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Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

giovedì 28 marzo 2024

Giovedì Santo - "Et cum facta esset hora"



In supremæ nocte cenæ
recumbens cum fratribus,
observata lege plene
cibis in legalibus
Cibum turbæ duodenæ
se dat suis manibus.

Verbum caro, panem verum
verbo carnem efficit:
fitque sanguis Christi merum,


Passione e morte di Gesù nel Catechismo del vescovo Schneider

Grazie ad Aldo Maria Valli per questa utilissima traduzione, utile in questo inizio del Triduo.
Luigi C.

27-3-24, di Michael J. Matt

Con il nuovo catechismo del vescovo Athanasius Schneider, Credo. Compendium of the Catholic Faith, Credo. Compendio della fede cattolica [Duc in altum lo ha annunciato qui], è la prima volta in oltre cinquant’anni che un prelato cattolico pubblica una sua presentazione completa della fede, accessibile ai lettori di qualsiasi provenienza e attenta alle esigenze del nostro tempo.
Data la spaventosa ignoranza che purtroppo affligge il mondo cattolico a soli sessant’anni dal Concilio Vaticano II, questo catechismo è certamente tra i libri più importanti pubblicati nell’era post-conciliare.

Le ore della Passione.

Con la Messa "In Coena Domini" iniziano le ore della Passione". 
Qui un post per meditare sulle ultime ore di vita di N. S. Gesù Cristo. 
Roberto

da La nuova bussola.

(omissis)

Ricapitolando, si ha qui una serie intera di criteri certi e circostanziati per seguire con grande precisione il racconto dei Vangeli. Si sono prese le mosse ricordando il grande risalto che Gesù e i Vangeli danno alla scansione del tempo, nel rispetto della Legge e della ritualità mosaica.


Non a caso Gesù, agnello da immolare, fa l’ingresso a Gerusalemme sei giorni (il 10 nisan) prima di Pasqua (15 nisan), rispettando la prescrizione di Esodo 12,3 in base al quale il decimo del mese è il giorno per procurare l’agnello pasquale. Il Vangelo di Marco descrive

De-banking: la nuova arma per punire il dissenso #300denari

Il de-banking, pratica sempre più diffusa in tutto il mondo, si sta rivelando una minaccia per la libertà di espressione e di pensiero. La chiusura improvvisa e senza spiegazioni dei conti correnti da parte delle banche, colpendo attivisti, politici e cittadini che esprimono opinioni divergenti sta facendo notizia in più parti del mondo.
  • Nel Regno Unito, il de-banking è stato portato alla ribalta dal caso di Nigel Farage, ex presentatore televisivo e presidente del partito Brexit Reform UK. Farage ha denunciato la chiusura del suo conto bancario da parte di un istituto controllato dalla Royal Bank of Scotland, un gesto motivato dalle sue posizioni politiche, come riportato da una schedatura nei suoi confronti.
  • In Canada, durante lo stato d’emergenza dichiarato nel febbraio 2022 per fronteggiare le proteste dei camionisti contro le misure anti-Covid, il primo ministro Justin Trudeau ha autorizzato il blocco dei conti correnti di coloro che partecipavano alle proteste.
  • Mentre negli Stati Uniti, la questione dei conti correnti sequestrati dalle banche è diventata centrale nella campagna per le presidenziali, con esempi come la chiusura del conto del dottor Joseph Mercola, accusato di diffondere disinformazione sul coronavirus.
  • La Francia di Emmanuel Macron ha colpito recentemente l’Academia Christiana, i cui membri si sono visti bloccare i conti bancari. L'associazione potrebbe venire sciolta dal governo perché colpevole di promuovere valori legati alla Chiesa e alle sue tradizioni. François Bousquet, caporedattore di Éléments – testata tutt’altro che cattolica – ha parlato di una repressione senza precedenti contro i movimenti.

5 suggerimenti per la Settimana Santa, di Mother Angelica

Grazie a Il Timone per queste belle riflessioni sulla Settimana Santa, in questo Giovedì Santo, della fondatrice della TV USA EWTN.
QUI un'interessante curiosità, descritta da Franca Giansoldati sulla Messa Crismale di stamattina: "Si chiama «L'Illibato» l'olio della Messa del Crisma del Papa, prodotto da sette generazioni di donne di una nobile famiglia".
Luigi C.

26-3-24
Madre Angelica, fondatrice dell’Eternal Word Television Network (Ewtn), del Register e della società madre della Cna, in un programma trasmesso nel marzo 1994 prima di Pasqua, offrì cinque modi per essere ben preparati quando inizia il Triduo pasquale. Nonostante siano passati circa trent’anni, le sue raccomandazioni per la Settimana Santa sono valide ancora oggi:

1. Pentiti e cambia la tua vita.

Giovedì Santo - i riti del Triduo Sacro

Riproponiamo alcuni nostri articoli a commento e spiegazione sui riti del Sacro Triduo.

- i testi del Sacro Tridio pre 1955;





Padre Serafino Lanzetta. "Contro la banalità del male". VIDEO

Riceviamo e pubblichiamo.
Una conferenza per questa inizio del Triduo di Pasqua.
"La Passione di Gesù che celebriamo con l’ingresso nella Settimana Santa è il manifesto cristiano dell’amore di Dio che si abbassa, che si offre in cambio dell’altro e che redime pagando un prezzo altissimo: Sé stesso. Il male redento non è banale, neppure il peccato che ne è la causa. Se lo fosse, non avrebbe causato un sì grande dolore innocente. Contro la strumentalizzazione del peccato si erge nel silenzio il mistero della Passione, Gesù Paziente. Dalla Passione di Gesù impariamo ad essere suoi discepoli, rifiutando la banalità del sacrificio".
QUI e sotto il video integrale.
Luigi C.

Il crollo della liturgia e la crisi della Chiesa: il punto di vista della sociologia

Sandro Magister ha pubblicato nei giorni scorsi sul blog Diakonos.be la recensione dell'ultimo volume del prof. Luca Diotallevi: “La messa è sbiadita. La partecipazione ai riti religiosi in Italia dal 1993 al 2019”, edito da Rubbettino, che mostra in termini impietosi il grado drammatico raggiunto dalla crisi della Chiesa, rilevando il crollo della partecipazione liturgica e pronosticandone l'ulteriore, tragica riduzione.

Da parte sua, Magister fa notare che, secondo alcune interessanti indicazioni del libro - che richiedono di essere approfondite e sviluppate - il fenomeno è connesso anche a «una mutazione dei riti offerti ai fedeli», che Diotallevi chiama «performance-centered rituals», scrivendo altresì che «per le liturgie cattoliche una spinta in questo senso potrebbe essere venuta dalla progressiva spettacolarizzazione delle liturgie vaticane verificatasi nel corso degli ultimi tre pontificati, dalla sostanziale deregolamentazione di sempre più vasti settori dell’offerta liturgica, come anche da molte delle soluzioni adottate dal clero nel corso dei ‘lockdown’ intervenuti per contrastare la sindemia da Covid». Non vorremmo aver frainteso, ma ci pare proprio che, quantomeno stando alla sintesi proposta da Magister, l'illustre studioso, esaminando la situazione in termini sociologici, punti inesorabilmente il dito sullo stato della liturgia riformata, se non sulla stessa riforma liturgica, e ne predichi il sostanziale fallimento - per di più proprio sul piano pastorale, che avrebbe dovuto esserne il punto di forza. Quanto alla risposta della Chiesa italiana all'emergenza Covid, su questo blog si sfonda una porta aperta!

Il Giovedì Santo e la Traslazione del Cristo della Buona Morte a Malaga

A Malaga ogni anno, il Giovedì Santo, lo squadrone dei Legionari Guastatori del Terzo, corpo d’élite dell’esercito spagnolo, celebra il cosiddetto Traslado del Cristo de la Buena Muerte (Traslazione del Cristo della Buona Morte), tradizionale e commovente cerimonia che risale al 1883, in cui troviamo i valori della Cavalleria di Cristo, vale a dire Fede incrollabile, Obbedienza cieca, Disciplina.
In processione dalla Chiesa di San Domenico, i Legionari, con la camicia aperta sul petto come segno di sacrificio alla Morte in difesa della propria Patria,

mercoledì 27 marzo 2024

FOTO, PHOTOS, FOTOS, 写真, 照片, ΦΩΤΟ,

 

Per coinvolgere i lettori, vi invitiamo a inviarci a questo indirizzo mail redazione@messainlatino.it le foto della Messa Vetus Ordo della Settimana Santa con indicazione del luogo e della chiesa.

Grazie

Claudio


To engage readers, please send us at this email address redazione@messainlatino.it photos of the Vetus Ordo Mass of Holy Week with location and church.

Thank you

Claudio


Afin d'impliquer les lecteurs, nous vous invitons à nous envoyer des photos de la messe Vetus Ordo de la Semaine Sainte avec le lieu et l'église à cette adresse email redazione@messainlatino.it.

Nous vous remercions.

Claude


Con el fin de implicar a los lectores, les invitamos a que nos envíen fotos de la Misa Vetus Ordo de Semana Santa con ubicación e iglesia a esta dirección de correo electrónico

Papa Francesco, cresce il dissenso nella Chiesa dopo il documento «Fiducia Supplicans». Cosa sta succedendo #fernández #fiduciasupplicans #francesco

Grazie a Franca Giansoldati per questa attenta analisi: "Il Secam, l'organismo che riunisce le conferenze africane, ha fatto sapere a Francesco che «non considerano appropriato benedire le unioni omosessuali o le coppie dello stesso stesso». Il documento «non può essere attuato senza esporsi a scandali»". 
The Catholic Thing – Richard Spinello: "Il Papa e l’abbandono dell’ascetismo cristiano: “Uno dei temi comuni del pontificato di Papa Francesco è la minimizzazione delle irregolarità sessuali o dei "peccati sotto la cintura".  In almeno tre occasioni ha dichiarato che questi peccati sono molto meno gravi di altri come l'odio o l'invidia. …Molto di rado, se non mai, sentiamo questo Papa parlare di castità e purezza, né queste virtù trovano spazio in documenti come Amoris Laetitia.  Papa Francesco elogia ampiamente il New Ways Ministry, un gruppo che afferma apertamente lo stile di vita omosessuale, ma non ha nulla da dire su Courage, che invita alla castità in accordo con l'insegnamento della Chiesa".
First Things –Charles J. Chaput ofm cap. (arcivescovo emerito di Philadelphia) : "Il cardinale Fernández inganna: “…Sarebbe un errore liquidare il pensiero di Fernández come superficiale. Ha al suo attivo un'opera significativa. Il suo pensiero non è superficiale. È semplicemente sbagliato in alcuni aspetti cruciali, con grandi implicazioni”.
Monday Vatican – Andrea Gagliarducci: "Francesco e il significato del pontificato: “Gli estratti dell'autobiografia di Papa Francesco, pubblicati la scorsa settimana sul Corriere della Sera, danno molto da parlare. Tuttavia, una cosa colpisce particolarmente: Papa Francesco è ferito dall'affermazione che "Francesco sta distruggendo il Papato". .... Il Papa si lamenta di essere accusato di aver distrutto il papato, ma in realtà non capisce la radice profonda della critica, che non lo riguarda, né il ruolo del Papa quando si tratta del ruolo della Santa Sede e di come viene percepita all'esterno. È una sfumatura, una questione più sottile, che però il Papa riduce ad absurdum, come se si considerasse il Papa che ha rovinato l'istituzione del pontefice. La critica non è mai stata questa e, se lo è stata, non è stata certo adeguatamente sfumata.” … Il problema del pontificato di Francesco, in altre parole, è che ha fatto molta strada per trasformare il papato stesso - l'istituzione del Romano Pontefice - in un mero potere di parte all'interno della Chiesa, che agisce politicamente, e lo fa in gran parte per demonizzare la stessa pratica della "politica" che si suppone abbia caratterizzato la vita istituzionale del papato…Questa è forse una delle grandi contraddizioni del pontificato.... Papa Francesco chiede un cambiamento di mentalità, ma i mezzi che usa sono invece quelli politici di un Papa che prende tutte le decisioni e si lamenta che chi le critica non lo ha capito. Anzi, accusa ogni possibile critica di essere arretrata. Il Papa, è vero, è chiamato ad essere, prima di tutto, un sacerdote. Ma è anche vero che la sua prima funzione è quella di garantire l'unità della Chiesa".
Ad oggi molti vescovi hanno già dichiarato che non applicheranno il documento vaticano, lo vietano ai loro sacerdoti e rifiutano di impartire le benedizioni indicate dalla Fiducia Supplicans: QUI l'elenco e QUI.
Luigi C.


Franca Giansoldati, Il Messaggero, 25-3-24

Nonostante siano ormai trascorsi quattro mesi dalla pubblicazione del documento papale più controverso degli ultimi decenni, l'alzata di scudi provocata da «Fiducia Supplicans» (contenente il sostanziale via libera alle benedizioni per le coppie dello stesso sesso) non cenna a placarsi. Anzi. Dagli Stati Uniti il settimanale Newsweek si chiede se questo dissenso interno alla Chiesa dovesse continuare Papa Francesco potrebbe dimettersi? Bergoglio in questi mesi ha ripetuto fino alla noia che non intende fare un passo indietro e che il suo ministero è ad vitam. In parallelo ha ovviamente ribadito con forza a vescovi e cardinali che la dottrina tradizionale non è affatto cambiata e che il matrimonio resta solo quello tra un uomo e una donna, tuttavia i maldipancia continuano ad essere estesi, trasversali e rumorosi.

L'opposizione

Le incognite del prossimo Conclave. VIDEO

Riceviamo e pubblichiamo.
QUI e in fondo al post il video integrale.
Luigi C.

La Messa tradizionale nell'arte #139 - La Domenica delle Palme "pre 1955" #domenicadellepalme

Domenica, celebrando la Domenica delle Palme, siamo entrati nella Settimana Santa. 
Proponiamo questa bella immagine tratta dalla pagina Instagram dei cari amici di Una Voce Siviglia
Si vede il sacerdote che, giunto all'altare dopo la processione "cum ramis", passa la berretta al diacono alla sua destra, mentre il suddiacono, a sinistra, regge le croce astile (anch'essa velata). 

Notiamo due particolarità precedenti alla riforma liturgica del 1955: 

1) le famose pianete plicate (qui un nostro post), prescritte nei tempi forti di penitenza Avvento e Quaresima (eccezion fatta per le domeniche Gaudete e Laetare) per diacono e suddiacono, e oggi in uso, per particolare e personale indulto, presso la Fraternità San Pietro. Oggi, giusta Summorum Pontificum e Universae Ecclesiae, restano pertanto abolite (si veda qui). 

2) il colore viola per i paramenti (oggi, col Messale 1962, prescritti di colore rosso). 

Riflessioni durante la Settimana Santa

Una bella riflessione sulla Settimana Santa, in questo Mercoledì Santo.
Luigi C.

di Plinio Corrêa de Oliveira, “Legionário”, organo ufficioso dell’Arcidiocesi di San Paolo (Brasile), 30 marzo 1947 (*)

La vera pietà deve impregnare l’intera anima umana e deve quindi risvegliare e stimolare l’emotività.
Ma la pietà non è solo emozione, nemmeno è principalmente emozione. La pietà sgorga dall’intelligenza seriamente formata da un accurato studio catechetico, da una esatta conoscenza della nostra Fede e, quindi, delle verità che devono reggere la nostra vita spirituale. La pietà risiede anche nella volontà. Dobbiamo volere seriamente quel bene che conosciamo. Ad esempio, non ci basta sapere che Dio è perfetto. Dobbiamo amare la perfezione di Dio e quindi dobbiamo desiderare per noi qualcosa di questa perfezione: questo è il desiderio della santità. “Desiderare” non significa solo provare vaghe e sterili velleità. Vogliamo seriamente qualcosa solo quando siamo disposti a fare tutti i sacrifici per ottenere quello che vogliamo. Così, vogliamo seriamente la nostra santificazione solo quando siamo disposti a fare tutti i sacrifici per raggiungere questa meta suprema. Senza questa disposizione, ogni “volere” non è che illusione e menzogna. Possiamo provare la massima tenerezza nel contemplare qualche verità o mistero della Religione; ma se non ne traiamo serie ed efficaci risoluzioni, questa nostra pietà non ci servirà a nulla. Questo vale specialmente per il periodo della Settimana Santa. Non serve a nulla il solo accompagnare con tenerezza i vari episodi della Passione; questo è eccellente, ma non sufficiente. In questi giorni, dobbiamo dare a Nostro Signore sincere prove della nostra devozione e del nostro amore. Queste prove, diamole facendo il proposito di emendare la nostra vita e di lottare con tutte le nostre forze per la Santa Chiesa Cattolica.

Sacerdoti, celebrate la Messa Antica! È vostro diritto, per sempre. Don Joachim Heimerl

Grazie a Marco Tosatti per la pubblicazione di queste riflessioni sulla Messa Tradizionale.
Luigi C.

22 Marzo 2024 

[...]

La Messa tradizionale è il tesoro della Chiesa.
Ogni sacerdote può celebrarla in qualsiasi momento.

di Joachim Heimerl

Il prossimo Giovedì Santo commemoreremo l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio. Tuttavia, dopo il motu proprio “Traditiones custodes” (2021), nella Chiesa è scoppiata una “guerra civile” sulla celebrazione della Santa Messa. Da allora, i sostenitori della “vecchia” Messa sono con le spalle al muro. Il Papa li tratta come lebbrosi e non esita a insultarli pubblicamente. Nel frattempo la gente si è abituata a questo comportamento, ma è comunque scandaloso e – scusate – indegno di un Papa.
Tra l’altro, questo include anche il fatto che Francesco ha rigorosamente vietato la celebrazione del Giovedì Santo e del Triduo Santo secondo la vecchia liturgia. Non è questo il modo di trattare le persone di fede. Dal Papa in particolare dovremmo aspettarci più amore e molta più comprensione. Invece, i cattolici che sono legati alla vecchia Messa sono costretti a fare qualcosa che non vogliono fare.

– In effetti, l’abuso di potere della Chiesa ha molte facce, ed è doloroso quando viene alla ribalta nei giorni più sacri dell’anno. Ma come sempre, la maggior parte delle persone nella Chiesa si nasconde, tace e spera nel proprio vantaggio. Gli abusi di potere vengono denunciati solo quando sono in linea con il programma politico della Chiesa. I sostenitori della vecchia messa, invece, dovrebbero preferibilmente sparire dalla chiesa. Un vescovo dopo l’altro fa sentire loro il suo disappunto, la bandisce dalla sua diocesi e spera segretamente di ricevere in cambio il cappello cardinalizio: è una vergogna e molto di più.

Proteste dopo il nuovo no alla celebrazione della Messa Tradizionale nella chiesa di S. Ferdinando a Napoli

Polemiche e proteste dopo il nuovo no alla celebrazione della Messa Tradizionale nella chiesa di piazza Trieste e Trento a Napoli. Dopo quelle di Natale saltano anche le celebrazioni di Pasqua: dal parroco fermo rifiuto al "rito antico" e dalla Curia ancora nessuna risposta.
Di nuovo nelle catacombe. Ma Dio ne chiederà conto.
Preghiamo anche per i persecutori in questa Settimana Santa.
Protestiamo, rispettosamente, con Mons. Michele Antuoro, che ha in mano la vicenda, affinchè possano riprendere le celebrazioni, come aveva, tra l'altro, permesso l'Arcivescovo Mons. Battaglia: m.autuoro@chiesacattolica.it e segreteriavescovi@chiesadinapoli.it .
Luigi

NapoliToday, 26-3-24

Celebrata nella Chiesa di San Ferdinando di Palazzo per quasi 3 lustri, fino al lockdown, la messa in rito antico o Tridentina (nella quale il sacerdote celebra rivolto verso l'altare e non verso il pubblico e utilizza il latino per le orazioni) dalla ripresa è stata sempre e pervicacemente negata dal responsabile don Lino Silvestri.
Tanti i fedeli legati alla celebrazione tridentina per la sua suggestiva solennità: si tratta di professionisti, insegnanti, esponenti delle più antiche famiglie napoletane e anche molti studenti, riuniti in un apposito gruppo. "Avevamo sperato nella Pasqua - racconta amareggiata a NapoliToday la portavoce del gruppo, prof. Nicla Cesaro - anche stavolta, però, niente da fare. Don Lino Silvestri, che amministra la chiesa, di proprietà di una antica Confraternita, ha non solo rifiutato di riprendere le celebrazioni senza fornire alcuna spiegazione ma, quello che è peggio, impedisce anche che possano celebrarla altri sacerdoti. Ha anche rifiutato di incontrarci".
Da diverse settimane i fedeli stanno provando a contattare la Curia e in particolare il vescovo ausiliare mons. Michele Autuoro, cui sono state inoltrate diverse note e richieste di incontro rimaste inascoltate: "Stiamo pensando di andare tutti assieme a Largo Donnaregina, per protestare contro un atteggiamento che non ci sembra per niente giusto", dice la prof. Cesaro.

La storia dei fedeli della messa in latino

Card. Mario Grech, Chiesa cattolica, quale futuro? «Non è più il tempo delle élite»

Vi proponiamo l’intervista di Dario Campione al card. Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, pubblicata sul quotidiano Corriere del Ticino il 21 marzo.
Nell’intervista in Cardinale, dalle posizioni notoriamente gay-friendlydelinea una nuova visione per la Chiesa ed affronta diverse questioni controverse, tra cui l’ordinazione delle donne, le benedizioni dello coppie stesso sesso e la divisione sempre più marcata tra i Vescovi nel mondo.
Poiché il card. Grech è il principale organizzatore della seconda sessione della XVI assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi (il cosiddetto «Sinodo sulla sinodalità»), i suoi commenti forniscono attendibili – ma soprattutto preoccupanti – indicazioni su come si svolgeranno le fasi finali del processo sinodale, che costituirà la base per una futura agenda di riforme durante il prossimo Conclave.
Dall’intervista emerge l’esplicito obiettivo di papa Francesco di rimodellare la Chiesa attraverso lo strumento del processo sinodale che possa sopravvivere al suo pontificato e di creare uno spazio per il discernimento reciproco dello Spirito Santo tra la gerarchia e altre voci più marginali, in una Chiesa che immagina «come un arcobaleno», non definita da «uniformità di pensiero» sugli insegnamenti fondamentali.
Inoltre non chiude le porte al diaconato femminile, che definisce «un naturale approfondimento della volontà del Signore», ed esorta ad «essere in grado di accogliere i semi pieni di speranza provenienti dalla Chiesa ma non soltanto, anche dal dialogo con le altre religioni» in un contesto di pressoché permanente sinodalità, senza più le élite rappresentate, nel passato, da teologi e Vescovi.
Se questa è la strada tracciata dal segretario generale del Sinodo dei Vescovi, ci attende un periodo assai buio.

L.V.


Il maltese card. Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei Vescovi [per una Chiesa più sinodale], è stato nei primi giorni della settimana in Svizzera – su invito della Conferenza dei Vescovi svizzeri – per una serie di incontri. Il Corriere del Ticino lo ha intervistato.

Eminenza, in un mondo squassato da guerre e conflitti la Chiesa si interroga sul proprio futuro parlando di sinodalità. Che cosa significa, in concreto?

Le guerre ed i conflitti confermano quanto abbiamo bisogno di

martedì 26 marzo 2024

Il polacco Don Michaeł Rapacz, ucciso dai comunisti, sarà beatificato il 15 giugno

Un altro sacerdote santo ucciso dai comunisti sarà beatificato il 15 giugno prossimo.
Come il seminarista Rolando Rivi (QUI MiL)
Luigi C.

Europa Cristiana, Arduinus Rex, 25-2-24

Michaeł Rapacz nacque il 14 settembre 1904 a Tenczyn, nei pressi di Cracovia, in Polonia. Entrato nel 1926 in Seminario a Cracovia, il 1° febbraio 1931 venne ordinato sacerdote. Fu inviato dapprima a Płoki, come viceparroco della Parrocchia della Natività della Beata Vergine Maria, e due anni dopo a Rajcza. Nel 1937, ritornò a Płoki come Amministratore della Parrocchia. Dal 1939 l’occupazione tedesca obbligò il sacerdote a ridurre la sua attività pastorale, poiché furono vietati l’insegnamento della Religione Cattolica, i matrimoni tra polacchi e tedeschi, tutte le celebrazioni e le attività pomeridiane delle parrocchie e delle istituzioni cattoliche.
Con la fine della Guerra, la Polonia si trovò sotto il dominio dell’Unione Sovietica di Stalin che istaurò nel Paese un regime comunista, il quale dichiarò apertamente guerra alla religione ed alla Chiesa Cattolica. In quel frangente, l’11 maggio 1946, poco prima di mezzanotte, un gruppo di venti uomini armati assaltò la Canonica di Płoki, sequestrando don Michaeł ed uccidendolo in un bosco poco distante.

G. K. Chesterton. "Le avventure di un Uomo Vivo". VIDEO

Riceviamo e pubblichiamo.
"Attraverso una serie di domande e citazioni tratte da una delle opere più famose di G. K. Chesterton, scopriremo i temi, i personaggi e le idee che rendono questa opera unica. Analizzeremo l’avvento impetuoso di Innocenzo Smith, riflessioni filosofiche sul pessimismo e sulla vita, e molto altro. Un viaggio affascinante nel mondo letterario di Chesterton vi aspetta!"
QUI e sotto il video integrale.

Summorum Pontificum nel mondo #188: Domenica delle Palme, chiesa di San Giorgio Sopramura, ICRSS, Piacenza

 

Benedizione delle palme e Santa Messa, Chiesa di San Giorgio Supramura, Piacenza, celebra Don Gregoire  de Guillebon, ICRSS.

Foto e video da nostri lettori.

Claudio