Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque».

Sulla Creazione gli “scientifici” hanno sempre avuto da ridire. E quello non va bene, e questo nemmeno, quell’altro non può assolutamente essere possibile…
Uno di questi punti è questo:
“ Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque».
Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne.” Genesi 1,6-7

Qui si parla di acque che sono anche sopra il firmamento, sopra il cielo stellato. Oggi dovremmo dire che, secondo la Sacra Scrittura, c’è dell’acqua che avvolge l’intero universo, dell’acqua sospesa sopra l’universo.
Oibò: sarà vero? Certamente quella che daremo non sarà la risposta della scienza, ma sarà la risposta di sant’Agostino.

Leggiamo cosa scrive il Santo nel suo Commento alla Genesi, Libro II.

“Le acque al di sopra dell’aria.

  1. 8. Si potrebbe per altro pensare che il peso naturale dei vari elementi non impedisca che anche al di sopra del cielo più alto possano esserci delle acque sotto forma di minutissime gocce, grazie alle quali esse possono stare sospese anche al di sopra dello spazio occupato dall’aria che avvolge la terra. Quest’aria, sebbene più pesante e situata al di sotto del cielo superiore, è senza dubbio più leggera dell’acqua e tuttavia quei vapori si trovano al di sopra di quest’aria senza che il loro peso lo impedisca. Può darsi dunque che anche al di sopra di quel cielo si stendano vapori di acqua più leggeri delle gocce più minute, il cui peso non le costringe a cadere…Se perciò l’acqua, come noi vediamo, può ridursi in gocce tanto minute da potersi elevare in forma di vapore al di sopra dell’aria ch’è attorno a noi e che per natura è più leggera dell’acqua, perché mai non potrebbe rimanere anche al di sopra di quel cielo più leggero [dell’aria] trovandosi nello stato di gocce più minute e di vapori più leggeri?

Le acque al di sopra del cielo sidereo.

  1. 9. Anche alcuni scrittori cristiani, in base alle proprietà e ai movimenti degli astri, si sforzano di confutare coloro i quali negano che, a causa del loro peso, le acque possano stare al di sopra del cielo stellato. I medesimi affermano che il pianeta chiamato Saturno è assai freddo ed impiega trent’anni per compiere la sua rivoluzione percorrendo la fascia zodiacale, per il fatto che percorre un’orbita più lontana dal centro del mondo e perciò più ampia [di quella degli altri pianeti]…

Ciò che dunque rende, senza dubbio, freddo quel pianeta è la sua vicinanza dalle acque che si trovano al di sopra del cielo, cosa questa che non vogliono riconoscere coloro dei quali ho esposto in breve le spiegazioni relative al moto del cielo e degli astri. In base a tali congetture alcuni dei nostri studiosi s’ingegnano di controbattere coloro che rifiutano di ammettere l’esistenza di acque al di sopra del cielo e affermano che quel pianeta, il quale compie la sua rivoluzione vicino alla volta del cielo, è freddo, perché quelli siano costretti ad ammettere che le acque sono lì sospese non in virtù della leggerezza dei vapori, ma della solidità del ghiaccio. Ad ogni modo, quale che sia la natura delle acque e la forma sotto cui esse stanno lassù, non dobbiamo dubitare affatto ch’esse ci stiano; poiché ha più valore l’autorità della Sacra Scrittura che la capacità di qualsiasi ingegno umano.”

L’uomo, con la sua scienza, non arriverà mai a sapere se l’universo è avvolto dalle acque: ma Dio è Dio.
E del resto se il pianeta VHS 1256-1257 (vedi foto) a causa della speciale composizione dell’atmosfera è avvolto da nuvole di pietra anche l’intero universo può esser avvolto da un oceano immenso di acque: “ Cosa è impossibile a Dio?”.
Sicuramente il Santo aveva ragione su quello che scrisse 1.700 anni fa, la temperatura di Saturno è piuttosto fredda: -186°C. !

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