Al suo ultimo vertice, Merkel si dice “inquieta” per l’avvenire dell’Europa

Mentre i servi media italioti hanno adulato Draghi come il dominatore del vertice UE di venerdì e anzi l’Amato Leader del Reich millenario eurocratico, Angela Merkel ha usato un tono diverso. Interessante.

“Lascio in un momento preoccupante per l’Ue”,

ha avvertito: “Abbiamo superato molte crisi, attraverso il rispetto reciproco e gli sforzi per trovare soluzioni comuni, ma abbiamo una serie di questioni irrisolte.”

Ha detto di essere “preoccupata” venerdì per il futuro dell’UE, ritenendo che i suoi successori avrebbero “grandi cantieri aperti” davanti a loro nello stato di diritto, nella migrazione e nell’economia. “Lascio ora questa Unione europea sotto la mia responsabilità di cancelliere in una situazione che mi preoccupa”, ha detto Merkel, dopo quello che dovrebbe essere il suo ultimo vertice europeo a Bruxelles. “Abbiamo superato molte crisi, attraverso il rispetto e gli sforzi per trovare soluzioni comuni, ma abbiamo una serie di problemi irrisolti”, ha avvertito.

Stato di diritto “I progetti per i miei successori sono grandi”, ha proseguito il cancelliere, citando “la questione dello stato di diritto, il tema delle migrazioni e la pressione economica” sull’Europa. Per quanto riguarda lo stato di diritto (indipendenza della magistratura, libertà dei media, ecc.), tema per il quale la Polonia è attualmente nel mirino dell’UE, la Cancelliera ha ribadito l’auspicio di un dibattito più tranquillo, chiedendo una maggiore comprensione per la storia di questo paese ex comunista. “Non possiamo risolvere le principali diverse politiche attraverso le sole procedure legali”, ha detto, puntando in particolare alla minaccia di una denuncia del Parlamento europeo contro la Commissione per spingerla ad attivare un nuovo meccanismo che lega il pagamento dei fondi europei al rispetto della supremazia del diritto UE a quello nazionale.

Nuove tecnologie e intelligenza artificiale Quando si tratta di migrazione, l’Unione europea è “ancora vulnerabile dall’esterno”, ha affermato, mentre la Bielorussia è accusata di contrabbando di rifugiati attraverso i suoi confini in rappresaglia per le sanzioni europee.  Infine, la Cancelliera ha espresso preoccupazione per la competitività europea, in particolare nelle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale. Nel 2005, il prodotto interno lordo (PIL) della Germania era leggermente superiore a quello della Cina, ma ora è almeno quattro volte inferiore, ha spiegato. “L’Europa non è il continente più innovativo. E in questo settore, abbiamo molto da fare “, ha detto.  Che dire? Nel suo stile di governo pesce in barile, è a metà il riconoscimento di errori (l’arretratezza tecnico-scientifica, la questione immigranti) di cui è lei la responsabile? Chissà. Interessante che paventi che questi “cantieri aperti” possano fa naufragare l’Europa-tecnocratica.

Quella UE che i media italioti salutano come il nuovo Reich Millenario, con Draghi capo indiscusso, sostituto della Merkel fra i 27 stati. Finirà come l’altro Reich “Millenario”, anzi molto prima… 43 mesi.