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È una tappa obbligata sul cammino della dittatura diabolica. Tutto ciò che è schifoso, ignobile, angosciante, deve entrare a far parte della normalità quotidiana. Per ridurci sempre più a bestie.

 

Avete letto l’articolo sul “transgenderismo giovanile”? E’ una lettura tanto triste quanto utile: https://www.ilnuovoarengario.it/transgenderismo-giovanile-lultima-fermata-della-rivoluzione-sessuale/

C’è una indiscutibile coerenza tra gli inviti a cibarsi di insetti, l’orrore di minorenni sottratti alla famiglia per far loro percorrere il cammino della “identità di genere”, le sfilate di moda che propongono nuovi abiti orrendi, la proiezione sulla facciata di San Pietro di immagini di bestie ringhianti (8 dicembre 2015, ricordate?), la profanazione di una chiesa con la grottesca statua della “pachamama”… e si potrebbe andare avanti a lungo.

Giorno per giorno ci viene fornito qualcosa di brutto, di ripugnante, che ci viene contrabbandato come “normale”, se non addirittura come bello.

Certo, questo processo non è iniziato da oggi. Già da tanti anni, l’arte si è corrotta, offrendoci sempre più cose brutte, tristi, e anche stupide. Si guardi ad esempio alla cinematografia dove, fatte le dovute e non numerose eccezioni, il calo della qualità rispetto ala produzione di pochi decenni fa è clamoroso.

Per non parlare della musica, una forma di intrattenimento che può essere sana e utile allo spirito, mentre sempre più le produzioni musicali ci offrono personaggi ambigui, sgradevoli e portatori di messaggi necrofili.

Per non parlare poi dello spettacolo ripugnante dei “gay-pride”, entrati da tempo nella “normalità”, con tanto di sponsorizzazioni da parte di enti pubblici (e quindi con soldi dei contribuenti).

Però ultimamente si assiste a un’accelerazione verso l’orrore. Nessuno avrebbe immaginato, solo qualche anno fa, che un minore, turbato da una sessualizzazione ossessiva e martellante, potesse essere sottratto alla famiglia, ma non per curarlo, bensì per spingerlo sempre più verso i fantasmi delle sue fantasie malsane, generate da una malsana propaganda su follie come la “identità di genere”.

C’è un’accelerazione verso l’orrore e si può pensare che il diavolo sappia che gli resta poco tempo e quindi cerchi furiosamente di distruggere il più possibile l’umanità e tutto ciò che l’umanità, finché si è ricordata di Dio, ha saputo fare di bello, armonioso, lodevole.

In più, avanza una furia censoria, anch’essa impensabile fino a pochi anni fa, per colpire ogni forma di dissenso. Leggete a questo proposito un interessante articolo pubblicato oggi sul sito di Marco Tosatti, Stilum Curiae: https://www.marcotosatti.com/2021/06/11/1984-e-realta-debunkers-denunceranno-i-dissidenti-ministero-dellamore/

Vogliamo arrenderci e abituarci all’orrore? Dipende da noi. Lo schiavista non ha più potere se lo schiavo si ribella, in nome della dignità dell’uomo, creato da Dio a Sua immagine e somiglianza. È più che mai necessaria, insieme alla preghiera costante (e soprattutto al Rosario), una ribellione quotidiana, sistematica, al conformismo dilagante, all’orrore che vuole riempire ogni istante della nostra vita, distruggendo, insieme alle nostre famiglie, ogni traccia di bellezza e nobiltà.

Se andiamo avanti così, tra pochi anni non saremo più in grado di distinguere tra ciò che è bello e nobile e ciò che è miserabile e ignobile. Ce lo faremo dire dal Potere, che ci condurrà per mano all’inferno.

Se ci ribelleremo con costanza e coraggio, vedremo che le mura del castello del diavolo sono fatte di gesso e andranno in briciole rapidamente.

Ricordiamoci che la Verità va gridata dai tetti, non sussurrata nel silenzio della nostra cameretta. Ricordiamoci che la Fede, e quindi con essa la bellezza, la nobiltà, l’armonia, vanno difese. Finché si può, pacificamente. Quando non si può più percorrere questa via, l’epopea dei Cristeros resta un esempio luminoso.

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