Canonizzazione: culto confermato da papa Pio IX nel 1851, Roma
Roselina nacque in una famiglia aristocratica della Francia meridionale, con il nome di Roseline de Villeneuve. Suo padre era "Baron des Arcs" (les Arcs è una cittadina del Var, dipartimento della Provenza, a sud di Draguignan) e sua madre veniva dalla distinta famiglia dei Sabran. Roselina venne educata dalle clarisse, ma volendo seguire una regola più dura, a venticinque anni entrò nel convento certosino di Bertrand. Dodici anni dopo venne nominata priora di Celle Roubaud, sempre in Provenza.
Visse in maniera estremamente austera, mangiando poco e dormendo pochissimo, e diventando famosa per le sue doti di lettura del pensiero. Era ricercata da chi necessitava di un consiglio, e il tema principale del suo messaggio era: «Conosci te stesso».
Morì nel 1329 e il suo corpo, descritto come "incredibilmente bello" post mortemi, venne riesumato cinque anni dopo e trovato in uno stato di conservazione talmente perfetta che l'ecclesiastico che presiedeva alla riesumazione, colpito dalla bellezza dei suoi occhi, li cavò dalla testa (l'eufemismo tecnico sarebbe "cnucleò"), mettendoli in un altro reliquiario, dove si dice fossero ancora incorrotti circa trecento anni dopo. Il suo culto è stato confermato nel 1851.
MARTIROLOGIO ROMANO. Presso Fréjus nella Provenza in Francia, santa Roselina, priora di Celle-Roubaud dell’Ordine certosino, che rifulse per l’abnegazione, il digiuno dal cibo e dal sonno e l’austerità di vita.
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