Il Partito Radicale di Cuneo e l’Associazione Radicale “Gianfranco Donadei” della provincia Granda hanno organizzato una mobilitazione per le giornate dell’11 e 12 dicembre dal titolo: “Dietro le sbarre”.

In questi due giorni i militanti e gli attivisti del mondo radicale visiteranno le Case Circondariali di Cuneo, Saluzzo, Fossano ed Alba allo scopo di comprendere da vicino i disagi che i detenuti e il personale della Polizia Penitenziaria hanno avuto a seguito dell’isolamento forzato per contrastare la “pandemia” da Covid-19.

Filippo Blengino, Segretario Provinciale del Partito Radicale di Cuneo, ha dichiarato che “la politica non si fa nei talk-show televisivi ma negli angoli più bui, dimenticati e complessi del Paese” ed ha ribadito che “è fondamentale entrare nelle carceri per comprendere dolori, problemi e difficoltà adoperandosi (nel proprio piccolo) per risolverli perché, come diceva Dostevskij, ‘il grado di civilizzazione di una società si misura nelle sue prigioni’”.

Il tema delle carceri è troppo spesso ignorato e bypassato dalle forze politiche. La Polizia Penitenziaria narra da anni un grave problema di sottorganico, di aggressioni, di straordinari non pagati e di carico di lavoro abnorme.

I detenuti lamentano condizioni igienico-sanitarie al limite della decenza e – non di rado – contagi legati a mancata sorveglianza sanitaria.

Entrambe le categorie hanno le loro ragioni e necessitano di ascolto e rispetto. Per questo motivo il Partito Radicale invita da anni tutte le forze politiche a visitare le carceri quali luoghi troppo spesso dimenticati. Indubbiamente nelle galere non si può trarre consenso elettorale ma sicuramente si può apprendere qualcosa sulla sofferenza – quella vera - dell’essere umano.

Seguiremo senz’altro questa iniziativa e vi terremo informati sugli eventuali sviluppi.