Purtoppo i fatti dimostrano il contrario. Ratzinger ai tempi del concilio si presentava in giacca e cravatta per evidenziare la protestantizzazione del sacerdote, il quale non era più ministro di Dio (riconoscibile e distintivo dal fedele) ma un semplice pastore di anime. Da papa poi ha compiuto parecchi atti distanti dalla reale dottrina cattolica, anzitutto il fatto di proseguire i raduni sincretici con le eresie di tutto il mondo (in pieno climax modernista) e la prosecuzione della dottrina dell' Unus deus massonico favorendo gli atti di "conciliazione" con personaggi tutt'altro che desiderosi di redenzione. Inoltre il suo esteriore ritorno alle tradizioni di fatto non si è concluso in nulla se non nel motu proprio, che per Grazia e volontà di Dio permette la celebrazione della messa cattolica con un minimo di legalità, senza essere perseguitati. In ultimo, per dare evidenza all'ovvio, al momento della stesura del Dubia fu il primo ad alzare il telefono e denunciare a Bergoglio i quattro cardinali (che a lui si erano affidati). Sicuramente tra i Papi conciliari è stato il meno peggio e forse quello più "illuminato", ma ciò non basta a rendere le sue parole credibili.