DIO È PASSIBILE O IMPASSIBILE?

Ho mostrato in un mio libro (che è anche la mia tesi di Dottorato in Teologia Dogmatica, conseguito presso una Università Pontificia) che ci sono sia forti argomentazioni teologiche per affermare che Dio è pienamente impassibile nei confronti delle creature sia forti argomentazioni teologiche per affermare che Dio è passibile nei confronti delle creature.

Infatti, in quanto Dio, essendo Atto Puro, non ha alcuna potenza passiva, per cui non può patire o subire alcunché in alcun modo, e in quanto metafisicamente l’effetto non può essere superiore alla sua causa e quindi Dio, che è increato, non può essere causato dal creato (anche perché il creato indipendentemente dal Creatore, cioè da Dio, è un nulla), e infine in quanto «nessuno può dare ciò che non ha» (Tommaso d’Aquino, Contra impugnantes pars II, cap. 3: «Nullus potest dare quod non habet») e quindi il creato non può dare un qualcosa di increato, ci sono ragioni praticamente insuperabili a favore della totale non passività di Dio nei confronti delle creature e quindi anche a favore del fatto che Dio non può soffrire a causa delle creature, in particolare non può soffrire per il peccato delle creature.

D’altro canto, ci sono anche ragioni praticamente insuperabili a favore della presenza di una effettiva libertà di scelta nelle creature, e tale libertà implica necessariamente una passibilità nella conoscenza delle scelte effettivamente libere delle creature da parte di Dio: quindi ci sono anche ragioni praticamente imbattibili a favore di una passibilità nella conoscenza di Dio nei confronti delle creature. Inoltre, Dio ama le creature dotate di effettiva libertà di scelta e non può essere indifferente al fatto che esse peccano o no, perciò deve necessariamente dispiacersi, e quindi in qualche modo soffrire, per il peccato delle creature, per cui abbiamo anche ragioni praticamente imbattibili a favore della sofferenza di Dio per il peccato delle creature.

Inoltre (sempre nel mio libro) ho fatto vedere che questa situazione ha portato i pensatori delle diverse epoche che si sono pronunciati su questo dilemma a schierarsi per una posizione o l’altra, ma senza risolvere in modo soddisfacente tutte le argomentazioni in contrario.

D’altra parte, ho mostrato in tale libro che questo dilemma risulta anche intrecciato con diverse altre importanti tematiche teologiche.

Nella mia tesi di Dottorato, infine, ho presentato una mia soluzione a questo dilemma, soluzione che è in accordo totale con tutte le forti argomentazioni teologiche che invece minano alla base in un modo o nell’altro tutte le altre soluzioni presentate nei secoli a questo dilemma. Inoltre ho mostrato che almeno nelle sue linee fondamentali la mia soluzione è l’unica che è in accordo totale con tutte queste argomentazioni teologiche. In particolare, ho mostrato che la mia soluzione è perfettamente in linea con la retta dottrina cattolica e che sarebbe stata soddisfacente in pratica per tutti i pensatori passati se ad essi fosse stata presentata la mia soluzione.

Chi volesse approfondire queste tematiche può leggere il mio libro:

Pace C. M., L’immutabilità e l’impassibilità di Dio e le loro conseguenze sulla prescienza divina e sulla libertà creata in San Tommaso d’Aquino e in William Lane Craig: Una nuova proposta teologica, Youcanprint, Tricase (LE) 2016.

Cfr. https://www.youcanprint.it/limmutabilita-e-limpassibilita-di-dio-e-le-loro-conseguenze-sulla-prescienza-divina-e-sulla-liberta-creata-in-san-tommaso-daquino-e-in-w-l-craig/b/11caeb67-bb18-5e01-82e6-dca198479c03

oppure:

https://www.youcanprint.it/limmutabilita-e-limpassibilita-di-dio-e-le-loro-conseguenze-sulla-prescienza-divina-e-sulla-liberta-creata-in-san-tommaso-daquino-e-in-w-l-craig/b/2d57ed16-acb9-530c-ba16-dd3b5fb4e179

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