Burke, il cardinale No Vax finito in terapia intensiva

di Redazione Cronache

Chi è il porporato citato dal Papa per le sue posizioni negazioniste. Americano del Wisconsin è stato ricoverato in un ospedale. Dopo la sedazione le sue condizioni sono migliorate ed è uscito dall’intensiva

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«Anche nel collegio cardinalizio ci sono negazionisti e uno di questi, poveretto, è ricoverato con il virus... ironia della vita», ha detto papa Francesco sul volo papale di ritorno da Bratislava. Il pontefice si riferiva al cardinale e arcivescovo statunitense Raymond Burke, famoso per le sue posizioni no vax, che in agosto era finito in terapia intensiva all’ospedale in Wisconsin dopo essere stato contagiato dal Covid.

Tradizionalista

Burke, 73 anni, ex presidente del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica e dal novembre 2014 patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, è poi uscito dal reparto dei pazienti gravi ma è ancora ricoverato. È considerato uno degli esponenti più conservatori e tradizionalisti del Collegio Cardinalizio, tra coloro che sono in aperto dissenso con le linee di Papa Francesco.

Mascherine i microchip

Critico rispetto a un certo utilizzo della mascherina, nei mesi scorsi si era espresso più volte in modo critico sui vaccini, avallando l’ipotesi estrema che servano a iniettare un microchip sotto la pelle. Burke risiede a Roma ma ha contratto il covid durante una vista nel Wisconsin, dove è nato.

«Ha fiducia nei medici»

In un comunicato sulle sue condizioni di salute si informava che «il cardinale ha grande fiducia nelle cure che sta ricevendo». Quando era sedato e ventilato aveva ricevuto i sacramenti da sacerdoti a lui vicini. Poi le condizioni sono sembrate meno gravi ed è stato trasferito di reparto, uscendo dall’intensiva. «Sia lodato Gesù Cristo!», scriveva lo staff del cardinale per informare sul miglioramento delle condizioni di salute del cardinale.

15 settembre 2021 (modifica il 15 settembre 2021 | 21:06)