Non tutto è bello nel Pride. Ma la scelta di dedicarlo a Don Gallo merita un applauso

Il Liguria Pride 2018 è dedicato a Don Andrea Gallo che avrebbe compiuto 90 anni. Questa scelta è molto bella e merita apprezzamento. Non che la comunità Lgbt debba essere “giudicata” dal nostro giornale, tutte le persone meritano stima e fiducia e il nostro appoggio affinchè vedano riconosciuti i loro diritti, che poi sono quelli di tutti, e l’impegno della redazione affinchè nessuno possa discriminare, emarginare e condannare. Ma alcune espressioni dei Pride non possiamo condividerle, ad esempio una deriva blasfema che talvolta si è manifestata, forse come reazione. E tuttavia ricordare Don Gallo insieme alle persone che ha sempre difeso e tanto amato rappresenta un’occasione preziosa per la nostra città, della quale don Gallo è un simbolo positivo che unisce e non divide.

La sua grande fede lo ha portato ad esempio a pregare Gesù affinché un giovane ragazzo gay single potesse trovare l’amore della sua vita.
“Ho tre lauree, una quarta in cantiere, ma non basta a rendermi la vita entusiasmante – aveva scritto il giovane al sacerdote – ho un posto di lavoro statale fisso, ma non basta a rendermi la vita entusiasmante, ho la salute buona, ma non basta a rendermi la vita entusiasmante, ho tanti amici e amiche, ma non basta a rendermi la vita entusiasmante, puoi pregare per me? So che vuoi bene a Gesù, spero non mi lasci solo, sono single, anch’io sono fatto di carne”. “Prego per te – rispose don Gallo – che tu possa esprimere tutti i tuoi sentimenti, desideri di affetto e diritti”. Di don Gallo ricordiamo anche quel che disse al Pride 2009: “dimmi chi escludi e ti dirò chi sei”. Lui, il fondatore della Comunità di San Benedetto, non escludeva nessuno.

Lo scorso anno erano state 8000 le persone scese in piazza a Genova per il Liguria Pride. Quest’anno gli organizzatori puntano ancora più in alto. Anche per rispondere alle istituzioni – Regione Liguria e Comune di Genova – che hanno deciso (Tursi per la prima volta) di non patrocinare l’evento. Ed è possibile che in effetti, la reazione di difesa dei diritti di genere, possa portare a manifestare molti cittadini e cittadine anche al di fuori, come sempre accade per questo tipo di iniziative, della comunità Lgbt.

Tutto pronto quindi per il corteo che domani, sabato 16 giugno, sfilerà tra le strade di Genova. Il percorso sarà lo stesso dello scorso anno. Il concentramento sarà alle 15 davanti alla comunità di San Benedetto al porto. Si muoverà verso via Balbi, piazza della Nunziata, Corvetto e via Serra per poi proseguire in via XX Settembre e concludersi in piazza De Ferrari. In serata festa al Banano Tsunami, al porto antico.

La madrina della manifestazione sarà la presidente di Emergency Cecilia Strada. Prevista anche la partecipazione della presidente delle Famiglie arcobaleno, Marilena Grassodonia per rilanciare anche la battaglia per il riconoscimento della doppia maternità o paternità per i figli di coppie gay.