OGNI GIORNO INSIEME A DON OTTORINO ZANON

“Conoscere e amare Gesù, farlo conoscere e farlo amare”  sono le parole illuminanti del servo di Dio venerabile don Ottorino Zanon, fondatore della Pia Società san Gaetano, congregazione religioso-missionaria formata da preti e diaconi permanenti.
Il 5 giugno 2015, Papa Francesco ha dato il via libera per il riconoscimento delle virtù eroiche di don Ottorino Zanon che è, dunque, venerabile.

La parola del giorno di don Ottorino -  Domenica 21 Aprile 2024

“DOVETE ESSERE UN FORNO CHE OFFRE PANE PROFUMATO!”

Vi auguro, figlioli, che tutto quello che dite agli altri lo tiriate fuori dal cuore e non dal sacchetto! La gente vuole sangue che zampilla dal vostro cuore e non sangue coagulato raccolto da qualche libro o da una parte o dall’altra; vuole sangue che scaturisce vivo dal cuore. E non uscirà sangue dal cuore se il vostro cuore non è trafitto dalla croce.
Se non amate la croce, se non baciate la croce, se non gioite quando avete la sofferenza; se il vostro cuore non è ferito, non uscirà sangue. Voi distribuirete, distribuirete, ma panini mezzi ammuffiti, pane stantio, roba raccolta di qua e di là. No, no! Bisogna essere un forno che si apre con il pane profumato.
Dobbiamo essere pronti ad accettare almeno quelle piccole umiliazioni e quel continuo disprezzo di cui gli uomini ci riempiono nel corso delle nostre giornate.
È il regalo che gli uomini ci fanno durante il corso della giornata. Ricordate le parole di San Vincenzo de’ Paoli ad una suora: “Mi raccomando, fatevi perdonare la carità che fate!”.
Ricordatevi, figlioli: voi raccoglierete una povera serpe dal ghiaccio, la riscalderete in seno e questa serpe vi farà morire. Questa è la realtà, figlioli!
Bisogna che vi rassegniate! Lavorerete e quelli che vi faranno soffrire e patire di più saranno i più beneficiati.
Questo è il cristianesimo!
Figlioli miei, siate pronti! Cristo è morto crocifisso; gli Apostoli hanno subito il martirio.
Ricordatevi che questa non è poesia, è realtà. Anche noi dobbiamo morire consumati d’amore di Dio e Dio ci consuma nella crocifissione, nella umiliazione, nell’annientamento del nostro io: è così che trionfa la Grazia!
(M110, 6-9 del 23 novembre 1966) 








3 commenti:

  1. Grazie per questi bei pensieri giornalieri, belli da leggere ed edificanti, grazie, Michele

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    1. Grazie a te Michele. I pensieri giornalieri di questo santo sacerdote sono davvero una boccata di ossigeno. Dio ti benedica

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    2. Quando si porta una croce pesante... se guardiamo solo verso il basso, verrebbe
      la disperazione. Solamente guardando a Lui... pensando a quello che ha sofferto
      per donarci la Salvezza...troviamo la forza per andare avanti....per accettare ed
      offrire cio' che il Signore ci sta chiedendo...Possiamo essere come l'acqua che
      viene unita al vino, durante la Santa Messa...per diventare una sola cosa con Lui...che poi Lui possa offrirla al Padre, per la nostra Salvezza e del mondo intero.

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