Alla lettura della notizia in molti hanno pensato: ci risiamo, questo è un film rivisto. Ed è più o meno così che hanno commentato in molti sui social. La Germania studia dei luoghi di semi detenzione riservati a chi non rispetta le norme anti-Covid. A riportare in Italia la notizia lanciata in Germania dai quotidiani Bild e Die Welt è stato Antonio Di Siene su lantidiplomatico.it: “All’inizio non ci credevo nemmeno io. Quando ho visto scorrere le immagini esclusive dei casermoni di mattoni rossi circondati da reti metalliche e filo spinato un senso di straniamento e nausea mi ha assalito. Non ci credevo. Ho cominciato compulsivamente a cercare conferme su Google, non c’è voluto molto. Sono bastati pochi minuti”. (Continua a leggere dopo la foto)
A Neumünster, non lontano dalla Lubecca di Gunter Grass, fra pochi giorni sarà inaugurato il primo centro di detenzione per i cittadini che non rispettano i protocolli anti-covid. “Confortevoli celle di dodici metri quadrati, un piccolo bagno, finestra, letto di legno, tavolo e sedia, pronte per ospitare gli “infetti”. A sorvegliare gli internati una dozzina di ex agenti di polizia penitenziaria offertisi volontari per l’impiego”. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Perché al netto di come la si pensi sulla pandemia l’unica domanda davvero importante da porsi è questa. Di fronte alla non univocità dei dati sulla mortalità, stante l’incertezza sulla contagiosità degli asintomatici, preso atto della non completa affidabilità dei test pcr (ammessa anche dall’OMS) è eticamente, moralmente e giuridicamente accettabile tutto questo?”. (Continua a leggere dopo la foto)
Chiude Di Siena: “La mia risposta è un perentorio no. Oggi è il virus, domani potrebbe essere il rifiuto vaccinale, dopodomani chissà.”
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