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QUELLA LETTERA DIFFAMATORIA DEL 2011 - PADRE GIULIO MARIA SCOZZARO. Venerdì 27 febbraio 2015 I Settimana di Quaresima + VANGELO(Mt 5,20-26) Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello Commento di …Altro
QUELLA LETTERA DIFFAMATORIA DEL 2011 - PADRE GIULIO MARIA SCOZZARO.

Venerdì 27 febbraio 2015
I Settimana di Quaresima

+ VANGELO(Mt 5,20-26)
Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello


Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In questo brano Gesù ci spinge a fare di più ogni giorno, ed è impegnativo quanto chiede qui ai suoi seguaci. Ci parla di una giustizia che non deve essere alterata, una giustizia che indica l’onestà, la sincerità, la bontà, l’amicizia, il rispetto di tutti. Non intende la giustizia umana o quella dei tribunali, è una giustizia che si pratica solamente nel Nome di Gesù.
Qui porta degli esempi che possono addirittura frenare il cammino dei cristiani per la richiesta apparentemente eccessiva, ma non dobbiamo dimenticare che insieme a Gesù tutto è possibile. La pratica delle virtù diventa accessibile a tutti e il cammino non è più difficile quando Gesù entra nella nostra vita.
Il passaggio fondamentale sta proprio qui: lasciare vivere Gesù in noi, dargli più spazio, eliminando tutto ciò che si oppone a Lui.
In questo Vangelo ci chiama ad un amore forte verso tutti e ad una autentica accoglienza anche verso chi non ci ama e ci arreca del male in molti modi. Gesù ci invita a non arrabbiarci con il fratello e a cercare la riconciliazione. Se il fratello rifiuta o non riesce a capire la necessità di vivere la Parola di Dio, non possiamo fare oltre se non pregare ogni giorno per la sua conversione. Quanto era in nostro potere è stato compiuto.
La riconciliazione con il fratello è un aspetto dell’Amore che deve vivere il cristiano, egli non può considerare nemico nessuno e deve amare tutti, anche coloro che per interessi personali e con molta cattiveria si nutrono di ingiustizia. A Gesù dobbiamo chiedere ogni giorno la conversione di chi non ci ama, mentre noi dobbiamo avere il cuore puro e una costante retta intenzione.
Dal 2007 ho praticato questa Parola e lo scrivo per darvene conto, per spiegarvi che è possibile perdonare sempre ed amare chi calpesta ogni verità e giustizia per i propri interessi, dimenticando addirittura la stessa esistenza di Dio, vivendo appunto senza Dio nel cuore.
Ho sempre perdonato, amato, sofferto e offerto all’Immacolata indicibili sofferenze, assaporando con piena lucidità l’esperienza di Gesù, con le dovute ed infinite proporzioni. Ma Gesù è così: come dono a quelle anime che vuole condurre su un cammino di profondo rinnegamento, di distacco totale dal mondo, di donazione completa a Lui, permette di assaporare la sua Croce.
È un dono, lo scrivo corsivo per dargli un significato più austero e non crudele. Gesù rende partecipi della sua Vita.
A nessuno consiglio di chiedere questo a Gesù, è una sua scelta e la offre a quelle anime di cui conosce già la disponibilità a soffrire.
Le anime non si salvano forse con l’espiazione, la penitenza, la preghiera e una vita di unione con Dio? La donazione della propria vita!
Ieri ho comunicato a tutti voi il trionfo dell’Immacolata sui molti nemici che cercano di fermare il mio apostolato, perché soprattutto oggi i Sacerdoti che insegnano la sana dottrina, il Vangelo storico, i Comandamenti, sono odiati, disprezzati, perseguitati.
Non hanno forse trattato così Gesù? Il discepolo fedele è chiamato a rivivere le sue sofferenze, soprattutto quelle morali.
Lui lo ha detto: “Se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?”
(Lc 23,31).
Mai come ieri ho riflettuto sul quarto canto del “Servo di Jahvè”, che troviamo in Isaia capitoli 52-53. Nel capitolo 53 un versetto, il terzo, mi ha commosso profondamente e mi ha fatto provare una ulteriore e profonda umiliazione, ma senza alcuna vergogna, perché sono anni che mangio pane ed umiliazioni.
Sapete da cosa sono scaturite le incalcolabili umiliazioni? Da un falso provvedimento contro me nel 2007 e da una lettera falsa due volte nel 2011. Falsa due volte per i contenuti e la vendetta piena di odio che accecava l’estensore, in risposta al mio libro che denunciava la corruzione nella Chiesa.
Le umiliazioni e le cattiverie violenti che mi lanciavano per la mia piena coerenza al Vangelo, aumentavano ogni giorno. Inoltre satana suscitava altri suoi figli a diffondere contro me diffamazioni di ogni tipologia con l’intento di distruggere completamente la mia buona reputazione, la mia dignità sacerdotale.
L’impegno profuso da numerosi falsi cristiani è stato impressionante, non dormivano proprio come i diavoli per trovare altri modi per diffamarmi, inventando accuse senza alcuna prova, né c’è mai stato un testimone contro me. Hanno trovato nella lettera del 2011 l’appiglio per screditarmi senza porsi problemi di coscienza, ma comunque non l’avrebbero trovata lo stesso.
Quella lettera due volte falsa del 2011 è stata sventolata da cristiani che hanno mostrato di adorare satana e non Gesù che insegna altre cose e non spinge alla diffamazione senza alcuna prova morale. La lettera era due volte falsa per il falso provvedimento dell’ex Generale e per il contenuto palesemente diffamatorio, con l’intento di disonorare il mio buon nome e farmi perdere stima davanti a tutti.
Ritornando a Isaia, trascrivo il versetto che ho avvertito fortemente mio, perché i cattivi me lo hanno fatto vivere pienamente:
«Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,

era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima».
La lettera del 2011 e, soprattutto il provvedimento illegittimo del 2007 che ignorava il Codice di Diritto Canonico, hanno invasato un po’ di persone che si considerano credenti ma molto lontane da Gesù e che forse vanno a Messa…
Erano persone possedute dal pensiero di diffamarmi e allontanare i credenti da me, un pensiero che non ispira lo Spirito Santo. Chi allora? Chi poteva avere interessi ad allontanare migliaia di persone desiderose di conoscere la sana dottrina della Chiesa e cominciare un cammino di santità?
Il manovratore era satana e i servi erano e sono ancora numerosi cristiani ripudiati da Gesù per la loro iniquità!
Così ogni giorno, ininterrottamente, inviavano la falsa lettera del 2011 agli iscritti a facebook che pubblicavano i miei commenti, per avvisarli che ero sospeso o scomunicato o addirittura non più Sacerdote. Solo persone squilibrate possono inventare queste false accuse.
Questi non sono cristiani, anche se parlano di Gesù o pregano in modo esaltato.
Gesù non li conosce come cristiani, per tutta la persecuzione che hanno provocato contro un Sacerdote e per le persone che forse non hanno seguito i miei commenti perché avvisati da questi figli di satana.
Dopo la mia riammissione tra i Frati Francescani dell’Immacolata, quella falsa lettera adesso è un reato farla circolare, è una grave diffamazione e molti miei amici avvocati vogliono sporgere querele.
Voi potete avvisare chi la diffonde o la espone da qualche parte, di eliminarla perché lasciarla esposta o farla circolare rischia l’accusa di diffamazione a mezzo stampa.
Spero che non succeda questo, non voglio che qualcuno subisca danni economici o brutte conseguenze penali, ma numerosi avvocati che mi seguono e hanno sofferto molto per le false accuse, adesso sono intenzionati a querelare chi continua a diffamarmi e ad imbrogliare con questa falsa lettera.
Sono una cinquantina gli avvocati iscritti a questa newsletter, una decina sono determinati a querelare coloro che intenzionalmente diffondono la falsa lettera, anche perché con la mia riammissione non ha più alcun senso.
Non è opera di Dio diffamare un Sacerdote, senza alcuna prova, senza una sola vera accusa. È un peccato mortale la diffamazione.
Questi cristiani che si illudono di seguire Gesù ma servono qualcun altro, si muovono animati da uno spirito satanico che noi riusciremo a cacciare con l’individuazione delle falsità sulla mia persona. Voi potete comunicarmi i siti, blog, facebook, dove sono presenti diffamazioni per fare intervenire chi deve diffidare per non prendere provvedimenti.
Ci sono pure altre cause, per esempio, un parroco modernista cerca di allontanare tutti i parrocchiani dai Sacerdoti spirituali, inventando falsità che sono diffamazioni senza controllo. Così il parroco si illude di quietare la sua coscienza, inoltre non permette ai parrocchiani di conoscere la vera dottrina, quella che lui non predica e non segue più.
Che fine faranno i parrocchiani? Di sicuro il parroco ne darà amaramente conto davanti a Dio!
Ieri mi sono arrivate un numero elevatissimo di messaggi pieni di sincera gioia, di felicitazioni. È la prova che la nostra è veramente una grande famiglia con circa 17 mila parrocchiani virtuali, appartenenti alla Parrocchia virtuale del Cuore Immacolato di Maria.
Ieri ho letto per due ore innumerevoli messaggi e vi ringrazio di cuore, ringrazio anche quanti non hanno scritto ma continuano a pregare per me. Sono rimasto commosso dinanzi ad una grande manifestazione di affetto sincero. Ho compreso meglio l’importanza di questa newsletter e della sua potenza spirituale.
Alessandra di Roma una volta mi scrisse:“Lei non si rende conto del grande bene che fa con i suoi commenti così profondi e spirituali”.
Il comunicato che vi ho inviato ieri sulla mia riammissione nell'Istituto, potete inviarlo ai vostri amici e contatti, esporlo sui vostri siti, blog, facebook.
Pubblico alcuni degli incalcolabili messaggi arrivati ieri, vorrei pubblicarli tutti, li prendo secondo l’ordine di arrivo:

Carissimo Padre, sono veramente felice della Sua riammissione nella famiglia religiosa di cui fa parte. Io non la conosco di persona, ma dai suoi scritti ho avuto modo di capire lo spessore della sua fede e della sua cultura. Il diavolo sempre e da sempre cerca di creare scompiglio in chi lavora seriamente per il Signore. La sua fede e la sua tenacia l'hanno portata al pieno riconoscimento della sua piena ragione. Preghi per me, sono un sacerdote, parroco della Cattedrale di Lamezia Terme e grazie della sua bella testimonianza. A presto. Don Carlo Cittadino. Parroco”.

Caro Padre Giulio Maria, Ave Maria! Con molta gioia apprendo la Sua riabil…