La Messa invalida. Dichiarazione di invalidità della Liturgia Nell’arco di ventisei anni del suo pontificato Giovanni Paolo II: 1. con il suo gesto ad Assisi ha messo il culto a Dio sullo stesso piano …Altro
La Messa invalida.
Dichiarazione di invalidità della Liturgia
Nell’arco di ventisei anni del suo pontificato Giovanni Paolo II:
1.
con il suo gesto ad Assisi ha messo il culto a Dio sullo stesso piano con il culto dei demoni;
2.
ha consapevolmente trascurato di punire le eresie che mettono in dubbio l’ispirazione divina della Sacra Scrittura e la divinità di Cristo, e così li ha approvati;
3.
ha consapevolmente trascurato di punire i crimini di pedofilia e l’omosessualità tra il clero perché ne era responsabile (esempi: Stati Uniti d’America, Irlanda, Australia,...).
Sulla base di questi tre delitti è incorso in anatema secondo Gal. 1, 8-9, cioè si è scomunicato dalla Chiesa.
La più grande tragedia nella storia della Chiesa è che il 1 maggio 2011 Benedetto XVI ha beatificato questo Papa apostata. I tre suddetti crimini negano l’essenza del Vangelo di Cristo. Benedetto XVI ha elevato questo antivangelo come una nuova direzione nella Chiesa. Questa è la strada verso la perdizione eterna.
Con la pseudobeatificazione Benedetto XVI si è scomunicato dal Corpo Mistico di Cristo – la Chiesa. Ha cacciato lo Spirito Santo dalla struttura ufficiale della Chiesa ed ha elevato lo spirito di Assisi – lo spirito dell’anticristo – all’altare della Chiesa. Ciò è abominio nel luogo santo (Mt. 24, 15).
Qual è la soluzione in questa situazione? Gesù in forza della Sua autorità divina e profetica avverte: “Se non vi convertite, perirete tutti”
(Lc. 13, 3).
Pertanto ogni cristiano cattolico è tenuto a dissociarsi dallo spirito di Assisi – lo spirito dell’anticristo – e dalle eresie che negano l’essenza del Vangelo. Inoltre, è tenuto di avvertire di persona o per iscritto di non ricordare più il nome del Papa apostata nella Liturgia. Dove c’è unità con lo spirito dell’anticristo, lo Spirito Santo non è presente, e quindi, i Sacramenti amministrati non sono validi. Affinchè la Liturgia possa essere di nuovo celebrata validamente, è necessaria interiore separazione dallo spirito dell’anticristo e cambiamento esteriore della formula, ad esempio: “Insieme con il primo Papa Pietro e con tutti i Papi e Vescovi ortodossi”
.
Nel caso in cui il sacerdote ignorasse gli avvertimenti e persistesse in ostinazione, il fedele cattolico non deve più frequentare la Messa celebrata da lui. Egli è tenuto a fare questo passo se ha davvero a cuore la salvezza della propria anima. Dalla partecipazione ad una cerimonia apostatica non riceve la benedizione ma piuttosto la maledizione.
Il Patriarcato Cattolico Bizantino con autorità apostolica e profetica, in nome del Dio uno e trino – Padre, Figlio e Spirito Santo, obbliga in coscienza:
1.
ogni sacerdote e credente cattolico di dissociarsi dallo spirito di Assisi – lo spirito dell’anticristo.
2.
ogni sacerdote di non ricordare più i nomi degli attuali ex-Papa ed ex-vescovo locale nella Liturgia. Altrimenti le sue Liturgie sono un inganno, perché in esse non opera lo Spirito Santo, ma lo spirito dell’anticristo.
Ogni sacerdote e credente dovrà rendere conto davanti al tribunale di Dio di questa Dichiarazione pronunciata con autorità di Dio Uno e Trino. Se egli obbedisce all’appello di Dio di fare autentico pentimento, sarà salvato. Se, invece, rifiuta e rimane nell’ostinazione fino alla sua morte, sarà eternamente condannato (vedi Lc. 13, 3).
In Cristo,
+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino
+ Timoteo, OSBMr
Vescovo Secretario
+ Metodio, OSBMr
Vescovo Secretario
Leopoli (Ucraina), 19 novembre 2011
Le copie:
- ai rappresentanti delle Chiese cristiane
- ai Capi di Stati in Europa, America, Africa, Asia, Australia
- ai mass media
mondiali
Dichiarazione di invalidità della Liturgia
Nell’arco di ventisei anni del suo pontificato Giovanni Paolo II:
1.
con il suo gesto ad Assisi ha messo il culto a Dio sullo stesso piano con il culto dei demoni;
2.
ha consapevolmente trascurato di punire le eresie che mettono in dubbio l’ispirazione divina della Sacra Scrittura e la divinità di Cristo, e così li ha approvati;
3.
ha consapevolmente trascurato di punire i crimini di pedofilia e l’omosessualità tra il clero perché ne era responsabile (esempi: Stati Uniti d’America, Irlanda, Australia,...).
Sulla base di questi tre delitti è incorso in anatema secondo Gal. 1, 8-9, cioè si è scomunicato dalla Chiesa.
La più grande tragedia nella storia della Chiesa è che il 1 maggio 2011 Benedetto XVI ha beatificato questo Papa apostata. I tre suddetti crimini negano l’essenza del Vangelo di Cristo. Benedetto XVI ha elevato questo antivangelo come una nuova direzione nella Chiesa. Questa è la strada verso la perdizione eterna.
Con la pseudobeatificazione Benedetto XVI si è scomunicato dal Corpo Mistico di Cristo – la Chiesa. Ha cacciato lo Spirito Santo dalla struttura ufficiale della Chiesa ed ha elevato lo spirito di Assisi – lo spirito dell’anticristo – all’altare della Chiesa. Ciò è abominio nel luogo santo (Mt. 24, 15).
Qual è la soluzione in questa situazione? Gesù in forza della Sua autorità divina e profetica avverte: “Se non vi convertite, perirete tutti”
(Lc. 13, 3).
Pertanto ogni cristiano cattolico è tenuto a dissociarsi dallo spirito di Assisi – lo spirito dell’anticristo – e dalle eresie che negano l’essenza del Vangelo. Inoltre, è tenuto di avvertire di persona o per iscritto di non ricordare più il nome del Papa apostata nella Liturgia. Dove c’è unità con lo spirito dell’anticristo, lo Spirito Santo non è presente, e quindi, i Sacramenti amministrati non sono validi. Affinchè la Liturgia possa essere di nuovo celebrata validamente, è necessaria interiore separazione dallo spirito dell’anticristo e cambiamento esteriore della formula, ad esempio: “Insieme con il primo Papa Pietro e con tutti i Papi e Vescovi ortodossi”
.
Nel caso in cui il sacerdote ignorasse gli avvertimenti e persistesse in ostinazione, il fedele cattolico non deve più frequentare la Messa celebrata da lui. Egli è tenuto a fare questo passo se ha davvero a cuore la salvezza della propria anima. Dalla partecipazione ad una cerimonia apostatica non riceve la benedizione ma piuttosto la maledizione.
Il Patriarcato Cattolico Bizantino con autorità apostolica e profetica, in nome del Dio uno e trino – Padre, Figlio e Spirito Santo, obbliga in coscienza:
1.
ogni sacerdote e credente cattolico di dissociarsi dallo spirito di Assisi – lo spirito dell’anticristo.
2.
ogni sacerdote di non ricordare più i nomi degli attuali ex-Papa ed ex-vescovo locale nella Liturgia. Altrimenti le sue Liturgie sono un inganno, perché in esse non opera lo Spirito Santo, ma lo spirito dell’anticristo.
Ogni sacerdote e credente dovrà rendere conto davanti al tribunale di Dio di questa Dichiarazione pronunciata con autorità di Dio Uno e Trino. Se egli obbedisce all’appello di Dio di fare autentico pentimento, sarà salvato. Se, invece, rifiuta e rimane nell’ostinazione fino alla sua morte, sarà eternamente condannato (vedi Lc. 13, 3).
In Cristo,
+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino
+ Timoteo, OSBMr
Vescovo Secretario
+ Metodio, OSBMr
Vescovo Secretario
Leopoli (Ucraina), 19 novembre 2011
Le copie:
- ai rappresentanti delle Chiese cristiane
- ai Capi di Stati in Europa, America, Africa, Asia, Australia
- ai mass media
mondiali