CENNI STORICO-BIOGRAFICI

Varie informazioni sulle apparizioni mariane e sulla vita di santi, mistici e veggenti

 

Nancy Fowler - Conyers, USA
Nierse I il Grande - Armenia
(San) Nicola di Flue
Padre Nectou - Poitiers, Francia
Padre Pio da Pietrelcina - Benevento, Italia
Padre Werdin d'Otranto - Puglia, Italia
Papa Gregorio Magno
Papa Leone XIII
Papa Pio XII
Patricia Talbot - Cuenca, Ecuador
(San) Rabano Mauro
(San) Remigio di Reims
(San) Roberto Bellarmino
Rufino

 

 

 

Nancy Fowler – Conyers, USA

Nancy Fowler

Nancy Fowler nacque l'11 aprile 1948. Per un periodo di 8 anni, a partire dal 13 ottobre 1990, sarebbe stata testimone di varie apparizioni della Madonna e di Gesù. A quel tempo era sposata e madre di due figli. A Conyers in Georgia, il 13 di ogni mese, di pomeriggio, persone provenienti da tutto il mondo si raccoglievano nella sua fattoria per ascoltare il messaggio di Gesù e della Madonna.

La veggente sarebbe stata scelta per consegnare un messaggio vitale che riguarda gli Stati Uniti ed il mondo intero.

Il 30 Novembre 1987, Nancy vide una luce intensa su un crocifisso e per la prima volta Gesù le apparve: - "Lo vedevo sorridere..." - disse. Durante il 1987 Nancy iniziò a comunicare con la Madonna e anche con gli angeli. Nancy ha trascritto tutti i messaggi pubblici provenienti dalla Beata Vergine Maria e da Gesù.

Negli ultimi anni delle apparizioni la Madonna avrebbe fatto visita a Nancy una sola volta all’anno, il 13 di ottobre.

Molti dei presenti durante le apparizioni riferivano di vedere petali di fiori cadere dal cielo e di percepire un intenso profumo di rose, altri testimoniavano guarigioni, altri ancora raccontavano di aver assistito a fenomeni solari inspiegabili. La maggior parte dei pellegrini di Conyers dicevano di aver sperimentato un amore incondizionato.

La sua penultima apparizione è stata menzionata su "USA Today" nel numero del 13 ottobre 1997. Nancy ha riferito che in quella occasione Nostra Signora le è apparsa per 8 minuti. Le ha detto che la Sua prossima visita sarebbe stata anche l’ultima e che una grande guerra stava per arrivare. Nancy vide dietro di Lei l’immagine di un bambino non ancora nato.Nancy Fowler assieme ad alcuni pellegrini raccolti davanti alla sua abitazione

Il 13 ottobre 1998 Nancy, contravvenendo alle sue abitudini di non concedere interviste, si è presentata sulla mansarda della sua abitazione per una conferenza stampa di fronte alla folla di circa 100.000 persone che si era raccolta davanti alla sua fattoria per ascoltare l’ultimo messaggio di Maria. Varie televisioni internazionali tra cui la CNN e la BBC si sono occupate dell'avvenimento.

La Madonna, tra le alte cose, avrebbe detto alla Fowler: "Se siete preoccupati per il futuro...non soffermatevi su queste questioni, il futuro non deve destare preoccupazioni in coloro che cercano sinceramente Dio, lo amano e rimangono nella Sua Grazia". Nancy non ha spiegato perché quello sarebbe stato l’ultimo messaggio pubblico della Madonna, ma ha detto che Nostra Signora l’ha rassicurata dicendole: "...resterò sempre con tutti voi".

Un team scientifico guidato dal Prof. Ricardo Castanon, docente di neuropsicofisiologia all’università della Bolivia, e composto da neurologi, psichiatri, studiosi di radiazioni e specialisti di elettroencefalogrammi, poté studiare Nancy durante le apparizioni. Gli studiosi, alla luce delle loro conoscenze, della loro esperienza e dopo un’attenta analisi dei dati da loro raccolti, arrivarono alla conclusione che ai risultati della loro indagine su Nancy non era possibile attribuire una spiegazione scientifica. Il professor Castanon affermò: "Non penso che potremo spiegare queste cose. Pensiamo che l’uomo sia molto intelligente e che conosciamo tutto. Talvolta dobbiamo essere umili e dire: ecco un potere che non conosciamo e che potrebbe essere Dio".

L'Arcidiocesi locale non ha mai espresso una posizione ufficiale sull'autenticità delle apparizioni. Ma poiché gli eventi e i messaggi di Conyers non sono contrari alla dottrina cattolica, l'arcivescovo di Atlanta, monsignor Donoghue, non ha imposto alcun divieto alla diffusione dei messaggi e ai pellegrinaggi dei fedeli (a patto che non siano organizzati da religiosi).

Nancy Fowler è morta di cancro il 10 gennaio 2012 all'età di 63 anni.

 

 

Nierse I il Grande – Armenia

Nierse o Nerses o Nersete è stato un importante patriarca armeno e per questo soprannominato "il Grande". Nato attorno all'anno 330 da stirpe reale, i Gregoridi, trascorse la sua giovinezza a Cesarea dove sposò Sanducht, una principessa mamiconianea. Dopo la morte di sua moglie, fu nominato ciambellano del re Arshak dell'Armenia. Pochi anni dopo, entrato nella gerarchia ecclesiastica, fu eletto catholicos, o patriarca, nel 353.

Il suo patriarcato segna una nuova era nella storia armena. Fino ad allora la Chiesa era stata più o meno identificata con la famiglia reale e con la nobiltà; Nierse ebbe invece il merito di avvicinarla maggiormente alla gente. Al Concilio di Ashtishat (354) promulgò numerose leggi sul matrimonio, sui giorni di digiuno e sul culto divino. Costruì scuole e ospedali e mandò monaci in tutto il paese a predicare il Vangelo.

Alcune di queste riforme non furono gradite al re, e per questo venne esiliato, probabilmente verso Edessa. Dopo l'ascesa al trono del re Pap (369) tornò alla sua sede. Pap si dimostrò un sovrano dissoluto e indegno guadagnandosi così la disapprovazione di Nierse che gli proibì di entrare in chiesa. Con la scusa di cercare una riconciliazione, Pap dopo aver invitato Nierse al suo tavolo lo fece avvelenare. Morì nel 373. Viene venerato come santo dalla Chiesa ortodossa armena e da quella cattolica.

Le profezie del Patriarca armeno Nierse

 

 

(San) Nicola di Flue

Nicola di Flue

Nicola (Klaus) nacque il 21 marzo 1417 a Flüeli, nei pressi di Sachseln, nel cantone di Obwalden, in Svizzera. Fu podestà di Sachseln, consigliere e giudice cantonale e deputato alla dieta. Nel 1445 si sposò con Dorothea Wysling, da cui ebbe cinque maschi e cinque femmine.

Dopo 20 anni di matrimonio fu chiamato da Dio a vivere da eremita. Condusse una santa vita, con diversi doni mistici, tra cui la profezia e il discernimento delle coscienze. Esistono inoltre inequivocabili testimonianze storiche, tra cui quella del Vescovo, che attestano che egli per un periodo di 19 anni e mezzo si alimentò unicamente dell'Eucarestia. Fu autore di numerosi miracoli. Affrontava senza paura i continui attacchi fisici del demonio.

Si rifugiò nel Ranft, un burrone solitario presso Flüeli. Ne usciva solo per recarsi alla Messa e quando la patria ebbe bisogno di lui: nel 1473, di fronte alla minaccia austriaca, e nel 1481 e 1482 quando vi fu grave pericolo di guerra civile. I buoni risultati di questi interventi propiziarono a Bruder Klaus il titolo di "Padre della Patria".

San Nicola di Flue morì il giorno del suo 70° compleanno, il 21 marzo 1487, come da lui stesso profetizzato più di 20 anni prima. Beatificato nel 1669, venne canonizzato da Pio XII nel 1947 e proclamato patrono della Svizzera.

Le profezie di San Nicola di Flue

 

 

Padre Nectou Poitiers, Francia

Padre Nectou fu Provinciale dei Gesuiti nel sud-ovest della Francia. Veniva considerato dai sacerdoti che lo conobbero come un santo e un profeta. Profetizzò la soppressione dell’Ordine dei Gesuiti, cosa che puntualmente accadde nel 1773. Dopo la soppressione del suo Ordine, Padre Nectou andò a vivere a Poitiers.

La sua reputazione di santo indusse una madre, disperata per la morte del figlio, a portare da Padre Nectou il corpicino esanime del bambino. Diversi testimoni erano presenti quando il sacerdote resuscitò il bambino restituendolo così all’affetto della madre.

Padre Nectou aveva previsto anche la Rivoluzione Francese, fin nei minimi particolari, come poté testimoniare l’Abbé Raux.

Padre Nectou morì nel 1777.

Le profezie di Padre Nectou

 

 

Padre Pio da Pietrelcina – Benevento, Italia

Padre Pio da Pietrelcina

Padre Pio (1887-1968) nacque il 25 maggio 1887 a Pietrelcina in provincia di Benevento. Nel gennaio del 1903 entrò come novizio nell’ordine dei Padri Cappuccini e venne ordinato sacerdote nel 1910.

Qualche anno più tardi ricevette le piaghe di Nostro Signore in maniera non visibile e nel 1918 queste stigmate si aprirono definitivamente. Le sue stigmate furono qualificate dalla scienza come autentici miracoli. Erano ferite che non cicatrizzavano e non miglioravano e che rimasero inalterate per 50 anni. Inoltre ricevette dal Signore i carismi della profezia e della bilocazione, che consentiva a Padre Pio, senza lasciare il suo convento, di poter essere presente in un altro luogo situato anche a molti chilometri di distanza, per consolare un infermo, assistere un moribondo o salvare dalla morte un peccatore.

Molti miracoli, attribuiti a lui avvennero non solo sul Gargano, ma anche lontano da Lui. E mentre da un lato egli fondava un grosso movimento di spiritualità, quale è quello dei Gruppi di Preghiera, dall’altro si preoccupava anche della sofferenza della gente. La Casa Sollievo della Sofferenza sarà la sua grande opera sociale: uno degli ospedali più moderni d’Europa.

Nel 1947 a san Giovanni Rotondo, ricevette la visita di un giovane prete polacco, Karol Wojtyla, al quale padre Pio avrebbe predetto: "'tu diventerai papa, ma io vedo anche sangue e violenza su di te". La profezia non è mai stata confermata né smentita dal Papa.

Le stigmate di Padre PioLa sua fama di santità si diffuse dappertutto. Ma molte furono anche le sue sofferenze e le incomprensioni. Fu ripetutamente fatto oggetto di persecuzioni e critiche da parte della gerarchia ecclesiastica. A tutto egli reagirà con una docilità straordinaria ed un abbandono totale alla volontà dei superiori. Tutto accettò senza neanche una parola di ribellione sulle sue labbra. Papa Benedetto XV si schierò a suo favore dicendo di lui: "è una di quelle anime straordinarie che Dio invia di quando in quando per condurre gli uomini a Lui".

Credenti e miscredenti, massoni, atei e liberi pensatori vennero soggiogati dalla sua straordinaria personalità.

Moltissimi di loro torneranno alla fede: scienziati come Enrico Medi, artisti come Beniamino Gigli e Carlo Campanini, andranno spesso da lui e si dichiareranno suo figli spirituali.

Padre Pio celebrò la sua ultima messa il giorno 22 settembre 1968 e alle 2.23 del mattino del 23 settembre spirò. La sua salma rimase esposta per quattro giorni senza che desse alcun segno di decomposizione. Più di centomila persone assistettero alla sua sepoltura.

Il 2 maggio 1999 venne proclamato beato. Il 16 giugno 2002, di fronte ad una folla di oltre 300 mila persone convenute in Piazza San Pietro da ogni parte del mondo, Papa Giovanni Paolo II ha proclamato solennemente santo il Beato Padre Pio da Pietrelcina. Il suo nome è stato inserito nel calendario liturgico alla data del 23 settembre.

 

 

Padre Werdin d'Otranto – Puglia, Italia

L'abate Werdin o Ubertin visse nel XIII secolo a Otranto, nell'attuale Puglia.

La sua famosa profezia, da lui scritta su pergamena negli ultimi giorni di vita, venne affidata ai suoi discepoli Giacomo d’Otranto e Mauro di Palermo col mandato di depositarla al momento della sua morte, avvenuta pare nel 1279, nella tomba assieme alla sua salma. In seguito al ritrovamento della sua tomba, durante dei lavori di ristrutturazione, l’Arcivescovo della città ne ordinò l’apertura e qui venne rinvenuto il manoscritto dell'abate.

Il manoscritto è stato pubblicato nel 1600 col titolo di Vaticinium memorabile in una raccolta di 2 volumi, e si trova a pagina 1007 del secondo volume.

Le profezie di Padre Werdin d'Otranto

 

 

Papa Gregorio Magno

Gregorio nacque a Roma attorno al 535. Di nobile famiglia, studiò diritto e, alla morte di suo padre Gordiano, fu praefectus urbis (572-74), prima di diventare monaco (575).

Dopo un soggiorno a Costantinopoli, come rappresentante di Pelagio II, fu eletto papa il 3 settembre 590, chiamato alla suprema carica dall'entusiasmo del popolo e dall’insistenza del clero e del senato di Roma. Si dimostrò sempre saggio e avveduto. Il suo papato fu una costante azione volta ad alleviare le condizioni di miseria dei fedeli. Vedendo nel papato non il potere ma una guida per l'umanità, cercò di diffondere il costume monastico benedettino e provvide alla moralizzazione del chiericato secolare.

Nonostante fosse piuttosto cagionevole di salute, la sua attività, in quattordici anni di pontificato (dal 3 settembre 590 al 12 marzo 604) fu estremamente intensa: amministrò la cosa pubblica con puntigliosa equità, supplendo all'incuria dei funzionari imperiali; si occupò degli acquedotti; favorì l'insediamento dei coloni eliminando ogni residuo di servitù della gleba. Seppe allontanare la minaccia dei longobardi, sia pure assoggettandosi a un tributo, e provvide alla riorganizzazione amministrativa e agricola del patrimonio della Chiesa, staccandosi via via dall'influenza dell'impero bizantino.

Importante fu l'azione di evangelizzazione da lui promossa, che vide la conversione dei longobardi e la missione in Britannia di Agostino di Canterbury.

Lasciò scritti di carattere pastorale, morale, e spirituale, che formarono intere generazioni cristiane.

Scrisse omelie, dialoghi e il Liber regulae pastoralis (591), che contiene i principi ispiratori della riforma dei costumi ecclesiastici che egli perseguì e che ha costituito per tutto il medioevo uno dei testi base della formazione pastorale. Elaborò un Sacramentario che porta il suo nome e costituisce il nucleo fondamentale del Messale Romano.

Morì a Roma il 12 marzo 604.

È stato canonizzato dalla Chiesa (festa: 3.9).

Consulta anche: Un quadro generale degli eventi degli Ultimi Tempi secondo la Tradizione

 

 

Papa Leone XIII

Papa Leone XIII

Papa Leone XIII, al secolo Vincenzo Gioacchino Pecci, nacque a Carpineto Romano il 2.3.1810 e morì a Roma il 20.7.1903.

Dopo una lunga esperienza nella diplomazia pontificia, fu eletto papa il 20.2.1878 e mostrò subito un atteggiamento conciliante in merito alla questione romana, avviando anzi una nuova tendenza culturale all'interno della chiesa che ne sottolineava il mandato eminentemente spirituale verso la società.

Di fondamentale importanza rimane il suo intervento sui problemi sociali e politici contemporanei con la pubblicazione dell'enciclica Rerum novarum (15.5.1891). In essa riconfermò la condanna del socialismo, ma anche della degenerazione della dignità umana che poteva comportare un sistema basato esclusivamente sul profitto, riconoscendo il diritto degli operai a organizzare la propria opposizione a un tale stato di cose.

In campo più strettamente dottrinale il suo pontificato fu caratterizzato dal recupero della tradizione teologica tomista. Frutti di tale politica più conciliante furono anche la cessazione della Kulturkampf in Germania e il riavvicinamento dei cattolici francesi alla repubblica (1892).

Il 13 Ottobre 1884 Leone XIII ebbe una visione mentre celebrava la Messa. Il Pontefice descrivendo con orrore questa visione disse che riguardava il futuro della Chiesa, un periodo di circa cento anni in avanti quando il potere di Satana avrebbe raggiunto il suo culmine.

Di questo episodio sono note diverse versioni; in quella più comunemente accettata si dice che Leone XIII avrebbe sentito due voci: una dolce e gentile, l’altra roca e aspra. Gli parve che queste voci provenissero da vicino al tabernacolo. Subito comprese che la voce dolce e gentile era quella di Nostro Signore mentre quella roca e aspra era di Satana.

In questo dialogo Satana affermava con orgoglio di poter distruggere la Chiesa, ma per fare questo chiedeva più tempo e più potere.

Nostro Signore acconsentì alla richiesta e gli chiese di quanto tempo e di quanto potere avesse bisogno. Satana rispose che aveva bisogno di 75 o 100 anni e un maggior potere su coloro che si fossero messi al suo servizio.

Nostro Signore accordò a Satana il tempo e il potere che chiedeva, dandogli piena libertà di disporne come voleva.

Leone XIII rimase così scosso da questa esperienza che scrisse una preghiera in onore di San Michele per la protezione della Chiesa:

San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia, contro la malvagità e le insidie del diavolo sii nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! E tu, principe delle milizie celesti, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime.

Il pontefice dispose che questa preghiera fosse detta alla fine di ogni Messa. Questa disposizione venne seguita fino agli anni ‘60, quando, con la riforma della Messa attuata dal Concilio Vaticano II (1962-65), la preghiera venne definitivamente soppressa dalla liturgia.

 

 

Papa Pio XII

Papa Pio XII

Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876. Di famiglia nobile, compì i primi studi a Roma, e fin da giovanissimo manifestò una grande dedizione allo studio che, assieme ad una vita molto disciplinata, fecero di lui uno studente esemplare. Frequentò l'Università Gregoriana.

Fu ordinato sacerdote nel 1899. Dal 1909 al 1914 fu professore di Diplomazia Ecclesiastica nella Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici. Nel 1914 fu nominato segretario della Congregazione degli Affari Ecclesiastici. Nel 1917 fu eletto nunzio a Monaco di Baviera. Nel 1929 venne nominato cardinale e succedette a P. Gasparri nella carica di segretario di stato. Come tale fu responsabile dei concordati con l'Austria (1933) e con la Germania nazionalsocialista (1933).

Fu eletto papa il 2 marzo del 1939 alla vigilia della seconda guerra mondiale, che tentò invano di scongiurare. Nel 1949 comminò la scomunica ai comunisti.

In campo teologico, il 1 novembre 1950 promulgò il dogma dell'Assunzione di Maria, pubblicò importanti encicliche: la "Mystici corporis Christi" (1943), dove spiegava la natura della Chiesa come Corpo mistico di Cristo, la "Divino afflante Spiritu" (1943), con la quale permetteva l'uso dei moderni metodi storici di analisi nell’esegesi della Sacra Scrittura, e la "Sempiternus Rex" (1951), pubblicata in occasione del XV centenario del Concilio di Calcedonia.

Morì a Castel Gandolfo il 9 ottobre1958.

 

 

Patricia Talbot – Cuenca, Ecuador

Patricia Talbot de Vega

Patricia Talbot, è la veggente delle apparizioni di El Cajas (una località nei pressi di Cuenca, in Ecuador). La prima apparizione ebbe luogo il 28 agosto del 1988, quando Patricia aveva sedici anni. Alle 4.30 del mattino la ragazza fu svegliata dalla Madonna che le apparve in una grande luce. A questa apparizione ne seguiranno molte altre, fino all’ultima, avvenuta il 3 marzo 1990. La Madre di Dio si presentò alla ragazza col titolo di "Guardiana della Fede". Nei suoi messaggi chiedeva: preghiera, digiuno, recita del Santo Rosario, Penitenza, partecipazione quotidiana alla Santa Messa e visita al SS. Sacramento, la consacrazione al Sacro Cuore di suo Figlio e al suo Cuore Immacolato, l’uso dello scapolare.

Il 9 settembre e il 7 ottobre 1989 la Madonna parlò del futuro dell’umanità facendo cenno alla possibilità di una Terza Guerra Mondiale, a catastrofi, sia naturali che causate dall’uomo, che si sarebbero verificate in un futuro non lontano e parlò anche di "grandi castighi". È da notare che quando Patricia ebbe le apparizioni, non era a conoscenza degli scritti di Padre Stefano Gobbi o di altri mistici sparsi in tutto il mondo che hanno ricevuto rivelazioni simili.

Il giorno dell’ultima apparizione, il 3 marzo 1990, più di 115.000 persone erano presenti a El Cajas.

Oltre alle apparizioni della Madonna, di Gesù e di angeli, si verificarono anche altri fatti straordinari. Alcune statue e immagini sacre nella casa di Patricia iniziarono a versare lacrime e a essudare olio profumato. Le voci sugli eventi miracolosi di cui era protagonista si diffusero rapidamente in tutta la città, specialmente dopo che anche in altre case numerose immagini avevano iniziato a essudare olio. Inoltre si registrarono molti casi di guarigioni "miracolose".

Oggi Patricia vive nella città di Cuenca, è sposata e non ha figli. Dedica il suo tempo alle opere caritative, alla catechesi e a rafforzare la comunità "Guardiana de la Fe" che si è formata a seguito delle apparizioni. Il suo lavoro nella comunità di cui fa parte è stato in questi ultimi anni silenzioso ma molto attivo.

Il famoso mariologo Padre René Laurentin, che ebbe modo di interessarsi a questo caso, ha affermato che studiando i documenti e parlando con la veggente ha tratto un’impressione molto favorevole sulle apparizioni di Cuenca.

La Chiesa non ha ancora espresso una posizione ufficiale su queste apparizioni. Tuttavia l’8 dicembre 2002 l’Arcivescovo di Cuenca, Mons. Vicente Cisneros, ha dichiarato El Jardín del Cajas - il luogo dove si sono svolte le apparizioni - Santuario Mariano, comunicando anche la decisione di voler costruire nel sito un tempio dedicato alla Santissima Trinità e all’Immacolata Vergine Maria.

Per un approfondimento consulta: "El Cajas: le apparizioni della "Guardiana della Fede". I fatti, i messaggi, gli studi scientifici sulla veggente"

 

 

(San) Rabano Mauro

Rabano Mauro nacque a Magonza intorno al 784. Entrò ancora bambino nell'abbazia benedettina di Fulda. A 17 anni aveva già completato gli studi ed era insegnante nel monastero. Venne ordinato Sacerdote nell'815 e nel 822 divenne abate. Nell'847 fu nominato arcivescovo di Magonza da Ludovico il Pio, figlio e successore di Carlo Magno.

Come teologo, Rabano sostenne la distinzione fra la predestinazione, che rende salvi i meritevoli, e la prescienza divina, che conosce i peccatori senza possibilità di salvezza. La sua opera teologica e culturale ebbe il merito di tramandare il pensiero dei suoi maestri (Isidoro da Siviglia, Beda, Gregorio Magno, Prisciano); egli contribuì in modo determinante alla diffusione della cultura classica e cristiana sul territorio tedesco, guadagnandosi l'appellativo di "praeceptor Germaniae".

Rabano fu probabilmente uno degli uomini più eruditi della sua epoca. Nella scrittura e nella conoscenza della patristica non aveva eguali, per questo divenne presto uno degli uomini più illustri della sua epoca. Fu un cronista scrupoloso nel campo della Tradizione orale e della profezia dell'epoca patristica nell'Europa Occidentale.

San Rabano Mauro morì a Magonza nell'856.

Consulta anche: Un quadro generale degli eventi degli Ultimi Tempi secondo la Tradizione

 

 

(San) Remigio di Reims

San Remigio che guarisce il cieco indemoniato

San Remigio nacque a Laon, in Francia, attorno al 437 d.C. da genitori nobili e pii (sua madre era Santa Celina). I due avevano avuto già due figli e, per via dell’età ormai avanzata, non speravano più da molto tempo di poterne avere altri, quando un vecchio monaco cieco annunciò loro che gli sarebbe nato un figlio che sarebbe stato la luce dei Franchi, e avrebbe tolto questi nuovi conquistatori dall'idolatria in cui erano immersi.

I talenti e le virtù di San Remigio fecero sì che all'età di ventidue anni venisse acclamato Arcivescovo di Reims. La sua consacrazione fu segnata da un prodigio: il volto di San Remigio apparve splendente di luce ed il suo corpo emanava una fragranza celeste.

Era insolitamente alto, il suo volto manifestava un misto di maestà e serenità; il suo portamento era umile e gentile. Era colto e dotato di grande capacità oratoria, e la sua pietà e carità non avevano limiti.

I miracoli che operava aumentarono a dismisura la sua fama di santità: durante i suoi pasti gli uccelli venivano a prendere il pane dalle sue mani; guarì un cieco posseduto dal diavolo; riempì di vino, con il segno della croce, un vaso quasi vuoto; spense, con la sua sola presenza, un terribile incendio che minacciava la città di Reims; liberò dal diavolo una ragazza che San Benedetto non era stato in grado di esorcizzare; risuscitò una giovane donna e operò molti altri prodigi.

Da Santa Clotilde sappiamo che suo marito Clodoveo, il quinto dei re merovingi, fu battezzato dal Santo nel 496 nella Cattedrale di Reims, dopo aver vinto la famosa battaglia di Tolbiac; così Clodoveo tenne fede alla promessa che aveva fatto di adottare la religione della moglie cristiana se avesse respinto gli eserciti invasori. La notte prima del Battesimo, San Remigio era andato a trovare il re, e mentre teneva un discorso sulla vanità dei falsi dei e sui grandi misteri della religione cristiana, la chiesa fu riempita di luce e di un profumo celeste. Il Santo predisse per Clodoveo e Santa Clotilde la futura grandezza dei re di Francia, se fossero rimasti fedeli a Dio e alla Chiesa.

Oltre all'unzione per il battesimo, San Remigio aveva conferito al re Clodoveo l'unzione reale. Due sorelle del re, tremila signori, una folla di soldati, donne e bambini furono battezzati lo stesso giorno. Da quel momento la cattedrale di Reims fu il luogo dove vennero consacrati i re di Francia successivi.

San Remigio combatté l’arianesimo e presiedette il Primo Concilio Cattolico di Orleans. Alla fine si convertirono in così tanti che grazie a lui la Francia divenne un regno cattolico. Da quel momento, la Francia cattolica ha goduto del suo titolo di figlia maggiore della Chiesa.

San Remigio divenne cieco nella sua vecchiaia e approfittò di questa infermità per dedicarsi assiduamente alla preghiera. Dopo aver acquistato la vista miracolosamente ed aver celebrato per l'ultima volta il Santo Sacrificio, morì il 13 gennaio del 533, alla veneranda età di circa novantasei anni.

Consulta anche: La profezia di San Remigio di Reims sul destino della Francia

 

 

(San) Roberto Bellarmino

S. Roberto Bellarmino

Roberto Bellarmino nacque a Montepulciano il 4 ottobre 1542, in una ricca e numerosa famiglia, da Vincenzo Bellarmino e Cinzia Cervini. Era nipote di papa Marcello II (la madre di Roberto era sorella di Marcello).

Il 20 settembre 1560 entrò nella Compagnia di Gesù. Studiò teologia a Padova e a Lovanio e nel 1576 divenne primo titolare della cattedra di apologetica dell'ortodossia cattolica all'Università Gregoriana, istruendo in particolare gli studenti inglesi e tedeschi che in patria avrebbero dovuto combattere le dottrine protestanti. Nel 1599 venne nominato cardinale e arcivescovo di Capua. Alla morte di Clemente VIII tornò a Roma, dove esercitò un grande influsso come teologo ufficiale della Chiesa, con la sua dottrina e con l'esempio della sua carità e semplicità di vita, che la gente ammirava.

La sua produzione letteraria è molto ricca: si tratta principalmente di catechesi ed opere esegetiche, pastorali e ascetiche. Di grande importanza fu "De controversiis", un'opera monumentale di apologetica che fece molta impressione in tutta Europa e nella quale Bellarmino affrontò le varie controversie del tempo. La sua vasta erudizione e la vigorosa dialettica posta al servizio della dottrina cattolica gli valsero il titolo di "martello degli eretici".

Morì a Roma il 17 settembre 1621. E' stato proclamato santo (nel 1930) e dottore della Chiesa (nel 1931) da papa Pio XI.

Consulta anche: Un quadro generale degli eventi degli Ultimi Tempi secondo la Tradizione

 

 

Rufino

Tirannio Rufino nacque fra il 340 e il 345 a Concordia, presso Pordenone, da genitori cristiani. Mentre studiava a Roma ebbe modo di conoscere S. Girolamo. Visse alcuni anni come monaco in un monastero di Aquileia, e qui venne battezzato attorno al 370.

Nel 371 viaggiò in Egitto. Si stabilì per alcuni anni ad Alessandria dove, affascinato dall'insegnamento di Origene, fu allievo di Didimo il Cieco (origenista e capo della scuola catechetica alessandrina). Nel 378 si trasferì a Gerusalemme, ove visse come monaco in un monastero sul Monte degli Ulivi. Qui nel 390 ricevette l'ordinazione sacerdotale da Giovanni, vescovo di Gerusalemme.

Nel 397 Rufino tornò ad Aquileia. Successivamente si trasferì in Sicilia dove negli ultimi anni della sua vita si dedicò alla traduzione delle omelie di Origene.

Morì a Messina nel 410.

Rufino esercitò un’influenza non trascurabile sulla teologia e sulla letteratura cristiana d’occidente, innanzitutto per via della sua attività di traduttore. Poiché la conoscenza della lingua greca diventava sempre più rara nell'Occidente, egli si propose di rendere accessibili importanti opere letterarie greche a coloro che si interessavano alle questioni teologiche. Fra le sue opere originali troviamo: De Adulteratione Librorum Origenisan; De Benedictionibus XII Patriarcharum Libri II; Apologia s. Invectivarum in Hieronymum Libri II; Apologia pro Fide Sua ad Anastasium Pontificem; Historia Eremitica; Expositio Symboli.

Consulta anche: Un quadro generale degli eventi degli Ultimi Tempi secondo la Tradizione

 

 

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