via razionale, che si è dimostrata più efficace di quella italiana. In Italia, invece, si è voluto perpetuare un sistema, da ultimo basato sul green pass, che ha rafforzato un uso totalitario delle risorse dello Stato e che rende sudditi i cittadini.

Noi vogliamo semplicemente connetterci al buon senso del 99 per cento della popolazione mondiale, che si sta liberando anche di misure assai più blande di quelle imposte dagli squadroni della paura in Italia. Parlate di riaperture, ma la vostra trappola da bracconiere è ancora lungo il nostro cammino e noi siamo gli animali, prede di questa assurdità. Continua questa prospettiva di vessazione a danni di milioni di persone, così come continua il grande regalo all’economia dei Paesi europei. In tutti i Paesi hanno riaperto anche tutto quel poco che era chiuso, mentre qui continuerà un sistema che è pronto a scattare di nuovo, pronto alla demolizione controllata dell’economia e del lavoro, in attesa dei compratori della grande finanza. Che senso ha tenere in piedi misure assurde, che discriminano sul lavoro i non vaccinati, nella sanità e nelle scuole? La condizione in cui lasciate gli insegnanti, costretti a non insegnare, è una forma odiosa – non voglio esagerare – di mobbing di Stato, di cui il Governo e la sua maggioranza portano intera la responsabilità, con Draghi, Speranza, Bianchi, Brunetta e tutti gli altri profeti della paura; di questo siete responsabili, di un ingiustificato mobbing di Stato, senza basi scientifiche; una vergogna unica nel panorama europeo e mondiale, un crudele abuso che vuole imporre una ginnastica di obbedienza a milioni di onesti lavoratori. Assurde le mascherine per studenti e alunni; assurdo il sistema che incentiva le spinte più ipocondriache negli accordi fra le parti sociali, anziché puntare sulla vera sicurezza; assurdo l’apparato digitale, pronto a trasformarsi in un sistema di crediti sociali a punti: “se non obbedisci ai capricci del potere, ti punisco”. Quando noi di Alternativa vi facevamo leggere i lavori di quegli scienziati che dimostravano che vaccinati e non vaccinati contagiavano entrambi, parlavate di “anti-scienza”, anche ai livelli più alti dello Stato. Per voi, la soluzione era il green pass e lo è ancora, perché è ancora in piedi questa misura. Non fingiamo di fare riaperture, quando sappiamo che tutto è lì pronto a scattare di nuovo. Ma i fatti hanno la testa dura; oggi dilagano e dimostrano che avevate – e avete – torto marcio. Dunque, non può esservi giustificazione alcuna per sostenere un sistema che intrinsecamente non funziona, che si pone come una spada di Damocle sul diritto alla mobilità, allo studio, al lavoro, sulla vita di relazione di intere categorie e interi territori, mentre mette in questione turismo, ristorazione, economia di prossimità e rovina il sistema della formazione. Sono scelte autoritarie, che si vestono sempre di venature di vincolo marziale. I dati sui vaccini? Segreto militare. La condotta sull’emergenza? Segreto militare. I big data, però, sono nella disponibilità delle protettissime case farmaceutiche. Una scienza che rifiuta pubblicità e trasparenza semplicemente non è scienza, è business. Voi proteggete un business, con la scusa di proteggere i cittadini; l’abuso del potere funziona così. Avete rifiutato di ammettere che la guarigione protegge di più di un vaccino, nonostante le precedenti conoscenze e osservazioni dimostrino che le persone vaccinate hanno maggiori probabilità di essere infettate rispetto alle persone guarite. Ormai i dati sono questi. Nonostante le osservazioni, avete rifiutato di ammettere che i vaccinati sono contagiosi e, sulla base di ciò, speravate di ottenere l’immunità di gregge mediante la vaccinazione: anche in questo avete fallito. Il meglio che riuscite a fare è insistere nell’errore e vessare i cittadini, come nelle misure assurde che – ripeto – avete adottato nelle scuole e nella sanità. Non avete impostato un sistema efficace per segnalare gli effetti collaterali dei vaccini e le segnalazioni sugli effetti collaterali per voi non esistono.

Avete distrutto l’istruzione dei nostri figli e il loro futuro, avete fatto sentire in colpa i bambini, li avete spaventati, resi dipendenti, abbandonati, divisi, come attestano i presidi scolastici di tutto il Paese. Avete peggiorato gravemente le condizioni di vita, l’economia, i diritti umani, la salute mentale e fisica. Perché non mettere nel conto della salute, come sistema complessivo, anche l’enorme tasso di sofferenza psicologica che è stato inflitto al popolo italiano? Avete calunniato le persone che non si sono arrese, avete messo le persone l’una contro l’altra, diviso la società, polarizzato il discorso. Avete bollato, senza alcuna base scientifica, le persone che hanno scelto di non vaccinarsi, come nemici pubblici, come propagatori di malattie. Ricordiamo quelle parole bugiarde di Draghi su questo.

Promuovete in un modo senza precedenti una politica draconiana di discriminazione, negazione dei diritti, selezione delle persone, compresi i bambini, per le loro scelte terapeutiche, una selezione priva di qualsiasi giustificazione epidemiologica. Quando si confrontano le politiche distruttive perseguite in Italia con le politiche sane di altri Paesi, si può vedere chiaramente che la distruzione che avete causato ha solo aggiunto altre vittime a quelle vulnerabili al virus. L’economia distrutta, i disoccupati che avete causato, i bambini a cui avete negato l’istruzione, sono le vittime in eccesso, risultate dalle vostre stesse azioni. Avete trasformato un sistema sociale in un calendario zootecnico, scandito da dosi su dosi su dosi, senza più riguardo per il principio di precauzione, senza più alcuna attenzione a contemperare i diritti, gli interessi reali di masse di cittadini, trascinati nella “pfizercrazia”.

Come sottolinea Giorgio Agamben, è leso “quel principio fondamentale che è la certezza del diritto. Se lo Stato, invece di dare disciplina normativa ad un fenomeno, interviene grazie all’emergenza, sul quel fenomeno ogni 15 giorni o ogni mese, quel fenomeno non risponde più ad un principio di legalità, poiché il principio di legalità consiste nel fatto che lo Stato dà la legge e i cittadini confidano su quella legge e sulla sua stabilità. Questa cancellazione della certezza del diritto (…) implica una mutazione radicale non solo del nostro rapporto con l’ordine giuridico, ma del nostro stesso modo di vivere, perché si tratta di vivere in uno stato di illegalità normalizzata”. E quindi diventa quasi ridicolo il titolo del provvedimento, che parla di uscita dall’emergenza: l’emergenza è mantenuta artificialmente, in un modo pronto di nuovo a scattare. Aggiunge Agamben: “al paradigma della legge si sostituisce quello di clausole e formule vaghe, come ‘stato di necessità’, ‘sicurezza’, ‘ordine pubblico’, che essendo in sé indeterminate hanno bisogno che qualcuno intervenga a determinarle. Noi non abbiamo più a che fare con una legge o con una Costituzione, ma con una forza-di-legge fluttuante che può essere assunta, come vediamo oggi, da commissioni e individui, medici o esperti del tutto estranei all’ordinamento”. Ecco, ha ragione Agamben, non stiamo discutendo più la legge, ma una forza-di-legge fluttuante. I diritti costituzionali di milioni di persone sono manomessi giorno dopo giorno.

Tutto questo l’avete lasciato in piedi. Non è un caso che questa manomissione profonda della Costituzione si combini con le vostre politiche di guerra, con il fatto che ci avete portati, già di fatto, a una condizione di cobelligeranza. La gestione autoritaria della salute si sposa con la gestione anticostituzionale delle politiche di guerra, con la fornitura d’armi che avviene in totale opacità e con la prospettiva di un enorme impoverimento che sarà pagato a carissimo prezzo da milioni di cittadini. E allora qui sfidiamo chi dice che vorrebbe rimettere in discussione questo aspetto. Conte fa delle dichiarazioni, ogni tanto, sulla questione della fornitura d’armi, sulla loro non trasparenza. Quando si calendarizza questa discussione in Aula? Vi sfidiamo su questo, noi che siamo l’opposizione, e lo diciamo anche al professor Orsini che ripone speranze su Conte e non vede dove c’è opposizione in Parlamento. Siamo noi a sfidarvi su questo punto: quand’è che si discute questo argomento?”