Strano dunque vero / 2

Cari amici di Duc in altum, ben ritrovati con la rubrica Strano dunque vero.

Partiamo subito.

Confronta con l’originale / 1

Ieri, nel giorno di san Francesco, ho ricevuto il seguente comunicato stampa.

Sacro convento di Assisi aderisce alla preghiera Una croce in più. Ognuno dei settanta frati pianterà una croce.

Assisi (Perugia), 4 ottobre – La comunità francescana del sacro convento di Assisi ha aderito alla preghiera Una croce in più, promossa dalla comunità Veritatis splendor. Lo ha annunciato il direttore della sala stampa del sacro convento di Assisi, padre XY, intervenendo alle celebrazioni per la festa di San Francesco. Padre XY ha reso noto che ognuno dei frati della comunità, una settantina, pianterà una croce. La campagna Veritats splendor ha l’obiettivo di piantare in Italia sessanta milioni di croci nel più breve tempo possibile: “Una croce per ogni italiano: sessanta milioni di croci che dal primo istante realizzino la loro opera di mitigazione dei livelli di peccato nella società“.

Che ve ne sembra? Bello? Infatti non è il comunicato che ho ricevuto. Il vero comunicato è il seguente.

Sacro convento Assisi aderisce a campagna Un albero in più. Ognuno dei settanta frati pianterà un albero

Assisi (Perugia), 4 ottobre – La comunità francescana del sacro convento di Assisi ha aderito alla campagna Un albero in più promossa dalla comunità Laudato si’. Lo ha annunciato il direttore della sala stampa del sacro convento di Assisi, padre XY, intervenendo alle celebrazioni per la festa di san Francesco. Padre XY ha reso noto che ognuno dei frati della comunità, una settantina, pianterà un albero. La campagna Laudato si’ ha l’obiettivo di piantare in Italia sessanta milioni di alberi nel più breve tempo possibile: “Un albero per ogni italiano: sessanta milioni di alberi che dal loro primo istante di vita realizzano la loro opera di mitigazione dei livelli di CO2 nell’atmosfera“.

Confronta con l’originale / 2

Ed ora una notizia, sempre di ieri, 4 ottobre.

Durante la cerimonia di ieri, davanti alla grotta di Lourdes nei giardini vaticani, alla presenza di monsignori di curia e di alcuni cattolici provenienti dal Sudamerica, il papa Francesco ha pregato, fatto adorazione eucaristica e chiesto la protezione divina sul prossimo sinodo dei vescovi.

I cattolici sudamericani sono rimasti a lungo in ginocchio in adorazione e hanno pregato intensamente. Francesco è rimasto a sua volta in ginocchio e poi ha benedetto solennemente i presenti, invocando sul sinodo la protezione divina e l’aiuto dello Spirito Santo.

Che ve ne sembra? Bella? Infatti non è la vera notizia. La  vera notizia è la seguente.

Durante la cerimonia di ieri nei giardini vaticani, alla presenza di monsignori e indigeni amazzonici, il papa Francesco ha partecipato a un rito chiamato “Consacrazione del Sinodo per l’Amazzonia a San Francesco”.

La divinazione è incominciata con una danza intorno a una coperta, stesa sul prato, che simboleggiava la Madre Terra. Nel mezzo della coperta c’erano due statue di un uomo e una donna svestiti, a simboleggiare la fertilità.

Una sciamana, con piume sul capo, ha alzato le mani per un’invocazione (ma non si è capito a chi), mentre sedici “concelebranti” si sono inginocchiati e inchinati intorno alla sacra coperta.

Francesco, che è rimasto lì accanto, circondato da cardinali e vescovi, ha chiuso gli occhi.

La sciamana ha preso un sonaglio, è andata dal papa, ha tracciato segni sulle sue mani e poi si è fatta un segno di croce frettoloso e maldestro. Infine il papa ha piantato un albero.

Fuori programma

Fuori programma, “senza conseguenze” come riferiscono fonti vaticane, alla celebrazione per l’ordinazione episcopale di quattro nuovi vescovi in Vaticano. Durante la messa presieduta da papa Francesco, nella basilica di San Pietro, dal soffitto del transetto destro si sono staccati e sono caduti sul pavimento alcuni frammenti. Per precauzione, i fedeli che si trovavano alla sinistra dell’altare maggiore sono stati allontanati e la zona basilicale del transetto sgomberata.

Pare che uno dei fedeli presenti abbia mormorato: “Con san Francesco non si scherza”.

Kasper & il papa

Il cardinale Walter Kasper, molto vicino a papa Francesco, ha concesso un’intervista a Religión Digital. Di seguito un breve stralcio.

Domanda: Chi pensa che succederà a papa Francesco?

Kasper: Questa è una questione aperta e non pertinente.

Domanda: Lei è convinto che, dopo Francesco, non si possa tornare indietro?

Kasper: No, non è possibile. Il popolo non lo accetterà, perché vuole un papa normale e umano, che non sia imperiale come quelli del passato.

Possiamo confermare: il popolo vuole un papa normale.

Aldo Maria Valli

 

 

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