“Solo chi rimane unito a Gesù porta frutto. Gesù stesso, riprendendo Isaia, racconta la drammatica parabola dei vignaioli omicidi, mettendo in risalto il contrasto tra il lavoro paziente di Dio e il rifiuto del suo popolo. La metafora della vite, mentre esprime la cura amorevole di Dio per noi, d’altra parte ci mette in guardia, perché, se spezziamo questo legame con il Signore, non possiamo generare frutti di vita buona e noi stessi rischiamo di diventare rami secchi, che vengono gettati via”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia pronunciata durante la Messa presieduta in Piazza San Marco, a Venezia.
Sono circa 1500 i giovani che si sono radunati presso la Basilica della Madonna della Salute per l’incontro con Papa Francesco. Il Papa, proveniente dalla Giudecca, è arrivato in battello, accompagnato dal Patriarca di Venezia, Monsignor Francesco Moraglia.
La prima tappa della visita di Papa Francesco a Venezia è al carcere femminile della Giudecca. Di buon mattino il Papa atterra da Roma e incontra le detenute. “Avete un posto speciale nel mio cuore. Oggi tutti usciremo più ricchi da questo cortile – forse chi uscirà più ricco sarò io –, e il bene che ci scambieremo sarà prezioso”.
Una celebrazione intensa e molto partecipata quella del pomeriggio in San Pietro a dieci anni dalla canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII il 27 aprile 2014. A celebrarla il cardinale Giovanni Battista Re e il cardinale Comastri ha tenuto l'omelia.
“LOVEd”è un percorso di tre incontri dedicati ai giovanissimi, dai 15 ai 18 anni, in cui, partendo dalla scoperta dei tanti aspetti che compongono il nostro essere, dal corpo, alla mente, al cuore, alle passioni, "si indagherà come ci relazioniamo con noi stessi, gli altri e Dio". E' un'idea dell'Azione Cattolica e si lega alla diocesi di Roma in quanto avverrà in tre parrocchie romane.
Venticinque minuti di colloquio tra Papa Francesco e il presidente tagico Emomali Rahmon, presumibilmente sui grandi temi internazionali e sull’importanza delle piccole nazioni. Perché il Tadjikistan, piccola nazione dell’Asia Centrale, una delle ex repubbliche socialiste sovietiche, può essere partner strategico della Santa Sede in dialogo con la Russia, ma anche nel dialogo con le altre fedi, come sottolinea poi il comunicato finale dell’incontro.
Benedetto XVI è stato l’ultimo Papa a visitare Venezia nel maggio 2011 in attesa dell’arrivo – domenica – di Papa Francesco, suo successore.
Mettersi in ascolto prima di tutto. Comprendere che sinodalità e gerarchia non sono in competizione, ma due realtà che in qualche modo si compensano e si aiutano. Lavorare sulla collaborazione e sul dialogo, e non sulla polarizzazione. Il teologo Piero Coda spiega così il senso della Chiesa sinodale voluta da Papa Francesco.
Papa Francesco ha ricevuto in Udienza i Membri della Fundación Memorial Papa Francisco. "Grazie di cuore per quello che fate. Prendersi cura degli anziani significa farsi carico di un'eredità. E questa eredità, consegnarla". Francesco accoglie con queste parole i presenti.
Una “cassetta della posta” per poter lasciare un biglietto a Carlo Acutis. Un "biglietto speciale" perchè sopra ci si possono scrivere le proprie intenzioni di preghiera. E' un'idea della Chiesa di Milano, precisamente di Saronno, presso il Santuario della Madonna dei Miracoli, dove all’inizio della Quaresima è stata posta una reliquia del beato Carlo Acutis.
“Miei amatissimi genitori, sorella cara, Tonino e la mia piccola Angelica, oggi verrò fucilato, non piangete per me.
Ha iniziato il suo mandato presidenziale lo scorso 5 marzo, ed è già da Papa Francesco per la sua prima visita: Támas Sulyok, presidente di Ungheria che è succeduto a Katalin Novak dopo lo scandalo che la ha travolta, incontra Papa Francesco a un anno dalla visita in Ungheria, nel giorno in cui i pellegrini giunti da ogni parte di Ungheria sono arrivati dal Papa per la cosiddetta “visita di restituzione”, ovvero il pellegrinaggio che ringrazia della visita. E, nel corso dei colloqui bilaterali, c’è stato un focus particolare sulla pace in Ucraina, con l’Ungheria che si candida ad essere uno dei partner principali della Santa Sede nella ricerca di una pace negoziata che termini l’aggressione russa all’Ucraina – tema sul quale ha avuto una grande sintonia con Papa Francesco.
Più di 60.000 le persone presenti, 600 i pullman che sono arrivati nella capitale, 200 le diocesi presenti in piazza San Pietro oggi, il 25 aprile, con Papa Francesco. Protagonista l'Azione Cattolica.